Apertura negozio dell'usato

può essere un'attività molto interessante e soddisfacente secondo me.
se si hanno spazi più piccoli è necessario specializzarsi (es: libreria di libri antichi)...certamente bisogna intendersene se si punta alla specializzazione.
 
In tutto il web ed offline non c'è un mercatino in cui al posto di ricevere i soldi si possa avere un buono da spendere per il negozio(con un extra valutazione un pò come fa libraccio per i libri).
Se vendo a 100 euro sulla prima vendita il negozio ci ha guadagnano la sua percentuale.
Poi uso il buono. Qui il negozio a sua volta intasca dal venditore la percentuale.
+ fatturato aumenta e a livello di utili non ci ha perso ne' guadagnato
+ Il negozio ci guadagna 2 volte (acquisti che magari non avresti mai fatto se non fossi stato spinto a farlo per riprenderti il maggior valore del buono).
 
A poca distanza da dove risiedo è nato,qualche tempo fa,un bel progetto.

Un gruppo di lavoratori,rimasti senza occupazione,ha fondato una cooperativa ed ha aperto un mercatino dell'usato.La formula era simile a quella di altri concorrenti.



Non credo però che abbiano scelto di affiliarsi a qualche franchising.

Sono sicuro che la cosa è durata per un pò di tempo.Adesso non saprei.

Uno dei soci mi diceva che il problema maggiore era quello della scelta dei beni lasciati in conto vendita e lamentava la scarsa rotazione di alcune cose.

Come spesso accade alcuni oggetti hanno mercato ed altri non li vuole nessuno.


Credo che la cosa principale sia l'esperienza.Con il tempo dovresti riuscire a scremare le cose che ti affidano per essere esposte.

Trovo che l'idea sia potenzialmente buona.
 
Ultima modifica:
Qualche mese fa vidi l'annuncio di un mercatino dell'usato in vendita: 45.000 Euro di buonuscita e 3.000 Euro/mese di affitto per un fondo di 400 mq più tutte le altre spese. Solo per pagare affitto e spese varie chissà quanta roba devi vendere, senza poi contare il fatto di tirarci fuori uno (anzi, più di uno immagino) stipendio.
 
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