non avete pero ancora risposto a: che senso avrebbe per putin farSI saltare il gasdotto quando puo semplicemente chiuderlo accapando qualsiasi scusa? oltretutto il gas in questo caso viene disperso quando cmq anche se na ha tanto avrebbe potuto rivenderlo ,
aggiungo ancora queste altre domande :
1°non poteva ad esempio far saltare il gasdotto che passa in ucraina, molto piu accessibile e che sta ancora alimentado l'ucraina appunto?
2°invece di far saltare il ns a 100 mt di profondita in mare aperto non era piu semplice boicottarlo all'inizio?
3° non puo essere inve stato un semplice incidente come in questo caso?
https://www.laregione.ch/estero/est...ssico-incendio-mare-fuoco-gas-gasdotto-occhio
se gentilemnte mi rispondete vi ringrazio
Credo (anzi sono certo) di aver già dato risposta "anticipata" alla tua domanda principe : "quale vantaggio ne trarrebbe putin dalla totale chiusura dei tubi nel Baltico", so di aver scritto quanto segue proprio in questa discussione o in altra avente stesso oggetto, comunque riporto quanto segue:
Il gaz, russo arriva in occidente (Europa), anche via Ucraina.
L'avvenuta indisponibilità dei tubi baltici, sposta inevitabilmente il centro di gravità della distribuzione del gaz russo in Europa, essenzialmente su di essi (tubi provenienti dall'Ucraina).
Ma, attualmente, c'è il problema guerra in atto, che ad oggi limita quella via di approvvigionamento e, non vi è alcune certezza sul domani (potrebbe cessare anche quella).
L'evento di cui si discute (danneggiamento dei tubi baltici), sposta,a mio avviso, inevitabilmente l'attenzione sull'Ucraina, e questo richiederebbe come prima misura, la ripresa dell'iniziativa diplomatica, soprattutto da parte europea, affinchè le (due) parti in conflitto si decidano a trovare un accordo sul cessate il fuoco (e poi su tutto ciò che da esso ne consegue).
La Russia, vista la disastrosa situazione sul campo, può avere interesse affinché tale iniziativa abbia successo (certo farà qualche manfrina minacciando sfraceli termonucleari turbo-tattici o altro), ma sospetto che ha tutto l'interesse a pensare di porre fine al passo falso iniziato lo scorso 24/FEB.
Tutto questo, si basa sul fatto che è di origine russa la dottrina definita "guerra Ibrida" che appunto sta ad indicare che le guerre si combattono non solo sul campo di battaglia con carriarmatini (più o meno logisticamente malandati i suoi) ma anche con altri mezzi, (non certo quelli aerei, in quanto la sua aeronautica risulta totalmente assente dal campo di battaglia, ma questo è altro discorso).
Prego.