Ecco, punto interessante.
Imho il suffragio universale non deve cambiare e non cambierà.
E' assolutamente vero che una nazione con elevato numero di anziani tenderà a vedere la loro visione come prevalente, per cui la prospettiva sarà tendenzialmente più conservatrice e meno orientata a progresso e innovazione. Allo stesso modo saranno sempre più importanti temi di assistenza e sicurezza rispetto allo sviluppo. Non che l'anziano sia spietato perché l'età lo impone, ma fisiologicamente, pur supportando magari alcune cause che ritiene importanti, difficilmente andrà a supportare movimenti che lo danneggiano direttamente (com'è normale).
Certo, bisogna pure dirlo chiaramente. Una società sempre più anziana è destinata a tramontare, la scelta di politiche poco lungimiranti e orientate al solo breve termine non farà altro che accelerare il processo.
Concordo però sul portare il focus sui rappresentanti. Non voglio limiti legali, ma trovo quantomeno imbarazzante che diversi leader siano oggettivamente molto anziani. Va bene che sono in grande numero, ma mi aspetto che la leadership sia espressione della parte produttiva e dinamica del paese. (Non 30 anni eh, ma mi parrebbe normale avere gente prima della pensione)