Analisi tecnica su Ftse Mib, Poste Italiane e Telecom Italia

Ftse Mib
Il Ftse Mib si è andato creare un livello di supporto in corrispondenza del 50% di Fibonacci di tutto l’uptrend avviato a dicembre 2018. In caso di chiusura sotto 20.700 punti si andrebbe verso una fascia di prezzo importante tra 21.000 punti e il 61,8% di Fibonacci a 20.800 punti. Infranto quest’ultimo livello potremmo avere ribassi anche più marcati verso 20.000 punti. Al rialzo, operatività di breve in caso di rottura della fascia di prezzo tra 38,2% di Fibonacci a 22.600 e 22.330 sarebbe un segnale più consistente di forza perché in quest’area passa anche la media mobile 200 periodi. Il break dovrebbe garantire all’indice italiano almeno il ritorno nei pressi della ex trend line rialzista (descritta dai minimi di agosto 2019 e febbraio 2020) e quindi area 24.000 punti.
Poste Italiane
Quadro grafico in miglioramento per Poste Italiane. Dopo aver toccato il massimo storico a 11,63 euro lo scorso 19 febbraio, il titolo è calato a picco vittima dell’effetto coronavirus che ha colpito tutto il listino italiano, comprese le big del Ftse Mib. Il movimento ribassista ha provocato la rottura di diversi supporti chiave e si è concluso (per il momento) con la bear trap sul break del 38,2% di Fibonacci a 9,47 euro (di tutto l’uptrend avviato a ottobre 2018). Da qui Poste sta tentando un rimbalzo per riconquistare quota 10 euro, zona di resistenza molto importante per la presenza della media mobile 200 periodi e della ex trend line rialzista costruita sui minimi di marzo e agosto 2019. Il break deciso di questa fascia di prezzo aprirebbe la strada ai corsi verso 10,5 e 11 euro. Al ribasso, invece, la rottura del supporto a 9,47 euro potrebbe innescare accelerazioni verso il basso con target 9 e 8,43 euro.
Telecom Italia
Il titolo Telecom sta beneficiando delle attese per il piano industriale e i conti trimestrali, oltreché degli ultimi sviluppi sul dossier rete unica. Prossimo market mover per il titolo il 10 marzo quando il management renderà noto piano e conti. Di fatto, i corsi, anche se in calo, hanno tenendo meglio del Ftse Mib nelle ultime sedute ad alta volatilità. Nonostante questo, il titolo ha infranto il supporto importante collocato a 50 centesimi. Su RSI si è visto un primo segnale di debolezza con l’oscillatore che ha infranto la trend rialzista. In tale scenario, la conferma di debolezza con la rottura dei 47 centesimi aprirebbe ai successivi supporti collocati a 46 e 45 centesimi. Al rialzo si consiglia cautela e sarebbe meglio attendere il recupero dei 53 centesimi per mettere poi nel mirino 55 58 centesimi.