Faccio prima una premessa.E’ incredibile come l’investitore (chiamiamolo cosi)continui imperterrito ad acquistare titoli spazzatura credendo che un prezzo basso sia sinonimo di un affare sicuro e che bene o male prima o poi i prezzi risaliranno.
Non funziona così, non siamo al supermercato che compriamo uno yogurt a sconto, ma stiamo diventando soci di quell’azienda, mettendoci magari dei soldi lavorati e sudati.Hai voglia a cantare la solita storia che sono troppo grandi per fallire, eppure i fallimenti di Lehman Brothers, Aig,ecc, dovrebbero insegnare.
Bisogna poi tenere ben presente che le aziende USA se non pagano i dipendenti o non onorano i debiti e non pagano le spese ordinarie, CHIUDONO CHAPTER 11, poi magari subentra un compratore che rileva l’azienda, però tu investitore intanto hai perso tutto.
Comunque tornando al thread del forum, ci sono principalmente tre player nel settore crocieristico e sono CCL/RCL/NCLH.
Hanno la sede fiscale all’estero,ora non credo che l’amministrazione Trump, nel momento in cui dovesse aiutare delle aziende in difficoltà economiche salverebbe queste,che non pagano le tasse in USA.Oppure potrebbe ritenere che il settore non sia così strategico e determinante da essere salvato. Tra le tre compagnie ritengo che la meno orribile sia Carnival, che tra l’altro ha tagliato il dividendo del 22%,inoltre non incassa un centesimo e deve affrontare delle onerose spese portuali di attracco, ha un debito alto ed è in procinto di emettere sul mercato, dei bond con interessi considerati da rating junk al 12,5%, per coprire il debito a breve.
Concludendo non sappiamo se queste aziende si salveranno,se sono scese così tanto una ragione ci sarà, il loro futuro è a dir poco incerto in quanto non si sa quando e in che misura riprenderà il settore del crocerismo.
Ma di una cosa sono certo, chi continua a scommettere perderà soldi