L'attività giusta al posto giusto.

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

svartsjel

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Buongiorno, apro questa discussione come spunto di riflessione portando un esempio che ho sotto gli occhi tutti i giorni. Spesso in questa sezione parliamo di tabaccherie, ristoranti, bar e spesso persone che facevano tutt'altro mestiere (me compreso) vogliono rilevare questi tipi di attività. Vicino a casa mia, nei locali di una ex concessionaria di auto, una famiglia cinese ha aperto un supermercato. Adesso lasciamo stare i soliti discorsi sui cinesi, la cosa importante è un'altra perché voi direte: "un supermercato? sono già stati inventati da almeno 50 anni!". Ebbene, in questo supermercato vengono venduti quasi esclusivamente prodotti dedicati ad una clientela straniera infatti provengono principalmente dall'Africa, dall'Europa dell'est, dal Sud America e vi posso assicurare che il via vai di clienti e fornitori è continuo e costante visto che il negozio è quasi davanti a casa mia e i prodotti in questione non sono venduti dalle altre catene della gdo che distano poche centinaia di metri. In pratica i cinesi hanno notato che la zona si stava riempiendo di cittadini stranieri e in un locale di circa 300 mq hanno aperto in grande quello che fanno in piccolo altri nella zona, offrono il prodotto giusto e che mancava ai clienti giusti. Questo va in contrasto a mio avviso con alcune cose che ho visto scritte sul forum (con tutto il rispetto) sia con altre che sento dire nella vita reale (il classico discorso "non vale la pena di aprire più niente"). Mi riferisco più che altro ad alcune vecchie discussioni del forum dove si sconsigliava a priori di aprire una qualsiasi attività senza essere specializzati o senza avere idee innovative. Queste persone ovviamente hanno disponibilità di capitali (non so se il fondo è in affitto o lo hanno comprato) e sanno come rifornirsi dei suddetti prodotti ma di sicuro hanno visto più lontano di molti italiani che sono fin troppo sfiduciati anche solo per pensare di fare qualcosa di minimamente costruttivo. Al di là dei luoghi comuni cosa ne pensate del caso che ho riportato? :mmmm: A mio avviso con un po' di intelligenza e lungimiranza queste persone sono riuscite ad aprire un'attività che sta andando davvero bene visto il flusso di clienti che entrano a mani vuote e escono con le borse piene e i furgoni che ogni giorno arrivano a rifornirli di merce pronta per essere venduta. Aspetto i vostri commenti costruttivi sul caso che ho descritto e vi ringrazio in anticipo anche solo per aver letto tutto il mio lungo discorso. :)
 
Un supermercato per stranieri è per certi versi innovativo. E sicuramente questi hanno alle spalle soldi, esperienza di gestione ed importazione (o hanno i canali).
Poi sti cinesi sull'alimentare vediamo quanto durano, hai mai visto "Operazione N.A.S" in TV sul NOVE? :D

Qui si sconsigliano GIUSTAMENTE attività di gente improvvisata, senza capitali nè esperienza, che pensa di guadagnare chissà cosa con la pizza al taglio, l'edicola o franchising... magari lasciando un lavoro che per quanto frustrante sia ti da il pane sicuro tutti i mesi. E' un altro discorso.

Cmq spunto interessante ;)
 
Un supermercato per stranieri è per certi versi innovativo. E sicuramente questi hanno alle spalle soldi, esperienza di gestione ed importazione (o hanno i canali).
Poi sti cinesi sull'alimentare vediamo quanto durano, hai mai visto "Operazione N.A.S" in TV sul NOVE? :D

Qui si sconsigliano GIUSTAMENTE attività di gente improvvisata, senza capitali nè esperienza, che pensa di guadagnare chissà cosa con la pizza al taglio, l'edicola o franchising... magari lasciando un lavoro che per quanto frustrante sia ti da il pane sicuro tutti i mesi. E' un altro discorso.

Cmq spunto interessante ;)

Grazie, specie per la tua ultima frase. :) Io mi riferivo alle vecchie discussioni di alcuni anni fa che ho riletto in questi giorni dove si sconsigliava a priori anche a persone con una minima esperienza e di trovarsi un lavoro dipendente. Per la storia del durare ho notato che sono aperti ormai da almeno 3-4 anni (non ricordo di preciso) e per la maggior parte vendono prodotti confezionati: bibite e birra in lattine e bottiglie, alimenti in scatola ecc... e in minima parte frutta e verdura fresche. Comunque tanto di cappello a queste persone quando invece molti abitanti della zona li davano per spacciati appena aperti…
 
Gli immigrati sono un mercato interessante, ma spesso abbastanza "chiuso" per motivi di lingua, cultura, comunicazione. A Milano ci sono chiaramente negozi cinesi pensati per cinesi (che poi attirano qualche italiano o turista), parucchieri africani per clienti africani, macellerie islamiche e ovviamente il classico negozietto di alimentari asiatici.
La vera sfida è fare un posto che possa attirare sia gli immigrati che i residenti italiani e i turisti.
L'Africa è probabilmente il futuro da scrivere... Una volta sono stato in una trattoria senegalese con clienti solo senegalesi, voglio vedere qui quanti ci entrererebbero, eppure cibo buono, tradizionale, cameriera di seconda generazione che spiegava i piatti, posto indicato anche sulle guide di cucina etnica. Con qualche aggiustamento ci crei un bel fatturato, ci sono già ovviamente trattorie africane più aperte ma sono ancora pochissime.
 
La riflessione che proponi a me sembra un buon punto di partenza per un'attività. Il supermecato etnico ha molto senso, soprattutto in città medio grandi e in zone determinate.
Poi come in qualsiasi attività io nel fondo credo che il saperci fare è molto più importante della stessa attività.
 
Un'idea semplice e lungimirante, certo se parli di un supermercato di 300 mq non è proprio una start up low cost, non ce lo vedo un italiano aprire un posto del genere, ma tutto può essere se ci sono i soldi di mezzo.
 
Gli immigrati sono un mercato interessante, ma spesso abbastanza "chiuso" per motivi di lingua, cultura, comunicazione. A Milano ci sono chiaramente negozi cinesi pensati per cinesi (che poi attirano qualche italiano o turista), parucchieri africani per clienti africani, macellerie islamiche e ovviamente il classico negozietto di alimentari asiatici.
La vera sfida è fare un posto che possa attirare sia gli immigrati che i residenti italiani e i turisti.
L'Africa è probabilmente il futuro da scrivere... Una volta sono stato in una trattoria senegalese con clienti solo senegalesi, voglio vedere qui quanti ci entrererebbero, eppure cibo buono, tradizionale, cameriera di seconda generazione che spiegava i piatti, posto indicato anche sulle guide di cucina etnica. Con qualche aggiustamento ci crei un bel fatturato, ci sono già ovviamente trattorie africane più aperte ma sono ancora pochissime.

Grazie per la tua testimonianza. Anch'io penso che gli immigrati siano un mercato interessante e molto promettente anche se con le difficoltà che hai detto anche tu.

La riflessione che proponi a me sembra un buon punto di partenza per un'attività. Il supermecato etnico ha molto senso, soprattutto in città medio grandi e in zone determinate.
Poi come in qualsiasi attività io nel fondo credo che il saperci fare è molto più importante della stessa attività.

Il saperci fare è fondamentale a mio avviso. Ci sono molti commercianti italiani nella mia zona che quando entri nel loro negozio neanche ti dicono buongiorno mentre quando io andai da questi cinesi a comprare un pacco di sale da 1 kg mi hanno sorriso, ringraziato per aver comprato da loro e persino aiutato a prenderlo visto che era in alto su uno scaffale.

Un'idea semplice e lungimirante, certo se parli di un supermercato di 300 mq non è proprio una start up low cost, non ce lo vedo un italiano aprire un posto del genere, ma tutto può essere se ci sono i soldi di mezzo.

I 300 mq ovviamente sono ipotetici ma più o meno credo che la grandezza sia quella. Ricordo che prima c'erano delle macchine in esposizione, poi la concessionaria si spostò e 5 anni fa (ho controllato sul web) arrivarono i cinesi ad aprire il supermercato. Dubito anch'io che un italiano aprirebbe un'attività del genere pur avendo il denaro per una questione di mentalità come ho già detto. Sul fatto poi che sia un idea semplice ma allo stesso tempo molto lungimirante sono d'accordo con te.
 
penso faccia parte di una strategia cinese di invasione
 
penso faccia parte di una strategia cinese di invasione

Più che di invasione nel caso che ho descritto parlerei di intraprendenza e lungimiranza commerciale rispetto a diversi italiani che nella stessa zona sono riusciti a far chiudere attività che erano aperte da anni e avevano pure la loro clientela affezionata. Se invece intendi gli altri casi in cui fanno concorrenza sleale agli imprenditori onesti sono d'accordo con te.
 
C'e' lo scenario macro e quello micro.
Forse non avete presente lo tsunami che si e' abbattuto sul commercio italiano dal 2008. Da allora hanno chiuso letteralmente migliaia di attività causa crisi, GDO, e-commerce, contrazione dei consumi, invecchiamento della popolazione (l'anziano e' meno consumista del giovane). Poi che ci siano commercianti incapaci ci sta, e c'e' anche selezione naturale.
Cmq il commecio non tornerà piu' quello di un tempo.
 
penso faccia parte di una strategia cinese di invasione

commercialmente siamo stati già invasi da Francesi, Americani e Tedeschi ... il fatto che si aggiungano anche i cinesi (che ci sono da un bel pò anche se
adesso si stanno espandendo) non è una grandissima novità.
 
C'e' lo scenario macro e quello micro.
Forse non avete presente lo tsunami che si e' abbattuto sul commercio italiano dal 2008. Da allora hanno chiuso letteralmente migliaia di attività causa crisi, GDO, e-commerce, contrazione dei consumi, invecchiamento della popolazione (l'anziano e' meno consumista del giovane). Poi che ci siano commercianti incapaci ci sta, e c'e' anche selezione naturale.
Cmq il commecio non tornerà piu' quello di un tempo.

Sono d'accordo con te che internet e le piattaforme di e commerce hanno rivoluzionato il commercio e fatto chiudere molte piccole attività ma nel caso che ho citato non stiamo parlando di un piccolo negozio ma di un vero e proprio supermercato. I gestori hanno visto che nel quartiere stavano arrivando nel tempo molti cittadini stranieri e c'erano solo alcuni piccoli negozi dedicati a quella particolare clientela così hanno deciso di aprire un vero e proprio supermercato dedicato a loro. A me sembra una iniziativa commerciale ragionata e vincente visto che sono aperti da 5 anni e non credo che da tutto questo tempo siano in perdita. Aggiungo che il quartiere è piuttosto caro sia come affitti che come prezzi al mq anche se ripeto, non so se il fondo è di loro proprietà o è stato affittato. Tengo inoltre a precisare poi che la loro clientela è molto varia sia come fascia di età che come provenienza geografica come ho potuto vedere di persona abitando quasi di fronte al negozio in questione.
 
Marco e la sua sfida della pizza: <<Ci ho provato e ora raddoppio>> - Il Tirreno Livorno

a Livorno Marco e la sua sfida della pizza: «Ci ho provato e ora raddoppio»

Questo è un esempio positivo di un giovane che lavora e che ha voglia di fare. Peccato che come al solito ci sia la frase di circostanza (detta da un ragazzo di 26 anni poi... :wall:) riguardo ai giovani che non hanno voglia di lavorare e di impegnarsi. Io invece in questi mesi dove faccio i colloqui per cercare lavoro parlo con imprenditori e recruiter (guai a chiamarli addetti alla selezione del personale) che si strappano i capelli proprio perché non trovano personale e nonostante io dia la massima disponibilità nessuno mi assume :rolleyes: :mad:, neanche per sistemare la merce sugli scaffali nel periodo natalizio perché "non rientro nei parametri aziendali."
 
Già uno che prende un'attività con la fidanzata, vuol dire che ha capito poco dalla vita.
 
...e poi si stupiscono che l'italiano non procrei...

:angry:

Si stupiscono pure quando dico che vivo ancora con i genitori alla mia età :rolleyes: ma senza lavoro e nessuno che mi assume come faccio? I più odiosi poi sono quelli nati alla fine degli anni 40-inizio anni 50 che mi dicono che loro alla mia età avevano già comprato casa, erano sposati e avevano già dei figli, come se le opportunità di lavoro nel periodo anni 60-anni 90 fossero paragonabili a quelle di oggi… :mad:
 
Dichiaro questa discussione "thread dell'anno"
 
Dichiaro questa discussione "thread dell'anno"

Perché? :confused:


Comunque il negozio di cui ho parlato nella discussione non sembra essere stato infastidito dai recenti avvenimenti. Vedo che come al solito clienti e fornitori entrano ed escono con le buste della spesa piene o scaricando la merce.
 
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