Proprio perché è un fatto matematico che il TIR applicato ai flussi semestrali è diverso dal TIR applicato a flussi annuali (chiaramente con cedole annuali doppie di quelle semestrali), riprendendo un attimo l'esempio citato,
secondo la convenzione, il TIR "annuo" di
riferimento è pari al
10%, nonostante il risultato "matematico", applicato correttamente alle cedole semestrali viene 10,25%.
Perché viene preso il 10% come riferimento ufficiale e non 10,25%?
Si considera il 10% perché è il doppio del TIR "semestrale", che è pari al 5%.
Mi riferisco a TIR annuali se t(t_0 + 1 anno) = 1.
Analogamente mi riferisco a TIR semestrali se t(t_0 + 6 mesi) = 1. È collegato esattamente al discorso che facevi quando scrivevi:
In altre parole il TIR ufficiale è un tasso annuo, tuttavia non si prende -come la definizione suggerirebbe- un TIR annuo, ma il doppio di un TIR semestrale....
Equivalentemente, ma di gran lunga molto più semplicemente, il TIR di riferimento è il TIR annuo applicato a cedole annuali, nonostante generalmente le obbligazioni pagano cedole semestrali. Così mi sembra molto più evidente accettare il perché si prende come riferimento 10 e non 10,25.
Ti metto questo schema così forse ti è più chiaro
Vedi l'allegato 2857412
Tutto questo come se non bastasse a complicare un discorso già arduo di suo.
Come se chi fa queste convenzioni goda nel rendere la trattazione sempre più complessa e meno comprensibili alle persone comuni.