Professione trader e verifica fiscale

andream73

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12/8/03
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Ciao a tutti, vorrei raccontarvi la mia situazione per capire se qualcun' altro ha avuto di questi problemi.
Vivo da circa 6 anni grazie al trading on line, non ho altri redditi da lavoro e mia moglie lavora part-time; prima casa di proprietà e seconda casa al mare ereditata dai genitori un anno fa; station wagon da famiglia e piccola utilitaria. Ho scelto il trading perchè, accontentandomi di una normale rendita paragonabile ad un normale stipendio, mi permette di stare molto tempo con la mia famiglia.
Bene, due mesi fa ho ricevuto un accertamento fiscale da parte della guardia di finanza che sostiene, tramite coefficienti, redditometro e calcoli "teorici" che il mio presunto reddito dovrebbe essere molto più alto e quindi che io in qualche modo nasconda redditi illeciti all' erario. Ora ho dovuto ricorrere a professionisti che mi difendano in questa situazione assurda solo perchè i miei redditi da trading non vengono considerati come lavoro, ma "come hobby di copertura" (loro testuali parole). Ma uno, per vivere tranquillo, dovrebbe vendere subito ogni cosa ereditata perchè altrimenti il mantenerla (anche lasciandola andare in malora) diventa una prova di ipotetica evasione ?
Se, come voleva fare, mio padre si fosse preso anche una piccola barca e me l' avesse lasciata in eredità sarei diventato direttamente un "falso povero che evade milioni di tasse", come si legge in questi giorni su molti giornali ?
Questa situazione mi sta mangiando l'anima.
 
optare per pagare il capital gain nella dichiarazioni redditi......alla fine in certe situazioni RENDE meno fegato malato............
 
Se non hai evaso nulla non hai nulla da temere. Comunque come ti hanno contattato? Bussandoti alla porta, o convocandoti tramite raccomandata?
 
Raccomandata. Pagare in dichiarazione, per uno che fa una decina di operazioni di scalping al giorno, significherebbe conservare e portare migliaia di eseguiti al commercialista ...
 
Raccomandata. Pagare in dichiarazione, per uno che fa una decina di operazioni di scalping al giorno, significherebbe conservare e portare migliaia di eseguiti al commercialista ...

perche' non te li danno in digitale ??????? le operazioni ????

e non si paga solo a fine anno con la dichiarazione ?????:mmmm:

comunque se hai pagato presentagli la documentazione e buona notte... e sonni tranquilli.....
 
Non hai neanche detto se il trading lo fai con sim italiane che ti dichiarano automaticamente i gain o se invece hai sim esetere e quindi dichiari autonomamente, e ancora non ci hai deto se hai sempre dichiarato (eventualmente hai una sim estera) o se non lo hai fatto.
 
Il tuo è un lavoro, di fatto, perchè richiede un'applicazione giornaliera oltre a tanto sudore ed un'applicazione che nulla ha da meno rispetto a quella che deve normalmente impiegare un qualsiasi professionista. Chi "trada" per vivere lo sa.
Questo non toglie che giuridicamente non lo è, un lavoro, e quindi tu sei (mi pare di capire) un disoccupato. Essendo tu proprietario di due immobili, due auto ecc. è tutto sommato normale che la GdF ti chieda accertamenti. Se la situazione è però quella che descrivi non dovresti avere problemi, anche se non spieghi a quale titolo sei divenuto proprietario della prima casa.
Non sono invece d'accordo col fatto che la società non possa accettare che un libero cittadino decida di vivere di rendita finanziaria, anche se questo in effetti dal punto di vista giuridico, e solamente giuridico, non costituisce un lavoro. Ognuno è giusto possa godere dei mezzi di cui dispone e facendo questo, del resto, si assume anche dei rischi. Primo fra tutti il rischio dell'assenza di copertura pensionistica, a meno che non si provveda privatamente, il chè però implica guadagni di una certa rilevanza.
Sicuramente il mondo non andrebbe avanti se tutti facessero i traders, così come se tutti diventassero medici o avvocati... Non c'è assolutamente nessuna immoralità nel vivere di trading, anzi è una scelta coraggiosa, ed è evidente che è molto più facile e comporta infinitamente meno rischi fare l'impiegato.
Ciao.
 
Per quanto riguarda il "parassitismo" contributivo, ovviamente non sono d'accordo, visto che pago il capital gain e a differenza dei "normali" lavoratori non posso detrarre/dedurre alcuna spesa e non posso godere di piccoli privilegi , quail prestiti e mutui,ma pago tutto cash.
Paragonare il vivere di trading a giocare ai videogiochi è possibile solo da chi non dedica giornate intere a questo LAVORO.
Non giurerei che un impiegato statale faccia la stessa cosa.
La casa era dei nonni.
 
Per P.A.T : lo scandalo per la spesa pubblica non sono i trader, ma le baby pensioni dopo 15 anni !
Un trader paga il capital gain, commissioni, costi bancari, software di analisi e banche dati, ... genera indotto
 
Ciao a tutti, vorrei raccontarvi la mia situazione per capire se qualcun' altro ha avuto di questi problemi.
Vivo da circa 6 anni grazie al trading on line.
Se hai gainato solo in Italia, non hai nulla da temere, o hai un broker estero e non hai presentato la dichiarazione? Allora sarebbe una cosa seria.
 
Da quello che scrivi mi pare di capire che hai ricevuto un 'accertamento sintetico, che è il tentativo da parte dell'Agenzia delle entrate di recuperare base imponibile non dichiarata in base ad un controllo sulle manifestazioni di capacità contributiva (cosiddetto redditometro).
Incidono sul calcolo del redditometro le auto, le moto, le assicurazioni vita pagate, le residenze principali e secondarie, i mutui o affitti pagati, le colf, barche, cavalli da corsa ecc ecc, non tanto in base al prezzo di acquisto ma in parole povere in base al costo di mantenimento di questi beni (desunti da parametri stabiliti da loro in base ai cv fiscali, l'anno di immatricolazione, se benzina o diesel ecc ecc per auto o moto ed in base ai mq ed alla loro ubicazione geografica per le case ecc ecc).
Incidono anche gli incrementi patrimoniali: cioè se acquisto nel 2008 un immobile per 100.000 euro devo aver dichiarato almeno 20.000 auro all'anno nei cinque anni precedenti solo a questo scopo; se invece di pagare in contanti faccio un mutuo, per l'immobile, allora dovrò dimostrare negli anni successivi che guadagno tanto che mi basti per vivere e per pagare le rate del mutuo.
Questo tanto per inquadrare, pur terra terra, il tuo problema.
Attenzione: devi essere "sparametrizzato" per due anni consecutivi per più del 25%.

Devi sapere che a questo accertamento puoi innanzitutto far fronte imputando parte(o tutte) quelle spese al tuo nucleo familiare, se hai una noglie o dei figli che dichiarano un reddito "decente".
Secondariamente noterai che nel modulo di richiesta notizie ti si chiedeva di dimostare eventuali altri redditi non tassabili irpef ed è qui che devi fare un lavoro da certosino.

Devi dimostrare (attraversa idonea documentazione) tutti qui redditi che hai conseguito e che non hai dichiarato perchè non tasssabili:
- Interessi attivi bancari
- Interessi su obbligazioni o titoli di stato
- Dividendi percepiti
- Eventuali rimborsi assicurativi
- Utili da trading azionario. Qui la cosa diventa importante e certosina: gli porterai tutte le contabili in cui risultano chiaramente degli utili da trading.

Devi farti assistere da un bravo commercialista, perchè possono farti molto male.
Auguri
:)
 
Ciao a tutti, vorrei raccontarvi la mia situazione per capire se qualcun' altro ha avuto di questi problemi.
Vivo da circa 6 anni grazie al trading on line, non ho altri redditi da lavoro e mia moglie lavora part-time; prima casa di proprietà e seconda casa al mare ereditata dai genitori un anno fa; station wagon da famiglia e piccola utilitaria. Ho scelto il trading perchè, accontentandomi di una normale rendita paragonabile ad un normale stipendio, mi permette di stare molto tempo con la mia famiglia.
Bene, due mesi fa ho ricevuto un accertamento fiscale da parte della guardia di finanza che sostiene, tramite coefficienti, redditometro e calcoli "teorici" che il mio presunto reddito dovrebbe essere molto più alto e quindi che io in qualche modo nasconda redditi illeciti all' erario. Ora ho dovuto ricorrere a professionisti che mi difendano in questa situazione assurda solo perchè i miei redditi da trading non vengono considerati come lavoro, ma "come hobby di copertura" (loro testuali parole). Ma uno, per vivere tranquillo, dovrebbe vendere subito ogni cosa ereditata perchè altrimenti il mantenerla (anche lasciandola andare in malora) diventa una prova di ipotetica evasione ?
Se, come voleva fare, mio padre si fosse preso anche una piccola barca e me l' avesse lasciata in eredità sarei diventato direttamente un "falso povero che evade milioni di tasse", come si legge in questi giorni su molti giornali ?
Questa situazione mi sta mangiando l'anima.

Scusa, ma per quale metodo di liquidazione delle imposte hai optato:
1) della dichiarazione oppure
2) del risparmio amministrato?
 
...ma se per anni hai vissuto con il trading vuol dire che hai pagato un bel po di capital gain sulle plusvalenze! Questi pagamenti a tuo nome non dovrebbero sfuggire ai "solerti" finanzieri... che invece fanno orecchie da mercante perchè ci marciano!
 
Ciao a tutti, vorrei raccontarvi la mia situazione per capire se qualcun' altro ha avuto di questi problemi.
Vivo da circa 6 anni grazie al trading on line, non ho altri redditi da lavoro e mia moglie lavora part-time; prima casa di proprietà e seconda casa al mare ereditata dai genitori un anno fa; station wagon da famiglia e piccola utilitaria. Ho scelto il trading perchè, accontentandomi di una normale rendita paragonabile ad un normale stipendio, mi permette di stare molto tempo con la mia famiglia.
Bene, due mesi fa ho ricevuto un accertamento fiscale da parte della guardia di finanza che sostiene, tramite coefficienti, redditometro e calcoli "teorici" che il mio presunto reddito dovrebbe essere molto più alto e quindi che io in qualche modo nasconda redditi illeciti all' erario. Ora ho dovuto ricorrere a professionisti che mi difendano in questa situazione assurda solo perchè i miei redditi da trading non vengono considerati come lavoro, ma "come hobby di copertura" (loro testuali parole). Ma uno, per vivere tranquillo, dovrebbe vendere subito ogni cosa ereditata perchè altrimenti il mantenerla (anche lasciandola andare in malora) diventa una prova di ipotetica evasione ?
Se, come voleva fare, mio padre si fosse preso anche una piccola barca e me l' avesse lasciata in eredità sarei diventato direttamente un "falso povero che evade milioni di tasse", come si legge in questi giorni su molti giornali ?
Questa situazione mi sta mangiando l'anima.

un commercialista con le balle, risolve tutto.... d'altronde mica parliamo di Ferrari e ville in Costa Azzurra....;)
 
...ma se per anni hai vissuto con il trading vuol dire che hai pagato un bel po di capital gain sulle plusvalenze! Questi pagamenti a tuo nome non dovrebbero sfuggire ai "solerti" finanzieri... che invece fanno orecchie da mercante perchè ci marciano!

Non solo orecchie da mercante,
se è tutto vero ciò che ha scritto Andrea73,
fermo restando che deve comunque dimostrare come ha acquistato la prima casa e i beni che ha ereditato (nonchè di aver dichiarato e pagato le eventuali imposte sui redditi da capitale e sulle c.d. plusvalenze, qualora abbia precedentemente adottato per il regime della dichiarazione),
ci sarebbero gli estremi di verosimili fatti-reato quali calunnia, diffamazione etc...
E' vero che giuridicamente parlando i c.d. redditi da trading non sono qualificati come redditi da lavoro o di impresa,
ma da qui a sostenere che sono frutto di un "hobby di copertura" (loro testuali parole) ci vuole coraggio.
 
...fatti certificare uno stato di stress e depressione e quando avrai dimostrato le tue ragioni chiedigli i danni...:D...
 
Non solo orecchie da mercante,
se è tutto vero ciò che ha scritto Andrea73,
fermo restando che deve comunque dimostrare come ha acquistato la prima casa e i beni che ha ereditato (nonchè di aver dichiarato e pagato le eventuali imposte sui redditi da capitale e sulle c.d. plusvalenze, qualora abbia precedentemente adottato per il regime della dichiarazione),
ci sarebbero gli estremi di verosimili fatti-reato quali calunnia, diffamazione etc...
E' vero che giuridicamente parlando i c.d. redditi da trading non sono qualificati come redditi da lavoro o di impresa,
ma da qui a sostenere che sono frutto di un "hobby di copertura" (loro testuali parole) ci vuole coraggio.

secondo me se andrea73 sarà in grado di dimostrare come ha acquisiti le proprietà non avrà alcun problema con il discorso che i finanzieri gli contestano il trading come "lavoro di copertura"..se ha optato per il regime amministrato non avrà alcun problema a fornire la documentazione relativa al reddito da tradinge e alle tasse sul capital gain pagate in automatico dalla banca...il fatto è che finchè non fornisce questa documentazione i finanzieri ( e con loro il 99% della popolazione..) faranno fatica a credere che uno si guadagni da vivere speculando in borsa da casa...vi faccio notare che il suddetto 99% della popolazione ( e quindi il 99% dei finanzieri) nemmeno sà cosa sia il trading online e nemmeno imagina ,o crede, che esista gente che vive di questa attività....

quanto al discorso che il trading sia una attività quasi "immorale" nell'attuale società mi pare un discorso senza rilevanti motivazioni di fondo..se un riesce ad inventarsi un lavoro onesto e ci paga le tasse che faccia i trader ,il gigolò, la putt.ana o qualsiasi altra attività che non arreca danno al prossimo io non ci vedo niente di male...
 
Ultima modifica:
secondo me se andrea73 sarà in grado di dimostrare come ha acquisiti le proprietà non avrà alcun problema con il discorso che i finanzieri gli contestano il trading come "lavoro di copertura"..se ha optato per il regime amministrato non avrà alcun problema a fornire la documentazione relativa al reddito da tradinge e alle tasse sul capital gain pagate in automatico dalla banca...il fatto è che finchè non fornisce questa documentazione i finanzieri ( e con loro il 99% della popolazione..) faranno fatica a credere che uno si guadagni da vivere speculando in borsa da casa...vi faccio notare che il suddetto 99% della popolazione ( e quindi il 99% dei finanzieri) nemmeno sà cosa sia il trading online e nemmeno imagina ,o crede, che esista gente che vive di questa attività....

quanto al discorso che il trading sia una attività quasi "immorale" nell'attuale società mi pare un discorso senza rilevanti motivazioni di fondo..se un riesce ad inventarsi un lavoro onesto e ci paga le tasse che faccia i trader ,il gigolò, la putt.ana o qualsiasi altra attività che non arreca danno al prossimo io non ci vedo niente di male...

Caro Ciro,
concordo con Te sul fatto che se Andrea73 sarà in grado di dimostrare la regolarità della propria posizione non avrà alcun problema,
ma dubito fortemente che "il 99% dei finanzieri nemmeno sà cosa sia il trading online".
 
Ciao a tutti, vorrei raccontarvi la mia situazione per capire se qualcun' altro ha avuto di questi problemi.
Vivo da circa 6 anni grazie al trading on line, non ho altri redditi da lavoro e mia moglie lavora part-time; prima casa di proprietà e seconda casa al mare ereditata dai genitori un anno fa; station wagon da famiglia e piccola utilitaria. Ho scelto il trading perchè, accontentandomi di una normale rendita paragonabile ad un normale stipendio, mi permette di stare molto tempo con la mia famiglia.
Bene, due mesi fa ho ricevuto un accertamento fiscale da parte della guardia di finanza che sostiene, tramite coefficienti, redditometro e calcoli "teorici" che il mio presunto reddito dovrebbe essere molto più alto e quindi che io in qualche modo nasconda redditi illeciti all' erario. Ora ho dovuto ricorrere a professionisti che mi difendano in questa situazione assurda solo perchè i miei redditi da trading non vengono considerati come lavoro, ma "come hobby di copertura" (loro testuali parole). Ma uno, per vivere tranquillo, dovrebbe vendere subito ogni cosa ereditata perchè altrimenti il mantenerla (anche lasciandola andare in malora) diventa una prova di ipotetica evasione ?
Se, come voleva fare, mio padre si fosse preso anche una piccola barca e me l' avesse lasciata in eredità sarei diventato direttamente un "falso povero che evade milioni di tasse", come si legge in questi giorni su molti giornali ?
Questa situazione mi sta mangiando l'anima.

Bhe fammi sapere come va a finire perchè prima o poi me l'aspetto anch'io una verifica del genere visto che ormai lo faccio da 10 anni a tempo pieno e perchè sono convinto che noi trader figuriamo fra gli evasori totali benchè paghiamo tutte le tasse che lo stato richiede e immediatamente.

Cmq ,le sim o banche con le quali operi devono essere in grado di fornire supporti magnetici che certifichino il tuo trading ,quindi dopo sta a loro dimostrare il contrario....almeno si spera in uno stato di diritto.:eek:


ps ...mi vengono in mente gli utlimi anni dove facevo il trader part time e il rappresentante per professione ,dove dovevo dichiarare di più pur non incassandolo per rimanere nei parametri fiscali ....roba da chiodi:mad:

Bye;)
 
Uno Stato sociale che si basa sulla mutualita' e sulla solidarieta' tra i propri contributori come e' il nostro non puo' tollerare che una persona decide di non lavorare piu' da giovane, e poi passare ad una certa eta' ad incassare la pensione sociale, oppure richiedere prestazioni sanitarie per le quali non ha mai contribuito in passato.

il trader lavora... commercia in titoli rischiando il proprio capitale, così come qualsiasi commerciante ... e paga le tasse previste dalla normativa italiana



sminuire il lavoro del trader è tipico di chi ha fallito nel cercare di operare in borsa
 
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