Mutuo prima casa variabile, che fare ora?

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natty81

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Buongiorno nel 2018 ho fatto il mio primo Mutuo Prima Casa, del valore di 180.000 euro
Il direttore mi consiglio il tasso Variabile, ai tempi era allo 0,86 . Pagavo una rata mensile di 550 euro circa.
Il mutuo è di durata trentennale.
Oggi la rata è aumentata drasticamente , hli interessi sono a 2,75 e si parla di 750 euro mensili, e ogni mese la vedo lievitare.
Ora ho chiesto in banca e mi faranno sapere nei prossimi giorni , se passare a tasso fisso , quale interesse mi potranno applicare.
Quale è secondo voi la mossa migliore? purtroppo i direttori delle banche "giustamente" guardano sempre i propri interessi, quindi vorrei anche un consiglio da questo forum e gente esperta come voi.
Tasso fisso sempre da loro?
Continuare con il variabile?
Surrogare in un altra banca?
grazie
 
Buongiorno nel 2018 ho fatto il mio primo Mutuo Prima Casa, del valore di 180.000 euro
Il direttore mi consiglio il tasso Variabile, ai tempi era allo 0,86 . Pagavo una rata mensile di 550 euro circa.
Il mutuo è di durata trentennale.
Oggi la rata è aumentata drasticamente , hli interessi sono a 2,75 e si parla di 750 euro mensili, e ogni mese la vedo lievitare.
Ora ho chiesto in banca e mi faranno sapere nei prossimi giorni , se passare a tasso fisso , quale interesse mi potranno applicare.
Quale è secondo voi la mossa migliore? purtroppo i direttori delle banche "giustamente" guardano sempre i propri interessi, quindi vorrei anche un consiglio da questo forum e gente esperta come voi.
Tasso fisso sempre da loro?
Continuare con il variabile?
Surrogare in un altra banca?
grazie

stringi i denti e aspetta. Ora qualsiasi surroga farai, sara' a condizioni peggiori. Ci dovevi pensare prima, quando i fissi erano bassi se la modifica dei tassi ti turba.
 
🤧

Stessa identica situazione. Mutuo acceso l'anno scorso 175k tasso variabile euribor 3m spread 1.80 rata da 510 euro fino a gennaio di quest'anno..ora 745 euro :wall:
 
Stessa identica situazione. Mutuo acceso l'anno scorso 175k tasso variabile euribor 3m spread 1.80 rata da 510 euro fino a gennaio di quest'anno..ora 745 euro :wall:

scusa, ma l'anno scorso quando? io a settembre 21 ho avuto 1,3... tu come mai hai un tasso così alto, ma addirittura variabile ?
 
Siete carichi per la conferenza stampa delle 14:45?

Non mangiate pensate che poi finisce male :D
 
Buongiorno nel 2018 ho fatto il mio primo Mutuo Prima Casa, del valore di 180.000 euro
Il direttore mi consiglio il tasso Variabile, ai tempi era allo 0,86 . Pagavo una rata mensile di 550 euro circa.
Il mutuo è di durata trentennale.
Oggi la rata è aumentata drasticamente , hli interessi sono a 2,75 e si parla di 750 euro mensili, e ogni mese la vedo lievitare.
Ora ho chiesto in banca e mi faranno sapere nei prossimi giorni , se passare a tasso fisso , quale interesse mi potranno applicare.
Quale è secondo voi la mossa migliore? purtroppo i direttori delle banche "giustamente" guardano sempre i propri interessi, quindi vorrei anche un consiglio da questo forum e gente esperta come voi.
Tasso fisso sempre da loro?
Continuare con il variabile?
Surrogare in un altra banca?
grazie

Le banche guadagnano sia finanziandoti a tasso fisso che a tasso variabile, " i direttori delle banche" quando ti consigliano il tasso variabile lo fanno perché sbagliano, non perché la banca guadagna di più. Detto questo, io nel lontano 2004, feci un mutuo a tasso fisso del 4,8%, perché sembrava un tasso molto conveniente, poi negli anni i tassi sono crollati ed io da una rata di 1,670 euro surrogando e trattando sono passato ad una rata di 1,310 euro; con ciò voglio dire due cose: 1- I tassi possono benissimo continuare a salire, noi non siamo più abituati ma fino al primi anni del millennio i tassi erano almeno doppi rispetto ad oggi, quindi è d'obbligo la prudenza, non vale la pena per pochi euro in meno doverne poi pagare pagare molti di più 2- una volta ottenuto un tasso in caso di successivo calo o addirittura crollo di può sempre surrogare e andare a migliorare la rata.
 
Se LTV>80 surroghi "sta cippa" (cit.)

Parliamo di surroghe quindi di tassi in discesa: se c’è stata una banca che qualche anno prima ti ha concesso un mutuo con ogni probabilità ne troverai un’altra che sarà disponibile alla surroga, a meno di aver comperato un immobile che si è fortemente deprezzato.
 
Parliamo di surroghe quindi di tassi in discesa: se c’è stata una banca che qualche anno prima ti ha concesso un mutuo con ogni probabilità ne troverai un’altra che sarà disponibile alla surroga, a meno di aver comperato un immobile che si è fortemente deprezzato.

Non sarà il tuo caso, ma si cerca la surroga anche perché c'è chi non è più in grado di sostenere la rata del mutuo.
In questi casi la banca subentrante valuta se è il caso di accertare quel rischio o meno e dovendo scegliere preferisce il caso con un LTV basso per evidenti motivi.
 
Io sinceramente cercherei la surroga a priori per risparmio, non per insostenibilità della rata che in teoria, a meno di casi fortuiti, era già sostenibile prima con il fisso.
È altresì vero che nessuna banca si prende la responsabilità di surrogare con un LTV>80%. Non le conviene proprio a conti fatti: devono pagare tutte quelle spese accessorie che prima pagava l'utente e in più a un tasso bassissimo. §Basta pensare allo scorso anno, quando i tassi erano rasoterra e le surroghe avevano tutte un tasso molto più alto.
 
Ma, più che "prendersi la responsabilità", la banca appunto valuta le sue convenienze, per dire tra te che chiederesti la surroga magari avendo un LTV 60, ed io che la chiederei però avendo un LTV 80, a parità di tutte le altre condizioni (durata, importo da mutuare, tasso d'interesse, magari anche posizione della casa, ecc), la banca preferisce surrogare il tuo di mutuo perchè in caso di difficoltà, per lei è più facile/meno difficile dover poi piazzare un immobile dove la sua esposizione creditizia è minore rispetto al valore dell'immobile : al limite alla banca interessa riprendere i suoi soldi, quindi "male che va" per riprendere "il suo" potrebbe pensare di vendere l'immobile con un buon 40% di sconto sul prezzo di mercato; nel mio caso invece non scenderebbe al di sotto del 20%, quindi sarebbe sotto questo aspetto meno appetibile; poi certo che ci potrebbero essere anche altre considerazioni.
 
Certo però che mutui trentennali sono un cappio al collo...ma ne vale la pena?
 
Certo però che mutui trentennali sono un cappio al collo...ma ne vale la pena?

Se la rata è grossomodo equivalente all'affitto, credo si possa fare, ed ovviamente si parla di prima casa, altrimenti l'alternativa quale sarebbe : i ponti?
 
Se la rata è grossomodo equivalente all'affitto, credo si possa fare, ed ovviamente si parla di prima casa, altrimenti l'alternativa quale sarebbe : i ponti?

Hai ragione, da qualche parte bisogna di sicuro vivere.
Mi chiedo solo se non convenga fare mutui di importo più sostenibile e durate più basse.
E ovviamente acquistando immobili che ci si può permettere di possedere, senza fare passi più lunghi della gamba...
Perchè 30 anni sono lunghi, e basta un nulla a volte per far saltare il banco.
Tutto qui
 
Hai ragione, da qualche parte bisogna di sicuro vivere.
Mi chiedo solo se non convenga fare mutui di importo più sostenibile e durate più basse.
E ovviamente acquistando immobili che ci si può permettere di possedere, senza fare passi più lunghi della gamba...
Perchè 30 anni sono lunghi, e basta un nulla a volte per far saltare il banco.
Tutto qui

Alla base di tutto c'è sempre la fortuna e la capacità, io ho fatto un mutuo venticinquennale nel 2004 al 4,8% con un LTV pari al 60% e la rata era pari al 50% del mio reddito che però era in crescita, sono stato fortunato perché poi sono arrivate le lenzuolate di Bersani, e dal 4,8% sono sceso all'1% di interessi, ma mi ritengo anche capace nell'aver calcolato bene il fattore rischi/benefici. Tra gli altri, il ragionamento era: nel momento in cui andrò in pensione ne avrò heggiato una parte quale che sia l'inflazione. La rata del mutuo era superiore del 20% rispetto all'affitto, ora sarebbe meno della metà.
 
Ultima modifica:
Alla base di tutto c'è sempre la fortuna e la capacità, io ho fatto un mutuo venticinquennale nel 2004 al 4,8% con un LTV pari al 60% e la rata era pari al 50% del mio reddito che però era in crescita, sono stato fortunato perché poi sono arrivate le lenzuolate di Bersani, e dal 4,8% sono sceso all'1% di interessi, ma mi ritengo anche capace nell'aver calcolato bene il fattore rischi/benefici. Tra gli altri, il ragionamento era: nel momento in cui andrò in pensione ne avrò heggiato una parte quale che sia l'inflazione. La rata del mutuo era superiore del 20% rispetto all'affitto, ora sarebbe meno della metà.

...esatto...

Di sicuro, come il tuo caso insegna, ci vuole sempre una buona dose di fortuna e pianificazione.
Ma i metodi sono tanti...
Dal 2001 ad oggi ho comprato 3 case e vendute 2...
Mi sono avvicinato a piccoli passi al mio obiettivo finale (la casa in cui attualmente risiedo), ed ora non ho più mutui in essere...
Ma ti devo dire che ho sempre fatto mutui di bassa entità e per un massimo di 15 anni.

Diciamo che la formula magica di sicuro non esiste, però credo (ma posso sicuramente sbagliarmi), che sia molto più conveniente avere un atteggiamento prudente verso l'acquisto dell' abitazione, per non rischiare di trovarsi incastrati in situazioni difficili.
 
...esatto...

Di sicuro, come il tuo caso insegna, ci vuole sempre una buona dose di fortuna e pianificazione.
Ma i metodi sono tanti...
Dal 2001 ad oggi ho comprato 3 case e vendute 2...
Mi sono avvicinato a piccoli passi al mio obiettivo finale (la casa in cui attualmente risiedo), ed ora non ho più mutui in essere...
Ma ti devo dire che ho sempre fatto mutui di bassa entità e per un massimo di 15 anni.

Diciamo che la formula magica di sicuro non esiste, però credo (ma posso sicuramente sbagliarmi), che sia molto più conveniente avere un atteggiamento prudente verso l'acquisto dell' abitazione, per non rischiare di trovarsi incastrati in situazioni difficili.

Siamo perfettamente d'accordo, l'unica cosa che contesto alle persone che adesso chiedono cosa fare del mutuo a tasso variabile è: ma quando i tassi erano sotto l'un per cento cosa aspettavi a farlo fisso: speravi forse che i tassi diventassero negativi (come in realtà è anche avvenuto)? Il lucro era minimo rispetto al rischio a cui andavi incontro. In questo può avere parzialmente ragione Natty81 che accusa il suo direttore di banca, non per conflitto di interesse ma per stupidità.
 
...esatto...

Di sicuro, come il tuo caso insegna, ci vuole sempre una buona dose di fortuna e pianificazione.
Ma i metodi sono tanti...
Dal 2001 ad oggi ho comprato 3 case e vendute 2...
Mi sono avvicinato a piccoli passi al mio obiettivo finale (la casa in cui attualmente risiedo), ed ora non ho più mutui in essere...
Ma ti devo dire che ho sempre fatto mutui di bassa entità e per un massimo di 15 anni.

Diciamo che la formula magica di sicuro non esiste, però credo (ma posso sicuramente sbagliarmi), che sia molto più conveniente avere un atteggiamento prudente verso l'acquisto dell' abitazione, per non rischiare di trovarsi incastrati in situazioni difficili.

pero' probabilmente potevi permettertelo. 15 anni fa, pagando l'affitto (di un monolocale) non riuscivo a mettere via niente, non avevo nessun cuscinetto e i miei non avevano soldi da parte. Che dovevo fare? Ho comprato (con mille dubbi) un monolocale con mutuo di 25 anni, LTV 95%, invece dell'affitto pagavo il mutuo e ho scalato piano piano il capitale. Vendendo ora mi rimarrebbe in tasca un discreto importo, se fossi rimasta in affitto avrei solo pagato a fondo perduto. Inoltre la rata del mutuo è rimasta quella, se ora volessi affittare un monolocale analogo mi costerebbe quasi un 50% in piu' della rata del mio mutuo. E il mio stipendio è quasi un 50% di quello di 15 anni fa, quindi sarei nella stessa condizione, invece ora qualcosina metto da parte e potrei forse puntare a un bilocale, puntando a un LTV piu' basso

quello che voglio dire è che se uno ha i soldi puo' fare benissimo come dici tu, ma se non li ha e non inizia da qualcosa non li avrà mai
 
pero' probabilmente potevi permettertelo. 15 anni fa, pagando l'affitto (di un monolocale) non riuscivo a mettere via niente, non avevo nessun cuscinetto e i miei non avevano soldi da parte. Che dovevo fare? Ho comprato (con mille dubbi) un monolocale con mutuo di 25 anni, LTV 95%, invece dell'affitto pagavo il mutuo e ho scalato piano piano il capitale. Vendendo ora mi rimarrebbe in tasca un discreto importo, se fossi rimasta in affitto avrei solo pagato a fondo perduto. Inoltre la rata del mutuo è rimasta quella, se ora volessi affittare un monolocale analogo mi costerebbe quasi un 50% in piu' della rata del mio mutuo. E il mio stipendio è quasi un 50% di quello di 15 anni fa, quindi sarei nella stessa condizione, invece ora qualcosina metto da parte e potrei forse puntare a un bilocale, puntando a un LTV piu' basso

quello che voglio dire è che se uno ha i soldi puo' fare benissimo come dici tu, ma se non li ha e non inizia da qualcosa non li avrà mai

E anche tu hai ragione, al 100%!
Però hai acquistato un monolocale...voglio dire...non hai sparato troppo alto per capirci...ed ora ne godi i benefici (giustamente!)

Anche io non ho avuto aiuti famigliari (...per carità di Dio...), e sono partito da un bilocale in una località in mezza montagna.
Poi ho venduto (comprato in lire, venduto in euro...gain del 115%), ed ho preso un appartamento con la mia futura moglie nuovo in costruzione.
Venduto (in perdita, preso ai massimi nel 2007), ma ho acquistato una casetta 5 anni fa, approfittando di un mercato in discesa.
Se nel 2007 avessi preso la stessa casa in cui vivo attualmente, l'avrei pagata facilmente il 30-40% in più.

Hai ragione, il difficile è partire; probabilmente conviene partire presto e fare tappe intermedie.
 
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