Alla fine, la vera bipolarizzazione di questa campagna è stata RDC si RDC no

gorio

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28/10/08
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Sembra un secolo fa quando il vespone si fregava le mani pregustando l'esclusiva dello scontro finale, con scenario plastico alle spalle, tra Occhi di Tigre e l'Eterna Ragazzina della Garbatella, l'AGCOM gli ha tolto l'imbarazzo di dover gestire, in seguito, quel che sarebbe stato il flop più soporifero ed inutile del secolo, più che Mohamed Alì contro Joe Frazier, la partita del cuore attori oramai semisconosciuti Vs cantanti trombati, in favore del randagismo.
Non sappiamo come andranno a finire queste elezioni, di sicuro conosciamo come è stata condotta questa campagna elettorale e, si sa, non ci sono più le campagne elettorali di una volta signora mia, l'ultima poi è sempre la più brutta di tutte, un po' come gli autunni piovosi e l'estati calde.
Giuseppe Conte era un signore che di mestiere faceva l'avvocato, non un avvocato qualunque in vero, professore universitario, facente parte di quel che un tempo si sarebbe detta borghesia agiata ed illuminata di un paese, di sicuro lui un mestiere e molto ben remunerato l'aveva, altrettanto certamente era un dilettante, improvvisato, della politica.
C'è da domandarsi, quindi, cosa abbia pesato di più tra queste cause: sua abilità, fortuna del principiante, insipienza congiurata in suo favore dei suoi avversari, tutti politici professionisti da diversi decenni, nel produrre la convergenza di una serie di circostanze che si sono succedute in suo beneficio e di un movimento prima alla deriva, in serie e non esaustivamente:
- scissione guidata dello sciagurato Di Maio, pifferaio di una sessantina di topolini che, per salvare lui, vanno a suicidarsi altrove e fuori dal movimento, anzi, dentro la pancia del PD. Che sia stato un cavallo di Troia del perfido Casalino Odisseo?
- caduta del governo Draghi, a dire di Conte ed oggi così appare, per il rifiuto del premier ad assumere o solo prendere in considerazione un'agenda sociale. Letta allora caccia dal Tempio draghista i 5S, in onore dell'agenda Draghi, subito dopo arriva lo tsunami bollette e rincari;
- Renzi che tutti i giorni attacca il RDC e Conte, oggettivamente un grosso aiuto per chi viene attaccato, da apparire quasi sospetto;
- Meloni che s'incarta sul RDC, tanto da costringerla a continui aggiustamenti, in ogni caso facendole perdere l'abbrivio iniziale e chiudere, stancamente, al sud, apparendo come chi, brillante protagonista di una serata mondana fino alla metà di questa, in finale tenta di riparare, goffamente, ad un gesto imperdonabile e scortese scappato per eccesso di sicurezza ed ὕβϱις, con delle scuse poco sentite e di prammatica.
Siccome tutti questi, al contrario di Conte chi (?), come brillantemente lo definivano le sagaci penne politiche del nostro giornalismo, altri mestieri, veri, non l'avevano, bensì erano e sono professionisti della politica, c'è da domandarsi se era poi difficile capire che, in questa campagna elettorale, tutto dovevano fare fuorché attaccare lo stesso Conte, tanto meno da parte di Renzi e Di Maio, nonché, soprattutto, il RDC, non solo per lo strumento in sé, bensì e soprattutto per la simbologia che questo oramai rappresenta, ossia l'attenzione verso una fascia di popolazione, dentro la quale una ben più vasta, purtroppo, teme di scivolare, più in generale che tipo di società si vuole, la vera scelta di campo emersa nei fatti.
Vedremo l''esito delle urne, se queste premieranno i 5S, Conte dovrà fare i complimenti a se stesso e chi lo ha affiancato ed aiutato durante la maratona elettorale, non di meno ringraziare pubblicamente i professionisti della politica e gli illuminati notisti politici, che in quel modo gliel'hanno apparecchiata.
 
Sembra un secolo fa quando il vespone si fregava le mani pregustando l'esclusiva dello scontro finale, con scenario plastico alle spalle, tra Occhi di Tigre e l'Eterna Ragazzina della Garbatella, l'AGCOM gli ha tolto l'imbarazzo di dover gestire, in seguito, quel che sarebbe stato il flop più soporifero ed inutile del secolo, più che Mohamed Alì contro Joe Frazier, la partita del cuore attori oramai semisconosciuti Vs cantanti trombati, in favore del randagismo.
Non sappiamo come andranno a finire queste elezioni, di sicuro conosciamo come è stata condotta questa campagna elettorale e, si sa, non ci sono più le campagne elettorali di una volta signora mia, l'ultima poi è sempre la più brutta di tutte, un po' come gli autunni piovosi e l'estati calde.
Giuseppe Conte era un signore che di mestiere faceva l'avvocato, non un avvocato qualunque in vero, professore universitario, facente parte di quel che un tempo si sarebbe detta borghesia agiata ed illuminata di un paese, di sicuro lui un mestiere e molto ben remunerato l'aveva, altrettanto certamente era un dilettante, improvvisato, della politica.
C'è da domandarsi, quindi, cosa abbia pesato di più tra queste cause: sua abilità, fortuna del principiante, insipienza congiurata in suo favore dei suoi avversari, tutti politici professionisti da diversi decenni, nel produrre la convergenza di una serie di circostanze che si sono succedute in suo beneficio e di un movimento prima alla deriva, in serie e non esaustivamente:
- scissione guidata dello sciagurato Di Maio, pifferaio di una sessantina di topolini che, per salvare lui, vanno a suicidarsi altrove e fuori dal movimento, anzi, dentro la pancia del PD. Che sia stato un cavallo di Troia del perfido Casalino Odisseo?
- caduta del governo Draghi, a dire di Conte ed oggi così appare, per il rifiuto del premier ad assumere o solo prendere in considerazione un'agenda sociale. Letta allora caccia dal Tempio draghista i 5S, in onore dell'agenda Draghi, subito dopo arriva lo tsunami bollette e rincari;
- Renzi che tutti i giorni attacca il RDC e Conte, oggettivamente un grosso aiuto per chi viene attaccato, da apparire quasi sospetto;
- Meloni che s'incarta sul RDC, tanto da costringerla a continui aggiustamenti, in ogni caso facendole perdere l'abbrivio iniziale e chiudere, stancamente, al sud, apparendo come chi, brillante protagonista di una serata mondana fino alla metà di questa, in finale tenta di riparare, goffamente, ad un gesto imperdonabile e scortese scappato per eccesso di sicurezza ed ὕβϱις, con delle scuse poco sentite e di prammatica.
Siccome tutti questi, al contrario di Conte chi (?), come brillantemente lo definivano le sagaci penne politiche del nostro giornalismo, altri mestieri, veri, non l'avevano, bensì erano e sono professionisti della politica, c'è da domandarsi se era poi difficile capire che, in questa campagna elettorale, tutto dovevano fare fuorché attaccare lo stesso Conte, tanto meno da parte di Renzi e Di Maio, nonché, soprattutto, il RDC, non solo per lo strumento in sé, bensì e soprattutto per la simbologia che questo oramai rappresenta, ossia l'attenzione verso una fascia di popolazione, dentro la quale una ben più vasta, purtroppo, teme di scivolare, più in generale che tipo di società si vuole, la vera scelta di campo emersa nei fatti.
Vedremo l''esito delle urne, se queste premieranno i 5S, Conte dovrà fare i complimenti a se stesso e chi lo ha affiancato ed aiutato durante la maratona elettorale, non di meno ringraziare pubblicamente i professionisti della politica e gli illuminati notisti politici, che in quel modo gliel'hanno apparecchiata.

È da mesi che anticipavo che l'odio della meloni verso gli italiani impoveriti (l' 80% dei rdc non vanno neanche ai giovani, come erroneamente fanno credere) gli sarebbe costato.
E ora consideriamo anche chi ha parenti e amici che chiuderanno attività e potrebbero necessitare di rdc, se cancellano o limitano il rdc dobbiamo considerare che allora quegli aiuti dovrete farli voi di vostra tasca ai vostri parenti in difficoltà (c'è pure un obbligo di Legge ad aiutarli)
 
Ti sbagli: RDC lo vogliono tutti, ma proprio tutti!
 
È da mesi che anticipavo che l'odio della meloni verso gli italiani impoveriti (l' 80% dei rdc non vanno neanche ai giovani, come erroneamente fanno credere) gli sarebbe costato.
E ora consideriamo anche chi ha parenti e amici che chiuderanno attività e potrebbero necessitare di rdc, se cancellano o limitano il rdc dobbiamo considerare che allora quegli aiuti dovrete farli voi di vostra tasca ai vostri parenti in difficoltà (c'è pure un obbligo di Legge ad aiutarli)

Meloni ha fatto una scelta vincente intra coalizione, poiché gli elettori di cdx sono i più feroci avversari del RDC, ai loro occhi oggi lei appare la più credibile tra chi potrebbe abrogarlo, anche in tal modo ha svuotato i c.d. partner, ma i voti sempre quelli sono e la scelta potrebbe essere stata poco lungimirante per la stabilità di un suo governo.
 
Screenshot_20220924_121740.jpg

:clap:
 
Meloni ha fatto una scelta vincente intra coalizione, poiché gli elettori di cdx sono i più feroci avversari del RDC, ai loro occhi oggi lei appare la più credibile tra chi potrebbe abrogarlo, anche in tal modo ha svuotato i c.d. partner, ma i voti sempre quelli sono e la scelta potrebbe essere stata poco lungimirante per la stabilità di un suo governo.

Ha svuotato forza Italia e parte della Lega, ma i voti sono sempre quelli.
 
Quello che non capisco è l'odio per le persone che lavorano.......
 
vedo che continuate a scrivere palle
la moderazione dorme?
 
Meloni ha fatto una scelta vincente intra coalizione, poiché gli elettori di cdx sono i più feroci avversari del RDC, ai loro occhi oggi lei appare la più credibile tra chi potrebbe abrogarlo, anche in tal modo ha svuotato i c.d. partner, ma i voti sempre quelli sono e la scelta potrebbe essere stata poco lungimirante per la stabilità di un suo governo.

palle, la Meloni non ha mai sostenuto di voler togliere l rdc
 
Ps: non solo ha detto e ribadito di volerlo abolire, anche se ha corretto parzialmente (visti i sondaggi traballanti) promettendo generiche elargizioni a chi ha figli piccoli e agli over60 una generica promessa di accompagnamento verso l'età pensionabile (non si sa come), ma ha proprio ribadito che lo vuol togliere ai 50enni che sono proprio quelli più a rischio di incremento dello stato di bisogno a causa della crisi (fare corsi di formazione ai 50enni è solo un business ridicolo per qualche associazione)
 
per gli over 50 che, se perdono il lavoro, non se li piglia più nessuno può avere un senso,
per gli under 50 é un abominio assoluto
 
Ribadisco lo scontro è tra chi lavora e chi sta in poltrona a prendere il reddito.....

Uno sceglie da.che parte stare...
 
Io lavoro in Lombardia da 10 anni e sono strafavorevole al reddito di cittadinanza.

La ritengo una misura degna di un paese civile.

Anche io sono favorevole, ma va riformato....un tot ore al giorno vanno fatte per lavori che servono al comune o territorio di residenza

Dare soldi senza chiedere un impegno minimo è moralmente inaccettabile e favorisce la pigrizia e la lazzaronite, anche perché non è un sostegno temporaneo (tipo naspi)
 
Io lavoro in Lombardia da 10 anni e sono strafavorevole al reddito di cittadinanza.

La ritengo una misura degna di un paese civile.

Pagare le persone per stare su un divano invece di andare a lavorare è uno schiaffo a chi lavora....
 
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