Esperimento "segnali": sono realmente replicabili?

lastrico

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Sto conducendo un piccolo esperimento. Lo scopo è capire se i "segnali" di trading forniti da certi canali (non ne farò il nome perché non mi interessano i singoli casi ma il metodo, comunque non si tratta di nomi già discussi in vecchi thread) siano effettivamente replicabili manualmente dal piccolo trader. Lo scopo NON è stabilire se certi segnali siano validi o meno. Cioè, anche se il segnale realizzasse una perdita di 1.000 pip, e la replica fosse esattamente in loss di 1.000 pip, l'esperimento sarebbe perfettamente riuscito (segnale replicabile!, nel bene o nel male). Se invece il segnale dichiara di gainare 15 pip al giorno, per dire, ma il trader reale che prova a seguire il segnale ne fa 0, allora direi che l'esperimento è fallito.
 
La prima fase dell'esperimento è stata selezionare diversi tipi di segnale. Ho visto che alcuni forniscono segnali sul breve/brevissimo, operazioni da aprire e chiudere anche nel giro di un quarto d'ora, per esempio su forti sbalzi di un indice azionario, su materie prime, ecc. Ma la durata dell'operazione non è dichiarata in anticipo, potrebbe essere minuti o ore. Ovviamente è quasi impossibile replicare gli stessi risultati (buoni o cattivi che siano) se non si sta con il dito pronto a eseguire nel giro di attimi!, e siccome i segnali potrebbero arrivare in qualsiasi data, quasi a qualsiasi ora, la cosa diventa improponibile per l'utente medio che magari ha un lavoro, moglie e figli, impegni, una vita sociale... :D
Un secondo genere di canali di segnali, ho visto, puntano su timeframe un po' meno brevi, almeno diverse ore o un arco di più giorni, in particolare sul mercato delle valute (Forex), che in genere ha movimenti più graduali. In questo caso un lieve ritardo nell'esecuzione non stravolge completamente il risultato, ma può comunque portare a differenze significative se il risultato medio è piccolo come valore assoluto (che sia in gain o sia in loss). Se il provider del segnale dichiara un profitto di 10 pip, è possibile che il "follower" che lascia passare qualche minuti prima di eseguire l'operazione abbia ottenuto sulla stessa operazione diversi pip in meno (o in più, ma se i segnali sono validi allora i risultati migliori si dovrebbero ottenere seguendoli il più precisamente possibile). Non si parla solo di segnali di apertura dell'operazione ma anche variazioni in corso d'opera del livello di stop loss o take profit, chiusure anticipate rispetto ai livelli SL e TP iniziali, chiusure parziali di metà o un terzo della posizione, eccetera. Tutte queste "mosse" dovrebbero essere replicate senza indugio se si vuol mettere in pratica il segnale, tenendo conto che potrebbe arrivare mentre ci si trova sotto la doccia o ancora a letto a dormire... In sostanza, anche ammesso e non concesso che il segnale sia valido, replicarlo fedelmente nella realtà per la persona normale non è facile, anzi può essere abbastanza impegnativo, ma se il time-frame non è troppo breve è possibile almeno ridurre lo scarto tra teoria e pratica.
 
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Ciao Lastrico,
si dovresti provare a fare un confronto su timeframe giornalieri e vedere se i risultati coincidono.
Altrimenti scegli un segnale di durata molto breve e attendi finanto che la prima volta che sei davanti a pc per cose tue e ti esce quel segnale vai a mercato e lo segui fino a chiusura per quella manciata di minuti in cui la posizione risulta attiva vedendo se i risultati coincidono.

E'comunque sempre meglio usare mezzi propri per fare simulazioni,ci sono ottimi software per i backtest con cui puoi fare tutti i confronti e le simulazioni che vuoi per vedere se la tua strategia funziona.
 
Ciao Lastrico,
si dovresti provare a fare un confronto su timeframe giornalieri e vedere se i risultati coincidono.
Altrimenti scegli un segnale di durata molto breve e attendi finanto che la prima volta che sei davanti a pc per cose tue e ti esce quel segnale vai a mercato e lo segui fino a chiusura per quella manciata di minuti in cui la posizione risulta attiva vedendo se i risultati coincidono.

E'comunque sempre meglio usare mezzi propri per fare simulazioni,ci sono ottimi software per i backtest con cui puoi fare tutti i confronti e le simulazioni che vuoi per vedere se la tua strategia funziona.

Sì, infatti ho provato a replicare a mercato alcuni dei segnali di cui parlavo. Dal punto di vista dei risultati è stato un mini-disastro, cioè ho imbroccato tre stop loss su tre, per fortuna usando un conto demo. Però non era questo il punto principale dell'esperimento, sia perché tre prove non sono un campione sufficientemente ampio per essere rappresentativo, bisogna vedere la statistica sul lungo periodo, sia perché quel che mi interessava era un'altra cosa: verificare la replicabilità dei segnali, se i risultati teorici corrispondono a quelli che si possono realmente ottenere mettendoli in pratica. Devo dire che, almeno dai primi test, i risultati coincidono abbastanza con quelli pubblicati dal provider. Temevo li avesse gonfiati o comunque "arrotondati" generosamente, invece sembrano tutto sommato precisi, salvo la differenza in pip spiegabile con lo slippage di esecuzione (comunque ridotta, eseguendo i segnali forex entro un minuto o due), e con lo spread bid-ask (ma per questo non resta che cercarsi un broker meno avido), nonché eventuali costi legati all'operatività, commissioni, interessi di rollover e quant'altro, che nei risultati teorici non vengono considerati ma pesano su quelli reali. Quindi bene ma non benissimo, perché su un risultato medio teorico di una dozzina di pip per operazione, per dire, rischi di lasciare una buona fetta alla banca o al broker, oltre che allo stesso provider di segnali nel caso si faccia pagare per il servizio.
Inoltre va considerato, come dicevo, che non è affatto banale mettere in pratica segnali (e successive "mosse", correzioni dei livelli, ecc.) che possono arrivare praticamente in qualsiasi ora del giorno e della notte (nel caso del forex) o comunque in un orario assai esteso.
P.s. Per chiarezza: in questo thread non sto parlando di strategie ma di segnali buy/sell/sl/tp forniti da terzi "a scatola chiusa", senza pubblicare la strategia sottostante. Cioè qualcosa di cui essere giustamente diffidenti (non si possono backtestare; e se funzionano, perché non li usano in proprio?) ma che voglio comunque capire meglio...
 
Sì, infatti ho provato a replicare a mercato alcuni dei segnali di cui parlavo. Dal punto di vista dei risultati è stato un mini-disastro, cioè ho imbroccato tre stop loss su tre, per fortuna usando un conto demo. Però non era questo il punto principale dell'esperimento, sia perché tre prove non sono un campione sufficientemente ampio per essere rappresentativo, bisogna vedere la statistica sul lungo periodo, sia perché quel che mi interessava era un'altra cosa: verificare la replicabilità dei segnali, se i risultati teorici corrispondono a quelli che si possono realmente ottenere mettendoli in pratica. Devo dire che, almeno dai primi test, i risultati coincidono abbastanza con quelli pubblicati dal provider. Temevo li avesse gonfiati o comunque "arrotondati" generosamente, invece sembrano tutto sommato precisi, salvo la differenza in pip spiegabile con lo slippage di esecuzione (comunque ridotta, eseguendo i segnali forex entro un minuto o due), e con lo spread bid-ask (ma per questo non resta che cercarsi un broker meno avido), nonché eventuali costi legati all'operatività, commissioni, interessi di rollover e quant'altro, che nei risultati teorici non vengono considerati ma pesano su quelli reali. Quindi bene ma non benissimo, perché su un risultato medio teorico di una dozzina di pip per operazione, per dire, rischi di lasciare una buona fetta alla banca o al broker, oltre che allo stesso provider di segnali nel caso si faccia pagare per il servizio.
Inoltre va considerato, come dicevo, che non è affatto banale mettere in pratica segnali (e successive "mosse", correzioni dei livelli, ecc.) che possono arrivare praticamente in qualsiasi ora del giorno e della notte (nel caso del forex) o comunque in un orario assai esteso.
P.s. Per chiarezza: in questo thread non sto parlando di strategie ma di segnali buy/sell/sl/tp forniti da terzi "a scatola chiusa", senza pubblicare la strategia sottostante. Cioè qualcosa di cui essere giustamente diffidenti (non si possono backtestare; e se funzionano, perché non li usano in proprio?) ma che voglio comunque capire meglio...

Si si avevo capito che lo scopo era quello...
personalmente son contrario a quel tipo di approccio,sia perchè bisogna calibrare la strategia che si adotta al proprio profilo di rischio e su segnali dati da terzi non puoi farlo e sia perchè come dici te il tempo che intercorre tra la ricezione del segnale e la messa in pratica può rovinare le performance.Per questo motivo sarebbe meglio far tutto per proprio conto,codice,backtest e se funziona immettere l'ordine in modo che sia il software ad attivarlo in automatico a qualsiasi ora del giorno e/o della notte.


Comunque il fatto che non li usino in proprio non è per forza sintomo di truffa,molte strategie valide hanno un guadagno annuo attorno al 30/40% quindi è normale che chi sviluppa certi segnali voglia acquisire clienti per generare un maggior reddito,c'è poi sempre il discorso che il trading è comunque reddito da capitale e per certi soggetti è necessario generare anche reddito da lavoro quindi già quello spiegherebbe il motivo per cui certi sistemi vengano venduti e non li usino per loro.Ad ogni modo l'uno non esclude l'altro,li usano per proprio conto e li vendono pure.
 
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Si si avevo capito che lo scopo era quello...
personalmente son contrario a quel tipo di approccio,sia perchè bisogna calibrare la strategia che si adotta al proprio profilo di rischio e su segnali dati da terzi non puoi farlo e sia perchè come dici te il tempo che intercorre tra la ricezione del segnale e la messa in pratica può rovinare le performance.Per questo motivo sarebbe meglio far tutto per proprio conto,codice,backtest e se funziona immettere l'ordine in modo che sia il software ad attivarlo in automatico a qualsiasi ora del giorno e/o della notte.


Comunque il fatto che non li usino in proprio non è per forza sintomo di truffa,molte strategie valide hanno un guadagno annuo attorno al 30/40% quindi è normale che chi sviluppa certi segnali voglia acquisire clienti per generare un maggior reddito,c'è poi sempre il discorso che il trading è comunque reddito da capitale e per certi soggetti è necessario generare anche reddito da lavoro quindi già quello spiegherebbe il motivo per cui certi sistemi vengano venduti e non li usino per loro.Ad ogni modo l'uno non esclude l'altro,li usano per proprio conto e li vendono pure.

Ottime considerazioni! OK!
 
Ottime considerazioni! OK!

;)

Comunque da tutti i backtest che ho fatto (sarò una schiappa io a programmare e trovare strategie valide e solide) far trading automatico ovvero implementi uno script,lo fai girare sulla piattaforma che lo attiva con segnali di ingresso/uscita dà solo poco vantaggio percentuale in più rispetto al buy and hold incrementando sugli storni...(parlo di azionario).Considerato che ogni attività di trading richiede l'impegno di molto tempo,direi che il gioco non vale assolutissimamente la candela.
 
;)

Comunque da tutti i backtest che ho fatto (sarò una schiappa io a programmare e trovare strategie valide e solide) far trading automatico ovvero implementi uno script,lo fai girare sulla piattaforma che lo attiva con segnali di ingresso/uscita dà solo poco vantaggio percentuale in più rispetto al buy and hold incrementando sugli storni...(parlo di azionario).Considerato che ogni attività di trading richiede l'impegno di molto tempo,direi che il gioco non vale assolutissimamente la candela.

Definisci "storno" :D
 
Ciao, dipende tutto da come vengono comunicati (mail, chat, portale, etc), la frequenza e modalità di ingresso (vengono comunicati al momento di ingresso, o sono ordini pendenti che abbiamo tempo di inserire?)
Per esperienza penso che tutti i segnali intraday dovrebbero essere collegati a un sistema di esecuzione automatica per essere replicati nel modo più fedele possibile nel medio lungo periodo.
Segnali piu' di lungo, che lavorano magari su timeframe daily dove i livelli d'ingresso (e magari anche uscita/reverse) sono determinati alla chiusura daily sono i piu' "facili" da replicare.
Per sistemi intraday e in particolare con piu' frequenza (anche solo un paio di operazioni al giorno), e a volte anche per sistemi overnight piu' "lenti", pur utilizzando un sistema di esecuzione automatica, e dando per scontato che costi di transazione espliciti (commissioni e costo segnali) siano gia' scontati, lo slippage ha un peso molto spesso sottovalutato anche dallo stesso fornitore di segnali, che spesso mostra storici e backtest senza considerare lo slippage ipotetico. Su futures per esempio considererei sempre 1 o 2 tick (dipende ovviamente dal sottostante), su Forex o anche cfd invece e' difficile perche' ogni broker ha la sua liquidita' e spread (solo su questo ci sarebbe ci sarebbe da dire molto, forse troppo per questo thread in se) quindi fare una stima affidabile sarebbe gia' di per un'impresa.
Rispetto a commissioni (o spread nel caso ci cfd/fx) e costo dei segnali, lo slippage ha un impatto nettamente maggiore. Anche considerando ipotesi di replica perfetta senza mai perdersi un segnale, qualsiasi ordine che comporta una esecuzione a mercato (quindi qualsiasi ordine stop, reverse, e eventuali ordini di chiusura oraria, per esempio per segnali intraday che non raggiungono ne TP ne SL entro fine sessione) possono erodere la performance teorica dei segnali in modo notevole, quindi e' indispensabile considerare questa variabile.
 
Grazie anche a Sticky per il suo intervento.
Finora comunque sono a 4 stop loss di seguito su 4, sto distruggendo il conto demo e “rovinando la media” al fornitore del segnale ;-)
Però lo slippage forex è meno peggio di quel che temevo, grazie a un certa organizzazione (avviso sonoro “dedicato” su smartphone, inserimento ordini da app...) che porta a un ritardo di esecuzione intorno al minuto, forse tollerabile sui movimenti ordinari delle coppie valutarie.
Certo se un messaggio “take profit now” arriva all'alba o mentre sei in moto... te lo perdi... avete perfettamente ragione sul fatto che un sistema automatico sarebbe più efficiente (ammesso e non concesso che il segnale sia valido, detratti i costi) e, aggiungo, meno stressante per chi lo deve eseguire :D
 
Altra osservazione. Le differenze di bid-ask ma forse anche degli stessi grafici CFD (non identici tra diversi broker) non portano solo un costo di cui tenere conto ma in qualche caso anche risultati molto diversi tra teoria e pratica. Per esempio mi sono capitati stop loss colpiti sul mio broker ma non colpiti secondo il fornitore del segnale che usa un broker diverso. In sostanza c'è un certo "rumore" che interferisce con il "segnale", anche su timeframe non rapidissimi. Quello che si può fare, credo, è scegliersi un buon broker :D

Sto anche provando altri segnali su timeframe veloci, ma manualmente è un casino! Entrando a un minuto dal segnale, magari già arriva il segnale di uscita (o magari arriva dopo quattro ore, ma non puoi saperlo a priori).

Altro caso, alcuni segnali su oro e su Nasdaq: qui il problema è la rapidità stessa dei movimenti in certi momenti!

E ancora, i segnali non sempre si riferiscono allo stesso strumento che puoi tradare. Magari i segnali sono su un cfd dell'oro e tu usi i futures, o viceversa, per cui c'è una differenza di qualche punto. Ho anche visto un segnale commodity su MCX (indici basati sui futures della borsa merci dell'India!). Certo se l'oro sale a Mumbai è probabile che salga anche nel resto del mondo, ma i livelli sono diversi...
 
Mah,guarda,come ti dicevo prima,la cosa migliore è farseli da sè i segnali in base ad un'indagine statistica e programmando un codice così hai un sistema che lavora per conto suo,tanto pure i segnali che ti forniscono hanno un codice dietro che è stato testato,tanto vale saltare quel passaggio,almeno lavori sullo stesso strumento,con lo stesso broker e senza intermediari o perdite di tempo,anche considerando che ogni mercato anche se dello stesso strumento fa caso a sè.Come diceva l'altro utente il discorso di inserire i segnali manualmente ha senso solo per timeframe giornalieri.

Sul discorso stop loss,lo stop da esperienza dovrebbe essere usato non come parte centrale della strategia,(nel senso,il segnale deve funzionare nella maggior parte dei casi) quindi va messo con una certe tolleranza,proprio se le cose non vanno come dovrebbero andare.
 
Mah,guarda,come ti dicevo prima,la cosa migliore è farseli da sè i segnali in base ad un'indagine statistica e programmando un codice così hai un sistema che lavora per conto suo,tanto pure i segnali che ti forniscono hanno un codice dietro che è stato testato,tanto vale saltare quel passaggio,almeno lavori sullo stesso strumento,con lo stesso broker e senza intermediari o perdite di tempo,anche considerando che ogni mercato anche se dello stesso strumento fa caso a sè.Come diceva l'altro utente il discorso di inserire i segnali manualmente ha senso solo per timeframe giornalieri.

Sul discorso stop loss,lo stop da esperienza dovrebbe essere usato non come parte centrale della strategia,(nel senso,il segnale deve funzionare nella maggior parte dei casi) quindi va messo con una certe tolleranza,proprio se le cose non vanno come dovrebbero andare.

Certo, meglio un segnale proprio o comunque poter verificare la strategia alla base del segnale altrui.
Però, come tu stesso hai notato altre volte, è molto difficile trovare (e mantenere) strategie efficaci. Statisticamente è più probabile che faccia meglio chi si specializza, ha più esperienza, piuttosto che l'utente medio.
Questo spiega perché molti cerchino una soluzione fornita da terzi, che sia Moneyfarm per gli investimenti... o il copytrading di eToro e Trading 212... o il provider di segnali!
Nel caso dei segnali, però, non basta che siano "buoni" sulla carta, ma bisogna anche verificare la possibilità di replicarli manualmente presso il proprio broker, il che introduce uno slippage che ho cercato di analizzare. In questo senso parlavo anche dello stop loss, perché in certi casi non viene "replicato" correttamente. Questo senza neanche entrare nel merito della strategia.
 
Certo, meglio un segnale proprio o comunque poter verificare la strategia alla base del segnale altrui.
Però, come tu stesso hai notato altre volte, è molto difficile trovare (e mantenere) strategie efficaci. Statisticamente è più probabile che faccia meglio chi si specializza, ha più esperienza, piuttosto che l'utente medio.
Questo spiega perché molti cerchino una soluzione fornita da terzi, che sia Moneyfarm per gli investimenti... o il copytrading di eToro e Trading 212... o il provider di segnali!
Nel caso dei segnali, però, non basta che siano "buoni" sulla carta, ma bisogna anche verificare la possibilità di replicarli manualmente presso il proprio broker, il che introduce uno slippage che ho cercato di analizzare. In questo senso parlavo anche dello stop loss, perché in certi casi non viene "replicato" correttamente. Questo senza neanche entrare nel merito della strategia.

Mah guarda,l'utente medio o diventa specializzato di suo altrimenti viene escluso dal mercato perchè è impossibile guadagnar soldi costantemente nel tempo senza affrontare tutto il discorso come se fosse un lavoro.Penso che molti capiscano questo e affidarsi a soluzioni esterne già pronte se non altro salta tutto il passaggio di apprendimento,studio,competenza,esperienza,perdita di soldi e tempo che è necessario prima di arrivare a risultati costanti.Nella maggior parte dei casi investire nel lungo periodo ha un rapporto rischio/rendimento infinitamente migliore,chi non ha tempo o voglia per fare tutto il percorso perchè fa altro nella vita secondo me non dovrebbe proprio affidarsi a segnali esterni ma dovrebbe limitarsi ad investire senza far trading.Il trading è bello per carità perchè è notevolmente più coinvolgente,appagante (quando va bene) e dà l'illusione di guadagnare molto di più rispetto all'investimento,ma è solo un'illusione,la realtà è che le performance a cui ambire saranno 5/10 volte quelle dell'investimento,ma a meno di avere milioni di euro da movimentare, su cifre piccole in gioco non vale la candela.

Tornando al discorso stop,una strategia come già detto non può avere lo stop loss come elemento determinante per farla funzionare,inoltre se la strategia ha un minimo di solidità statistica dietro,dovrebbe funzionare lo stesso anche con tutte le limitazioni date dall'importazione manuale sul proprio broker.
 
Mah guarda,l'utente medio o diventa specializzato di suo altrimenti viene escluso dal mercato perchè è impossibile guadagnar soldi costantemente nel tempo senza affrontare tutto il discorso come se fosse un lavoro.Penso che molti capiscano questo e affidarsi a soluzioni esterne già pronte se non altro salta tutto il passaggio di apprendimento,studio,competenza,esperienza,perdita di soldi e tempo che è necessario prima di arrivare a risultati costanti.Nella maggior parte dei casi investire nel lungo periodo ha un rapporto rischio/rendimento infinitamente migliore,chi non ha tempo o voglia per fare tutto il percorso perchè fa altro nella vita secondo me non dovrebbe proprio affidarsi a segnali esterni ma dovrebbe limitarsi ad investire senza far trading.Il trading è bello per carità perchè è notevolmente più coinvolgente,appagante (quando va bene) e dà l'illusione di guadagnare molto di più rispetto all'investimento,ma è solo un'illusione,la realtà è che le performance a cui ambire saranno 5/10 volte quelle dell'investimento,ma a meno di avere milioni di euro da movimentare, su cifre piccole in gioco non vale la candela.

Tornando al discorso stop,una strategia come già detto non può avere lo stop loss come elemento determinante per farla funzionare,inoltre se la strategia ha un minimo di solidità statistica dietro,dovrebbe funzionare lo stesso anche con tutte le limitazioni date dall'importazione manuale sul proprio broker.

Concordo con quello che dici però parliamo di cose diverse. Il fatto che l’investimento sia una strada più sicura del trading ecc. non toglie che chi trada deve comunque ottimizzare costi e slippage, altrimenti ai rischi propri del trading si aggiungono altre zavorre.

Cioè, tu fai un discorso generale su cui io in gran parte concordo, ma io ne facevo uno molto più specifico. Se un segnale mi fornisce un gain teorico di 50 Pip su un trade multiday sulla coppia Eur/Nzd, per dire, che risultato posso avere seguendolo manualmente? Dalle prime prove, quei 50 si riducono facilmente a 47, o anche molto peggio, perché dipende dal broker che si usa e dalla propria organizzazione. Questo senza neanche contare i costi di overnight e il costo stesso del segnale se è a pagamento.

Qualcuno potrebbe obiettare che l’importante è che sia un guadagno. Ma se all’operazione successiva il teorico perde 45 e tu perdi 48, alla fine la teoria sarà mediamente in guadagno ma tu in perdita. Ovvero, anche una discreta strategia assicura solo un modesto margine che può essere eroso da fattori che spesso non si considerano abbastanza.
 
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Concordo con quello che dici però parliamo di cose diverse. Il fatto che l’investimento sia una strada più sicura del trading ecc. non toglie che chi trada deve comunque ottimizzare costi e slippage, altrimenti ai rischi propri del trading si aggiungono altre zavorre.

Cioè, tu fai un discorso generale su cui io in gran parte concordo, ma io ne facevo uno molto più specifico. Se un segnale mi fornisce un gain teorico di 50 Pip su un trade multiday sulla coppia Eur/Nzd, per dire, che risultato posso avere seguendolo manualmente? Dalle prime prove, quei 50 si riducono facilmente a 47, o anche molto peggio, perché dipende dal broker che si usa e dalla propria organizzazione. Questo senza neanche contare i costi di overnight e il costo stesso del segnale se è a pagamento.

Qualcuno potrebbe obiettare che l’importante è che sia un guadagno. Ma se all’operazione successiva il teorico perde 45 e tu perdi 48, alla fine la teoria sarà mediamente in guadagno ma tu in perdita. Ovvero, anche una discreta strategia assicura solo un modesto margine che può essere eroso da fattori che spesso non si considerano abbastanza.

Giusto una referenza di slippage medi reali su TS futures automatici pubblicati da un provider "neutro" (nei confronti degli sviluppatori, dove quindi le performance sono verificate e rese pubbliche senza la possibilita' che lo sviluppatore del TS ci possa mettere mano):
Valori min-max slippage su campione di almeno 5 diversi TS per strumento:
Ftse Mib: 10 - 21 euro
Dax: 18 -32 euro
Mini SP: 5-7 euro
Mini NQ: 6-8 euro
Gold: 8-20 euro
Crude Oil: 5-9 euro
Euro FX: 3-5 euro
Gbp: 2-5 euro

Li prenderei come riferimento come valori minimi per aggiustare eventuali performance sulla carta di terzi, ma anche proprie se solo in backtest o demo, soprattutto se poi si pensa di eseguirle manualmente, in qual caso lo slippage non potrebbe che essere peggiore.

Su FX come gia' menzionato, anche da te, e' impossibile fare stime, in quanto il "last price" e' sostituito da bid-ask corrente....i risultati teorici sono quindi ancora piu' teorici, per non parlare poi della differenza di spread e liquidita' tra broker e broker.
 
Giusto una referenza di slippage medi reali su TS futures automatici pubblicati da un provider "neutro" (nei confronti degli sviluppatori, dove quindi le performance sono verificate e rese pubbliche senza la possibilita' che lo sviluppatore del TS ci possa mettere mano):
Valori min-max slippage su campione di almeno 5 diversi TS per strumento:
Ftse Mib: 10 - 21 euro
Dax: 18 -32 euro
Mini SP: 5-7 euro
Mini NQ: 6-8 euro
Gold: 8-20 euro
Crude Oil: 5-9 euro
Euro FX: 3-5 euro
Gbp: 2-5 euro

Li prenderei come riferimento come valori minimi per aggiustare eventuali performance sulla carta di terzi, ma anche proprie se solo in backtest o demo, soprattutto se poi si pensa di eseguirle manualmente, in qual caso lo slippage non potrebbe che essere peggiore.

Su FX come gia' menzionato, anche da te, e' impossibile fare stime, in quanto il "last price" e' sostituito da bid-ask corrente....i risultati teorici sono quindi ancora piu' teorici, per non parlare poi della differenza di spread e liquidita' tra broker e broker.

Quindi quelli riportati da sticky sono i valori "minimi" di slippage, persino con un sistema automatico.
Quando invece c'è bisogno dell'intervento manuale per tradurre il segnale in un'ordine, la differenza tra teoria e pratica cresce.
Ora sto analizzando un secondo provider, sul NASDAQ, esaminando i suoi segnali degli scorsi mesi.
Apparentemente risultati invidiabili. Tra luglio e agosto (i mesi che mi sono spulciato finora) 25 operazioni di cui 12 in gain, 4 in pari, 9 in perdita... facendo la differenza tra gain e loss un "utile" teorico tra i 4 e i 7 mila pip (4 mila se si è usciti ai primi profitti di ciascuna operazione, 7 mila se li si è lasciati correre). Sulla carta, tutto bene. Però se si guarda da vicino le cose sono più complicate.
Per esempio, alle 15,40 del 27 agosto propone un trade veloce (scalp buy) @ 11930 sl 11890 tp open.
Alle 15,42 annuncia +300 pips (30 punti). Difficile che un "follower" manuale possa averli realizzati per davvero. Anche una persona ben organizzata difficilmente può inserire un ordine (in base a un segnale che potrebbe arrivare in qualsiasi giorno e in qualsiasi momento) in meno di un minuto o due, a meno di non vivere incollati al monitor!
Comunque il trade va avanti con un "run SL to entry". Poniamo che il follower sia entrato dopo 2 minuti dal segnale, la sua entry sarebbe 11930 + 30 = 11960. Oppure per lo SL usa l'entry teorica del segnale 11930.
Alle 15,55 le cose procedono bene ("on flames!") e l'indicazione è "start trailing your profits", in pratica il consiglio di un trailing stop a piacere. Il risultato dipenderà dall'interpretazione personale, dal timing e dal valore del trailing, tenendo anche conto che il +300 teorico iniziale è il livello 0 per chi è entrato dopo 2 minuti.
Alle 17,15 l'ultima comunicazione relativa al trade: "1000 pips running". Ottimo per chi chiude in quel momento, però non viene data esplicita indicazione di chiusura (comunicata invece per altri trade). Qualche follower avrà chiuso prima, qualcun altro chiuderà dopo con il trailing... Non seguono altre comunicazioni (vedendo la prassi di precedenti operazioni, altre comunicazioni sarebbero sicuramente seguite qualora i profitti teorici fossero aumentati oltre i 1000 pip, per esempio festeggiando i 1500!).
Più tardi nella stessa giornata il provider apre un secondo trade con buy da 11840, segno che nel frattempo l'indice tecnologico americano è ridisceso.
Dunque, anche quando il segnale "ci imbrocca", con un "TP open" i risultati variano assai secondo l'interpretazione, mentre le comunicazioni del provider restano sufficientemente vaghe da lasciare la responsabilità a chi le mette in pratica, salvo evidenziare i migliori risultati potenziali. Non so se mi spiego... Vuol dire che un trade come quello descritto può valere +1000 pip sulla carta (per chi è entrato nello stesso istante del provider ed è uscito proprio sui 1000 pips), ma può anche valere 0 (per chi è entrato in leggero ritardo e poi ha condotto il trade con minore abilità o fortuna), o qualsiasi valore nel mezzo tra 0 e 1000...
Se però il trade fosse andato nel verso sbagliato, lo stop loss sarebbe costato sicuramente 400 pip. ;)
In altri trade dello stesso provider le indicazioni sono meno vaghe, per esempio viene proposto un livello tp sin dall'inizio o in corso d'opera viene data indicazione di "lockare" i profits. Nel complesso però è difficile quantificare precisamente i risultati reali, anche a partire da risultati teorici positivi.
 
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Concordo con quello che dici però parliamo di cose diverse. Il fatto che l’investimento sia una strada più sicura del trading ecc. non toglie che chi trada deve comunque ottimizzare costi e slippage, altrimenti ai rischi propri del trading si aggiungono altre zavorre.

Cioè, tu fai un discorso generale su cui io in gran parte concordo, ma io ne facevo uno molto più specifico. Se un segnale mi fornisce un gain teorico di 50 Pip su un trade multiday sulla coppia Eur/Nzd, per dire, che risultato posso avere seguendolo manualmente? Dalle prime prove, quei 50 si riducono facilmente a 47, o anche molto peggio, perché dipende dal broker che si usa e dalla propria organizzazione. Questo senza neanche contare i costi di overnight e il costo stesso del segnale se è a pagamento.

Qualcuno potrebbe obiettare che l’importante è che sia un guadagno. Ma se all’operazione successiva il teorico perde 45 e tu perdi 48, alla fine la teoria sarà mediamente in guadagno ma tu in perdita. Ovvero, anche una discreta strategia assicura solo un modesto margine che può essere eroso da fattori che spesso non si considerano abbastanza.

Guarda,non ho mai approfondito su segnali di altri proprio per un discorso legato all'inquinamento delle performance.
Personalmente preferisco magari guadagnar meno ma su un qualcosa totalmente fatto da me piuttosto che prendere qualcosa da altri a scatola chiusa,anche per un discorso di sicurezza nel caso la metodologia su cui si basa quella strategia poi cambi nel tempo.Esempio sciocco...se lo S&P ho un metodo che si basa sulla crescita di lungo periodo dell'azionario e quindi presuppone di entrare a mercato dopo un forte ipervenduto giornaliero,capisci bene che se la strategia me la faccio da me so che se per assurdo l'azionario non dovesse più salire nel lungo periodo per una qualsiasi ragione macroeconomica,allora so che quella strategia non dovrà più essere usata per la mia attività di trading,se però la strategia la prendo da altri come farei a sapere quando quella strategia inizierà a non essere più valida?
 
Guarda,non ho mai approfondito su segnali di altri proprio per un discorso legato all'inquinamento delle performance.
Personalmente preferisco magari guadagnar meno ma su un qualcosa totalmente fatto da me piuttosto che prendere qualcosa da altri a scatola chiusa,anche per un discorso di sicurezza nel caso la metodologia su cui si basa quella strategia poi cambi nel tempo.Esempio sciocco...se lo S&P ho un metodo che si basa sulla crescita di lungo periodo dell'azionario e quindi presuppone di entrare a mercato dopo un forte ipervenduto giornaliero,capisci bene che se la strategia me la faccio da me so che se per assurdo l'azionario non dovesse più salire nel lungo periodo per una qualsiasi ragione macroeconomica,allora so che quella strategia non dovrà più essere usata per la mia attività di trading,se però la strategia la prendo da altri come farei a sapere quando quella strategia inizierà a non essere più valida?

Questo è giusto però è anche il limite del backtesting, al massimo verifica il passato non il presente e futuro. Se la strategia dipende dal contesto macroeconomico allora potrebbe non funzionare nel nuovo contesto. Per esempio mi pare che la filosofia alla base della strategia del tizio sul Nasdaq (al di là del “rumore” di trasmissione, slippage, ecc.) sia che a ogni caduta poi c’è, più spesso che no, un rimbalzo da cogliere. Anche questo dipende dal contesto, certo. Fondamentalmente se usi una strategia altrui dovresti cercare di capire qual è la logica alla base. Idealmente, se una strategia non è più adeguata ai tempi, dovrebbe capirlo lo stesso l’autore e rivederla. Dico “idealmente” perché di partenza sono scettico, è tutto da verificare. Di sicuro una strategia fai-da-te evita rumore, ritardi, certe spese, e tieni tutto sotto controllo. D’altra parte il singolo individuo ha i suoi limiti che forse si possono superare con l’intelligenza collettiva della rete. Pensa al social trading. È sbagliato copiare portafogli e strategie altrui (selezionando chi si dedica a tempo pieno alla cura del portafoglio e vanta discreti risultati negli ultimi anni) mentre tu non lo puoi o non lo vuoi fare? Non credo ci sia una sola risposta valida per tutti.
 
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