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Io ancora fuori .. osservo..
ma forse ora a 12,-- è interessante..
 
Non s'intravedono segnali di ripresa.
La quotazione è ai livelli del lockdown in piena pandemia.
12,50 € pensavo potesse tenerli, e invece no.
Adesso rischia addirittura di andare a 10,x.
Per fortuna non ho mai premuto il tasto buy.
 
Non s'intravedono segnali di ripresa.
La quotazione è ai livelli del lockdown in piena pandemia.

L'economia ora sta andando peggio di come era nel lockdown.
Si prevedono molti licenziamenti e costi energetici elevati per tutto il prossimo decennio. Il debito pubblico ha sfondato ogni tipo di record.
Per contro c'è l'inflazione. Una quotazione di 11 oggi equivale a una quotazione di 8-9 nel 2020, a causa della quantità enorme di soldi che è stata stampata. Potrebbe essere il momento buono per comprarne una piccola quantità (solo se uno non le ha già).

Ma ora è un buon periodo per comprare tante altre cose, BtP inclusi.
 
L'economia ora sta andando peggio di come era nel lockdown.
Si prevedono molti licenziamenti e costi energetici elevati per tutto il prossimo decennio. Il debito pubblico ha sfondato ogni tipo di record.
Per contro c'è l'inflazione. Una quotazione di 11 oggi equivale a una quotazione di 8-9 nel 2020, a causa della quantità enorme di soldi che è stata stampata. Potrebbe essere il momento buono per comprarne una piccola quantità (solo se uno non le ha già).

Ma ora è un buon periodo per comprare tante altre cose, BtP inclusi.

Dopo un post del genere rimane solo il suicidio , e che cavolo !!!!!!!!!
 
Ci mancavano gli anarchici... :rolleyes:
Vabbè, confido che sia tutto assicurato; certo che tre attentati incendiari cominciano ad essere preoccupanti e non rasserena il fatto che se ne senta parlare solo sulla stampa locale.
Nel caso si trattasse di criminalità organizzata, allora dal mio punto di vista sarebbe un segnale positivo che Marr non si sia piegata al racket.
 
Ci mancavano gli anarchici... :rolleyes:
Vabbè, confido che sia tutto assicurato; certo che tre attentati incendiari cominciano ad essere preoccupanti e non rasserena il fatto che se ne senta parlare solo sulla stampa locale.
Nel caso si trattasse di criminalità organizzata, allora dal mio punto di vista sarebbe un segnale positivo che Marr non si sia piegata al racket.

E' sicuramente criminalità organizzata. Il sindaco ha parlato chiaro e anche la Rai parla di mafia.
Sicuramente molti poliziotti preferiscono inseguire degli anarchici inesistenti piuttosto che inseguire dei mafiosi veri, ma l'ipotesi anarchica è abbastanza ridicola.
https://www.rainews.it/tgr/liguria/...ria-161ca297-db7a-43ae-a4d8-c41aa992d8fa.html
La pista anarchica seguita in Emilia non sembra essere privilegiata, mentre gli incendi dolosi del Ponente ligure, secondo quanto appreso, potrebbero essere collegati alle ramificazioni liguri della 'ndrangheta​
 

Sysco, il leader globale nella distribuzione di servizi di ristorazione rilascerà i risultati finanziari del secondo trimestre dell'anno fiscale 2023 il 31 gennaio​

 
Ultima modifica:

Nel 2023 Marr potrebbe superare agevolmente i 2 mld di fatturato, molto presto un utile netto per azione superiore ad 1 euro, ....non saprei dire quanto meriti prezzare solo 12,80 euro ad azione, mi auguro possa rivedere quota 20. Rilascerà i dati del bilancio 2022 il 14/03/2023, speriamo non venga mai delistata. Con il titolo cremonini finì proprio così.​

 
Ultima modifica:

Marr rilascerà i dati del bilancio 2022 il 14/03/2023,...intanto quota circa 11,10 euro oggi, ... la quotazione fa letteralmente a pugni con i dati statistici previsionali del 2023.​

Di seguito riporto un articolo pubblicato oggi sul sito Turismo, stimati 127 milioni di arrivi nel 2023. Assoturismo: però mancano gli addetti - Borsa Italiana


TURISMO, STIMATI 127 MILIONI DI ARRIVI NEL 2023. ASSOTURISMO: PERÒ MANCANO GLI ADDETTI
Il turismo torna a correre dopo lo stop della pandemia. Secondo i dati di Demoskopica anticipati dall'Ansa, infatti, si stimano quest'anno 127 milioni di arrivi, +11,2% sull'anno scorso. Ci si avvicina quindi ai record registrati nel 2019 (131 milioni) e 2018 (128 milioni). Il grande ritorno del settore però si scontra con alcune difficoltà nel reperimento del personale. Secondo le stime di Assoturismo Confesercenti per la Pasqua e i mesi primaverili dei Ponti sono oltre 50 mila i lavoratori ‘mancanti' nelle imprese turistiche.

Nel 2022 i pernottamenti nelle strutture ricettive italiane hanno raggiunto quota 400 milioni e la tendenza appare favorevole anche per il 2023 sia sul fronte del turismo interno che da oltre confine. L'effetto traino sulla spesa turistica è pesante: in termini assoluti sfiorerebbe la soglia degli 89 miliardi di euro con una crescita stimata del 22,8% rispetto al 2022. Quindi, da un lato si prospetta un aumento del volume della produzione e dei posti di lavoro creati, dall'altro le imprese del settore continuano a registrare carenza di addetti. La difficoltà nella ricerca del personale ha dimensioni ormai strutturali, che si manifesta regolarmente già dagli anni pre-pandemia, ma che sta diventando sempre più grave con la ripartenza del comparto.

Per il trimestre febbraio-aprile, vale a dire il periodo di riapertura delle imprese stagionali e della ripresa dei flussi turistici in Italia, si prevede un fabbisogno di circa 210mila addetti nelle imprese turistiche. In media però le imprese segnalano difficoltà di reperimento delle figure professionali nel 34% dei casi, non solo per preparazione inadeguata ma, sempre più spesso, per mancanza di candidati. Una percentuale che sale addirittura al 52% nella ristorazione, mentre scende al 26,7% nelle altre imprese del turismo.

"La questione – ha affermato Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti – ha ormai raggiunto le dimensioni di una vera e propria emergenza. Così è impossibile gestire i picchi di attività, in particolare in alcune aree come la riviera romagnola. Ma problemi si riscontrano anche in Sicilia e in Sardegna". "Abbiamo bisogno di trovare una soluzione, anche utilizzando le risorse del PNRR. Servono politiche attive, ora quasi del tutto assenti: come Assoturismo Confesercenti abbiamo stretto con Adecco un'alleanza contro il mismatch, ma non si può lasciare l'incontro tra domanda e offerta al passaparola o alle iniziative private", ha aggiunto.

"Bisogna rafforzare la formazione professionale regionale di figure turistiche, e aprire ai pensionati e ai ragazzi in età scolare prevedendo occupazioni temporanee a totale esenzioni di imposta. E poi pensare a normative speciali per garantire una ‘staffetta' tra i lavoratori nelle attività stagionali". Per Messina infine "pure la gestione del Reddito di Cittadinanza e dei flussi di immigrazione va ripensata, collegandola a opportunità di formazione. Ma è necessario risolvere anche il problema della mobilità dei lavoratori: servono agevolazioni per contratti che garantiscano non solo formazione ma anche vitto e alloggio, un onere per le imprese da almeno 600 euro al mese per lavoratore".





(TELEBORSA) 09-03-2023 10:00

cos'è cambiato nel frattempo
2019 fatturato 1.651,39 risultato operativo 98,5 mln reddito netto 66,61
2022 (previsione )fatturato 1.824 >= 1950 risultato operativo >74 reddito netto >30 -- 35

farà meglio ?
la mia opinione e visione su Marr, a questi prezzi, è di un titolo da cassettare maledettamente, recuperata la marginalità potrà
regalare soddisfazioni in termini di dividendi, non è assurdo immaginare la possibilità di tornare a dividendi nell'ordine di 0,8 Euro.
 
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Ristorazione in Italia: nell’ultimo anno è aumentata nel nostro Paese la spesa alimentare fuori casa ma è negativo il saldo tra nuove imprese che hanno aperto e imprese che hanno cessato l’attività.



I numeri pubblicati dall’Osservatorio Ristorazione (spin-off dell’agenzia RistoratoreTop), numeri pubblicati a febbraio 2023 e relativi all’anno 2022, offrono un quadro completo sulla situazione del settore in Italia, elaborando i dati provenienti da tutte le maggiori fonti (Istat, Censis, Fipe, Federalberghi, Infocamere). Secondo il nuovo Rapporto 2023 dell’Osservatorio Ristorazione, nell’anno 2022 – dopo le difficoltà causate dalla pandemia nel 2020 e nel 2021 – la spesa alimentare fuori casa degli italiani è tornata a crescere, raggiungendo quota 88 miliardi di euro, un dato superiore anche al periodo pre-pandemico (+3% rispetto al 2019, quando la spesa fuori casa in Italia, nel food & beverage, era stata di 86 miliardi di euro).

Tuttavia le difficoltà del settore ristorazione in Italia persistono, aggravate dallo shock energetico e dall’aumento dei costi di luce e gas, e quindi il saldo tra nuove aperture e chiusure è negativo perché il settore non risulta oggi molto attrattivo per chi vuole aprire una nuova attività.
Nel 2022 in Italia hanno cessato l’attività 26.856 imprese del settore ristorazione, e nel frattempo le nuove imprese della ristorazione che hanno aperto sono solo 9.688, un numero di poco superiore rispetto agli anni della pandemia (nel 2020 hanno aperto in Italia 9.207 nuovi ristoranti e nel 2021 8.942) e nettamente inferiore rispetto a dieci anni fa (nel 2012 avevano aperto in Italia 16.333 nuovi ristoranti). Nel complesso – per l’anno 2022 – il saldo tra aperture e chiusure nella ristorazione italiana è pari a -17.168, un numero peggiore anche rispetto al 2020 (-13.485) e al 2021 (-14.188), e il numero di imprese di ristorazione nel nostro Paese è risultato – al 31 dicembre 2022 – pari a 392.535, in diminuzione dell’1,12% rispetto al 2021.
 
Torna interessante a questi valori.
 
...mi chiedo se e quando sarà possibile rivedere i 27Euro
ad esempio:
- fatturato 2.2Mld, ebitda 127mln, profitto netto 85mln (marginalità al 3.9%), eps 1.30, div. 1,03
p/e 20;


mmmm , ci vorranno almeno 6 anni ?.... avrà distribuito oltre 3 euro di dividendi nel periodo ...
 
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