Topic che ogni tanto riciccia fuori, sto giro ho voluto prendermi io l'onere... Titolo volutamente provocatorio, anche se il succo è effettivamente quello: qualcuno dei "presenti" è riuscito a fare del trading un'attività redditizia vera e propria? Ovvero:
1) sostenibile psicologicamente nel lungo periodo
2) remunerativa nel lungo periodo (5-10 anni, di meno non conta nulla...anzi, direi che perfino buoni risultati di un singolo individuo su 5-10 anni contano poco a livello scientifico, visto che potrebbe essere stata solo fortuna, ma comunque meglio 5-10 anni in gain che niente)
3) remunerazione consistente rispetto al capitale investito (direi almeno una media di 15-20% di gain netto annuo, altrimenti il gioco - ovvero, tempo investito, mal di testa investiti, costo opportunità del capitale stanziato, rischio di perdere il capitale - sicuramente non è valso la candela)
A me non è andata malissimo, ma sono giunto alla conclusione che il trading possa essere considerato né più né meno come un semplice hobby su cui investire - ovvero la cifra effettiva che si è disposti a perdere a suon di stop loss, dopodiché è game over - una porzione davvero minima del proprio capitale complessivo (nel mio caso 0,3%). La mia vecchia speranza di farne una vera e propria "attività secondaria", o "fonte di reddito alternativa" è svanita di fronte alla dura realtà: la componente aleatoria è davvero TROPPO incidente, anche a timeframe alti (d'ora in poi andrò solo di Weekly, ma non penso che la situazione migliorerà chissà quanto). Eppure c'è gente che ancora ha il coraggio di vendere corsi di trading a 2-3mila euri
That's all folks.
1) sostenibile psicologicamente nel lungo periodo
2) remunerativa nel lungo periodo (5-10 anni, di meno non conta nulla...anzi, direi che perfino buoni risultati di un singolo individuo su 5-10 anni contano poco a livello scientifico, visto che potrebbe essere stata solo fortuna, ma comunque meglio 5-10 anni in gain che niente)
3) remunerazione consistente rispetto al capitale investito (direi almeno una media di 15-20% di gain netto annuo, altrimenti il gioco - ovvero, tempo investito, mal di testa investiti, costo opportunità del capitale stanziato, rischio di perdere il capitale - sicuramente non è valso la candela)
A me non è andata malissimo, ma sono giunto alla conclusione che il trading possa essere considerato né più né meno come un semplice hobby su cui investire - ovvero la cifra effettiva che si è disposti a perdere a suon di stop loss, dopodiché è game over - una porzione davvero minima del proprio capitale complessivo (nel mio caso 0,3%). La mia vecchia speranza di farne una vera e propria "attività secondaria", o "fonte di reddito alternativa" è svanita di fronte alla dura realtà: la componente aleatoria è davvero TROPPO incidente, anche a timeframe alti (d'ora in poi andrò solo di Weekly, ma non penso che la situazione migliorerà chissà quanto). Eppure c'è gente che ancora ha il coraggio di vendere corsi di trading a 2-3mila euri
That's all folks.