Tobin Tax: la fase finale

Sig. Ernesto

Nuovo Utente
Registrato
14/8/01
Messaggi
21.247
Punti reazioni
807
Notizie > Italia
Dieci Paesi per la Tobin tax: l'Ecofin lancia la volata - Il Sole 24 ORE


Cronologia articolo12 novembre 2012


Entra nel vivo domani l'iter per lo schema di gioco dei dieci Paesi, tra cui l'Italia, che tireranno la volata sulla Tobin tax. A dare il "la" sarà il Commissario Ue alla fiscalità, Algirdas Semeta, che presenterà al Consiglio Ecofin la proposta per il via libera alla cooperazione rafforzata sulla tassa sulle transazioni finanziarie. Seguirà un dibattito, ma per il voto bisognerà probabilmente attendere la riunione di dicembre.
L'ok del Consiglio Ue (a maggioranza qualificata) è un tassello indispensabile. Solo allora la palla tornerà nel campo dell'esecutivo di Bruxelles, che tra fine anno e l'inizio del 2013 formulerà la sua proposta di direttiva con i dettagli sulla nuova tassa.
«Il testo – spiega la portavoce di Semeta, Emer Traynor – sarà molto simile a quello della proposta presentata nel settembre 2011». In quell'occasione Bruxelles aveva previsto un'aliquota dello 0,1% per titoli e bond e dello 0,01% per i contratti sui derivati, che secondo la portavoce «dovrebbero essere confermate». Si tratterà di «aliquote minime, ma gli Stati membri dovranno applicarle in modo coerente e su una base armonizzata». La proposta dovrà poi passare al vaglio del Consiglio Ue e dell'Europarlamento, dove saranno possibili modifiche all'impianto iniziale.
Il dibattito di Bruxelles sarà seguito con un occhio di riguardo a Roma: il governo Monti ha inserito l'introduzione della Tobin tax nella legge di Stabilità, che approderà dopodomani in Aula alla Camera, e ha previsto finora un'aliquota unica dello 0,05% su azioni, titoli e derivati. L'Italia non dovrebbe partire da sola e aspetterà di conoscere le regole del gioco della cooperazione rafforzata prima di alzare il sipario sulla nuova tassa. Al tempo stesso il governo confida in una modifica della proposta di Bruxelles. «L'impianto – afferma Leonardo Becchetti, docente di Economia all'Università di Roma Tor Vergata – va costruito bene, cercando l'equilibrio ideale tra il prelievo e il rischio di elusione. Tra i Paesi che aderiranno alla cooperazione rafforzata sarà necessaria un'armonizzazione fiscale».Anche altri Paesi del gruppo dei "dieci" (Germania, Austria, Belgio, Slovenia, Grecia, Spagna e Slovacchia) sembrano intenzionati ad attendere. La Francia, invece, ha deciso di non aspettare la convocazione della squadra e ha introdotto la tassa dal 1° agosto scorso: qui la tassa sulle azioni è più salata (0,2%), ma sono esclusi i derivati, sulla falsariga della stamp duty della Gran Bretagna, che però ha detto "no" alla cooperazione rafforzata. Resta ora da vedere quale sarà la strada scelta dal Portogallo, che nella manovra 2013 ha previsto un'aliquota migliorativa rispetto a quella della Commissione Ue. Lisbona prevede infatti un'imposta dello 0,3% su titoli e derivati e dello 0,1% sulle operazioni di trading ad alta frequenza.
«La tempistica dell'entrata in vigore della cooperazione rafforzata sarà lunga – spiega Nicolas Veron, senior fellow del think tank Bruegel –, perché i nodi da sciogliere, tecnici e politici, sono numerosi. Occorrerà trovare la giusta equazione tra un'imposta troppo elevata, che potrebbe incoraggiare la migrazione verso Paesi Ue che non partecipano alla cooperazione, e una scelta deludente, che non porta i risultati sperati».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

I NUMERI DEL COMMISSARIO

10
Il gruppo di testa
Sono i Paesi (tra cui l'Italia) che hanno aderito alla cooperazione rafforzata sulla Tobin tax
0,1 %
L'aliquota
È l'aliquota proposta dalla Commissione Ue nel 2011 su titoli e bond. Per i derivati l'aliquota sarebbe dello 0,01%
Che cos'è la Tobin tax
La Tobin tax è la tassa sulle transazioni finanziarie. Prende il nome dal premio Nobel per l'economia James Tobin, che la propose nel 1972. L'economista statunitense pensava a un'imposta per colpire tutte le transazioni sui mercati valutari per stabilizzarli, penalizzando le speculazioni valutarie a breve termine. Ora la Tobin tax è invece pensata per le transazioni finanziarie di titoli, bond e derivati con l'obiettivo di far pagare alla finanza il conto della crisi
La cooperazione rafforzata
Lo scorso 9 ottobre un gruppo di 11 Paesi (tra cui l'Italia) , poi sceso a dieci con il passo indietro dell'Estonia, ha detto sì alla cooperazione rafforzata per procedere all'introduzione della Tobin tax
L'iter
La Commissione europea sottoporrà oggi al Consiglio Ecofin la sua proposta per lo schema di cooperazione rafforzata. Dopo il via libera del Consiglio, l'esecutivo Ue presenterà la proposta di direttiva sulla Tobin tax tra fine 2012 e inizio 2013. Il testo passerà poi al vaglio di Consiglio Ue ed Europarlamento
In vigore
In Francia la tassa sulle transazioni finanziarie è stata introdotta il 1° agostoscorso, ma esclude i prodotti derivati
In cantiere
L'introduzione della Tobin tax è stata prevista dalla legge di Stabilità italiana, che approderà dopodomani nell'Aula di Montecitorio, e dalla manovra 2013 del Portogallo
 
Ultima modifica:
Notizie > Italia
Dieci Paesi per la Tobin tax: l'Ecofin lancia la volata - Il Sole 24 ORE


Cronologia articolo12 novembre 2012


L'ok del Consiglio Ue (a maggioranza qualificata) è un tassello indispensabile. Solo allora la palla tornerà nel campo dell'esecutivo di Bruxelles, che tra fine anno e l'inizio del 2013 formulerà la sua proposta di direttiva con i dettagli sulla nuova tassa.
«Il testo – spiega la portavoce di Semeta, Emer Traynor – sarà molto simile a quello della proposta presentata nel settembre 2011». In quell'occasione Bruxelles aveva previsto un'aliquota dello 0,1% per titoli e bond e dello 0,01% per i contratti sui derivati, che secondo la portavoce «dovrebbero essere confermate». Si tratterà di «aliquote minime, ma gli Stati membri dovranno applicarle in modo coerente e su una base armonizzata». La proposta dovrà poi passare al vaglio del Consiglio Ue e dell'Europarlamento, dove saranno possibili modifiche all'impianto iniziale.
Il dibattito di Bruxelles sarà seguito con un occhio di riguardo a Roma: il governo Monti ha inserito l'introduzione della Tobin tax nella legge di Stabilità, che approderà dopodomani in Aula alla Camera, e ha previsto finora un'aliquota unica dello 0,05% su azioni, titoli e derivati. L'Italia non dovrebbe partire da sola e aspetterà di conoscere le regole del gioco della cooperazione rafforzata prima di alzare il sipario sulla nuova tassa.
Al tempo stesso il governo confida in una modifica della proposta di Bruxelles. «L'impianto – afferma Leonardo Becchetti, docente di Economia all'Università di Roma Tor Vergata – va costruito bene, cercando l'equilibrio ideale tra il prelievo e il rischio di elusione. Tra i Paesi che aderiranno alla cooperazione rafforzata sarà necessaria un'armonizzazione fiscale».Anche altri Paesi del gruppo dei "dieci" (Germania, Austria, Belgio, Slovenia, Grecia, Spagna e Slovacchia) sembrano intenzionati ad attendere.
La Francia, invece, ha deciso di non aspettare la convocazione della squadra e ha introdotto la tassa dal 1° agosto scorso: qui la tassa sulle azioni è più salata (0,2%), ma sono esclusi i derivati, sulla falsariga della stamp duty della Gran Bretagna, che però ha detto "no" alla cooperazione rafforzata. Resta ora da vedere quale sarà la strada scelta dal Portogallo, che nella manovra 2013 ha previsto un'aliquota migliorativa rispetto a quella della Commissione Ue. Lisbona prevede infatti un'imposta dello 0,3% su titoli e derivati e dello 0,1% sulle operazioni di trading ad alta frequenza.:eek::eek:
«La tempistica dell'entrata in vigore della cooperazione rafforzata sarà lunga – spiega Nicolas Veron, senior fellow del think tank Bruegel –, perché i nodi da sciogliere, tecnici e politici, sono numerosi. Occorrerà trovare la giusta equazione tra un'imposta troppo elevata, che potrebbe incoraggiare la migrazione verso Paesi Ue che non partecipano alla cooperazione, e una scelta deludente, che non porta i risultati sperati».

Caro Ernesto, mi pare che siano ben altri i passaggi da evidenziare. Se le indiscrezioni dell'articolo fossero confermate, avremmo una prima e importante novità:

1) LA TTF SLITTA E DI PARECCHIO, altro che 1 gennaio!!

2) Le aliquote dovrebbero essere confermate e "gli stati membri dovranno applicarle in modo coerente e armonizzato".

Tradotto, non a c... di cane come in Italia con una super aliquota unica.

Ripeto il punto 1) è al momento il più rilevante, perchè darà tempo di capire e pensare al da farsi con calma
 
bene
chissà che prendono atto che non si può fare e finisce sta pagliacciata
 
Allora, quello che stiamo provando a far capire è:

l'Italia può partire da sola poichè necessita di un extragettito ma solo su derivati privi della funzione di copertura di un sottostante e, con aliquota inferiore a quella prevista (direttamente con l'aliquota prevista in fase di armonizzazione, ovvero lo 0.01).

extragettito = Volumi*ttf - gettito pregresso da tassazione sui guadagni di capitale.

Soddisfare l'eguaglianza sopra non prevede l'applicazione al retail (altro che proposta IFMA..roba da matti...) , non prevede applicazione all'intero comparto obbligazionario ed azionario. Il risparmio privato va tutelato.

Prevede solo ed esclusivamente una penalizzazione fiscale nell'utilizzo di derivati a scopo speculativo (senza alcuna accezione negativa del termine)

Ovvero, per far funzionare la tassa si deve applicare un'aliquota bassa su grandi numeri.

Saluti,
 
bene
chissà che prendono atto che non si può fare e finisce sta pagliacciata

Ci saranno dei tentativi iniziali, modifiche quando saranno in fase avanzata per poi non riuscire a risolvere tutti i problemi tecnici, le differenze di vedute di ogni Stato ma sopratutto il problema di Londra che non coopera faranno in modo che non se ne fara' nulla. Se fosse cosi' semplice l'avrebbero fatta da anni.
Un po come quella italiana, si e' partiti in quarta e ora iniziano ad esserci i cambiamenti derivanti da aspetti che non avevano considerato, talmente sono approssimativi i nostri politici.
 
Ci saranno dei tentativi iniziali, modifiche quando saranno in fase avanzata per poi non riuscire a risolvere tutti i problemi tecnici, le differenze di vedute di ogni Stato ma sopratutto il problema di Londra che non coopera faranno in modo che non se ne fara' nulla. Se fosse cosi' semplice l'avrebbero fatta da anni.
Un po come quella italiana, si e' partiti in quarta e ora iniziano ad esserci i cambiamenti derivanti da aspetti che non avevano considerato, talmente sono approssimativi i nostri politici.

Per fortuna "i cambiamenti" vanno nella direzione che noi del "NCLT" abbiamo auspicato e promuoviamo.

Non certo in pedaggi fissi antidemocratici.

Vado a lavorare.
 
Allora, quello che stiamo provando a far capire è:

l'Italia può partire da sola poichè necessita di un extragettito ma solo su derivati privi della funzione di copertura di un sottostante e, con aliquota inferiore a quella prevista (direttamente con l'aliquota prevista in fase di armonizzazione, ovvero lo 0.01).

extragettito = Volumi*ttf - gettito pregresso da tassazione sui guadagni di capitale.

Soddisfare l'eguaglianza sopra non prevede l'applicazione al retail (altro che proposta IFMA..roba da matti...) , non prevede applicazione all'intero comparto obbligazionario ed azionario. Il risparmio privato va tutelato.

Prevede solo ed esclusivamente una penalizzazione fiscale nell'utilizzo di derivati a scopo speculativo (senza alcuna accezione negativa del termine)

Ovvero, per far funzionare la tassa si deve applicare un'aliquota bassa su grandi numeri.

Saluti,

Mah, o lei ha accesso a informazioni che manco il Il Sole 24Ore, oppure nell'articolo è scritto chiaramente che:

"L'Italia non dovrebbe partire da sola e aspetterà di conoscere le regole del gioco della cooperazione rafforzata prima di alzare il sipario sulla nuova tassa."

Francamente da cosa lei intuisce che si partirà subito con una TTF allo 0,01% solo sui derivati naked?
 
Caro Ernesto, mi pare che siano ben altri i passaggi da evidenziare. Se le indiscrezioni dell'articolo fossero confermate, avremmo una prima e importante novità:

1) LA TTF SLITTA E DI PARECCHIO, altro che 1 gennaio!!

in ogni caso io inviterei tutti a contenere l'operatività nel 2013 che questi ti piazzano a novembre la retroattività

sappiamo che sono capaci di farlo.

anzi, lo faranno come trappola. ti dicono che apsettano il 2014 per atturare i polli e poi zàc.

io nel mio anno di maggiore operatuività avrei dovuto pagare di tobin allo 0,005% circa 800.000 euro, 11,6 ml con lo 0,1%, eccetera

non ho nessuna voglia di dovere vendere casa per questi ladri
 
Mah, o lei ha accesso a informazioni che manco il Il Sole 24Ore, oppure nell'articolo è scritto chiaramente che:

"L'Italia non dovrebbe partire da sola e aspetterà di conoscere le regole del gioco della cooperazione rafforzata prima di alzare il sipario sulla nuova tassa."

Francamente da cosa lei intuisce che si partirà subito con una TTF allo 0,01% solo sui derivati naked?

Perchè è la cosa giusta da fare (e lo 0,01 è il mio pallino da sempre)

Chiarifico meglio più tardi.

Saluti,
 
Per fortuna "i cambiamenti" vanno nella direzione che noi del "NCLT" abbiamo auspicato e promuoviamo.

Acronym Definition
NCLT National Company Law Tribunal (India)
NCLT National Center for Learning and Teaching
NCLT Northern California Land Trust (founded 1973)
NCLT Northern California Land Trust
NCLT Non Circulating Legal Tender
NCLT Nevada County Land Trust
NCLT National Center for Learning and Teaching in Nanoscale Science and Engineering
NCLT National Centre for Language Technology (Ireland)
NCLT National Centre for Language Training (Australia)
NCLT Northern Communities Land Trust (Duluth, MN, USA)
NCLT Napa County Land Trust (California)
NCLT Northern Connecticut Land Trust
NCLT North Camden Land Trust
NCLT National Center of Laser Technology (Beijing, China)
NCLT National Council for Liberties in Tunisia
NCLT Night Carrier Landing Trainer (US Navy)
NCLT Near Center Line Thrust
NCLT Nephrology Consult Letter Template
NCLT National Center for Laser Technology (Vietnam)

Quella evidenziata è la più probabile :o
 
in ogni caso io inviterei tutti a contenere l'operatività nel 2013 che questi ti piazzano a novembre la retroattività

sappiamo che sono capaci di farlo.

anzi, lo faranno come trappola. ti dicono che apsettano il 2014 per atturare i polli e poi zàc.

io nel mio anno di maggiore operatuività avrei dovuto pagare di tobin allo 0,005% circa 800.000 euro, 11,6 ml con lo 0,1%, eccetera

non ho nessuna voglia di dovere vendere casa per questi ladri

si appunto e che famo, andiamo tutti a vivere sotto un ponte se mettono la retroattività?

Questa sarebbe la cosa più incostituzionale che esista, non pensiamoci neppure.
 
Ci saranno dei tentativi iniziali, modifiche quando saranno in fase avanzata per poi non riuscire a risolvere tutti i problemi tecnici, le differenze di vedute di ogni Stato ma sopratutto il problema di Londra che non coopera faranno in modo che non se ne fara' nulla. Se fosse cosi' semplice l'avrebbero fatta da anni.
Un po come quella italiana, si e' partiti in quarta e ora iniziano ad esserci i cambiamenti derivanti da aspetti che non avevano considerato, talmente sono approssimativi i nostri politici.

Vedrai che gettito mostruoso che ci sarà....

E' solo strumentale per ottenere altre concessioni dall'europa e nel contempo scaricare sulla borsa italiana le colpe della crisi.

La borsa italiana c'entra con questa crisi globale come il formaggio grana nel tiramisù

Ma quanto pagliacci riescono ad essere?
 
Se c'è una tassa che dovrebbe essere introdotta è quella sui CDS e su molti altri derivati OTC, che hanno volumi centinaia di migliaia di volte superiori a uno strumento semi inutile come il fib e simili.

Monti non l'avrà nemmeno proposta alla comunità internazionale, anche perchè gli avrebbero riso addosso, ma lui sul fib l'ha messa... Interessante...
 
si appunto e che famo, andiamo tutti a vivere sotto un ponte se mettono la retroattività?

Questa sarebbe la cosa più incostituzionale che esista, non pensiamoci neppure.

no no, io ci penso, non c'è limite al banditismo di sta gente.

d'altronde non hanno tagliato ad esempio la deducibilità dei canoni di locazione dal 2013 ?

io io contratto l'ho fatto x anni fa sulla base di un certo livello di tassazione.

dall'anno prossimo non posso piu' dedurre il 10% sull'affitto ANCHE dei contratti stipulati ante ratifica norma.

per me questa è retroattività a tutti gli effetti.:rolleyes::rolleyes::rolleyes:
 
no no, io ci penso, non c'è limite al banditismo di sta gente.

d'altronde non hanno tagliato ad esempio la deducibilità dei canoni di locazione dal 2013 ?

io io contratto l'ho fatto x anni fa sulla base di un certo livello di tassazione.

dall'anno prossimo non posso piu' dedurre il 10% sull'affitto ANCHE dei contratti stipulati ante ratifica norma.

per me questa è retroattività a tutti gli effetti.:rolleyes::rolleyes::rolleyes:

Concordo pienamente e condivido i tuoi dubbi, questo è un paese di giullari e gaglioffi
 
Perchè è la cosa giusta da fare (e lo 0,01 è il mio pallino da sempre)

Chiarifico meglio più tardi.

Saluti,

e proprio per questo probabilmente non si farà:o

Allora, buongiorno a tutti.

Invito ad evitare le consuete(per voi) espressioni sboccacciate. La categoria "traders" è già stata più volte umiliata nel recente passato. Deperire una reputazione oramai risibile non è auspicabile.

Detto ciò,perchè è la "cosa giusta" da fare.

NCLT= Noi Con La Testa, una corrente economicofilosoficoeticoculturale.

Cosa abbiamo potuto osservare nel recente passato?

La funzione dei derivati, inizialmente prevista con scopi che potremmo definire genericamente "assicurativi", è venuta a mancare.

Essi, strutturati per coprire un generico sottostante "in carico", sia esso un raccolto di caffè che posizioni multiple su un generico indice azionario, sono stati sviliti a mero strumento operativo direzionale.

Ovvero, il "derivato", che come la parola stessa "deriva", ha origine, da un sottostante e di esso replica sinteticamente l'andamento, è divenuto "l'origine" relegando il sottostante replicato al ruolo di "derivato senza leva finanziaria". Un prodotto di risulta finanziario.

Esempio per i nostri alfieri di Rimini:

Se io shorto il derivato sul Caffè senza avere il Caffè da coprire (sia esso un raccolto in essere sia esso uno stoccaggio di magazzino) incido sul prezzo del caffè senza soluzione di correlazione. Ovvero, metto in piedi una speculazione scollegata dalla componente economica reale di detta operazione.

Se io compro Credit Default Swaps sul debito italiano senza avere titoli di stato italiano in carico (operazione di hedging a scopo assicurativo lecita), incido sul corso della quotazione di detti titoli di stato manipolando la percezione del rischio trasmessa dalla mia operatività.

Un esempio di facile comprensione per tutti voi:

Polizza vita, costo 1000 euro annui (esempio).

Scavalchiamo la regolemantazione vigente ed ipotizziamo che a tutti voi sia permesso comprare polizze assicurative sulla MIA vita. Ovvero pagare un'annualità per incassare un premio in caso di MIA morte.

Quando io vado a trattare le condizioni economiche con la compagnia assicuratrice (unica operazione realmente permessa oggi) pagherò alla Compagnia la stessa cifra che avrei pagato senza il vostro pregresso intervento?
La risposta è NO. Se tanti scommettono su una mia prematura dipartita, evidentemente le probabilità che siano in possesso di informazioni privilegiate sul mio stato di salute aumentano rispetto ad una casualità iniziale ipotizzata (ripeto, tale pratica non è consentità, si può indicare un eventuale beneficiare ma il sottostante deve essere sempre la vita del contraente)

Ecco, ultimamente, sui mercati mobiliari, a tutti è consentito puntare (manipolando la percezione) sulla vita altrui.


Questo non è etico e va riformato.


Ed è il punto che mi vede personalmente impegnato. Uniformare e restaurare lo status originario degli strumenti derivati.

A dopo, digerite quanto sopra.

Sig.E

(On. Boccia può far sua l'allegoria assicurato vita - scommettitori sulla vita altrui - costo finale polizza)
 
Per agevolare un processo di assorbimento, vi prego di ipotizzare quanto sopra:

Io, che leggo sempre Terenzio e so che è un trader eccezionale e ricchissimo, potrei essere tentato, se avessi la possibilità di scommettere su un derivato che guadagna sulla dipartita(o rovina) di Terenzio, ad aiutare questa mia scommessa con pratiche non propriamente legali.

Ecco, una fattispecie di questo tipo, che farebbe inorridire ognuno di noi, è ultimanente la norma sui mercati mobiliari.

Io posso scommettere sulla morte dell'Italia, manipolare magari i media, consapevole che il solo "scommettere" accelera, imponendo un tasso debitore più alto e quindi un onere maggiore nel rimborso dei prestiti, la morte del sottostante.

Questo si fa tramite derivati ed è una pratica che va regolata e\o penalizzata.

Un saluto,

Sig. E
 
Allora, buongiorno a tutti.


NCLT= Noi Con La Testa, una corrente economicofilosoficoeticoculturale. :clap:

Ecco, ultimamente, sui mercati mobiliari, a tutti è consentito puntare (manipolando la percezione) sulla vita altrui.

Questo non è etico e va riformato. :eek:

Ed è il punto che mi vede personalmente impegnato. Uniformare e restaurare lo status originario degli strumenti derivati.

A dopo, digerite quanto sopra.

Sig.E

(On. Boccia può far sua l'allegoria assicurato vita - scommettitori sulla vita altrui - costo finale polizza)

Non ti preoccupare, sono cose note a tutti quelli che hanno un minimo di cultura finanziaria.

L'allegoria forse l'hai presa tu da un altro prof. di economia di tor Vergata, lui fa l'esempio con l'assicurazione auto e sostiene che c'è gente che scommette affinchè gliela rubino :o

La finanza / banca etica è un ossimoro, non esiste e non deve esistere l'etica in finanza ma soprattutto nel trading, l'unica cosa etica è chiudere il trade in profitto, del sottostante me ne infischio.
 
Non ti preoccupare, sono cose note a tutti quelli che hanno un minimo di cultura finanziaria.

L'allegoria forse l'hai presa tu da un altro prof. di economia di tor Vergata, lui fa l'esempio con l'assicurazione auto e sostiene che c'è gente che scommette affinchè gliela rubino :o

La finanza / banca etica è un ossimoro, non esiste e non deve esistere l'etica in finanza ma soprattutto nel trading, l'unica cosa etica è chiudere il trade in profitto, del sottostante me ne infischio.

No guardi, l'allegoria la trova tra i miei scritti di anni fa.

Stia tranquillo, io non rubo mai.

Lei se ne infischia. Io, da Italiano, NO.

Giudichiamoci a vicenda ma entrambi saremo sottoposti al giudizio della storia. E la Storia, per ora, è dalla mia parte.

Saluti,

Sig.E
 
Indietro