Italiana arrestata in Iran: “Aiutatemi ad uscire”

Sperando che la liberino il prima possibile, ma non ho capito cosa fa nella vita per mantenersi....che lavoro fa?

fa la turista lavorante, si ferma in determinati posti e lavora li, in australia si è fermata un anno ha fatto la cameriera e poi ha lavorato in una farm, uguale in islanda, lavora e risparmia all'osso per poi poter mantenersi i viaggi, certo quando è in pakistan o in iran dubito che possa lavorare, in quei posti fa solo la turista cercando comunque sempre di risparmiare, dice di vivere con 5 dollari al gg e per farlo dorme prevalentemente in tenda o ospitata da amici.
 
Sperando che la liberino il prima possibile, ma non ho capito cosa fa nella vita per mantenersi....che lavoro fa?

Fa la travellers/influencer.
Scrive sul blog delle proprie esperienze nei viaggi...un blog neanche tanto frequentato e conosciuto.

Come dire che non fa un .asso

I suoi comunque hanno una conosciutissima e avviatissima libreria a Roma.
Forse è una tale scassa(b)alle che sono felici che se ne stia il più lontano possibile da loro.
 
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Di Iran, cultura millenaria e antimperialismo.
《Quando Ahmadinejad fu eletto presidente dell'Iran, con un plebiscito che coinvolse anche le tante etnie del paese, compresi gli azeri del nord, con la mente tornai indietro all'ultima immagine che un periodico italiano, forse Panorama o l'Espresso, non ricordo bene, restituiva dell'ormai morente padre della rivoluzione iraniana, forse la prima veritiera di quell'uomo che la solita stampa manipolata aveva nel corso dei decenni presentato come il nuovo Hitler: un uomo sostanzialmente povero, che viveva in una umile stanzetta vegliato dai soli parenti più stretti, senza alcun orpello o simbolo di potere attorno a sé. Così anche Ahmadinejad: da sempre chiuso in vestiti troppo grandi per lui, anche da presidente aveva continuato a vivere nell'area più popolare di teheran,spostandosi in metro o a bordo di una vecchia utilitaria, senza scorta e senza alcun simbolo esteriore di potenza. Mi vengono in mente loro due ogniqualvolta io senta parlare di Iran con gli occhiali offuscati di un anti-islamismo di maniera, dimenticando che la lotta decennale di questo paese per restare fuori dalle grinfie dell'imperialismo, è stata ed è sostanzialmente, una lotta terzomondista, antiimperialista e antiglobalista. Se non si comprende ciò non si comprende neanche la grande complessità di questo paese dalla storia millenaria, che, da mossadeq ad oggi, il rapace imperialismo americano tenta reiteratamente di corrodere dall'interno, non riuscendogli di affrontarlo ad armi pari.
Allontaniamoci anche solo per un attimo dalla palude malsana del pensiero eurocentrico, e riflettiamo su quale fonte d'ispirazione siano stati per gran parte del mondo non occidentale tutti questi paesi che coraggiosamente si sono opposti all'egemonia del dollaro, pagando prezzi altissimi ma continuando a resistere. Riuscendo a proporre una terza via in un periodo in cui il " brics" era ancora di là da venire. Rivendicando la propria sovranità ed il diritto di stringere rapporti di amicizia e cooperazione indipendendentemente dai diktat del dipartimento di stato americano. Mantenendo relazioni integre con Russia , cina e tutti i paesi emergenti dell'area euroasiatica.
Continuando ad opporsi di fatto al sionismo in quanto dottrina essenzialmente razzista e suprematista. Intervenendo con le armi in libano nel 2006, ovviamente l'iran, per evitare che quel paese venisse ingoiato in un sol boccone da Israele. Toynbee ha scritto che una civiltà che deve affrontare sfide letali produce leaders severi e guerrieri, in grado di accettare la sfida. Ed è racchiusa in queste tre righe la realtà di ciò che accade in iran.》

Rossella Ahmad, Napoli.
 
Di Iran, cultura millenaria e antimperialismo.
《Quando Ahmadinejad fu eletto presidente dell'Iran, con un plebiscito che coinvolse anche le tante etnie del paese, compresi gli azeri del nord, con la mente tornai indietro all'ultima immagine che un periodico italiano, forse Panorama o l'Espresso, non ricordo bene, restituiva dell'ormai morente padre della rivoluzione iraniana, forse la prima veritiera di quell'uomo che la solita stampa manipolata aveva nel corso dei decenni presentato come il nuovo Hitler: un uomo sostanzialmente povero, che viveva in una umile stanzetta vegliato dai soli parenti più stretti, senza alcun orpello o simbolo di potere attorno a sé. Così anche Ahmadinejad: da sempre chiuso in vestiti troppo grandi per lui, anche da presidente aveva continuato a vivere nell'area più popolare di teheran,spostandosi in metro o a bordo di una vecchia utilitaria, senza scorta e senza alcun simbolo esteriore di potenza. Mi vengono in mente loro due ogniqualvolta io senta parlare di Iran con gli occhiali offuscati di un anti-islamismo di maniera, dimenticando che la lotta decennale di questo paese per restare fuori dalle grinfie dell'imperialismo, è stata ed è sostanzialmente, una lotta terzomondista, antiimperialista e antiglobalista. Se non si comprende ciò non si comprende neanche la grande complessità di questo paese dalla storia millenaria, che, da mossadeq ad oggi, il rapace imperialismo americano tenta reiteratamente di corrodere dall'interno, non riuscendogli di affrontarlo ad armi pari.
Allontaniamoci anche solo per un attimo dalla palude malsana del pensiero eurocentrico, e riflettiamo su quale fonte d'ispirazione siano stati per gran parte del mondo non occidentale tutti questi paesi che coraggiosamente si sono opposti all'egemonia del dollaro, pagando prezzi altissimi ma continuando a resistere. Riuscendo a proporre una terza via in un periodo in cui il " brics" era ancora di là da venire. Rivendicando la propria sovranità ed il diritto di stringere rapporti di amicizia e cooperazione indipendendentemente dai diktat del dipartimento di stato americano. Mantenendo relazioni integre con Russia , cina e tutti i paesi emergenti dell'area euroasiatica.
Continuando ad opporsi di fatto al sionismo in quanto dottrina essenzialmente razzista e suprematista. Intervenendo con le armi in libano nel 2006, ovviamente l'iran, per evitare che quel paese venisse ingoiato in un sol boccone da Israele. Toynbee ha scritto che una civiltà che deve affrontare sfide letali produce leaders severi e guerrieri, in grado di accettare la sfida. Ed è racchiusa in queste tre righe la realtà di ciò che accade in iran.》

Rossella Ahmad, Napoli.
Non una parola sui diritti delle donne in Iran.
 
Non una parola sui diritti delle donne in Iran.

qui da noi la schlein e la braidotti parlano anche per loro ahinoi!
ora il bello che quella che doveva metterle zitte si riveler assai probabilmente come la quinta colonna della sinistra dentro la destra.
 
fa la turista lavorante, si ferma in determinati posti e lavora li, in australia si è fermata un anno ha fatto la cameriera e poi ha lavorato in una farm, uguale in islanda, lavora e risparmia all'osso per poi poter mantenersi i viaggi, certo quando è in pakistan o in iran dubito che possa lavorare, in quei posti fa solo la turista cercando comunque sempre di risparmiare, dice di vivere con 5 dollari al gg e per farlo dorme prevalentemente in tenda o ospitata da amici.


Ritengo ovvio che l'Italia debba fare tutto il possibile per liberarla.

Comunque non capisco e non approvo che una ragazza da sola (ma anche un ragazzo da solo) non abbia continuato a girare in Australia, Islanda e poi piuttosto non sia andata in luoghi simili come ad esempio Norvegia, Svezia, Portogallo, Grecia, Nuova Zelanda, Canada, eccetera.

Tra l'altro ritengo che pericoli e insidie siano ovunque ma che in alcuni luoghi siano più scansabili o gestibili con accortezze più chiare da comprendere e da seguire.
 
Ritengo ovvio che l'Italia debba fare tutto il possibile per liberarla.

Comunque non capisco e non approvo che una ragazza da sola (ma anche un ragazzo da solo) non abbia continuato a girare in Australia, Islanda e poi piuttosto non sia andata in luoghi simili come ad esempio Norvegia, Svezia, Nuova Zelanda, Canada, eccetera, che tra l'altro pericolo e insidie si rischia di trovarne ovunque ma forse più gestibili con accortezze più chiare da comprendere e da seguire.

Secondo me stiamo gonfiando il caso.

Finora ha sbarcato il lunario.

Ora passerà le sue forche caudine, poi raccoglierà con gli interessi.
 
Vado fuori argomento in parte e rientro nel senso che molti di noi viaggiano con la testa chissà dove, forse hanno ragione loro e diventeranno degli eroi da ricordare, io non credo.

https://www.ansa.it/sito/notizie/mo...bad_a7506ca1-428d-4a1a-8f9e-34818becd1c5.html

I quattro sono accusati di avere disegnato su due carrozze della metro della capitale del Gujarat, nella notte di sabato, poche ore prima dell'inaugurazione di un nuovo ramo della metropolitana da parte del premier indiano Narendra Modi.

L'accusa per loro è di avere danneggiato una pubblica proprietà, per un danno di 50 mila rupie (circa 600 euro), e di essersi introdotti in aree vietate al pubblico. I writers sono in India con un visto turistico di un mese e sono arrivati a Mumbai da Dubai lo scorso mercoledì.






https://www.repubblica.it/esteri/2022/10/04/news/india_arrestati_writers_italiani-368497681/

India, arrestati 4 writers italiani: hanno scritto "tagliatelle alla salsa" sui vagoni della metropolitana
 
Ritengo ovvio che l'Italia debba fare tutto il possibile per liberarla.

Comunque non capisco e non approvo che una ragazza da sola (ma anche un ragazzo da solo) non abbia continuato a girare in Australia, Islanda e poi piuttosto non sia andata in luoghi simili come ad esempio Norvegia, Svezia, Portogallo, Grecia, Nuova Zelanda, Canada, eccetera.

Tra l'altro ritengo che pericoli e insidie siano ovunque ma che in alcuni luoghi siano più scansabili o gestibili con accortezze più chiare da comprendere e da seguire.

leggengo la sua pagina nel blog che la ospita dice di essere innamorata del pakistan e della sua gente e di aver avuto disagi (non materiali) in islanda, probabilmente, come ogni persona ha le sue preferenze, quando sono a casa al mare il solo pensiero di andare in spiaggia con il caldo a sudare e a scottarmi mi fa venire l'orticaria, eppure vedendo quanti sono giù direi che sono in molti che la pensano diversamente.
 
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leggengo la sua pagina nel blog che la ospita dice di essere innamorata del pakistan e della sua gente e di aver avuto disagi (non materiali) in islanda, probabilmente, come ogni persona ha le sue preferenze, quando sono a casa al mare il solo pensiero di andare in spiaggia con il caldo a sudare e a scottarmi mi fa venire l'orticaria, eppure vedendo quanti sono giù direi che sono in molti che la pensano diversamente.

Al mare si deve stare all'ombra dell'ombrellone per un tempo breve e poi stare in mare a nuotare; non si suda e non ci si scotta poi ognuno ha i suoi gusti o meglio deve conciliare i suoi gusti con quelli dei familiari.
Comunque chi va all'estero per rompere l'anima agli abitanti con le sue manie è bene che ci resti.
 
Certo, gli iraniani (e le iraniane) non hanno motivi per ribellarsi…è una ribellione indotta dalla CIA :rolleyes:
Dimentichi Israele, poi.

in generale quando si vede in situazione diverse la mosca impazzita che incurante della logica oggettiva denuncia ingiustizie per anni, se si vuole capire il perchè c'è solo un metodo certo, seguire i soldi, con certezza assoluta ci sarà sempre qualcuno interessato che la paga, visto che muoversi costa, mangiare costa...............quando invece incontri le stupidelle normali come quella oggetto del treddo basta la prima bastonata per farle chiamare la mamma e smettere per sempre le polemiche nelle trasferte a rischio.
 
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