In questo paese ci sono sempre piu' vecchi

Non so, io ho fatto offerte qui tra Appennino e Garfagnana e non mollano, neanche gli eredi che non pensavo fossero così attaccati al singolo centesimo. Sempre offerte del 30-40% piu' basse rispetto al prezzo boomer.

Io davvero non so prezzare, sono ignorante e le mie valutazioni valgono poco.

Detto ciò, mi pongo 2 domande.

Quali sono i prezzi medi di zona? Com'è il mercato?

Spesso leggo qui sopra svariate analisi, pure corrette, che mirano a conclusioni tranchant sui prezzi finali, tipo i -30/40% citati.

Capisco che gli eredi siano "attaccati al centesimo", ma -30/40 su case da 200mq con giardino significa anche più di 100k euro (nei tuoi link quasi 200k).

Una cosa tipica della provincia (non so se anche in toscana) è che non vi siano poi realmente chissà quante soluzioni immobiliari in vendita oltre al fatto che l'affitto sia tendenzialmente molto poco conveniente. La provincia è anche il luogo dove si pretende un po' di più: più spazi, il giardino, caratteristiche migliori che compensino la distanza dai servizi.
Spesso una quota parte di annunci è anzi esplorativa, giusto per vedere se qualcuno è disposto a tirar fuori i soldi che idealmente vorrebbero.

Due fattori non sono però trascurabili:
- uno è il tempo, per cui avoja ad aspettare che la gente sia affogata dalle spese per svendere al 40% se nel mentre tu da qualche parte devi vivere, magari pagando affitto;
- la seconda è l'unicità degli immobili, per la quale non si compra "il mercato" ma una singola casa. Ciò rende complicato tutto il ragionamento, perché se il prezzo non incontra la volontà del compratore, quest'ultimo non ha la possibilità di comprare immobile identico affianco, ma dovrà cambiare criterio di scelta.

Riassumendo: non importa se il valore di quegli immobili sia già teoricamente ben più basso della richiesta dato che probabilmente tu acquirente hai più bisogno di loro.
 
Non so, io ho fatto offerte qui tra Appennino e Garfagnana e non mollano, neanche gli eredi che non pensavo fossero così attaccati al singolo centesimo. Sempre offerte del 30-40% piu' basse rispetto al prezzo boomer.

Prezzo boomer non esiste ,esiste il prezzo di mercato e quello e' facile da calcolare, poi se tu pensi di prendere queste case tra Appennino e Garfagnana al -30-40% la vedo dura ,nessuno ti regala nulla piuttosto le tengono vuote e ci pagano l'imu ,prova ad offrire una cifra congrua -10% e vedrai che te le vendono...
 
A me sembra invece che in questo forum ci siano i pochi che hanno una visione analitica e razionale della situazione, del problema demografico e del disagio sociale che questo comporta. Questo è uno dei pochi spazi in cui non trova seguito la narrativa del "povero anziano" che invece domina sui canali mainstream (per ovvie ragioni).

La situazione è semplice: da ormai una decina d'anni i giovani lavoratori sono minoranza - per la prima volta nella storia - e questo comporta un indebolimento della loro rappresentanza e del perseguimento dei loro interessi. Tutto qui.

La tua è solo una prima parte della risposta.
L'altra parte è che indebolendo la rappresentana dei lavoratori (o spostando la rappresentanza, come fanno i sindacati confederali, sul solo obiettivo di anticipare il più possibile la pensione), si assiste ad un fenomeno particolare, per cui si cerca in tutti i modi di garantire il welfare attuale, per la sola componente sociale in età avanzata, finanziando il tutto con un deficit che strutturalmente è destinato a crescere (perché banalmente diminuendo i lavoratori, e avendo la tassazione raggiunto un livello massimo sostenibile, diminuisce la fonte di finanziamento dello stato).

E' imbarazzante la mancanza di visione economica verso un futuro che sia maggiore di 5 anni.


Se in un paese la sanità pubblica funziona ovviamente aumenta l'aspettativa di vita, quindi il numero di anziani. In futuro prevedo un peggioramento, quindi ci saranno meno anziani. I giovani di oggi invecchieranno meno. Non ne sarei troppo contento...
Che la sanità pubblica peggiori è vero, ma solo in parte.
Gli ospedali sono ancora presenti in tutti i comuni al di sopra di una certa soglia di abitanti e nessuno viene lasciato morire senza cure.
Gli inviti alla diagnostica precoce sono tanti e puntuali, così come le campagne per migliorare stili di vita personali (anti fumo, anti obesità, etc).

Al netto di esperienze personali (6 mesi di attesa per un esame di routine, periodo covid, etc), con poche centinaia di euro all'anno chiunque può avere tutti gli esami diagnostici richiesti alla propria età, e poi affidarsi al pubblico per cure e interventi (che sono la vera componente costosa, e che lo stato non nega mai).

Quello che rischia di diventare emergenza, in futuro prossimo, è invece il costo del sostentamento di un numero sempre crescente di anziani non autosufficienti (che ricade su familiari giovani distruggendone le vite o durettamente su casse pubbliche).
Qui è inutile parlare di "peggioramento sanità pubblica". Quello che non copre lo stato, va direttamente a carico dei familiari più giovani, che legalmente sono obbligati ad anteporre qualsiasi interesse personale a quello dei genitori (sopra un certo isee, non ci sono ragioni di mutuo/spese per figli/etc che tengano, si devono prima pagare badanti e case di cura ai genitori, anche se le relative spese superano il reddito personale).

IMHO deviare il discorso su discorsi pietisti/patetici "i giovani voglio sterminare gli anziani" è controproducente nel dialogo perché lo porta su binari non razionali
 
La tua è solo una prima parte della risposta.
L'altra parte è che indebolendo la rappresentana dei lavoratori (o spostando la rappresentanza, come fanno i sindacati confederali, sul solo obiettivo di anticipare il più possibile la pensione), si assiste ad un fenomeno particolare, per cui si cerca in tutti i modi di garantire il welfare attuale, per la sola componente sociale in età avanzata, finanziando il tutto con un deficit che strutturalmente è destinato a crescere (perché banalmente diminuendo i lavoratori, e avendo la tassazione raggiunto un livello massimo sostenibile, diminuisce la fonte di finanziamento dello stato).

E' imbarazzante la mancanza di visione economica verso un futuro che sia maggiore di 5 anni.



Che la sanità pubblica peggiori è vero, ma solo in parte.
Gli ospedali sono ancora presenti in tutti i comuni al di sopra di una certa soglia di abitanti e nessuno viene lasciato morire senza cure.
Gli inviti alla diagnostica precoce sono tanti e puntuali, così come le campagne per migliorare stili di vita personali (anti fumo, anti obesità, etc).

Al netto di esperienze personali (6 mesi di attesa per un esame di routine, periodo covid, etc), con poche centinaia di euro all'anno chiunque può avere tutti gli esami diagnostici richiesti alla propria età, e poi affidarsi al pubblico per cure e interventi (che sono la vera componente costosa, e che lo stato non nega mai).

Quello che rischia di diventare emergenza, in futuro prossimo, è invece il costo del sostentamento di un numero sempre crescente di anziani non autosufficienti (che ricade su familiari giovani distruggendone le vite o durettamente su casse pubbliche).
Qui è inutile parlare di "peggioramento sanità pubblica". Quello che non copre lo stato, va direttamente a carico dei familiari più giovani, che legalmente sono obbligati ad anteporre qualsiasi interesse personale a quello dei genitori (sopra un certo isee, non ci sono ragioni di mutuo/spese per figli/etc che tengano, si devono prima pagare badanti e case di cura ai genitori, anche se le relative spese superano il reddito personale).

IMHO deviare il discorso su discorsi pietisti/patetici "i giovani voglio sterminare gli anziani" è controproducente nel dialogo perché lo porta su binari non razionali

Condivido tutto e rilancio: dato che le pensioni INPS sono inflation linked, cosa succederà nel momento in cui avremo un periodo di stagflazione prolungato? Dovremmo adeguare le pensioni del 10% o più per molti anni, mentre al tempo stesso pil e salari (e quindi contributi) restano al palo... Lo stato arriverà a soffocare i propri figli pur di garantire tutto tutto a una generazione di anziani? Non ho la risposta
 
La tua è solo una prima parte della risposta.
L'altra parte è che indebolendo la rappresentana dei lavoratori (o spostando la rappresentanza, come fanno i sindacati confederali, sul solo obiettivo di anticipare il più possibile la pensione), si assiste ad un fenomeno particolare, per cui si cerca in tutti i modi di garantire il welfare attuale, per la sola componente sociale in età avanzata, finanziando il tutto con un deficit che strutturalmente è destinato a crescere (perché banalmente diminuendo i lavoratori, e avendo la tassazione raggiunto un livello massimo sostenibile, diminuisce la fonte di finanziamento dello stato).

E' imbarazzante la mancanza di visione economica verso un futuro che sia maggiore di 5 anni.



Che la sanità pubblica peggiori è vero, ma solo in parte.
Gli ospedali sono ancora presenti in tutti i comuni al di sopra di una certa soglia di abitanti e nessuno viene lasciato morire senza cure.
Gli inviti alla diagnostica precoce sono tanti e puntuali, così come le campagne per migliorare stili di vita personali (anti fumo, anti obesità, etc).

Al netto di esperienze personali (6 mesi di attesa per un esame di routine, periodo covid, etc), con poche centinaia di euro all'anno chiunque può avere tutti gli esami diagnostici richiesti alla propria età, e poi affidarsi al pubblico per cure e interventi (che sono la vera componente costosa, e che lo stato non nega mai).

Quello che rischia di diventare emergenza, in futuro prossimo, è invece il costo del sostentamento di un numero sempre crescente di anziani non autosufficienti (che ricade su familiari giovani distruggendone le vite o durettamente su casse pubbliche).
Qui è inutile parlare di "peggioramento sanità pubblica". Quello che non copre lo stato, va direttamente a carico dei familiari più giovani, che legalmente sono obbligati ad anteporre qualsiasi interesse personale a quello dei genitori (sopra un certo isee, non ci sono ragioni di mutuo/spese per figli/etc che tengano, si devono prima pagare badanti e case di cura ai genitori, anche se le relative spese superano il reddito personale).

IMHO deviare il discorso su discorsi pietisti/patetici "i giovani voglio sterminare gli anziani" è controproducente nel dialogo perché lo porta su binari non razionali

5 anni? L'impressione è che l'orizzonte temporale sia ormai di 5 mesi. Nelle aziende private 5 settimane. Purtroppo in un anno e mezzo lo scenario economico europeo è drasticamente cambiato.
 
Ultima modifica:
Condivido tutto e rilancio: dato che le pensioni INPS sono inflation linked, cosa succederà nel momento in cui avremo un periodo di stagflazione prolungato? Dovremmo adeguare le pensioni del 10% o più per molti anni, mentre al tempo stesso pil e salari (e quindi contributi) restano al palo... Lo stato arriverà a soffocare i propri figli pur di garantire tutto tutto a una generazione di anziani? Non ho la risposta

Finche Inps non fallisce ...
 
Condivido tutto e rilancio: dato che le pensioni INPS sono inflation linked, cosa succederà nel momento in cui avremo un periodo di stagflazione prolungato? Dovremmo adeguare le pensioni del 10% o più per molti anni, mentre al tempo stesso pil e salari (e quindi contributi) restano al palo... Lo stato arriverà a soffocare i propri figli pur di garantire tutto tutto a una generazione di anziani? Non ho la risposta

Finche Inps non fallisce ...[
 
Rispondo al leone da tastiera che è venuto a mettere un bollino rosso senza mai partecipare alla discussione.
Ribadisco: che la sanità in Italia abbia subito tagli negli anni non ci piove, che non sia di buona qualità è una stupidaggine.

Le code per le analisi strumentali al sud o in regioni molto "privatizzate" (es lombardia) sono spesso intasate, ma si tratta di interventi fattibili privatamente con poche centinaia di euro/anno (e se il problema di un 65enne sono 500-600 euro/annui, i rischi di non autosufficienza hanno altre cause che non la sanità).
Tutta la popolazione è comunque periodicamente chiamata a campagne di screening verso le insorgenze tumorali più frequenti (mammografia, coloncopia, etc) in maiera del tutto gratuita; le campagne vaccinali (parlo di influenza o malattie dell'infanzia) si riducono a medici che inseguono pazienti complottisti o semplicemente pigri; le cure per malattie accertate sono assicurate a tutti ed ai massimi livelli qualitativi.

Ma cosa credete? che in altri paesi gli anziani stiano un giorno sì e l'altro no al pronto soccorso a farsi prescrivere esami di tutti i tipi?
L'Italia è uno dei paesi al mondo con l'aspettativa di vita più alta al mondo e parlare di "inps che fa morire i vecchi" è di nuova populismo patetico.
 
Da anni sto proponendo i ticket proporzionati all'età: 10 anni ...10 euro 40anni...40 euro 70 anni...70 euro etc. (PS. sono vecchio)

Il metodo piu' corretto secondo me sarebbe l'assicurazione sanitaria obbligatoria che aumenta in relazione all'età e allo stile di vita.
 
Penso che per diventare ricchi una delle strade che si possono percorrere e lavorare sodo per molti anni e potersi poi comprare 3 - 4 immobili .

Certo ma quanti under40 pensi che ci riusciranno rimanendo nel nostro paese?
 
Io davvero non so prezzare, sono ignorante e le mie valutazioni valgono poco.

Detto ciò, mi pongo 2 domande.

Quali sono i prezzi medi di zona? Com'è il mercato?

Spesso leggo qui sopra svariate analisi, pure corrette, che mirano a conclusioni tranchant sui prezzi finali, tipo i -30/40% citati.

Capisco che gli eredi siano "attaccati al centesimo", ma -30/40 su case da 200mq con giardino significa anche più di 100k euro (nei tuoi link quasi 200k).

Una cosa tipica della provincia (non so se anche in toscana) è che non vi siano poi realmente chissà quante soluzioni immobiliari in vendita oltre al fatto che l'affitto sia tendenzialmente molto poco conveniente. La provincia è anche il luogo dove si pretende un po' di più: più spazi, il giardino, caratteristiche migliori che compensino la distanza dai servizi.
Spesso una quota parte di annunci è anzi esplorativa, giusto per vedere se qualcuno è disposto a tirar fuori i soldi che idealmente vorrebbero.

Due fattori non sono però trascurabili:
- uno è il tempo, per cui avoja ad aspettare che la gente sia affogata dalle spese per svendere al 40% se nel mentre tu da qualche parte devi vivere, magari pagando affitto;
- la seconda è l'unicità degli immobili, per la quale non si compra "il mercato" ma una singola casa. Ciò rende complicato tutto il ragionamento, perché se il prezzo non incontra la volontà del compratore, quest'ultimo non ha la possibilità di comprare immobile identico affianco, ma dovrà cambiare criterio di scelta.

Riassumendo: non importa se il valore di quegli immobili sia già teoricamente ben più basso della richiesta dato che probabilmente tu acquirente hai più bisogno di loro.

Ti parlo di posti con decremento annuale della popolazione da almeno 10 anni, zero economia industriale che si riempiono di turisti solo ad agosto. In alcuni borghi sono piu' le case vuote che quelle abitate.

Sulla provincia a contatto con capoluoghi e aree industriali e in particolare nell'area Firenze-Prato-Pistoia per quanto riguarda la mia regione, i prezzi rimangono sempre alti (in relazione ai redditi) con pochi margini di trattativa e sul mercato trovi solo immobili scadenti.
Vedo prezzi e oggetti molto piu' sensati in province piu' ricche delle mie come Varese, Como o Treviso. Lì avrei già trovato qualcosa.

Qui c'è un anomalia dovuta al prestigio turistico dell'intera regione e ne risente anche il rudere disperso a 10km dall'Abetone.

Quello che dici è vero, probabilmente io aspetterò invano, nel frattempo avrò buttato via un sacco di soldi in affitti.
 
Ultima modifica:
Prezzo boomer non esiste ,esiste il prezzo di mercato e quello e' facile da calcolare, poi se tu pensi di prendere queste case tra Appennino e Garfagnana al -30-40% la vedo dura ,nessuno ti regala nulla piuttosto le tengono vuote e ci pagano l'imu ,prova ad offrire una cifra congrua -10% e vedrai che te le vendono...

Appunto, il mercato è l'incontro tra domanda e offerta, e vista la quantità di immobili vuoti sul mercato e il calo demografico il prezzo dovrebbero farlo gli acquirenti.
Già mi tocca acquistare un immobile che inevitabilmente nell'arco della mia vita si deprezzerà sempre di piu' e ci perderò sicuramente soldi.
30-40-50K si possono anche buttare, ma 100-200K magari con mutuo, no.

Il tenere le case vuote non è utile a nessuno, irrigidisce il mercato fino a formare un cartello.

Mi chiedo appunto quanto possa ancora durare questo fenomeno tipicamente Italiano e se faccia bene alla nostra economia.
 
Rispondo al leone da tastiera che è venuto a mettere un bollino rosso senza mai partecipare alla discussione.
Ribadisco: che la sanità in Italia abbia subito tagli negli anni non ci piove, che non sia di buona qualità è una stupidaggine.

Le code per le analisi strumentali al sud o in regioni molto "privatizzate" (es lombardia) sono spesso intasate, ma si tratta di interventi fattibili privatamente con poche centinaia di euro/anno (e se il problema di un 65enne sono 500-600 euro/annui, i rischi di non autosufficienza hanno altre cause che non la sanità).
Tutta la popolazione è comunque periodicamente chiamata a campagne di screening verso le insorgenze tumorali più frequenti (mammografia, coloncopia, etc) in maiera del tutto gratuita; le campagne vaccinali (parlo di influenza o malattie dell'infanzia) si riducono a medici che inseguono pazienti complottisti o semplicemente pigri; le cure per malattie accertate sono assicurate a tutti ed ai massimi livelli qualitativi.

Ma cosa credete? che in altri paesi gli anziani stiano un giorno sì e l'altro no al pronto soccorso a farsi prescrivere esami di tutti i tipi?
L'Italia è uno dei paesi al mondo con l'aspettativa di vita più alta al mondo e parlare di "inps che fa morire i vecchi" è di nuova populismo patetico.

a Milano con pochi euro hai accesso tramite centri tipo il sant'agostino a praticamente tutti gli esami possibili e immaginabili. Se hai problemi seri poi vai nelle mani della sanità pubblica.

Casualmente ho due conoscenti, uno americano e uno italiano che hanno nel 21 subito un intervento di asportazione della prostata (grande intervento).
L'italiano lo ha fatto al San Raffaele, in maniera totalmente gratuita.
L'americano in un ospedale a pagamento con l'assicurazione, e l'intervento è costato intorno ai 180k $.

nel 22 il mio conoscente americano ha fatto fatica a trovare una assicurazione accettabile, paga comunque una cifra che un italiano non paga nemmeno in 10 anni di screening a pagamento... mi risulta comunque che funzioni così ovunque è prevista solo sanità privata.
 
Ti parlo di posti con decremento annuale della popolazione da almeno 10 anni, zero economia industriale che si riempiono di turisti solo ad agosto. In alcuni borghi sono piu' le case vuote che quelle abitate.

Sulla provincia a contatto con capoluoghi e aree industriali e in particolare nell'area Firenze-Prato-Pistoia per quanto riguarda la mia regione, i prezzi rimangono sempre alti (in relazione ai redditi) con pochi margini di trattativa e sul mercato trovi solo immobili scadenti.
Vedo prezzi e oggetti molto piu' sensati in province piu' ricche delle mie come Varese, Como o Treviso. Lì avrei già trovato qualcosa.

Qui c'è un anomalia dovuta al prestigio turistico dell'intera regione e ne risente anche il rudere disperso a 10km dall'Abetone.

Quello che dici è vero, probabilmente io aspetterò invano, nel frattempo avrò buttato

Non so se c'entra il turismo, perché anche in Emilia non abbassavano mai prezzi, piuttosto lasciavano marcire le case. In Veneto è molto più facile che la gente svenda.
 
a Milano con pochi euro hai accesso tramite centri tipo il sant'agostino a praticamente tutti gli esami possibili e immaginabili. Se hai problemi seri poi vai nelle mani della sanità pubblica.

Casualmente ho due conoscenti, uno americano e uno italiano che hanno nel 21 subito un intervento di asportazione della prostata (grande intervento).
L'italiano lo ha fatto al San Raffaele, in maniera totalmente gratuita.
L'americano in un ospedale a pagamento con l'assicurazione, e l'intervento è costato intorno ai 180k $.

nel 22 il mio conoscente americano ha fatto fatica a trovare una assicurazione accettabile, paga comunque una cifra che un italiano non paga nemmeno in 10 anni di screening a pagamento... mi risulta comunque che funzioni così ovunque è prevista solo sanità privata.

Appunto.
La leggenda che "la sanità italiana è depredata e lascia morire la gente in casa" vale tanto i pensionati che non arrivano alla fine del mese.

Esisteranno casi singoli di disservizi, per carità, ma la situazione è quella di un welfare molto inclusivo, soprattutto verso la terza età.

Che poi appunto una ecografia di screening la paghi 60euro nel centro dietro casa. Non capisco la volontà di doverla fare per forza in ospedale pubblico se non hanno posto (che paghi quasi di più tra benzina, parcheggio, ticket, etc).
 
Il metodo piu' corretto secondo me sarebbe l'assicurazione sanitaria obbligatoria che aumenta in relazione all'età e allo stile di vita.
Si, potrebbe essere un'idea.
Sullo stile di vita però ho una osservazione: chi fuma, beve superalcolici, mangia molto, si muove poco...grava sul sistema sanitario. Ma chi è vecchietto e troppo sano grava sulle pensioni!
 
Appunto.
La leggenda che "la sanità italiana è depredata e lascia morire la gente in casa" vale tanto i pensionati che non arrivano alla fine del mese.

Esisteranno casi singoli di disservizi, per carità, ma la situazione è quella di un welfare molto inclusivo, soprattutto verso la terza età.

Che poi appunto una ecografia di screening la paghi 60euro nel centro dietro casa. Non capisco la volontà di doverla fare per forza in ospedale pubblico se non hanno posto (che paghi quasi di più tra benzina, parcheggio, ticket, etc).

infatti, ormai nei centri privati quasi tutte le prestazioni costano meno del ticket...
 
Certi immobili non influenzeranno il mercato neppure tra 30 anni quando i proprietari boomer saranno quasi tutti morti.
La villa da 300 metri nell'entroterra novarese o pistoiese, semplicemente non la vorrà nessuno e verrà rasa al suolo.

Ci sono villette isolate con grandi giardini, fuori città e ci vuole coraggio di questi tempi starci con la famiglia, possono pure abbassare il prezzo, ma in posti isolati nessuno vuole più andare.....
 
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