BTP ITALIA indicizzati all’inflazione italiana (info a pag.1) Vol.25

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BTP ITALIA - Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione italiana

Comunicazione emissioni BTP Italia - Dipartimento del Tesoro

Coefficienti di indicizzazione BTP Italia - Dipartimento del Tesoro

Tabella ISTAT pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana

FAQ BTP ITALIA

Cos’è il BTP Italia?

E' un titolo di stato italiano che fornisce all’investitore una protezione contro l’aumento del livello dei prezzi italiani.
Il BTP Italia garantisce un interesse costante in termini reali, ovvero in termini di potere di acquisto, fissato al momento dell’emissione (il cosiddetto tasso cedolare reale annuo).
Sia le cedole, pagate semestralmente, che il capitale, la cui rivalutazione viene anch’essa corrisposta semestralmente, sono rivalutati in base all’inflazione italiana, misurata dall’Istat attraverso l’indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie di operai ed impiegati (FOI) con esclusione dei tabacchi.

Come funziona il meccanismo d'indicizzazione?
Ogni 6 mesi è riconosciuto al detentore il recupero della perdita del potere di acquisto realizzatasi in quel periodo, attraverso il pagamento della rivalutazione semestrale del capitale sottoscritto, unitamente al pagamento delle cedole semestrali, calcolate moltiplicando la metà del tasso annuo di interesse cedolare reale, fissato all’emissione, per il capitale sottoscritto, rivalutato sulla base dell’inflazione verificatasi su base semestrale.
Alla scadenza finale, il BTP Italia garantisce la restituzione del valore nominale sottoscritto.
Il meccanismo di indicizzazione si basa sul Coefficiente d'Indicizzazione.

Cos'è il Coefficiente d'Indicizzazione?
La rivalutazione del capitale nominale sottoscritto e delle cedole avviene attraverso il Coefficiente di Indicizzazione (CI). In particolare, CI è calcolato sulla base dell’inflazione rilevata dall’indice FOI, con esclusione del tabacco, elaborato e pubblicato mensilmente dall’Istat. Tale coefficiente permette di conoscere ad una generica data (giorno “d” del mese “m”), il valore del capitale nominale rivalutato sulla base dell’andamento dei prezzi.
Il CI è calcolato mediante la seguente formula: CId,m = numero indiced,m/numero indice based,m
dove il numero indice si intende al giorno d del mese m di pagamento della cedola, mentre per il numero indice base, si intende il numero indice alla data di pagamento della cedola precedente (6 mesi prima). Il valore del Coefficiente di Indicizzazione così ottenuto è troncato alla sesta cifra decimale e arrotondato alla quinta. Nel caso di pagamento della prima cedola, quando la data di godimento della cedola coincide con la data di godimento del titolo, allora si prende come numero indice base del CI quello alla data di godimento del titolo.
I valori giornalieri dei Coefficienti di Indicizzazione sono pubblicati mensilmente sul sito Internet del Debito Pubblico (MEF Dipartimento del Tesoro), nella sezione BTP Italia.

Come si calcola il numero indice di riferimento?
Poiché l’indice dei prezzi FOI ex tabacchi viene pubblicato dall’Istat nella seconda metà del mese successivo a quello di riferimento, per calcolare il numero indice dei prezzi ad una generica data (giorno d del mese m) si procede con la seguente modalità di calcolo per interpolazione: Numero Indiced,m = NIfoim-3 + (d-1)/gg * (NIfoim-2 - NIfoim-3)
dove:
il numero indice è riferito del giorno d del mese m;
NIfoim-3 è l’indice FOI ex tabacchi che precede di 3 mesi quello per il quale viene effettuato il calcolo;
NIfoim-2 è l’indice FOI ex tabacchi che precede di 2 mesi quello per il quale viene effettuato il calcolo;
d è il giorno del mese per cui si sta effettuando il calcolo;
gg è il numero di giorni effettivi del mese m.
Il numero indice alla data di pagamento della cedola è quindi calcolato a partire dagli Indici Istat FOI ex tabacchi relativi a tre mesi e due mesi precedenti il mese per cui si effettua il calcolo. Il valore così ottenuto è troncato alla sesta cifra decimale e arrotondato alla quinta.
Qualora l’indice dei prezzi dovesse subire revisioni successivamente alla sua iniziale pubblicazione, per i calcoli si continuerà ad utilizzare l’indice pubblicato prima della revisione.
Qualora l’indice dei prezzi per il mese “m” non dovesse essere pubblicato in tempo utile, si utilizzerà il numero indice sostitutivo (NIS), calcolato mediante la seguente formula:
NISm = NIfoim-1 * (NIfoim-1 / NIfoim-13)^1/12
Il Numero Indice Sostitutivo è applicato per la determinazione dei pagamenti per interessi e per il calcolo della rivalutazione del capitale effettuati precedentemente alla pubblicazione dell’indice definitivo. Eventuali pagamenti effettuati sulla base dell’indice sostitutivo non sono rettificati.

Come vengono calcolate le cedole semestrali e la rivalutazione del capitale su base semestrale?
L’importo variabile delle cedole semestrali è calcolato moltiplicando il tasso annuo di interesse cedolare reale, diviso due, per il capitale nominale rivalutato alla data di pagamento della cedola (pari al capitale nominale sottoscritto moltiplicato per il Coefficiente di Indicizzazione modificato alla data di pagamento della cedola).
Cedolat= Tasso cedolare reale annuo /2 * Capitale nominale * Max(CIt, 1)
dove CIt rappresenta il Coefficiente di Indicizzazione riferito alla data di stacco cedolare, mentre Max(CIt, 1) rappresenta il Coefficiente di Indicizzazione modificato a 1 nel caso in cui il Coefficiente di Indicizzazione semestrale risultasse inferiore all’unità, ovvero nel caso in cui si verifica una riduzione dei prezzi su base semestrale, a cui corrisponderebbe in teoria una svalutazione del capitale, si assume che il numero indice dei prezzi sia uguale a quello del periodo precedente (meccanismo cosiddetto del floor sulla cedola). Di conseguenza, il coefficiente di indicizzazione diventa uguale a uno (coefficiente di indicizzazione modificato), e quindi viene corrisposto il tasso cedolare reale, che costituisce il rendimento minimo garantito. Nel periodo successivo, qualora il coefficiente di indicizzazione su base semestrale ritorni superiore all’unità, si prende come base il valore massimo del numero indice dei prezzi rilevato nei semestri precedenti.
Oltre al pagamento della cedola semestrale, è prevista anche la corresponsione della quota di rivalutazione del capitale nominale sottoscritto, maturata nel semestre di riferimento:
Rivalutazione Capitaler= Capitale Nominale * Max(CIt-1, 0)
Nel caso in cui il coefficiente di indicizzazione semestrale sia inferiore all’unità, non viene corrisposta alcuna rivalutazione (meccanismo cosiddetto del floor sul capitale). Nel periodo successivo, qualora il coefficiente di indicizzazione su base semestrale ritorni superiore all’unità, si prende come base il valore massimo del numero indice dei prezzi rilevato nei semestri precedenti.
Ai fini del pagamento, il risultato ottenuto da ciascuna delle predette operazioni (calcolo cedola e calcolo rivalutazione del capitale), comprensivo di un numero di cifre decimali non inferiore a dieci, è arrotondato al secondo decimale.
La remunerazione totale semestrale è data quindi dalla somma della cedola più la quota di rivalutazione del capitale del periodo di riferimento:
Remunerazione semestralet=Cedolat + Rivalutazione capitalet

Come vengono calcolati i ratei di compravendita?
La quotazione dei prezzi dei BTP Italia sul mercato secondario è effettuata in termini “reali”: il prezzo di quotazione, e quindi potenzialmente di scambio, non tiene conto della componente di indicizzazione. Il controvalore a cui lo scambio viene regolato è invece ottenuto moltiplicando il prezzo di quotazione/scambio per il Coefficiente di Indicizzazione relativo alla data di regolamento della transazione a cui vanno aggiunti i dietimi di interesse anch’essi rivalutati per il Coefficiente di Indicizzazione (senza modifiche per tenere conto di una potenziale deflazione nel semestre). La somma del controvalore indicizzato e dei dietimi rivalutati corrisponde alla somma del prezzo “reale” (clean real price) e dei ratei di rivalutazione del capitale (valutato al prezzo “reale” di quotazione sul mercato) e degli interessi cedolari, che vengono illustrati qui di seguito. Per il calcolo dei ratei negoziati sul mercato secondario si segue la convenzione di mercato giorni effettivi/giorni effettivi.
Il calcolo del rateo cedolare è effettuato in due passi successivi:
1. Si calcola la quota percentuale della cedola maturata fino alla data di regolamento (AC%):
AC%=Tasso cedolare reale annuo/2 * giorni competenza/giorni del semestre di godimento
dove per giorni di competenza si intende il numero di giorni tra la data di pagamento dell’ultima cedola e il giorno di regolamento dell’operazione (giorno “d” del mese “m”).
2. Si moltiplica il valore ottenuto per il capitale nominale sottoscritto rivalutato alla data di regolamento (pari al Capitale Nominale Sottoscritto moltiplicato per il Coefficiente di Indicizzazione):
RCd,m = AC% * Capitale nominale * CId,m
Il rateo della rivalutazione del capitale nel giorno di regolamento dell’operazione (giorno “d” del mese “m”) si calcola nel seguente modo:
RRCd,m= Capitale Nominale * Pr/100 * (CId,m -1)
dove Pr indica il prezzo di quotazione sul mercato al momento dello scambio.

Che cos'è il premio fedeltà CUM?
Agli investitori retail che sottoscrivono il BtpItalia al collocamento per conservarlo fino a scadenza, ovvero fino alla data di pagamento del premio, viene riconosciuto un premio predefinito all'emissione, chiamato premio fedeltà oppure premio CUM, che può generalmente valere il 4 oppure 8 per mille lordi del capitale nominale.
Il BtpItalia dotato di premio fedeltà viene identificato con un codice isin CUM differente dal codice isin ordinario attribuito al medesimo Btp Italia non dotato di premio fedeltà scambiabile sul mercato secondario.
Alla sottoscrizione retail, gli investitori privati ottengono l'assegnazione del titolo CUM dotato di premio fedeltà. Se poi il titolo CUM viene venduto, totalmente o parzialmente, decade il premio fedeltà sulla sola quantità venduta, alla quale viene automaticamente riassegnato il codice isin ordinario al momento dello scambio sul mercato secondario.

La rivalutazione capitale espressa dal CI può generare plusvalenza fiscale?
Al rimborso del titolo e al pagamento della cedola, la rivalutazione viene fiscalmente considerata sempre un reddito da capitale, mai un reddito diverso da plusvalenza.
Tuttavia, in caso di vendita del titolo sul mercato, la rivalutazione può generare plusvalenza, infatti i prezzi fiscali di acquisto e di vendita vengono generalmente calcolati come prezzo x CI, esistono però alcune eccezioni elencate in seguito.
Se si vendesse il titolo ad un prezzo superiore a quello d'acquisto, la rivalutazione espressa dal CI potrebbe contribuire ad aumentare la plusvalenza generata.
Se invece si vendesse il titolo ad un prezzo inferiore a quello d'acquisto, la rivalutazione espressa dal CI potrebbe contribuire a ridurre la minusvalenza, fino anche a generare una plusvalenza.
E' però necessario considerare anche l'esistenza di un particolare periodo "fiscalmente diverso" che inizia dal primo giorno del mese solare nel quale verrà pagata la cedola e si conclude col pagamento della cedola stessa. Durante suddetto periodo la rivalutazione verrebbe considerata un disaggio d'emissione pertanto, in caso di vendita, la rivalutazione verrebbe fiscalmente considerata un reddito da capitale anziché un reddito diverso da plusvalenza.
Questo periodo "fiscalmente diverso" consegue alla normativa che imporrebbe di considerare la rivalutazione come un disaggio d'emissione a partire dalla data in cui diventi noto il CI cedolare. Tuttavia, visto che suddetta data non è fissa ne ufficiale, e siccome le tabelle CI pubblicate dal MEF sono mensili, la maggior parte delle banche si sono accordate per interpretare la norma applicandola dal primo giorno del mese di pagamento cedolare, definita come data fissa ed ufficiale nella quale il CI cedolare sarà sempre certamente già noto.
Alcune banche hanno invece interpretato diversamente, considerando il CI cedolare noto solo nel giorno stesso di pagamento cedolare, rendendo di fatto inesistente alcun periodo "fiscalmente diverso".


PRECISAZIONI, SEMPLIFICAZIONI ED ESEMPI

Indice FOI ed inflazione semestrale per il calcolo della cedola

Il FOI è un indice dei prezzi al consumo, non è l'inflazione.
L'inflazione è la variazione, in un certo periodo, dell'indice dei prezzi al consumo.
La cedola del BtpItalia viene calcolata (cedola rivalutata + rivalutazione capitale) sulla base dell' inflazione semestrale, ovvero dell' incremento dell'indice FOI rilevato nel semestre di godimento. Ma la rilevazione si aggancia ai dati ufficiali con due mesi di ritardo.
Se nel semestre non venisse rilevato alcun incremento dell'indice FOI, significherebbe che non c'è stata inflazione oppure che che c'è stata deflazione. In questo caso il BtpItalia pagherebbe esclusivamente la cedola nominale senza alcuna rivalutazione aggiuntiva.
Se nel semestre viene rilevata deflazione, nonostante la discesa dell'indice FOI, la cedola nominale resterebbe integra grazie al meccanismo di floor che pone il CI=1 nel giorno di stacco cedolare.

Eventuale discesa dell'inflazione
La discesa dell'inflazione corrisponde ad una diminuzione della velocità di salita dei prezzi.
Sul FOL periodicamente qualcuno scrive erroneamente che se l'inflazione non superasse il livello registrato al semestre precedente il BtpItalia pagherebbe solo la cedola nominale senza alcuna rivalutazione. Chi scrive questo sta facendo confusione tra il livello dell'indice dei prezzi e il livello dell'inflazione.
In realtà, fintato che ci fosse inflazione, ci sarebbe obbligatoriamente anche una corrispondente salita dell'indice dei prezzi al consumo.
Ad esempio:
Se in un semestre l'inflazione semestrale fosse stata del 3%, il BtpItalia pagherebbe unitamente alla cedola un supplemento del 3%.
Se nel semestre successivo l'inflazione semestrale fosse solo del 2%, il BtpItalia pagherebbe unitamente alla cedola un supplemento del 2%.
Nell'esempio l'indice FOI sale sempre, del 3% nel primo semestre e del 2% nel secondo semestre, complessivamente del 5% su anno.

Eventuale deflazione ed indice watermark
La discesa dell'inflazione diviene deflazione (ossia inflazione negativa) solo se i prezzi al consumo iniziano a scendere.
L'indice watermark entra in gioco solo in caso di deflazione, poiché registra il più elevato tra i livelli dell'indice registrati all'inizio di tutti i semestri precedenti di vita del titolo, affinché la rivalutazione possa riprendere solo a partire da questo livello. In pratica serve solo per non pagare più di una volta la rivalutazione per la stessa inflazione, nel caso si alternino periodi di deflazione ed inflazione.
Ad esempio:
Se in un semestre si verificasse un episodio deflattivo con inflazione negativa al -1%, il BtpItalia pagherebbe solo la cedola nominale senza alcun supplemento.
Se nel semestre successivo l'inflazione salisse al +3%, il BtpItalia pagherebbe unitamente alla cedola un supplemento del 2% infatti, il watermark calcolerebbe il supplemento sulla differenza -1%+3%=+2%.
Nell'esempio l'indice FOI prima scende e poi sale, del -1% nel primo semestre e del +3% nel secondo semestre, complessivamente del +2% su anno.

BTP ITALIA ATTUALMENTE IN CIRCOLAZIONE
L'elenco è in ordine di scadenza.
Il primo codice ISIN appartiene al titolo ordinario, ed è l'unico ISIN che può essere utilizzato per le compravendite sul mercato secondario.
Il secondo codice ISIN (tra parentesi) appartiene al titolo CUM sottoscritto all'emissione e dotato di bonus fedeltà. Non è possibile usare questo ISIN per acquisti sul mercato secondario.

BTP ITALIA 2018/2022 26/11 1,45% IND IT0005351678 (CUM IT0005351660)
BTP ITALIA 2015/2023 20/04 0,50% IND IT0005105843 (CUM IT0005105835)
BTP ITALIA 2017/2023 22/05 0,45% IND IT0005253676 (CUM IT0005253668)
BTP ITALIA 2017/2023 20/11 0,25% IND IT0005312142 (CUM IT0005312134)
BTP ITALIA 2016/2024 11/04 0,40% IND IT0005174906 (CUM IT0005174898)
BTP ITALIA 2016/2024 24/10 0,35% IND IT0005217770 (CUM IT0005217762)
BTP ITALIA 2020/2025 26/05 1,40% IND IT0005410912 (CUM IT0005410904)
BTP ITALIA 2018/2026 21/05 0,55% IND IT0005332835 (CUM IT0005332827)
BTP ITALIA 2019/2027 28/10 0,65% IND IT0005388175 (CUM IT0005388167)
BTP ITALIA 2022/2028 22/11 1,60% IND IT0005517195 (CUM IT0005517187)
BTP ITALIA 2022/2030 28/06 1,60% IND IT0005497000 (CUM IT0005496994)

Blog link utili Btp Italia contenente i riferimenti ai principali post dei vari volumi del thread, faticosamente aggiornato da @money4nothing al quale vanno i più sentiti ringraziamenti a nome di tutti gli utenti del FOL
Link utili BTP Italia
 
Ultima modifica:
Se ho commesso qualche infrazione nell'aprire il 3D chiedo scusa in anticipo... fatemi sapere, grazie :)
 
no, dico sul serio :) ...so che il titolare è @Encadenado ...in sua assenza ho provato a rendermi utile ma non vorrei aver fatto l'esatto contrario :bow:


Encadenado, 25:17.
Il cammino del trader di FOL è minacciato da ogni parte dalle minus degli esseri egoisti e dalle cacs dei titoli malvagi.
Benedetto sia colui che nel nome dei btp e del buon gain, conduce i deboli attraverso la valle della volatilità, perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore delle cedole smarrite. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad shortare, e infine a distruggere il mio portafoglio. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore, quando farò calare la mia vendetta sopra di te!
 
Raga quando esce inflazione provvisoria di novembre? Di solito ultimi giorni del mese giusto?
 
Nei titoli a tasso variabile la cedola viene fissata ad inizio semestre e il pricing è influenzato dalle eventuali variazioni del tasso a breve.

Attualmente i BTP Italia in scadenza sono quotati come tassi fissi. In analogia con i tassi variabili il pricing potrebbe essere influenzato dalle variazioni dell'inflazione nota dei mesi post indicizzazione.
D’accordo, ma stavamo parlando di titoli ad un mese dalla scadenza e qualsiasi variazione del tasso di mercato (ad un mese), avrebbe un’influenza quasi insignificante sulla quotazione.

Il bias è semplicemente nel pensare che il CPI possa solo salire, finendo per considerare impossibile o errato un andamento non lineare.
I dati storici mostrerebbero che un arretramento su mese dell’indice dei prezzi, che vada aldilà della stagionalità negativa di quel mese, potrebbe avvenire solo in un periodo di conclamata e prolungata deflazione.
Intuisco il ragionamento che puoi aver fatto (perché l’ho fatto anch’io), se è vero che in un mese l’indice può salire del 3,3%, nulla vieta che possa scendere quasi altrettanto in uno dei mesi immediatamente successivi, visto che l’attuale inflazione è stata innescata dalla salita dei prezzi delle materie prime energetiche, che sono note per la loro grande volatilità. Quello che però bisogna tenere presente è che le materie prime energetiche impattano direttamente sul paniere dei prezzi con un peso minimale. Il peso prevalente del paniere dei prezzi ricade infatti sui prodotti di fondo, che storicamente hanno una pesantissima “massa inerziale”. La spinta alla salita dei prodotti di fondo è perdurata per molti mesi, pertanto la loro salita non potrà fermarsi o invertirsi in breve tempo, se non in presenza di una disastrosa recessione.
In conclusione, anche se le materie prime energetiche crollassero improvvisamente, non credo assisteremmo ad un immediato crollo dell’indice dei prezzi.

Raga quando esce inflazione provvisoria di novembre? Di solito ultimi giorni del mese giusto?
Si.
Mercoledì 30 novembre ore 11:00

Nel frattempo ho incrementato la risposta.

Vediamo se un mod ci aiuta.
@cricket72 potresti guardare se Encadenado ha già aperto il Volume 25, in alternativa potresti aiutarci aprendolo tu, come sai ? :ave::ave:

Obbligato! :D

P.s.: si sta creando spazio perché credo che @gaiospino stia falcidiando suoi post del thread... pure io ne ho levati un paio, ma non è facile sceglierli... nel frattempo ne approfitto per ringraziarlo per avere rimesso nuovamente nella sua foto profilo un paio di belle cedole di un certo interesse...
Chiedo scusa, non ha trovato il tempo per aprire subito il nuovo capitolo. Ma vedo che ci ha già pensato Test_One che ringrazio, spero solo non ci sarà la necessità di modificare qualcosa in prima pagina per tutta la durata del capitolo n.25, altrimenti dovrò chiedere a Test_One di provvedere.

Comunque, c’è da dire che in un capitolo di 2000 post, ne ho contati solo una ventina interessanti, utili o comunque informativi, il resto consiste perlopiù in banalità, ripetizione ossessiva delle stesse domande, ed OT. Pertanto, al fine di rendere il thread più leggibile e fruibile (non certo per risparmiare capitoli) invito tutti ad intraprendere un comportamento più corretto:
- Evitare di rispondere a qualsiasi domanda per la quale esista già una risposta valida nel capitolo in corso, prima pagina compresa.
- Se proprio si deve rispondere in modo ridondante o se si scrivono banalità, aggiungere in calce “NB: Questo messaggio verrà cancellato entro 24h”, poi bisogna ricordarsi di farlo!
- Periodicamente ricontrollate i vostri post e cancellate quelli completamente inutili (ce ne sono un’infinità).

Comunque, non siate eccessivamente selettivi, anche una risposta appagante o divertente potrebbe essere utile, all'umore collettivo! :yes:
Quindi cancellate solo quelle insulse e completamente inutili, che ripeto sono un'infinità!
 
Ultima modifica:
anche le FS danno 300 euro in più tutti i dipendenti per fine anno, per contenere gli effetti dell'inflazione.

anche io continuo a non vedere i presupposti perchè l'inflazione crolli rapidamente
 
anche le FS danno 300 euro in più tutti i dipendenti per fine anno, per contenere gli effetti dell'inflazione.

anche io continuo a non vedere i presupposti perchè l'inflazione crolli rapidamente

In dicembre arrivano gli arretrati di 3 anni per buona parte degli statali che equivalgono più o meno ad uno stipendio
 
Confocommercio non ha rinnovato il contratto dal 2019, con l'ultimo aumento che sarebbe dovuto essere conferito nel 2017: più aspettano per siglare, più potrebbe diventare oneroso, adesso....
 
anche le FS danno 300 euro in più tutti i dipendenti per fine anno, per contenere gli effetti dell'inflazione.

anche io continuo a non vedere i presupposti perchè l'inflazione crolli rapidamente

Non ho competenze per poterlo dire, però mi sono fatto un'idea confermata da un articolo di Milano finanza. Crollare magari no, ma che rallenti la corsa credo sia molto probabile.
 
Non ho competenze per poterlo dire, però mi sono fatto un'idea confermata da un articolo di Milano finanza. Crollare magari no, ma che rallenti la corsa credo sia molto probabile.

Non rallenta nulla. E' pronta un'altra bomba ad esplodere: l'inverno potrebbe tornare a mostrare in Europa il suo volto più duro e le riserve di gas scarseggiare tra gennaio e febbraio. E oltretutto siamo, purtroppo, ancora all'inizio della guerra.
 
da valutare anche le nuove chiusure per lockdown cinesi che comporteranno una riduzione dell'offerta di merci con conseguente aumento dei prezzi.

rivalutazione pensioni ha stesso effetto così come i rinnovi contrattuali che terranno conto dell'inflazione, è una spirale da cui si esce solo con una bella recessione o alla peggio con... meglio non pensarci
 
. inflazione novambre.jpg
 
Dovremmo chiedere se con la nuova piattaforma sarà possibile l'iscrizione automatica tra un capitolo ed un'altro :rolleyes:
Ultimamente ho seguito poco, anche se ho un pò di liquidità da piazzare entro dicembre..max gennaio.
Oggi ho visto un bel rosso generalizzato sui btp, fissi ed indicizzati che siano...è successo qualcosa di particolare?o semplice routine/storno post salita continua ?
 
Ma non fatevi il patema di cancellare sempre messaggi.
Finito un thread se ne inizia un altro.
Non sono a pagamento :D
 
Se può servire oggi è arrivato un'altra vagonata di prezzi in aumento da sostituire a quelli presenti a scaffale!
Noto che avviene quasi sempre, e cmq in modo massiccio a fine mese e quasi sempre poco prima che accreditino l'RdC..:yes:

prima che l'automobile rallenti speriamo di prendere ancora almeno un paio di cedole belle sostanziose , non tifo per l'inflazione ma visto che sono pieno di btp italia spero di recuperare un minimo di inflazione , prima rallenta meglio è , tanto tutti i risparmi non si riescono a proteggere e quindi alla fine saremo comunque più poveri .
anche perchè investire tutti i risparmi in btp lo trovo rischioso , mentre in altri paesi pagano molto meno , quindi i sudati risparmi si svalutano , era Draghi che quando era alla bce voleva a tutti i costi l'inflazione e a forza di stampare e regalare soldi ora l'hanno avuta fin troppo ....
 
bhe con il bund tedesco ( tripla AAA ) mi sentirei tranquillo soltanto che il rendimento è bassissimo rispetto al nostro...
non so dove l'avevo sentito ma mi pare che il btp 2028 il 51,9 proviene da investitori esteri . ma penso che di tutto il debito sarà così....
paesi esteri che vivono sulle spalle delle tasse che paghiamo noi cittadini sul debito , per questo che sono molto severi con i nostri conti , hanno paura di perdere i loro capitali e la gallina dalle uova doro da continuare a spennare, peggio per noi che non sappiamo stabilizzare il debito e ci tocca pagare una marea di interessi a stranieri che si fanno pasti gratis sul nostro sudore e ci tengono per le @@
sempre che facciamo i compiti e non scoppi una guerra con la bce come ai tempi del berlusca con lo spread alle stelle, che poi il paese come al solito lo hanno risanato sulle spalle dei pensionati , allungando l'età e dando una pensione da fame ai giovani , e poi piangeva la fregnero , non hanno fatto una patrimoniale,hanno tartassato i pensionati , senza contare che per tenere competitive le imprese non potendo più svalutare la moneta hanno svalutato gli stipendi degli operai :wall::wall:
 
quando hanno visto che l'inflazione alzava la testa hanno pensato bene di modificare il paniere in modo da dare meno interessi ,meno stipendi ,meno pensioni ,meno di tutto , e sempre a scapito dei cittadini .
meglio non parlarne di ste cose che ti rovinano la giornata ........
https://www.startmag.it/economia/paniere-istat/
 
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