Aspettando il concambio di 3 azioni BSRP con 7 BPER

quelli di cavezzo non si sento più
forse hanno venduto tutto
con tutte le pompate su questo titolo
se ce avete con me ditelo apertamente mi spiego metto in vendita in lettera subito entra un signre con un prezzo piu basso come pure in acquisto mettono un prezzo più allto. Vorrei a questo signore gli venisse i reumatismi nelle dita per un paio di giorni.
 
Ultima modifica:
il concambio non è giusto siamo sotto di 0.5
 
SI con BPER a 4,07 il BCO dovrebbe valere 9,50 eu..

però, se BPER non fa AUC dedicato alla OPS entro fine anno, l'operazione potrebbe allungarsi di molto... inoltre il BCO paga dividendo solitamente maggiore in % rispetto a BPER..

motivo del disallineamente potrebbe essere che per chi non aderisce alla OPS, scatterà diritto di recesso perchè proveranno a delistarla (facile che ci riescano), quindi hanno tutto l'interesse a tenerla il + basso possibile...
cmq io sono rientrato con solo 500 pz a fine estate, obiettivo RECESSO....:sperem:
 
OMUNICATO STAMPA
Approvato il resoconto intermedio
di gestione consolidato al 30 settembre 2019
L’utile netto consolidato si attesta a 33,4 milioni, dopo avere spesato nel periodo rettifiche
sui crediti per 57,7 milioni e la propria quota dell’intervento di sostegno effettuato dallo
Schema Volontario del FITD in Banca Carige
Gli indicatori di solidità patrimoniale del Banco di Sardegna si confermano tra i migliori del
sistema e sono largamente superiori ai requisiti normativi; CET 1 Ratio Phased-in al 33,84%
e Tier 1 Ratio Phased-in al 34,15%
1
La raccolta diretta da clientela, al netto dei pronti contro termine2
, sale a 9,3 miliardi (+6,5%
su dicembre 2018 e +5,1% a/a)
La raccolta indiretta cresce a 5,3 miliardi (+11,9%) con il risparmio gestito, a 2,9 miliardi,
che aumenta del 6,4% sul fine esercizio 2018, l’amministrata sale del 25,4% a 1,6 miliardi e
la componente assicurativa supera i 770 milioni (+9,5% su dicembre 2018)
I finanziamenti netti a clientela in bonis3
a 6,6 miliardi, in leggero aumento rispetto a fine
dicembre 2018, con mutui a famiglie e imprese che crescono di oltre 200 milioni. I crediti netti
deteriorati si riducono da inizio anno del 12,6% (-72,9 milioni); tra questi, le sofferenze nette
ancora in calo, -18,6% (-58,7 milioni), mentre le inadempienze probabili scendono del 6,1%
(-15,2 milioni)
Il rapporto delle sofferenze nette sul totale dei finanziamenti verso la clientela continua a
scendere passando dal 4,4% di fine dicembre 2018 all’attuale 3,6%, così come quello degli
UTP che si riduce al 3,3% dal 3,5% di fine 2018
L’indice di copertura dei crediti deteriorati sale dal 47,4% al 47,6%, tra questi la copertura
delle sole sofferenze cresce dal 54,4% al 57,2%, mentre quella degli UTP si attesta al 32,6%
Il margine d’interesse, al netto delle componenti IFRS 9, supera i 145 milioni, con una
variazione positiva a/a di circa 1 milione (+0,8%)4
Le commissioni nette raggiungono i 106,6 milioni, con un aumento del 3% a/a
La negoziazione delle attività finanziarie è pari a un netto di 16,5 milioni, contro i 5,6 milioni dei
primi nove mesi del 2018 (+10,9 milioni)
Il risultato della gestione operativa si attesta a 99,3 milioni, in crescita di 19,1 milioni
(+23,8%) rispetto agli 80,3 milioni di settembre 20185

Le rettifiche di valore nette per rischio di credito si posizionano a 57,7 milioni, con un costo
del credito pari a 81 p.b.
I costi operativi scendono a 186 milioni, in riduzione di 7,1 milioni (-3,7%), con le spese per il
personale a 106,3 milioni (+1,1%), e le altre spese amministrative a 93,6 milioni, in calo di
oltre 13 milioni (-12,3%)
Il cost/income scende al 65,3% rispetto al 71,1% di settembre 2018
*** *** ***
2
Il Consiglio di Amministrazione del Banco di Sardegna, riunitosi oggi sotto la Presidenza di
Antonio Angelo Arru, ha approvato il Resoconto intermedio di gestione consolidato della Sub
Holding (Banco di Sardegna e società controllate) riferito al 30 settembre 2019.
L’azione svolta dal Banco di Sardegna nei primi tre trimestri del 2019 è stata focalizzata
sull’attenzione al mercato, in particolare quello regionale, al fine di migliorare la propria offerta
di servizi e di sostenere sia le nuove iniziative di investimento sia i settori strategici per
l’economia dell’Isola.
L’offerta di credito alle famiglie, in particolare mutui e prestiti personali, ha caratterizzato
l’evoluzione dell’attivo, mentre la raccolta continua a essere contraddistinta dalla preferenza
della clientela per la liquidità in conto e per i prodotti del risparmio gestito e assicurativo. Come
conseguenza, la dinamica dei ricavi è stata caratterizzata da un margine d’interesse
sostanzialmente stabile sebbene caratterizzato da un livello di tassi ai minimi storici, mentre le
commissioni hanno continuato a crescere, confermando l’andamento degli ultimi anni.
L’azione di contenimento dei costi è proseguita con esito positivo, grazie anche alle sinergie e
i risparmi strutturali realizzati.
Risultati di conto economico consolidato dei primi nove mesi del 2019
Su base omogenea, al netto degli interessi da time value pari a 10,5 milioni, il margine di
interesse perviene a 145,1 milioni mostrando una variazione positiva di circa 1 milione
(+0,8%) rispetto a settembre 2018. Il dato contabile, comprensivo dell’effetto time value, si
attesta invece a 155,6 milioni (-1,5% a/a).
Le commissioni nette raggiungono i 106,6 milioni, in crescita del 3%. La dinamica delle
commissioni è trainata principalmente dal buon andamento della distribuzione di servizi di terzi
che crescono di 4 milioni (+26,1%) e degli altri servizi in aumento di 0,9 milioni (+4,2%).
Positivo per 16,5 milioni l’apporto dell’attività di negoziazione sui mercati finanziari, per
effetto delle plusvalenze da cessioni realizzate nel periodo e nonostante la perdita a seguito
dell’azzeramento, per 3,2 milioni, della propria quota dell’intervento di sostegno effettuato dallo
Schema Volontario del FITD in Banca Carige.
Il margine di intermediazione perviene così a 278,8 milioni (+4,4%).
Le rettifiche di valore nette per rischio di credito salgono a 57,7 milioni, in aumento di 23,2
milioni rispetto ai primi nove mesi del 2018. Il dato del periodo comprende maggiori rettifiche di
valore derivanti dall’aggiornamento del perimetro relativo al piano strategico di Gruppo di
cessione NPE finalizzato a una prossima ulteriore riduzione dello stock in essere rispetto a
quanto originariamente programmato. Il costo del credito si posiziona allo 0,81%.
I costi operativi, pari a 186 milioni, scendono di 7,1 milioni (-3,7%). In tale ambito, le
rettifiche di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali pervengono a 10,6
milioni. Le spese per il personale si attestano a 106,3 milioni (+1,1%), mentre le altre spese
amministrative, pari a 93,6 milioni, calano di oltre 13 milioni (-12,3%) principalmente per
effetto di minori spese per servizi amministrativi (-3,3 milioni), per consulenze legali (-3
milioni), e di oneri da fitti passivi (-3,3 milioni) classificati ad altra voce ai sensi dell’IFRS 166
.
Gli accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri registrano un effetto positivo di 2,6 milioni
non divergente dal dato a settembre 2018. Gli altri oneri/proventi di gestione si posizionano
a 21,8 milioni, in flessione di 4 milioni rispetto ai primi nove mesi del 2018.
3
Il risultato generato dall’operatività corrente, al netto di imposte pari a 3,7 milioni di euro7
,
perviene a 33,4 milioni, in calo rispetto al periodo a raffronto ma ben oltre il budget di periodo.
Lo stato patrimoniale consolidato al 30 settembre 2019
I finanziamenti netti in bonis verso la clientela, che rappresentano il 92,9% del totale,
salgono a 6,6 miliardi, in aumento di 4,5 milioni rispetto a fine dicembre 2018, grazie al buon
andamento del comparto mutui (+4,6%) che con 4,6 miliardi rappresentano il 64,7% del totale
dei finanziamenti. I conti correnti pervengono a 914 milioni (-2,5% rispetto a dicembre 2018)
con un’incidenza sull’intero portafoglio in bonis del 12,8%.
I crediti deteriorati lordi scendono a 965,6 milioni, in flessione del 12,3% rispetto a dicembre
2018 e sono presidiati da rettifiche per 459,6 milioni, che portano il valore netto a 506 milioni,
in riduzione del 12,6%.
L’indice di copertura dei finanziamenti deteriorati sale dal 47,4% al 47,6%. In particolare, il
grado di copertura delle sole sofferenze si porta al 57,2% (54,4% al 31 dicembre 2018), con
un rapporto delle sofferenze nette sul totale dei finanziamenti netti sceso al 3,6% rispetto
al 4,4% di fine dicembre 2018. Per gli UTP il grado di copertura si attesta al 32,6%, con
un’incidenza netta sul totale finanziamenti in diminuzione dal 3,5% di dicembre 2018 al 3,3%
attuale.
I titoli in portafoglio ammontano a 1,6 miliardi (+9,6%). La voce comprende principalmente
titoli di Stato italiani per circa 1,2 miliardi.
I finanziamenti interbancari netti8
registrano un saldo positivo di circa 1,2 miliardi, in calo di
1,9 miliardi rispetto alla fine dell’esercizio 2018.
La raccolta diretta da clientela, al netto dei pronti contro termine9
, sale a 9,3 miliardi rispetto
agli 8,8 miliardi di fine 2018 (+6,5%). Più in dettaglio, i conti correnti si attestano a 8,5 miliardi
(+8,5% rispetto al dato a raffronto) con un’incidenza sul totale dell’aggregato pari al 91,4%,
mentre i depositi a risparmio scendono a 362,4 milioni, registrando un calo del 5,9%. Il
comparto obbligazionario è in riduzione a 240 milioni, con un peso percentuale sul totale
dell’aggregato pari al 2,6%. La raccolta indiretta sale a 5,3 miliardi, in progresso dell’11,9%
rispetto ai volumi di fine 2018; nel dettaglio, la componente gestita, che costituisce la parte
preponderante dell’aggregato, cresce del 6,4% e si attesta a 2,9 miliardi, con i fondi comuni di
investimento a 2,6 miliardi, in aumento del 6,8%. In crescita anche la componente assicurativa
del ramo vita che supera i 771 milioni (+9,5%), come pure l’amministrata che sale a 1,6
miliardi (+25,4%).
Il patrimonio netto consolidato si attesta a 978 milioni in aumento, rispetto a fine esercizio
2018, di 26,1 milioni (+2,7%) per effetto dell’incremento di 49,8 milioni della redditività
complessiva (risultato di periodo e riserve da valutazione) in parte compensato dalla
distribuzione di dividendi per 23,7 milioni.
Risultati di gestione individuali del Banco di Sardegna S.p.A.
Con riguardo alle grandezze patrimoniali del Banco, la raccolta complessiva, al netto dei
PCT, sale a 14,6 miliardi, con un incremento dell’8,4% su dicembre 2018. In particolare, la
raccolta diretta da clientela raggiunge i 9,4 miliardi, in crescita rispetto agli 8,8 miliardi di fine
esercizio 2018 (+6,5%), mentre l’indiretta supera i 5 miliardi (+11,9%). I finanziamenti netti
verso la clientela a 7,2 miliardi, in calo dell’1% rispetto al dato del 31 dicembre 2018. Nel
dettaglio, i finanziamenti netti in bonis si attestano a 6,7 miliar
 
Risultati di gestione individuali del Banco di Sardegna S.p.A.
Con riguardo alle grandezze patrimoniali del Banco, la raccolta complessiva, al netto dei
PCT, sale a 14,6 miliardi, con un incremento dell’8,4% su dicembre 2018. In particolare, la
raccolta diretta da clientela raggiunge i 9,4 miliardi, in crescita rispetto agli 8,8 miliardi di fine
esercizio 2018 (+6,5%), mentre l’indiretta supera i 5 miliardi (+11,9%). I finanziamenti netti
verso la clientela a 7,2 miliardi, in calo dell’1% rispetto al dato del 31 dicembre 2018. Nel
dettaglio, i finanziamenti netti in bonis si attestano a 6,7 miliardi (+3,3 milioni su dicembre
4
2018), mentre la componente dei crediti deteriorati netti scende a 506 milioni (-12,6%).
L’indice di copertura dei deteriorati sale al 47,6%, rispetto al 47,4% di fine anno 2018. Le sole
sofferenze sono presidiate da accantonamenti nella misura del 57,2%, in crescita di 2,8 punti
percentuali rispetto al 54,4% di dicembre 2018, mentre la copertura degli UTP si attesta al
32,6%.
Gli indicatori di solidità patrimoniale del Banco di Sardegna si confermano tra i migliori del
sistema e sono largamente superiori ai requisiti normativi: CET 1 Ratio Phased-in al 33,84%
e Tier 1 Ratio Phased-in al 34,15%. Inoltre, la forte posizione di liquidità garantisce ampi
spazi di crescita per lo sviluppo di nuove attività e per l’erogazione del credito.
Dal punto di vista reddituale, il margine di interesse su base omogenea (al netto delle
componenti IFRS 9) sale a 145,1 milioni, in crescita di quasi 1 milione (+0,7%) rispetto al dato
di settembre 2018; il dato contabile, comprensivo dell’effetto time value, è invece di 155,7
milioni (-1,5% a/a). Le commissioni nette, raggiungono i 106,6 milioni, in crescita del 3% a/a.
Positivo per 17,3 milioni il risultato netto della finanza (dividendi e risultato da negoziazione
di attività finanziarie), principalmente per effetto delle plusvalenze da cessione realizzate nel
periodo. Le rettifiche di valore nette per rischio di credito salgono a 57,7 milioni rispetto ai
34,7 milioni del terzo trimestre 2018. Il dato comprende anche maggiori rettifiche di valore
derivanti dall’ampliamento del perimetro relativo al piano strategico di Gruppo di cessione NPE
finalizzato a una prossima maggiore riduzione dello stock in essere rispetto a quanto
inizialmente programmato. I costi operativi scendono a 188,2 milioni, in calo di 6,8 milioni.
Il risultato del periodo, al netto di imposte per 3,2 milioni, è pari a 30,1 milioni, a raffronto con
i 36,5 milioni al 30 settembre 2018 ma ben oltre il budget di periodo.
5
Principali fatti di rilievo intervenuti successivamente alla chiusura del
periodo
In data successiva alla chiusura del periodo non sono emersi fatti significativi tali da influire
sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Banca e delle sue controllate.
Con riferimento al Piano Industriale 2019-2021, presentato il 28 febbraio 2019 e caratterizzato
da una forte attenzione al contenimento dei costi anche attraverso l’ottimizzazione del
dimensionamento degli organici, si segnala che la procedura sindacale avviata con informativa
del 28 giugno 2019 si è conclusa in data 29 ottobre 2019 con la sottoscrizione di un Accordo
tra il Gruppo BPER e le Organizzazioni Sindacali.
L’accordo prevede:
 la cessazione su base volontaria per coloro che maturano la decorrenza della
prestazione pensionistica entro il 1° gennaio 2022;
 l’adesione su base volontaria al Fondo di Solidarietà per coloro che maturano la
decorrenza della prestazione pensionistica tra il 1° gennaio 2021 e il 1° gennaio 2026;
 l’assunzione in arco piano di 645 risorse a livello di Gruppo a supporto dei progetti di
piano industriale e del ricambio generazionale.
Inoltre sono stati previsti altri importanti aspetti, quali il riconoscimento di indennità legate al
pendolarismo da Piano Industriale e azioni volte alla valorizzazione delle risorse
Evoluzione prevedibile della gestione
Il contesto economico regionale e nazionale nel quale il Banco di Sardegna opera si presenta
in positiva evoluzione anche se permangono ancora alcuni elementi di incertezza e di
debolezza che non garantiscono l’avvio di una solida ripresa. In questo scenario, la Banca
intende cogliere il trend e sfruttare ogni opportunità che offre il mercato, confermando grande
attenzione alle famiglie, ai piccoli operatori economici e alle imprese del territorio. La raccolta
dalla clientela continuerà a rappresentare un target primario, con una gestione che risponderà
in modo appropriato anche alla forte domanda di prodotti assicurativi e di risparmio gestito.
Il margine d’interesse risentirà ancora dei bassi tassi di mercato, ma dovrebbe beneficiare di
volumi di impiego in aumento, mentre le commissioni sembrano ancora confermare il trend di
crescita evidenziato nei due anni precedenti. Il processo di recupero di efficienza e
perseguimento di risparmi strutturali sulla componente ordinaria, determinerà un ulteriore
contenimento dei costi, al netto degli oneri straordinari che si renderanno necessari per
l’attuazione del nuovo Piano Industriale, compresi in particolare gli oneri una tantum per il
piano esodi, che saranno però compensati da risparmi strutturali ben più ampi negli a
 
COMUNICATO STAMPA - 7 nov 2019 - ATTENZIONE

Io lo riporto (saltando dei paragrafi) anche se lo si trova sul Web.
A me sembra che ci sia una velata minaccia per chi non accettasse il concambio 7:3 (7 BPER per 3 BSRP), la trovate in fondo.
Mi piacerebbe che qualcuno più esperto di me mi dicesse cosa significano le parole in verde scuro qui sotto....

Modena, 7 novembre 2019 – Facendo seguito a quanto già reso noto al mercato in data 5 marzo 2019 (la
“Data di Annuncio del Progetto”) in merito all’ulteriore razionalizzazione della struttura dell’azionariato del
Banco di Sardegna S.p.A. (“BdS” o l’“Emittente”), BPER Banca S.p.A. (“BPER” o l’“Offerente”) comunica, ai
sensi dell’articolo 102, comma 1, del Decreto Legislativo del 24 febbraio 1998, n. 58, come successivamente
modificato (il “TUF”), e dell’articolo 37, comma 1, del Regolamento CONSOB 14 maggio 1999, n. 11971, come
successivamente modificato (il “Regolamento Emittenti”), la propria decisione di promuovere un’offerta
pubblica di scambio volontaria totalitaria (l’“Offerta”) avente ad oggetto la totalità delle azioni di risparmio
dell’Emittente detenute da soggetti diversi da BPER (le “Azioni di Risparmio BdS”), quotate sul Mercato
Telematico Azionario (“MTA”), organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. (“Borsa Italiana”).
Di seguito sono indicati i presupposti giuridici e gli elementi essenziali dell’Offerta. Per una completa
descrizione e valutazione dell’Offerta, si rinvia al documento di offerta che sarà reso disponibile dall’Offerente
con le modalità e nei tempi prescritti dalla normativa applicabile (il “Documento di Offerta”).

.....................................
4. PRODOTTI FINANZIARI OGGETTO DELL’OFFERTA
L’Offerta ha ad oggetto n. 3.378.586 Azioni di Risparmio BdS, che rappresentano la totalità delle azioni di
risparmio in circolazione non già di titolarità dell’Offerente. Sono escluse dall’oggetto dell’Offerta le azioni di
risparmio tempo per tempo detenute dall’Offerente.
All’esito della presente comunicazione, nonché durante il Periodo di Adesione (come infra definito), così come
eventualmente prorogato, l’Offerente si riserva il diritto di acquistare Azioni di Risparmio BdS al di fuori
dell’Offerta, nei limiti in cui ciò sia consentito dalla normativa applicabile e, pertanto, il numero di Azioni di
Risparmio BdS oggetto dell’Offerta potrebbe variare in diminuzione. Eventuali acquisti compiuti al di fuori
dell’Offerta saranno resi noti al mercato ai sensi dell’articolo 41, comma 2, lettera c) del Regolamento
Emittenti.

Le Azioni di Risparmio BdS portate in adesione all’Offerta dovranno essere liberamente trasferibili
all’Offerente e libere da vincoli di ogni genere e natura, reali, obbligatori e personali.
L’Offerta è rivolta, indistintamente ed a parità di condizioni, a tutti gli azionisti dell’Emittente titolari di Azioni
di Risparmio BdS.

Alla data della presente comunicazione, l’Emittente non ha emesso obbligazioni convertibili in azioni BdS,
warrant e/o strumenti finanziari che attribuiscono diritto di voto, anche limitatamente a specifici argomenti,
nelle assemblee ordinarie e straordinarie dell’Emittente, e/o altri strumenti finanziari che possano conferire a
terzi in futuro diritti di acquisire azioni di risparmio o, più semplicemente, diritti di voto, anche limitato.

5. CORRISPETTIVO UNITARIO E CONTROVALORE COMPLESSIVO DELL’OFFERTA
Per ciascuna Azione di Risparmio BdS portata in adesione all’Offerta, l’Offerente riconoscerà agli azionisti un
corrispettivo, rappresentato da n. 2,33 azioni ordinarie BPER di nuova emissione, aventi godimento regolare e
le medesime caratteristiche delle azioni ordinarie di BPER in circolazione alla data di emissione (il
“Corrispettivo”). Pertanto, ogni 3 Azioni di Risparmio BdS apportate all’Offerta, gli aderenti riceveranno 7
azioni ordinarie di BPER di nuova emissione
.
Sulla base del prezzo ufficiale delle Azioni di Risparmio BdS e delle azioni ordinarie BPER registrato il 6
novembre 2019, il Corrispettivo esprime una valorizzazione di circa Euro 9,82 per ciascuna Azione di
Risparmio.

Il Corrispettivo incorpora un premio del 5,0% rispetto al prezzo ufficiale unitario di chiusura delle Azioni di
Risparmio BdS registrato il 6 novembre 2019 (ultimo giorno di borsa aperta precedente all’annuncio
BPER Banca S.p.A. con sede in Modena, via San Carlo, 8/20 - Codice Fiscale e iscrizione nel Registro Imprese di Modena n. 01153230360 – Società appartenente al GRUPPO IVA BPER BANCA Partita IVA nr.
03830780361 – Capitale sociale Euro 1.542.925.305 - Codice ABI 5387.6 - Iscritta all’Albo delle Banche al n. 4932 - Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia -
Capogruppo del Gruppo bancario BPER Banca S.p.A. iscritto all’Albo dei Gruppi Bancari al n. 5387.6 - Telefono 059.2021111 - Telefax 059.2022033 - e-mail: servizio.clienti@bper.it - PEC:
bper@pec.gruppobper.it - bper.it – istituzionale.bper.it
3
dell’Offerta), pari ad Euro 9,36 per Azione di Risparmio BdS, nonché un premio del 36,0% rispetto al prezzo
ufficiale unitario di chiusura delle Azioni di Risparmio BdS registrato il 5 marzo 2019 (ultimo giorno di borsa
aperta precedente la Data di Annuncio del Progetto) (fonte: Borsa Italiana).
I dati contenuti nella tabella sottostante fanno riferimento ai prezzi medi ponderati per i volumi scambiati nei
periodi di riferimento, a partire dal 6 novembre 2019 (ultimo giorno di borsa aperta precedente la presente
comunicazione) e dal 5 marzo 2019 (ultimo giorno di borsa aperta precedente la Data di Annuncio del
Progetto) (fonte: Borsa Italiana).
Periodo di
Riferimento
Prezzo medio ponderato (*)
(Euro)
Corrispettivo v. Prezzo medio ponderato
6 novembre 2019 9,36 5,0%
1 mese 8,74 12,4%
3 mesi 8,25 19,1%
6 mesi 8,32 18,1%
(*) Media dei prezzi ufficiali ponderata per i volumi giornalieri. Fonte: Borsa Italiana.
Periodo di
Riferimento
Prezzo medio ponderato (*)
(Euro)
Corrispettivo v. Prezzo medio ponderato
5 marzo 2019 7,22 36,0%
1 mese 7,39 33,0%
3 mesi 7,46 31,7%
6 mesi 7,20 36,5%

(*) Media dei prezzi ufficiali ponderata per i volumi giornalieri. Fonte: Borsa Italiana.
Il Corrispettivo si intende al netto di bolli, spese, compensi e provvigioni che rimarranno a carico
dell’Offerente. L’imposta ordinaria o sostitutiva sulle plusvalenze, ove dovuta, resterà a carico degli aderenti
all’Offerta.
L’esborso massimo complessivo dell’Offerente, in caso di adesione totalitaria all’Offerta, ovverosia da parte di
tutti i destinatari della stessa, sarà pari a numero 7.883.368 azioni BPER, che corrispondono ad un aumento di
capitale sociale dell’Offerente di Euro 23.650.104 oltre sovrapprezzo di Euro 4.178.185, per complessivi Euro
27.828.289 (l’“Esborso Massimo”). In tale ipotesi gli azionisti di BdS aderenti all’Offerta verrebbero a
possedere complessivamente circa il 1,5% del capitale sociale dell’Offerente.
In considerazione della natura del Corrispettivo, l’Offerta viene promossa a seguito dell’assemblea
straordinaria di BPER del 4 luglio 2019, in occasione della quale è stata attribuita al Consiglio di
amministrazione dell’Offerente, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 2443 del codice civile, la facoltà, da
esercitarsi entro il 30 giugno 2020, di aumentare, in una o più volte, in via scindibile, con esclusione del diritto
di opzione ai sensi dell’articolo 2441, quarto comma, primo periodo, del codice civile, il capitale sociale per un
importo massimo complessivo di Euro 40.993.513,60, comprensivo dell’eventuale sovrapprezzo da
determinarsi ai sensi dell’articolo 2441, comma 6, del codice civile – tenuto anche conto del rapporto di
scambio tra le Azioni di Risparmio BdS e le azioni ordinarie di BPER di nuova emissione – mediante emissione
di un numero massimo di azioni pari a 7.883.368, prive di valore nominale espresso, il cui valore di emissione
potrà anche essere inferiore alla parità contabile esistente alla data della relativa emissione, aventi godimento
BPER Banca S.p.A. con sede in Modena, via San Carlo, 8/20 - Codice Fiscale e iscrizione nel Registro Imprese di Modena n. 01153230360 – Società appartenente al GRUPPO IVA BPER BANCA Partita IVA nr.
03830780361 – Capitale sociale Euro 1.542.925.305 - Codice ABI 5387.6 - Iscritta all’Albo delle Banche al n. 4932 - Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia -
Capogruppo del Gruppo bancario BPER Banca S.p.A. iscritto all’Albo dei Gruppi Bancari al n. 5387.6 - Telefono 059.2021111 - Telefax 059.2022033 - e-mail: servizio.clienti@bper.it - PEC:
bper@pec.gruppobper.it - bper.it – istituzionale.bper.it
4
regolare e le medesime caratteristiche delle azioni ordinarie di BPER in circolazione alla data di emissione, a
servizio dell’Offerta stessa (la “Delega all’Aumento di Capitale”).
In forza della Delega all’Aumento di Capitale, il Consiglio di amministrazione di BPER, in data 7 novembre 2019
ha assunto, inter alia, la decisione di promuovere l’Offerta e ha deliberato di esercitare la Delega all’Aumento
di Capitale (l’“Aumento di Capitale”).
Ai fini dell’Aumento di Capitale mediante conferimento in natura delle Azioni di Risparmio BdS, l’Offerente si
avvale della disciplina di cui agli articoli 2343-ter e 2343-quater, codice civile, per la stima delle Azioni di
Risparmio BdS oggetto di conferimento e, pertanto, ha nominato EY Advisory S.p.A. quale esperto
indipendente ai sensi dell’articolo 2343-ter, comma 2, lettera b), codice civile, che ha emesso, in vista della
citata riunione del Consiglio di amministrazione dell’Offerente del 7 novembre 2019, la propria relazione di
stima delle Azioni di Risparmio BdS riferita alla data del 5 novembre 2019.
Oltre alla relazione di stima ai sensi del predetto articolo 2343-ter, comma 2, lettera b), codice civile, ai fini
dell’Aumento di Capitale verranno messe a disposizione del pubblico anche la relazione degli amministratori
dell’Offerente ai sensi dell’articolo 2441, comma 6, codice civile, e il parere di congruità rilasciato dalla Deloitte
& Touche S.p.A., società di revisione legale dell’Offerente, ai sensi degli articoli 2441, comma 6, codice civile, e
158 del TUF.
.........................................
.........................................
ed ecco la MINACCIA :
"....In caso di revoca delle Azioni di Risparmio BdS dalla quotazione e dalle negoziazioni, si segnala che i titolaridelle stesse che non abbiano aderito all’Offerta saranno titolari di strumenti finanziari non negoziati in alcunmercato regolamentato, con conseguenti difficoltà di liquidare in futuro il proprio investimento.".....


Lo trovate su Istituzionale BPER

Non so se chinare la testa ed accettare o che fare... io le ho in carico a 10.45

Grazie a chi vorrà aiutare.
Giovanni
 
Essendo una offerta volontaria, non sei obbligato a aderire... vediamo cosa scrivono sul documento ufficiale di OPS
 
Qualora all’esito dell’Offerta, in ragione del numero di Azioni di Risparmio BdS portate in adesione e tenuto
conto, tra l’altro, delle condizioni di mercato a tale data, non fosse possibile pervenire al delisting delle Azioni
di Risparmio BdS, l’Offerente potrebbe valutare di proporre ai competenti organi sociali di BdS, senza
pregiudizio alle decisioni di tali organi, la conversione delle Azioni di Risparmio BdS in azioni privilegiate di BdS
non quotate su alcun mercato.
In caso di revoca delle Azioni di Risparmio BdS dalla quotazione e dalle negoziazioni, si segnala che i titolari
delle stesse che non abbiano aderito all’Offerta saranno titolari di strumenti finanziari non negoziati in alcun
mercato regolamentato, con conseguenti difficoltà di liquidare in futuro il proprio investimento.
Anche in assenza di tale revoca, ove fosse deliberata la conversione delle Azioni di Risparmio BdS in azioni
privilegiate di BdS, i titolari delle Azioni di Risparmio BdS che non abbiano aderito all’Offerta, nonché -
ricorrendone i presupposti - non abbiano esercitato il diritto di recesso, sarebbero titolari di strumenti
finanziari non negoziati in alcun mercato regolamentato, con conseguenti difficoltà di liquidare in futuro il
proprio investimento.
 
Qualora all’esito dell’Offerta, in ragione del numero di Azioni di Risparmio BdS portate in adesione e tenuto
conto, tra l’altro, delle condizioni di mercato a tale data, non fosse possibile pervenire al delisting delle Azioni
di Risparmio BdS, l’Offerente potrebbe valutare di proporre ai competenti organi sociali di BdS, senza
pregiudizio alle decisioni di tali organi, la conversione delle Azioni di Risparmio BdS in azioni privilegiate di BdS
non quotate su alcun mercato.
In caso di revoca delle Azioni di Risparmio BdS dalla quotazione e dalle negoziazioni, si segnala che i titolari
delle stesse che non abbiano aderito all’Offerta saranno titolari di strumenti finanziari non negoziati in alcun
mercato regolamentato, con conseguenti difficoltà di liquidare in futuro il proprio investimento.
Anche in assenza di tale revoca, ove fosse deliberata la conversione delle Azioni di Risparmio BdS in azioni
privilegiate di BdS, i titolari delle Azioni di Risparmio BdS che non abbiano aderito all’Offerta, nonché -
ricorrendone i presupposti - non abbiano esercitato il diritto di recesso, sarebbero titolari di strumenti
finanziari non negoziati in alcun mercato regolamentato, con conseguenti difficoltà di liquidare in futuro il
proprio investimento.

o così o pomì .... :)
 
.. prima di toglierle dal mercato bisognerà passare dal recesso... e mi sembra che le privilegiate siamo state valutate di più... e pagate con cash/obbligazioni
 
... se permetti, seguirò i tuoi consigli.... :):bow:
 
Bello vedere il valore attribuito alle azioni risp da EY... nel verbale del 19 luglio 2019 per l'operazione di acquisizione di BPER vs FONDAZIONE a pag 144 del verbale che allego le azioni vengono valutate in un range tra 16,30 e 18,10 (considerando prudenzialmente equivalenti le differenti categorie di titoli

poi magicamente altra valutazione a servizio della OPS BSRP/BPER sempre stesso valutatore EY in data 5 novembre, dove le azioni risp vengono valutate 8,35 , del resto qui la contropartita sono il parco buoi....:o:o :o:o :o:o
 
:no: il gioco è ancora lungo, piacerebbe a BPER toglierle facile facile... :o

sissi quante risparmio ha bper? col 50+1 fa quello che vuole...poi con uno sconto del 3% facile che gli arbitraggisti entreranno in campo e le adesioni saranno corpose
 
sissi quante risparmio ha bper? col 50+1 fa quello che vuole...poi con uno sconto del 3% facile che gli arbitraggisti entreranno in campo e le adesioni saranno corpose

OK! BPER ha ufficialmente poco meno del 50% delle azioni BSRP, poi gli amici avranno già raccolto ampiamente sul mercato...
ma il mio discorso va oltre l'offerta volontaria di scambio, mi auguro che non riescano a delistarla subito e si passi alla opzione successiva, cioè la proposta di scambio con le azioni BCO SARD PRIVILEGIATE (non quotate).. li il gioco potrebbe diventare interessante..

cmq scandalosa la valutazione di EY, vera presa per i fondelli per i piccoli azionisti BSRP
 
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