brentford
Libberta'
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Salve a tutti, a gennaio 2022 mio papà è mancato, era vedovo (mia mamma è mancata 12 anni fa) e ora da dividere ci sono un libretto postale, un C/C bancario con titoli, terreni e immobili. Ho due sorelle.
Per quanto riguarda il libretto postale è già stato diviso, alle mie sorelle ho lasciato di più per via del fatto che mio padre 30 anni fa mi aveva comprato dei terreni e insomma dopo tira e molla delle mie sorelle ho ritenuto di dare loro dei soldi in più (meno di quanto chiedevano ovviamente che era esagerato).
Rimane da dividere il C/C con i titoli su Unicredit, su cui la banca sta facendo una azione dilatoria vergognosa nonostante da 4 mesi le pratiche sono in ballo su cui ci sono 52 k liquidi e 90-95 k grossomodo di titoli azionari. Comunque questione di tempo e entriamo in possesso, non ci sono più dissapori sui liquidi.
Il problema è il resto: ben 8 immobili e 15 terreni. Gli immobili tranne due sono veri e propri ruderi, i 15 terreni cubano in tutto (!) 2,5 ettari (purtroppo un tempo si facevano queste divisioni assurde, alcune a zigo zago, a stimo tutti insieme potremmo essere sui 50 K)!
Intanto abbiamo affidato la pratica a un geometra che ha imbastito la successione anche per evitare errori visto che tanto si paga in 3 e ora lunedi viene a fare una stima degli immobili per capire il valore...
Secondo me tutti insieme gli 8 immobili compresa ex casa di mio padre ristrutturata nell'83 e una tettoia di 80 m2 che uso (degli anni '70 ma in buono stato, è a mattoni) se valgono 100-120 k eur è grasso che cola.
La questione aggiuntiva è che 3 dei ruderi sono nel mio cortile (dove ho il mio casale, in comproprietà con la ex-moglie, demolito e ricostruito 15 anni fa) e ci sarebbe un mezzo accordo verbale con le sorelle che li prendessi io, loro si prenderebbero la casa decente e altri ruderi come i miei, la casa decente secondo me 60-70 keur li vale, è 200 m2 + magazzini e ruderi per un 300 m2).
Il problema ora è questo (daremmo tutto in mano a un notaio francamente però volevo capire prima a cosa vado incontro): se "andiamo d'accordo" con i vari appezzamenti per ogni immobile e per ogni terreno è necessario un atto notarile oppure c'è qualche metodo di risparmiare qualcosa del tipo io prendo il pezzo A tu prendi il B, io la casa A tu la casa C etc?
Io avevo pensato di lasciare almeno i terreni indivisi e io che ho la Partita IVA agricola prendere in affitto i terreni delle mie sorelle (ma almeno una delle due non è d'accordo al momento) in modo da dividere solo le case per il momento e rimandare in futuro gli atti notarili dei terreni? Con i terreni che ho già comprato per conto mio verrebbe su una mini azienda agricola che vorrei intestare a uno dei miei 2 figli (sono separato)
Oppure se volessimo vendere i terreni insieme a un esterno (cosa che non desidero) le spese notarili le pagherebbe l acquirente?
Vorrei evitare di mangiarmi tutti i liquidi in tasse e spese notarili
Per quanto riguarda il libretto postale è già stato diviso, alle mie sorelle ho lasciato di più per via del fatto che mio padre 30 anni fa mi aveva comprato dei terreni e insomma dopo tira e molla delle mie sorelle ho ritenuto di dare loro dei soldi in più (meno di quanto chiedevano ovviamente che era esagerato).
Rimane da dividere il C/C con i titoli su Unicredit, su cui la banca sta facendo una azione dilatoria vergognosa nonostante da 4 mesi le pratiche sono in ballo su cui ci sono 52 k liquidi e 90-95 k grossomodo di titoli azionari. Comunque questione di tempo e entriamo in possesso, non ci sono più dissapori sui liquidi.
Il problema è il resto: ben 8 immobili e 15 terreni. Gli immobili tranne due sono veri e propri ruderi, i 15 terreni cubano in tutto (!) 2,5 ettari (purtroppo un tempo si facevano queste divisioni assurde, alcune a zigo zago, a stimo tutti insieme potremmo essere sui 50 K)!
Intanto abbiamo affidato la pratica a un geometra che ha imbastito la successione anche per evitare errori visto che tanto si paga in 3 e ora lunedi viene a fare una stima degli immobili per capire il valore...
Secondo me tutti insieme gli 8 immobili compresa ex casa di mio padre ristrutturata nell'83 e una tettoia di 80 m2 che uso (degli anni '70 ma in buono stato, è a mattoni) se valgono 100-120 k eur è grasso che cola.
La questione aggiuntiva è che 3 dei ruderi sono nel mio cortile (dove ho il mio casale, in comproprietà con la ex-moglie, demolito e ricostruito 15 anni fa) e ci sarebbe un mezzo accordo verbale con le sorelle che li prendessi io, loro si prenderebbero la casa decente e altri ruderi come i miei, la casa decente secondo me 60-70 keur li vale, è 200 m2 + magazzini e ruderi per un 300 m2).
Il problema ora è questo (daremmo tutto in mano a un notaio francamente però volevo capire prima a cosa vado incontro): se "andiamo d'accordo" con i vari appezzamenti per ogni immobile e per ogni terreno è necessario un atto notarile oppure c'è qualche metodo di risparmiare qualcosa del tipo io prendo il pezzo A tu prendi il B, io la casa A tu la casa C etc?
Io avevo pensato di lasciare almeno i terreni indivisi e io che ho la Partita IVA agricola prendere in affitto i terreni delle mie sorelle (ma almeno una delle due non è d'accordo al momento) in modo da dividere solo le case per il momento e rimandare in futuro gli atti notarili dei terreni? Con i terreni che ho già comprato per conto mio verrebbe su una mini azienda agricola che vorrei intestare a uno dei miei 2 figli (sono separato)
Oppure se volessimo vendere i terreni insieme a un esterno (cosa che non desidero) le spese notarili le pagherebbe l acquirente?
Vorrei evitare di mangiarmi tutti i liquidi in tasse e spese notarili
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