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La Costituzione è vecchia, ha 70 anni e va modificata, l'Europa non ci piace e va limitata:
Lollobrigida dice che bisogna limitare la sovranità europea nella Costituzione
Ho già capito dove si va a parare: quanto durerà questo Governo se si mette contro l'Europa, investitori istituzionali e compagnia cantante?
Ecco le riforme in cantiere:
Forte e chiaro il messaggio:
«Persino fra i padri costituenti ci fu un dibattito su come scrivere i principi del nostro ordinamento: si veniva da una dittatura e da una guerra sanguinosa. Il mondo era diviso in due blocchi, c’era chi voleva prendere le distanze dall’Urss e chi non troppo. Nessuno vuole stravolgere la Costituzione, non intendiamo toccare i valori fondanti contenuti nella prima parte. Non siamo i primi a chiedere che altre norme vengano riviste: basti pensare al titolo V o alla riforma di Renzi bocciata dal referendum. Noi crediamo che occorra una rivisitazione. A partire dal presidenzialismo», spiega. «E stavolta bisogna fare presto: non vogliamo ripetere l’esperienza del gennaio scorso, quando Mattarella fu costretto al bis per l’incapacità di decisione dei partiti».
Un ddl di Fratelli d’Italia, presentato all’inizio della scorsa legislatura, subordinava i Trattati e gli altri atti dell’Ue alla Costituzione italiana. Lollobrigida ribadisce la necessità di andare in questa direzione: «Il principio della sovranità del diritto comunitario su quello nazionale è oggetto di dibattito anche in altri Paesi. In Germania la Corte costituzionale ha affermato che, fra i due sistemi normativi, prevale sempre quello che più tutela la popolazione tedesca. È un concetto che dovrebbe essere oggetto di riflessione. Sì, la sovranità del diritto Ue va rivista: discutiamone. Anche perché nessuno pensa più, alla luce degli ultimi eventi, che l’Europa sia perfetta».
Lollobrigida dice che bisogna limitare la sovranità europea nella Costituzione
Ho già capito dove si va a parare: quanto durerà questo Governo se si mette contro l'Europa, investitori istituzionali e compagnia cantante?
Ecco le riforme in cantiere:
- Costituzione
- Presidenzialismo
- Ritorno delle province
- Poteri ai sindaci
- Ridiscussione PNNR
- Unioni civili
- Limitazione del diritto comunitario
- Limitazione sovranità comunitaria
Forte e chiaro il messaggio:
«Persino fra i padri costituenti ci fu un dibattito su come scrivere i principi del nostro ordinamento: si veniva da una dittatura e da una guerra sanguinosa. Il mondo era diviso in due blocchi, c’era chi voleva prendere le distanze dall’Urss e chi non troppo. Nessuno vuole stravolgere la Costituzione, non intendiamo toccare i valori fondanti contenuti nella prima parte. Non siamo i primi a chiedere che altre norme vengano riviste: basti pensare al titolo V o alla riforma di Renzi bocciata dal referendum. Noi crediamo che occorra una rivisitazione. A partire dal presidenzialismo», spiega. «E stavolta bisogna fare presto: non vogliamo ripetere l’esperienza del gennaio scorso, quando Mattarella fu costretto al bis per l’incapacità di decisione dei partiti».
