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31-05-20, 19:26 #2
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Secondo me,le farmacie,sono ancora delle isole felici.
Le tanto annunciate liberalizzazioni sono state solo mezze misure.I farmacisti detengono ancora il monopolio.
Sembrerebbe che alcuni grossi gruppi stiano lavorando per acquisire maggiori quote di mercato.
Probabilmente il loro futuro sarà meno roseo.
Di più non conosco.Ci vorrebbe qualche esperto.
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31-05-20, 22:00 #3
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Avevo un amico che si è laureato in farmacia e ci lavorava come dipendente (penso che ci lavori ancora) e mi ha detto che per aprirne una ci vuole una licenza che viene assegnata tramite bando oppure può essere acquistata. Sul giro di affari mi ha detto che anche per la farmacia dipende molto dall'ubicazione della stessa visto che quelle delle zone buone vengono vendute a cifre a sei zeri, mi sembra di ricordare poi che il direttore debba essere laureato in farmacia e iscritto all'albo locale dei farmacisti. Queste cose me le ha dette lui qualche anno fa quindi possono essere cambiate nel frattempo, comunque ricordo di un annuncio di una farmacia in vendita in centro qui a firenze a 2.500.000 Euro.
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01-06-20, 08:59 #4
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01-06-20, 10:03 #5
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E' inutile negarlo,questo mercato fa gola a tanti.Questione di tempo.
Farmacie, liberalizzazioni al ralenti: il 2% e di proprieta delle catene - Il Sole 24 ORE
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01-06-20, 12:20 #6
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Non come investimento diretto, ma dopo aver letto alcuni articoli mi stavo interessando all'argomento.
C'è stato infatti un club deal sulle farmacie messo in piedi da Banca Profilo, con l'obiettivo di rilevare una cinquantina di farmacie nel nord Italia.
Volevo anche aprire una discussione su questi club deal, pensavo fosse un modo per investire con sufficiente diversificazione in attività di private equity che non fossero quelle quattro ciofeche proposte dai portali di equity crowdfunding dove quasi sempre gli unici che ci guadagnano sono i portali e gli imprenditori che vendono a noi crowd-fessi quote di società che non valgono niente.
Non essendo cliente di questa banca e non trovando niente di dettagliato su internet mi sono fatto girare da un consulente alcuni documenti di altri club deal che sono stati presentati successivamente, ma visionandoli ho scartato l'idea per diversi motivi:
1) Investimento minimo elevatissimo (400-500k per i retail, 100k per i professionali). Non capisco questa assurdità per i retail, probabilmente per scoraggiarci a investire.
2) Commissioni assurde. Pensavo che con certe cifre in ballo evitassero di spennarti svariati punti percentuali l'anno più altrettanti di commissione di ingresso, robe da far impallidire i fondi comuni di Mediolanum. Anche se uno volesse investirci nonostante l'investimento minimo elevato, le commissioni ti fanno passare la voglia.
3) Probabilmente per partecipare a questi club deal devi essere già un buon cliente di questa o quella banca proponente, quindi ogni volta devi spostare tutto nella banca che propone il club deal di turno che ti interessa per non farti trattare con sufficienza.
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01-06-20, 12:25 #7
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01-06-20, 13:34 #8
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Non è più la pacchia di una volta.
Sui farmaci margini il 30% lordo e le ASL pagano quando possono (60 giorni ormai è lo standard); sul parafarmaco inizi a sentire la concorrenza dell'online dove il 20/30% di sconto è la norma (margini dal 40 al 55% in base agli acquisti)
Costi di gestione in netto aumento
Visto che si scambiano ancora a 0.9/1 volta il fatturato direi che ci sono investimenti migliori
Una farmacia che fattura 1 milione ha un utile lordo oggi di 100.000. Ci metti una vita a recuperare l'investimento, sempre ammesso che non le liberalizzano e allora valgono come le altre attività 2 volte l'utile
Poi se volete continuare a recitare il mantra che i farmacisti sono ricchi, accomodatevi. Magari prima parlate con un farmacista giovane che ha dovuto acquistare la farmacia e non l'ha ricevuta in eredità
PS: la concorrenza delle parafarmacie è tendente a zero, molto maggiore conocorrenza la fanno i supermercati sul parafarmaco, dove un tempo c'era il VERO GUADAGNO
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01-06-20, 14:45 #9
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Sempre ipoteticamente, quale futuro potrebbe delinearsi nel sistema delle farmacie in Italia (intendo a livello di business); ritieni che l'online possa essere una potenziale minaccia "seria" oppure facilmente arginabile; la farmacia del paese crea il suo e-commerce per esempio.
Ciao la fonte di questa interessante informazione \ stima?
Infatti sono abituato a sentire costantemente il mantra anch'io.....
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01-06-20, 14:50 #10
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