Compagnie aeree chiedono 1 solo pilota a bordo per risparmiare

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

Miki63

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Sono 40 stati tra cui Germania e UK. Ma questi sono fuori come un balcone. Già si ipotizzano date, 2027 / 30!!:wall:
Nelle ore in cui alcuni Stati hanno chiesto di riconsiderare la presenza di due piloti in cabina riducendolo a uno, il comandate di un volo Envoy Air — per conto di American Airlines — è deceduto pochi minuti dopo aver fatto decollare l’Embraer con 57 passeggeri a bordo. A riportare il velivolo a terra e in sicurezza è stato il primo ufficiale. Quello che la proposta vuole «rimuovere». Da qualche giorno c’è un grande dibattito nel trasporto aereo sull’idea — che torna ciclicamente — di lasciare un solo pilota a gestire il volo. Non solo perché in teoria la tecnologia di ultima generazione lo consentirebbe, ma anche per ridurre i costi operativi dei vettori e togliere «pressione» al mercato dei piloti che in questi mesi non è in grado di soddisfare la domanda. Ma la proposta suscita più di qualche malumore tra i passeggeri e i piloti stessi.

La proposta

Più di 40 Stati — compresi Germania e Regno Unito — hanno chiesto a Icao, l’agenzia Onu per l’aviazione civile, di lavorare perché il volo operato da un singolo pilota non solo diventi realtà, ma sia anche sicuro. La richiesta, tecnicamente, è dei vettori nazionali che però possono interagire con l’Icao attraverso i rispettivi Stati di appartenenza. Sul tema da tempo ci lavorano anche gli esperti di Easa, l’Agenzia europea per la sicurezza aerea, e i costruttori di Airbus tanto che ci sarebbe già una prima data: il 2027. Ma le incognite sono tante. E i dubbi pure. E hanno a che fare pure con una regola ferrea del settore, quello della «ridondanza»: ogni sistema a bordo — anche umano — deve avere un suo doppione per verificare e per subentrare nel caso quello principale non dovesse funzionare correttamente. Si pensi, per esempio, al controllo incrociato che gli assistenti di volo fanno poco prima del decollo. O ai sensori esterni dell’aereo.

I passi

L’approccio di Easa punta sul fatto che se mai si dovesse arrivare alla riduzione dei piloti a bordo il volo comandato da una sola persona deve essere sicuro quanto quello che ne vede due alla guida come è oggi. Per questo si punta a una cosa graduale. Il primo passo potrebbe vedere l’autorizzazione a far operare un solo pilota nella fase meno problematica del volo, quello della crociera, e solo in assenza di eventuali perturbazioni lungo la rotta. In un viaggio intercontinentale, per esempio, il secondo pilota potrebbe anche riposare in una delle poltrone dietro, non richiedendo più la presenza di un terzo pilota che oggi di solito dà il cambio. L’ultimo passo — ma qui si va oltre il 2030 — sarebbe la presenza di un solo pilota a bordo ma solo se c’è una tecnologia che è in grado di intervenire e far atterrare in sicurezza il velivolo nel caso in cui il comandante dovesse non essere più in grado.

La percezione pubblica

«Credo sia più un problema psicologico che tecnologico», ha detto a un evento a Bangkok organizzato da Bloomberg Alexander Feldman, presidente della divisione del sud-est asiatico di Boeing, uno dei colossi che costruisce i velivoli. «La tecnologia c’è già per la guida mono-pilota, dipende solo quando gli enti regolatori e le persone si sentiranno a loro agio con questa realtà». Dall’altro lato Airbus conferma che sta lavorando con tutti gli interessati per capire come ridurre i piloti da 3 a 2 nei collegamenti di lungo raggio.

https://www.corriere.it/economia/az...ti-fe5571d4-6ca0-11ed-a41d-76ead3b90d6e.shtml
 
Se non ne mettono nesuno e tengono l'aereo a terra risparmiano ancora di più
 
vabbe io mi offro come pilota di riserva se mi offrono il biglietto:D se mi danno istruzioni ad atterrare ci potrei riuscire....tipo airport 77:yeah:
 
A sto punto che diano un'accellerata alla guida autonoma anche sugli aerei in fase di atterraggio e decollo, così almeno 1 pilota solo basterebbe. L'importante è che ci sia comunque la possibilità di poter prendere il controllo del velivolo anche da remoto da parte della torre di controllo. Magari non sarà fattibile tra 1-2 anni, ma tra 10-15 anni sì.
 
Onestamente penso che la tecnologia per farlo ci sia già, probabilmente anche per non avere proprio piloti.... Come scritto è soprattutto una questione psicologica per i passeggeri. E sicuramente si può fare con gli aerei più moderni, su quelli più vecchi non saprei.
In fondo le navicelle spaziali fanno tutto in automatico, c'è quella della Boeing per l'esercito US ( simile al vecchio schuttle) che parte sta un anno e torna in automatico su una pista esattamente come un aereo...
L' Airbus ha già fatto test per partenze totalmente automatiche, senza l'intervento dei piloti...la tecnologia corre veloce
 
A sto punto che diano un'accellerata alla guida autonoma anche sugli aerei in fase di atterraggio e decollo, così almeno 1 pilota solo basterebbe. L'importante è che ci sia comunque la possibilità di poter prendere il controllo del velivolo anche da remoto da parte della torre di controllo. Magari non sarà fattibile tra 1-2 anni, ma tra 10-15 anni sì.

I droni militari sono comandati da remoto da parecchi anni...e recentemente c'è stato un test su un elicottero ( sempre militare) che ha condotto una operazione di ricerca soccorso e non so cosa altro totalmente in automatico, senza piloti e soprattutto senza neppure essere comandato da remoto , usando l'intelligenza artificiale per fare tutta la missione....

https://youtu.be/dYcq_pzLsjA

OK, ho guardato meglio è stato un test misto, volo totalmente autonomo ed altri con comandi da remoto da parte di un operatore
 
Ultima modifica:
Tra 10 anni non lavorerà quasi nessuno,ma 8 miliardi come campano???
 
Sempre meglio un aereo con singolo pilota che lo stesso con unico motore :eek:
 
Per me ci può stare, se i sistemi di sicurezza automatica sono adeguati. Succede lo stesso in metropolitana.
 
da anni i bombardieri volano senza piloti e uccidono... dite che non si potrebbe avere rotte commerciali senza piloti ???

al max non ci salirebbe nessuno per paura ma sarebbe ancora più sicurii voli che le auto autonome....
 
potrebbero farglieli guidare da remoto e magari senza hostess aggiungono altre due uscite una per il cibo e l'altra per il bere e via + veloce della luce:D:p
 
A sto punto che diano un'accellerata alla guida autonoma anche sugli aerei in fase di atterraggio e decollo, così almeno 1 pilota solo basterebbe. L'importante è che ci sia comunque la possibilità di poter prendere il controllo del velivolo anche da remoto da parte della torre di controllo. Magari non sarà fattibile tra 1-2 anni, ma tra 10-15 anni sì.

Si il problema del remoto però è la sicurezza. Se il controllo lo prende un terrorista?
 
Si il problema del remoto però è la sicurezza. Se il controllo lo prende un terrorista?

Da remoto potresti facilmente bypassare i controlli in cabina ( basta prevedere l'opzione). Ma qui si parla ormai di totale controllo di una AI, quindi teoricamente non servirebbe neppure una cabina...:eek:
Come sicurezza un eventuale controllo da remoto.
 
Se non ne mettono nesuno e tengono l'aereo a terra risparmiano ancora di più

meglio un pilota semi-cieco, magari uno dedito all'alcool, o uno sciroppato fuori di testa,data l' invalidità civile lo pagano anche meno, ancora più migliorissimoassai pagato a nero, è un bel risparmio dai... sai l'adrenalina.
 
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Conta più l'aereo o il pilota nelle normali operazioni ed in pericolo?
 
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