《La stampa occidentale era riuscita a convincerci che già nel 2014 la Russia aveva invaso il Donbass. E da lì tutto era iniziato. Non avevano visto la Rivoluzione Arancione, il colpo di Stato di Maidan, i carri armati di Kiev inviati alle regioni russofone che non ci stavano a vedersi fatto fuori il loro presidente regolarmente eletto a un anno e mezzo dalla fine del mandato. Sarebbe bastato aspettare una nuova elezione presidenziale ma no, non gli bastava più l’alternanza – volevano una nazione nella quale la minoranza (neppure tanto minoranza) fosse completamente esclusa. E i nostri media non hanno visto il fiume di quattrini degli americani per finanziare i gruppi nazionalisti istigati a diventare neonazisti, perché picchiano meglio. E non hanno visto i morti civili, le granate sulle città. Tutto sempre e solo colpa dei russi. Che in effetti alla fine hanno perso la pazienza e di colpe se ne sono prese parecchie. Ma avanti così, oramai si è scoperto che di tutto si può incolpare la Russia e non c’è bisogno neppure di discutere. Questo appiattimento dei nostri mezzi di informazione è arrivato al punto di spianare la strada ad una guerra mondiale. Se arrivi a far saltare un gasdotto che serve come l’oro ai russi (per lo meno in prospettiva), dopo che glielo avevi promesso (Biden 8 febbraio, Nuland 27 gennaio etc..) e riesci a convincere la gente che sono stati i russi, allora hai la strada pronta per la grande guerra. Qualsiasi cosa farai, sarai deresponsabilizzato. Perché tanto è tutta colpa di quegli altri. A priori. I russi a loro volta fanno lo stesso ragionamento – inutile oramai stare a spiegare e discutere, tanto non ci stanno a sentire comunque. Quindi avanti così, fino in fondo. E in fondo c’è quella roba lì. La guerra. Se non ci svegliamo e iniziamo a darci tutti quanti una calmata.
Alessio Trovato.