SARAS: adesso si sale, o no?

Stato
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La Francia si appresta a precettare gli operai delle raffinerie di petrolio da giorni in sciopero per ottenere aumenti contrattuali. L’astensione dal lavoro sta mettendo in ginocchio il Paese: da giorni lunghe code di automobilisti si formano alle stazioni di servizio, che non ricevono regolari approvvigionamenti. La precettazione è stata preannunciata dalla prima ministra Elisabeth Borne, rispondendo a una interrogazione in Parlamento:dovrebbe riguardare da principio i lavoratori della Esso dove la mobilitazione continua nonostante due sindacati abbiano già raggiunto un accordo con la società.

I dipendenti dei due «giganti» degli idrocarburi (Esso e Total) chiedono da tempo un aumento in busta paga che oscilla tra il 7 e il 10% per compensare l’inflazione ma anche per condividere i profitti realizzati dalle due società da quando è esplosa la crisi energetica. La Cgt, il più rappresentativo dei sindacati francesi, ha formulato una richiesta di aumento del 7,5% più un bonus di 6.000 euro. In seguito allo sciopero cinque delle sette raffinerie presenti in Francia si sono già fermate: i dimostranti hanno anche effettuato blocchi ai cancelli rallentando l’entrata e l’uscita dei mezzi. Come detto, alle Esso un accordo tra le parti è già stato raggiunto ma non è stato sottoscritto dalla Cgt i cui aderenti hanno annunciato la prosecuzione dello sciopero; trattative ancora in corso, invece, alla Total.


Ma come, quelli della esso continuano a protestare nonostante l'accordo?
Aspettano la decisione europea per ricominciare a lavorare?

La total è francese non americana, ricordavo una compagnia diversa.

Lo sciopero dei raffinatori francesi per noi è manna : crescono i margini di raffinazione , automaticamente.
 
Francia, sciopero benzina. Véran: "Governo pronto a rimuovere blocchi"
MONDO
11 ott 2022 - 14:27
©Getty
Dopo la chiusura dei distributori di benzina per la difficoltà di approvigionamento e la proroga dello sciopero per i salari indetto dai lavoratori nelle raffinerie, il governo francese minaccia l'intervento delle forze dell'ordine per sbloccare gli impianti e riportare la situazione alla normalità nel Paese

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La carenza di carburante in Francia spinge il governo ad intervenire. Parigi oggi lancia un appello ai lavoratori del settore petrolifero in sciopero per i salari nelle raffinerie, affinché rimuovano i blocchi nei depositi di carburante del Paese. Altrimenti le forze dell'ordine procederanno al sequestro degli impianti. La minaccia di un intervento dello Stato per riportare la situazione alla normalità arriva dal portavoce del governo Olivier Véran, all’indomani della riunione d’emergenza con il primo ministro francese Elisabeth Borne.


Una volta sequestrati chi ci mandano a lavorare?
L'esercito....

se sei precettato è un po' come essere temporaneamente arruolato
 
ma cosa c'entra la tassa con gli americani, o è colpa loro pure questo o se domani piove? Almeno loro hanno una visione strategica noi il nulla, pensiamo solo alle prossime elezioni e come guadagnare qualche voto in più.

Porta pazienza..... probabilmente anche lui figlio di oligarca come quel tizio che bazzicava qui qualche mese fa'.

Chissà che fine ha fatto.... precettato?:D
 
Il maresciallo ha ridotto lo short alcuni giorni fa a valori più alti di quelli odierni. Giornata oggi con notevoli volumi. I volumi elevati ed un -6% farebbe pensare a incremento short. Ma se ha ridotto lo short alcuni giorni fa è non si hanno notizie, perché incrementare lo short a valori più bassi con inoltre margini di raffinazione in crescita? Non ha senso.
Saras si è messa a seguire l'indice amplficando le perdite dei petroliferi chissà se il fondo short non ne ha approfittato x chiudere la posizione?

In ogni caso queste quotazioni sono senza senso a meno che con i derivati non abbia perso mezzo miliardo nel trimestre.

Infine su investing

forte calo Saras (BIT:SRS) che perde il 7% nonostante l'incremento dei margini di raffinazione, in particolare nel diesel, saliti la scorsa settimana a 17,2 dollari al barile da 10,8 della settimana precedente e con i margini che nel quarto trimestre si muovono al di sopra del livello record in media raggiunto nel secondo trimestre dell'anno. Secondo Mediobanca (BIT:MDBI) Securities, "gli investitori restano preoccupati della contrazione della domanda negli Usa, unita ai timori di un rallentamento economico che potrebbe essere globale nei prossimi mesi".

ma a questi di MB chi li paga?
 
Ultima modifica:
Il maresciallo ha ridotto lo short alcuni giorni fa a valori più alti di quelli odierni. Giornata oggi con notevoli volumi. I volumi elevati ed un -6% farebbe pensare a incremento short. Ma se ha ridotto lo short alcuni giorni fa è non si hanno notizie, perché incrementare lo short a valori più bassi con inoltre margini di raffinazione in crescita? Non ha senso.
Saras si è messa a seguire l'indice amplficando le perdite dei petroliferi chissà se il fondo short non ne ha approfittato x chiudere la posizione?

In ogni caso queste quotazioni sono senza senso a meno che con i derivati non abbia perso mezzo miliardo nel trimestre.

Infine su investing

forte calo Saras (BIT:SRS) che perde il 7% nonostante l'incremento dei margini di raffinazione, in particolare nel diesel, saliti la scorsa settimana a 17,2 dollari al barile da 10,8 della settimana precedente e con i margini che nel quarto trimestre si muovono al di sopra del livello record in media raggiunto nel secondo trimestre dell'anno. Secondo Mediobanca (BIT:MDBI) Securities, "gli investitori restano preoccupati della contrazione della domanda negli Usa, unita ai timori di un rallentamento economico che potrebbe essere globale nei prossimi mesi".


ma a questi di MB chi li paga?

Sembra che ci sia collusione tra i fondi short e case di investimento per continuare questo tira e molla. Può anche arrivare la recessione, ma i margini resteranno alti sopra la media storica. Vediamo quanto durerà ancora questo scempio...
 
Sembra che ci sia collusione tra i fondi short e case di investimento per continuare questo tira e molla. Può anche arrivare la recessione, ma i margini resteranno alti sopra la media storica. Vediamo quanto durerà ancora questo scempio...

Quando perdi il 7% dopo che il tuo EMC ha guadagnato il 70% in una settimana....ormai non c'è più studio o previsione che valga qualcosa.....ma è giusto continuare a tenere monitorata la situazione.....





Litasco di Lukoil si traferisce a Dubai:cool:



La sua società commerciale, Litasco, ha trasferito alcune delle sue operazioni a Dubai negli ultimi mesi. Il motivo è che le sanzioni europee contro Mosca stanno spingendo i commercianti in territorio neutrale, affermano fonti commerciali che hanno familiarità con la questione, riporta Reuters .

Litasco, con sede in Svizzera, ha trasferito almeno 15 persone a Dubai, dove in precedenza aveva solo un ufficio di rappresentanza. Le persone del team che si sono trasferite includono il responsabile globale del commercio di petrolio, un trader di distillati medi e il team di reclutamento dell'azienda, hanno affermato fonti che hanno familiarità con la questione. I cittadini russi sono tra coloro che si sono trasferiti a Dubai, hanno detto, aggiungendo che ai dipendenti che si sono trasferiti è stato offerto un aumento di stipendio.

Tuttavia, alcuni membri del personale hanno deciso di lasciare l'azienda, incluso l'ex capo del noleggio David Walker, che è entrato a far parte della società commerciale nigeriana Sahara.

"Si stanno spostando gradualmente a Dubai. Questo è inevitabile viste le sanzioni europee che dal 5 dicembre hanno vietato l'acquisto di petrolio russo. Non avranno nulla a che fare in Svizzera", ha detto una delle fonti dei trader.

Dal 5 dicembre, le entità europee e svizzere non potranno acquistare petrolio greggio offshore russo e da febbraio del prossimo anno saranno banditi anche i prodotti raffinati.

Lukoil ha rifiutato di commentare. In quanto sussidiaria di Lukoil, Litasco ha affermato di non commentare questioni commerciali o commerciali.

Litasco ha scambiato poco meno di 4 milioni di barili al giorno di greggio e prodotti nel 2019, con quasi due terzi di quel volume di greggio di terze parti. La società gestisce quattro raffinerie in Russia, altre tre in Italia, Romania e Bulgaria e detiene una partecipazione del 45% nella raffineria Zeeland nei Paesi Bassi. Il suo stabilimento italiano è stato messo in vendita e ha attirato l'interesse della società di private equity Cross Bridge.

Litasco sta anche valutando la possibilità di spostare la sua sede a Dubai, ha aggiunto un'altra fonte

Una delle fonti ha affermato che Litasco indirizzerà il suo petrolio russo alle sue raffinerie russe e acquisterà più petrolio greggio da paesi terzi per le sue raffinerie europee. I gradi del Mare del Nord Johan Sverdrup e Forties sono tra i gradi di petrolio greggio utilizzati come sostituto del principale grado di esportazione della Russia, gli Urali.

La mossa di Litasco fa parte di una tendenza più ampia di società commerciali che trasferiscono operazioni negli Emirati Arabi Uniti per rimanere nel business russo.


https://manager.bg/компании-профили...stva-chast-ot-targovskite-si-operacii-v-dubai
 
ma cosa c'entra la tassa con gli americani, o è colpa loro pure questo o se domani piove? Almeno loro hanno una visione strategica noi il nulla, pensiamo solo alle prossime elezioni e come guadagnare qualche voto in più.

scusa attila, avevo pensato che il tuo rosso era per un altro post.

Dicevo, giusto per dire e per guardare un po più in la del nome saras, che se la crisi energetica la deve pagare tutto l'occidente, non è giusto che vengano tassate in malo modo solo certe società europee (e neanche tutte) ed il maggiore alleato sguazza ,peraltro comprando asset vari dalle società russe.
Sappiamo tutti che se una società è tassata al 70% ed un altra è tassata al 10%, questo crea una anomalia che porta le società tassate ad investire molto meno se non addirittura a chiudere dato che il rapporto rischio rendimento non è più conveniente e crea anche una concorrenza sleale che porta a situazioni ben peggiori.
Volevo dire solo che per spirito di alleanza, non fosse stato giusto tassare anche le società americane che hanno fatto molti più utili delle nostre. Ma provalo a fare in america a mettere una tassa extra al 50%, provaci.
Esso dall'inizio anno ha fatto più 400%, eni meno 3, così, tanto per dire...........e saras più 27 solo perchè partiva da zero o quasi
 
Oggi ennesima giornata europea di colloqui su price cap, debito comune extratassa ecc ecc.

Vediamo se si conclude qualcosa o ennesimo rinvio.

Non capisco perché il gasolio su investing vedo la quotazione di novembre che è 100 dollari più bassa.
Va beh...

L'unione dei consumatori petroliferi ecc ecc non ha dato i consumi del 3 trimestre ( doveva essere 23 settembre) per problemi tecnici...
Ad oggi ancora niente.
 
(OT)

La tassa sulla nautica introdotta dal gov. monti fu un flop: incasso pari al 12% del preventivato, fuga delle imbarcazioni verso la costa croata e settore in ginocchio.
I precedenti sono, come al solito, ignorati.
 
scusa attila, avevo pensato che il tuo rosso era per un altro post.

Dicevo, giusto per dire e per guardare un po più in la del nome saras, che se la crisi energetica la deve pagare tutto l'occidente, non è giusto che vengano tassate in malo modo solo certe società europee (e neanche tutte) ed il maggiore alleato sguazza ,peraltro comprando asset vari dalle società russe.
Sappiamo tutti che se una società è tassata al 70% ed un altra è tassata al 10%, questo crea una anomalia che porta le società tassate ad investire molto meno se non addirittura a chiudere dato che il rapporto rischio rendimento non è più conveniente e crea anche una concorrenza sleale che porta a situazioni ben peggiori.
Volevo dire solo che per spirito di alleanza, non fosse stato giusto tassare anche le società americane che hanno fatto molti più utili delle nostre. Ma provalo a fare in america a mettere una tassa extra al 50%, provaci.
Esso dall'inizio anno ha fatto più 400%, eni meno 3, così, tanto per dire...........e saras più 27 solo perchè partiva da zero o quasi

lo sport nazionale è dare la colpa agli altri, ma anche basta. Siamo dove siamo solo ed esclusivamente a causa della nostra miopia. Inoltre la crisi energetica è in parte dovuta alla guerra ma in gran parte anche alla speculazione. Se non fossimo ambientalisti de noantri, che sanno dire solo no, forse non avremmo dovuto nemmeno tassare le aziende. E comunque viva gli americani che ci hanno permesso di passare in pochi decenni dall'essere un paese raso al suolo ad essere un membro permanente del G7, protetti da ombrello atomico, tra le migliori industrie della difesa al mondo, etc.. etc.. il nostro male si chiama Politica, non America. A me non pare giusto tassare le aziende americane per 40 anni di assenza di una politica energetica seria da parte nostra. Guarda caso altri paesi non stanno messi male come l'Italia, che dopo la Grecia paga l'elettricità più cara d'Europa (3 volte quello che paga la Germania, cosi per dire)
 
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Oggi ennesima giornata europea di colloqui su price cap, debito comune extratassa ecc ecc.

Vediamo se si conclude qualcosa o ennesimo rinvio.

Non capisco perché il gasolio su investing vedo la quotazione di novembre che è 100 dollari più bassa.
Va beh...

L'unione dei consumatori petroliferi ecc ecc non ha dato i consumi del 3 trimestre ( doveva essere 23 settembre) per problemi tecnici...
Ad oggi ancora niente.

Ennesimo rinvio a settimana prossima per decisioni sull'energia.
Che banda, che banda!!!!

Speriamo avanti tutta con gli scioperi in francia, devono rimanere a secco di benzina!
 
Cose dell'Altro Mondo... Libera nos a mala UE...

Ennesimo rinvio a settimana prossima per decisioni sull'energia.
Che banda, che banda!!!!

Speriamo avanti tutta con gli scioperi in francia, devono rimanere a secco di benzina!

Beh... niente di nuovo. Mi meraviglierei del contrario.

La UE esiste solo come Ente monetario sovranazionale... mentre ognuno dei Paesi membri pensa ai propri interessi (fatta eccezione per l'Italia che non vuole fare i propri interessi e nemmeno ne sarebbe capace...)
 
ntanto, l'operatore polacco Pern ha dichiarato di aver rilevato una perdita in una linea dell'oleodotto Druzhba, che trasporta petrolio dalla Russia all'Europa: lo riferiscono i media internazionali. La Pern ha spiegato che al momento le cause della perdita sono sconosciute. La falla è stata rilevata in una sezione del tubo a circa 70 chilometri dalla città centrale polacca di Plock. La seconda linea dell'oleodotto e altri elementi dell'infrastruttura di Pern funzionano normalmente, ha dichiarato Pern.
 
Certo che i volumi visti ieri non hanno nulla a che fare con i flussi azionari dei giorni immediatamente precedenti, ne' con quelli odierni (al momento). Interessante vedere se le PNC siano cambiate in meglio o in peggio.
 
12.10 Cracks @ Neste Oil

54.95$ Diesel
22.23$ Benza
 
54.95$ Diesel
22.23$ Benza

:D

diventa sempre piu' difficile che il secondo semestre sia peggiore del primo e anzi quasi sicuro che sara' migliore.

Nel caso Ottobre chiudesse a questi livelli e poi avessimo 2 mesi di calo come in estate, avremmo comunque margini emc prossimi a 10dollari nel 2semestre da comparare alla media di 8.2 del 1semestre.
E poi la storia del dollaro.
Potrebbe essere un 30% in piu' sul 1semestre che gia' era lunare. margini emc
 
Ultima modifica:
Debole Saras martedì nonostante il balzo dei margini di raffinazione: alla fine della scorsa settimana si sono attestati a 17,2 dollari/barile contro i 10,8 della precedente. La media di settembre è stata pari a 10,90 usd/brl, ad agosto e a luglio era stata di 7,5 usd/brl. Il margine medio del terzo trimestre 2022 è risultato di 8,6 dollari. Il titolo ha ceduto il 6,65% a 0,9322 euro. I prezzi hanno oscillato tra 0,918 e 0,9904 euro. Il quadro grafico è caratterizzato dalla violazione il 15 settembre del minimo del 15 luglio a 1,0485 euro, livello divenuto di resistenza e toccato dal basso il 3 ottobre senza che i prezzi riuscissero a tornarne al di sopra. Il segnale ribassista resta quindi confermato, i prezzi potrebbero ora scendere fino a 0,65 euro. Conferme in questo senso sotto 0,80. Solo sopra area 1 euro emergerebbero i primi indizi di ripresa, ulteriori conferme al superamento di 1,05, target a 1,20 euro.
 
Debole Saras martedì nonostante il balzo dei margini di raffinazione: alla fine della scorsa settimana si sono attestati a 17,2 dollari/barile contro i 10,8 della precedente. La media di settembre è stata pari a 10,90 usd/brl, ad agosto e a luglio era stata di 7,5 usd/brl. Il margine medio del terzo trimestre 2022 è risultato di 8,6 dollari. Il titolo ha ceduto il 6,65% a 0,9322 euro. I prezzi hanno oscillato tra 0,918 e 0,9904 euro. Il quadro grafico è caratterizzato dalla violazione il 15 settembre del minimo del 15 luglio a 1,0485 euro, livello divenuto di resistenza e toccato dal basso il 3 ottobre senza che i prezzi riuscissero a tornarne al di sopra. Il segnale ribassista resta quindi confermato, i prezzi potrebbero ora scendere fino a 0,65 euro. Conferme in questo senso sotto 0,80. Solo sopra area 1 euro emergerebbero i primi indizi di ripresa, ulteriori conferme al superamento di 1,05, target a 1,20 euro.

Ma sì, 0,6…praticamente ai livelli di pandemia. :wall::wall::wall:
 
:D

diventa sempre piu' difficile che il secondo semestre sia peggiore del primo e anzi quasi sicuro che sara' migliore.

Nel caso Ottobre chiudesse a questi livelli e poi avessimo 2 mesi di calo come in estate, avremmo comunque margini emc prossimi a 10dollari nel 2semestre da comparare alla media di 8.2 del 1semestre.
E poi la storia del dollaro.
Potrebbe essere un 30% in piu' sul 1semestre che gia' era lunare. margini emc

Intanto più i margini salgono, più il petrolio sale e più lei scende.

Dopo la sfuriata di volumi ieri con - 7% oggi siamo tornati senza volumi e volatilità con tendenza a tirarla giù.


Opec taglia stime domanda greggio - 0.5mln bg
 
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