Lungi da me dare credibilità al Fatto, ma il motivo per dare un reddito di base (che si chiami "di cittadinanza" o "inclusione" o altro non cambia) alle persone ai margini della società è proprio quello di PREVENIRE ulteriori spese che si avranno in futuro a livello sistemico.
PREMESSA: mi riferisco a un meccanismo di sostegno fatto decentemente, che vincoli all'offerta di lavoro il percettore, che preveda stringenti controlli anti truffa e che non si prenda con autocertificazioni "e poi vediamo". Chiaramente l'assegno dev'essere congruo in entrambi i sensi, non disincentivare il lavoro da una parte e sufficiente da non essere inutile.
Gli individui più deboli sono anche i meno istruiti, quelli che mangiano e si curano peggio, oltre che ovviamente quelli più facilmente avvicinabili dagli ambienti criminali.
Ironicamente ci si chiede "eh ma lo spaccino mica smette per il reddito". Vero. Però è molto probabile che con un minimo di sostegno economico magari la % di quelli che si perdono scende, magari riescono a studiare di più, magari fanno altre scelte nella vita.
Queste persone, meno istruite e dalle condizioni di partenza misere, oltre all'aspetto criminale, finiranno più facilmente per curarsi male richiedendo maggiori cure al SSN nel lungo termine, o ancora saranno soggette ad altri tipi di programmi di assistenza una volta divenuti irrecuperabili.
Nel caso del reddito per me è sacrosanto il "perché", ma bisogna lavorare molto sul "come".
