io di trader che, pur non essendo ricco ma molto benestante, ne ho conosciuto uno solo, e di persona a Roma nel 1997 quando il sottoscritto si pavoneggiava di aver guadagnato alcuni milioni di lire con la "banca di Roma".
Poi persi la testa quando cavalcai all'inizio la bolla internet, guadagnai cifre tipo 15 milioni al mese ma poi... stendo un velo pietosissimo su me stesso.
Ed ecco che la qualità fa la differenza, e chi mi tirò fuori da questa catastrofe fu un trader abbastanza conosciuto sui forum (a dire la verità facilmente incaxoso, fumino e troppo schietto) ma intellettualmente onesto, cinico e lungimirante.
Non è diventato "ricco" nel significato classico del termine, ma un benestante paracul che ha saputo sfruttare il momento giusto e poco tassato.
Mi disse: "se fai il trading non dirlo perchè 1) se non guadagni ti dicono che sei un fesso 2) se guadagni poco te la gufano e ti dicono di smettere prima che ti rovinerai 3) se guadagni non ci credono.
Col suo trading si è comprato ad Anzio un gozzo Aprea di 9 mt circa (usato, e acquistato da un azionista Telecom caduto in disgrazia negli anni del tracollo del titolo). Ha sempre vissuto senza vizi e senza strafare. Quasi quasi mi sono innamorato di lui (...non fate battutacce adesso
) Appena ha raggiunto un gruzzolo sufficiente, ma non abnorme, si è trasferito a Londra con mio immenso dolore.
Gli devo ancora 500 mila lire... per me è un mito, e non esistono personaggi come lui.
Altri trader di successo, minore, che saluto sono Max di Torino, Massimiliano di Rimini proprietario di una azienda di ceramiche.
Questi 3 li ho conosciuti di persona, e rimarranno per me scolpiti indelebilmente nei miei ricordi.
Purtroppo da loro non ho imparato a sufficienza, e mi limito a lustrargli le scarpe. Il mio sogno di trader (a loro differenza) è svanito.
Onore al merito, onore a loro, specialmente ad uno.