Orrore ad Ischia

Mi stupisce che tu continui a parlare dei contadini. Non sono loro che devono pulire i corsi d'acqua o le zone a rischio. Possiedo boschi che confinano con ruscelli e torrenti che quando piove tanto diventano dei mezzi mostri (tanti di metri di dislivello) e che sono mantenuti e monitorati.
Sono i corsi d'acqua e le loro prossimita' che devono essere tenute in stato di sicurezza, non i boschi che devono essere puliti,salvo che ci siano stati dei tagli recenti.
Ci sono le leggi e i mezzi per prevenire certe cose, che tra l'altro non costano nemmeno molto.
Inutile dare la colpa a gente che non ne ha.
Le amministrazioni se quanto tu hai descritto e' vero sono le sole responsabili.
Sono responsabili dei danni e delle morti.
Mia visione da toscano.

Magari esagero ma quello e' il senso.
Ciao Grazie.

Quando non sai più a chi dare la colpa e ti rivolgi a mancate attività dei contadini.
 
Mi stupisce che tu continui a parlare dei contadini. Non sono loro che devono pulire i corsi d'acqua o le zone a rischio. Possiedo boschi di castagni e non, che confinano con corsi ruscelli e torrenti che quando piove tanto diventano dei mezzi mostri (centinaia di metri di dislivello) e che sono mantenuti e monitorati.
Sono i corsi d'acqua e le loro prossimita' che devono essere tenute in stato di sicurezza, non i boschi che devono essere puliti.
Ci sono le leggi e i mezzi per prevenire certe cose, che tra l'altro non costano nemmeno molto.
Inutile dare la colpa a gente che non ne ha.
Le amministrazioni se quanto tu hai descritto e' vero sono le sole responsabili.
Sono responsabili dei danni e delle morti.
Mia visione da toscano.

Parliamo di cose diverse: i boscaioli quelli che tagliano i boschi cedui come quelli di castagno che abbiamo sul monte Epomeo devono pulire i boschi, le ceppaie di castagno con le loro radici contribuiscono a mantenere il terreno a condizione che si taglino le piante vecchie e si sostituiscano con quelle giovani curando il sottobosco, non dirmi che la manutenzione dei boschi non sia fondamentale per evitare le frane specie in zone con forte pendenza.
Per gli alvei è chiaro che servono gli operai sotto la direzione di tecnici. A tal proposito parlo genericamente di vecchi intendendo operai di esperienza che una volta avevano competenze sufficienti pur senza le lauree di oggi.
Poi io non attribuisco colpe a nessuno non mi faccio giudice sebbene sia passato in macchina sulla linea della frana all'1,30 e la frana ci sia stata alle 4 non ho ancora capito bene cause, effetti e linea della frana. Qui si dice che sia partita proprio dalla sommità del monte che è 800 metri, se fosse così sarebbe una cosa spaventosa con una velocità mostruosa arrivando fino a mare, praticamente si sarebbe spaccata una montagna e credo che abbia a che fare allora col terremoto che c'è stato di recente.
Ma è troppo presto sono cose
che vanno capite con calma ora è tempo soprattutto di trovare i dispersi.
 
Parliamo di cose diverse: i boscaioli quelli che tagliano i boschi cedui come quelli di castagno che abbiamo sul monte Epomeo devono pulire i boschi, le ceppaie di castagno con le loro radici contribuiscono a mantenere il terreno a condizione che si taglino le piante vecchie e si sostituiscano con quelle giovani curando il sottobosco, non dirmi che la manutenzione dei boschi non sia fondamentale per evitare le frane specie in zone con forte pendenza.
Per gli alvei è chiaro che servono gli operai sotto la direzione di tecnici. A tal proposito parlo genericamente di vecchi intendendo operai di esperienza che una volta avevano competenze sufficienti pur senza le lauree di oggi.
Poi io non attribuisco colpe a nessuno non mi faccio giudice sebbene sia passato in macchina sulla linea della frana all'1,30 e la frana ci sia stata alle 4 non ho ancora capito bene cause, effetti e linea della frana. Qui si dice che sia partita proprio dalla sommità del monte che è 800 metri, se fosse così sarebbe una cosa spaventosa con una velocità mostruosa arrivando fino a mare, praticamente si sarebbe spaccata una montagna e credo che abbia a che fare allora col terremoto che c'è stato di recente.
Ma è troppo presto sono cose
che vanno capite con calma ora è tempo soprattutto di trovare i dispersi.

Ti ringrazio per le spiegazioni e per la tua civilta'.
 
Nella mia infinita ignoranza ti dico che quello che valeva ai tempi di Garibaldi o trent'anni fa o 5 anni fa non ha più valore di fronte ai mutamenti della natura.
O lo capiamo e ci adattiamo o soccombiamo.

Altrimenti se ti giustifichi con la ciclicità delle frane in quella piazza che dire, state lì...
Che dire, è sempre stato così quindi non faccio niente...

Ma abbi la decenza di finirla di dire sciocchezze e poi chi ha detto che non si debba fare nulla. Parlare con te è tempo perso.
 
Ma abbi la decenza di finirla di dire sciocchezze e poi chi ha detto che non si debba fare nulla. Parlare con te è tempo perso.

Infatti stamattina ti ho chiesto quali erano secondo te le soluzioni, pensi che pulizia dei boschi sia sufficiente ad evitare che le frane raggiungano centri abitati e persone?
 
Ti ringrazio per le spiegazioni e per la tua civilta'.

Grazie a te, ti ripeto io stesso che in questo momento sono di fronte alla montagna ho ancora molto da sapere e da capire, non darei mai giudizi né per condannare né per assolvere nessuno.
Ripeto è troppo presto.
Infine non è vero che gli amministratori la facciano franca. Per la frana del 2009 il sindaco fu condannato proprio per l'incuria degli alvei.
Ora c'è il commissario prefettizio.
Vedremo cosa ne sarà di lei.
 
diciamo la verità:
in quelle zone l'abusivismo è ovunque. Costruiscono ville sulle pendici del Vesuvio e nei conoidi di frana. Do you remember Sarno?
Queste è l'epoca delle bombe d'acqua. Basta un temporale con 100 mm (e succede ogni tot anni) per avere morti, feriti e danni.
Oltre a questo tutto poi ritorna com'è dopo che si sono presi i soldi della ricostruzione da Pantalone.

In Valtellina si sono tirati su bene dopo l'87, eppure lì non fu una bomba d'acqua ma varie al giorno per settimane. Certo poi pure lì non reggerebbe a un evento catastrofico, però i soldi della legge Valtellina sono stati spesi mediamente bene. In Friuli col terremoto '76 idem. In certi posti invece i soldi per la ricostruzione o la messa in sicurezza del territorio vanno ai soliti noti furbetti locali fino alla prox catastrofe
 
Infatti stamattina ti ho chiesto quali erano secondo te le soluzioni, pensi che pulizia dei boschi sia sufficiente ad evitare che le frane raggiungano centri abitati e persone?

Ho detto in linea generale (non a te che non ne vale la pena ma rispondevo ad un altro) che bisognerebbe tornare alla cura del territorio che avevano gli antichi.
Ma chi fa più i lavori che facevano i vecchi contadini, i vecchi boscaioli, i vecchi silvicoltori ed in genere gli operai di una volta tutti i santi giorni ?
Poi nelle zone più impervie ci vogliono opere di ingegneria naturalistica fatte dal genio civile nei valloni e per quello servono ingegneri, operai, rocciatori, alpinisti, tecnici e macchinari quindi finanziamenti che comunque non arrivano (e se arrivano lì spendono per gli interventi più semplici in zone meno pericolose).
 
Ho detto in linea generale (non a te che non ne vale la pena ma rispondevo ad un altro) che bisognerebbe tornare alla cura del territorio che avevano gli antichi.
Ma chi fa più i lavori che facevano i vecchi contadini, i vecchi boscaioli, i vecchi silvicoltori ed in genere gli operai di una volta tutti i santi giorni ?
Poi nelle zone più impervie ci vogliono opere di ingegneria naturalistica fatte dal genio civile nei valloni e per quello servono ingegneri, operai, rocciatori, alpinisti, tecnici e macchinari quindi finanziamenti che comunque non arrivano (e se arrivano lì spendono per gli interventi più semplici in zone meno pericolose).

Ciò che hai elencato sarebbe sicuramente di aiuto al territorio, non so se sia sufficiente ma poniamo il caso che lo sia.
Se più nessuno si adopera a quei mestieri e l amministrazione pubblica se ne frega per un motivo o per un altro e tutti sanno di vivere in posti pericolosi, perché mettono a repentaglio la propria esistenza?

Per il vil denaro di possedere una casa ad Ischia?
 
Mi stupisce che tu continui a parlare dei contadini. Non sono loro che devono pulire i corsi d'acqua o le zone a rischio. Possiedo boschi che confinano con ruscelli e torrenti che quando piove tanto diventano dei mezzi mostri (tanti di metri di dislivello) e che sono mantenuti e monitorati.
Sono i corsi d'acqua e le loro prossimita' che devono essere tenute in stato di sicurezza, non i boschi che devono essere puliti,salvo che ci siano stati dei tagli recenti.
Ci sono le leggi e i mezzi per prevenire certe cose, che tra l'altro non costano nemmeno molto.
Inutile dare la colpa a gente che non ne ha.
Le amministrazioni se quanto tu hai descritto e' vero sono le sole responsabili.
Sono responsabili dei danni e delle morti.
Mia visione da toscano.

Magari esagero ma quello e' il senso.
Ciao Grazie.





Non si possono certamente incolpare i contadini che non ci sono più, ma finché c'erano la loro umilissima opera era buona pratica di protezione del territorio, va da se che nessuno potrebbe impedire un nubifragio, nemmeno si possono incolpare i proprietari dei terreni per la mancanza di manutenzione di boschi quando questa manutenzione arriva a costi proibitivi e insostenibili.

Dici che la manutenzione dei corsi d'acqua compete al sistema pubblico, giustissimo ma un alveo di torrente pulito serve a poco se dal fianco del monte scendono ceppaie, tronchi, terra e pietrame che intasano in breve tempo il torrente, sono eventi imprevedibili e in larga parte inevitabili, la pulizia di un bosco ceduo su terreni scoscesi e impervi dove é impossibile utilizzare macchinari, richiede fatiche immani, chi non ha mai lavorato in un bosco non lo può capire, spessissimo la resa della legna non compensa la fatica di portarla in basso, solo la miseria delle generazioni passate li spingeva a tirare funi per far scendere a valle le fascine e i tronchi, se non hai altro per scaldarti e per cucinare, volere o volare vai su in montagna e tagli, poi ti arrangi a portare in basso il legname. oggi si potrebbe spendere per farlo proprio in quei posti come Ischia dove si vive di turismo, lavora l'albergo ma lavora perché il posto é bello e ben tenuto, allora si potrebbero utilizzare risorse economiche che ci sono proprio per mantenere quel bello e sano che attira i turisti, lo stato potrebbe utilizzare parte delle risorse fiscali che da quel posto derivano e investire sul territorio, almeno la dove le risorse economiche emergono dal turismo. Altrove ci deve pensare pantalone che comunque ne ha convenienza, pagare chi va su a pulire la dove una volta la miseria spingeva i contadini.

Un ceduo secondo i posti andrebbe tagliato ogni 25/30 anni, si potrebbero fare strade forestali per recuperare il legname la dove possibile ed economico, dove il recupero non sarà conveniente, é sempre opportuno tagliare e impedire che le piante diventino troppo alte soffocando il sottobosco facendo sparire l'erba che trattiene la terra, le piante troppo alte su pendii scoscesi non diventano foresta come farebbero su terreno con poca pendenza, concentrano i rami in alto con la pioggia il fogliame si appesantisce e sotto la forza del vento tira giù la pianta o l'intera ceppaia e con essa il terreno cui é attaccata, non succede con una ceppaia, può succedere con decine o centinaia di ceppaie, va in vacca l'intero fianco di un monte, con acqua violenta te lo raccomando quel torrentello giù a valle... diventa un mostro di potenza.

Tagliare, cazz tagliare e poi tagliare, le piante non muoiono ma ricacciano e creano quella miscellanea utilissima di vegetazione arborea di età diversa, dal primo ricaccio alla necessità di nuovo taglio, ne guadagnerebbe il bosco, il monte, moltissimo la fauna.
Se i soldi per farlo non ci sono si lasci camminare il fuoco... meglio di niente, meglio di adesso, ovviamente solo per il bosco ceduo, non conifere o macchia mediterranea.

Occorre passare dalla folle mentalità radical chic sinistroide del vietare tutto per proteggere con conseguente museificazione del territorio, alla sana gestione ambientale con il buon senso del possibile e utile.
 
Ultima modifica:
Oggi i mezzi di informazione, Tg Rai, hanno detto che su poco più di 60.000 abitanti ci sono 26.000 richieste di sanatoria edilizia.
 
Oggi i mezzi di informazione, Tg Rai, hanno detto che su poco più di 60.000 abitanti ci sono 26.000 richieste di sanatoria edilizia.




Dovrebbero anche dire quando é stato fatto il piano regolatore rispetto all'età dei fabbricati, mica detto che fossero tutti abusivi quando li hanno costruiti, in assenza di piano regolatore costruisci dove vuoi, assenza di regole no violazione delle regole.
 
Oggi i mezzi di informazione, Tg Rai, hanno detto che su poco più di 60.000 abitanti ci sono 26.000 richieste di sanatoria edilizia.

Potrebbero essere 26000 seconde case di milanesi...
 
Dovrebbero anche dire quando é stato fatto il piano regolatore rispetto all'età dei fabbricati, mica detto che fossero tutti abusivi quando li hanno costruiti, in assenza di piano regolatore costruisci dove vuoi, assenza di regole no violazione delle regole.

In un territorio così fragile manca il piano regolatore?
 
Chi è causa del suo mal pianga se stesso.

Direi la stessa cosa ai veneziani.....insisti a costruire sulle palafitte ?......se il prossimo tsunami ti travolge " chi è causa del suo male pianga se stesso "
 
Dai,con un bel condono dovrebbero risolvere il grosso del problema:p:p
 
In un territorio così fragile manca il piano regolatore?




Non lo so, ma so che mancava in tanti comuni del sud, dove di fatto era abusiva anche la caserma dei carabinieri, comunque qui dove sono ultra pignoli, il primo piano regolatore risale ai primi anni 60, non mi sconvolgerebbe sapere che giù i piani sono più recenti, se le case sono più vecchie o sono state sanate o sarebbe improprio chiamarle abusive.
 
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