a quando una nuova rivoluzione di ottobre?

terenzio's

bunga bunga man
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ormai mancano pochi giorni....

Secondo me ci siamo vicini.

Fine dell'impero di Pootin e ciao a tutti
 
Per me siete ottimisti, magari qualcosa succede ma serve tempo.
 
i russi sono tutto meno che stupidi ed ora Pootin li sta trattando come se fossero dei perfetti i.dio.ti
 
con questa mobilitazione hanno toccato il fondo, è un attimo girare le armi verso i propri generali invece che verso gli ucraini

No non è sufficiente. Devono mancare i soldi. Come dice plak ci vuole tempo, penso tra 1 o 2 anni. L'america si muoverà con gli alleati dopo le elezioni di mid term.
 
Nella storia non conosco a quasi dei golpe avvenuti seguito di sanzioni economiche, a volte anche con effetti più pesanti di queste.

Può invece il ribaltamento militare esser un pericolo.
Se si vuole un colpo di stato occorre sconfiggerlo militarmente, cosa che forse sta già avvenendo.

Il problema è però diverso.
Non è affatto detto che un eventuale colpo di stato sia più pacifista.

Attualmente Putin è stato costretto ad andare incontro ai falchi russi. Non escluderei che siano loro ad avvantaggiarsi.
Le continue e deliranti dichiarazioni di Medvedev secondo molti sono un suo modo per tentare di proporsi come post Putin più militarista ed anti occidentale.

Io da antiputiniano di lungo corso, non so se sia bene un suo crollo in questo momento
 
Nella storia non conosco a quasi dei golpe avvenuti seguito di sanzioni economiche, a volte anche con effetti più pesanti di queste.

Può invece il ribaltamento militare esser un pericolo.
Se si vuole un colpo di stato occorre sconfiggerlo militarmente, cosa che forse sta già avvenendo.

Il problema è però diverso.
Non è affatto detto che un eventuale colpo di stato sia più pacifista.

Attualmente Putin è stato costretto ad andare incontro ai falchi russi. Non escluderei che siano loro ad avvantaggiarsi.
Le continue e deliranti dichiarazioni di Medvedev secondo molti sono un suo modo per tentare di proporsi come post Putin più militarista ed anti occidentale.

Io da antiputiniano di lungo corso, non so se sia bene un suo crollo in questo momento

Purtroppo in Russia non esiste una cultura socio politica , un sentiment democratico , un rapporto costruttivo con le istituzioni, in Russia si è solo servi di un sistema, pensare è un pericolo, l'unica cosa che funziona in Russia sono le leggi repressive, non esistono i fondamentali per una libera economia di mercato, non esiste un'opposizione che abbia un'idea diversa di governare, di fatto la Russia è un impero medioevale con gli oligarchi come vassalli e la chiesa ortodossa parte integrante del sistema dopo la disgregazione dell' Unione Sovietica, guarda caso nessun papa è mai andato a Mosca, mentre i successori Pietro sono stati invitati ovunque, questo la dice lunga sull'arretratezza e limiti di tale cultura.
Concludendo un'eventuale fine dell'era Putin porterebbe solo un altro simil regime, anche peggiore.
 
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Putin ha tuttora un margine di consenso popolare altissimo
anche perchè incarna molti dei valori tradizionali che sono parte integrante dell'anima più profonda del popolo russo
 
I russi non hanno mai fatto le rivoluzioni sulle basi che dite voi.

Non hanno mai conosciuto il benessere in senso occidentale.
Non hanno mai conosciuto la democrazia.
Non hanno mai conosciuto la libertà nel vero senso del termine.

Sono cose che al popolo non mancano perché non sanno cosa siano. Se pensate che bastino le sanzioni per fare fuori Putin siete fuori strada. Non è la mancanza di soldi che deporrà Putin. I russi sono abituati a fare la fame a differenza nostra.

Nella storia russa le rivoluzioni si sono fatte sempre e solo per un motivo: nel momento in cui il paese perde il prestigio internazionale e la Russia viene percepita debole su scala internazionale, allora lì è il momento in cui il popolo russo depone il proprio tiranno.

Tutti pensano che la rivoluzione d'ottobre con lo sterminio dei Romanov sia stata il momento cardine.

In realtà la monarchia aveva firmato la propria condanna a morte nel 1905 quando i russi persero praticamente tutta la flotta navale in una battaglia contro i Giapponesi. Lì in esilio in Svizzera Lenin già scriveva che i giorni dello zar erano contati.

Putin conosce BENISSIMO i ricorsi storici e l'unica cosa che cercherà di evitare è che la Russia possa apparire debole al mondo, perché nel momento in cui dovesse succedere lo farebbero fuori.
I recenti successi ucraini nel nord-est stanno facendo proprio questo. E putin sta correndo ai ripari subito rimpinguando l'esercito ma non sarà questa la carta vincente.

A seguito dei referendum finti se la Ucraina non dovesse astenersi dall'attaccare quelli che la Russia considererà propri territori, putin non avrà altra scelta che radere tutte le città Ucraine al suolo senza sosta, e senza bisogno di usare nucleari tattiche, non servono.
Basta un carpet bombing massiccio.

Distruggerà tutte le infrastrutture Ucraine, ponti, ferrovie, centrali elettriche ecc. che con grande sorpresa degli analisti militari non sono ancora state toccate.
E infine smetterà di passare il gas all'Ucraina (che incredibilmente arriva ancora senza problemi) e lascerà il popolo ucraino al buio e al freddo per l'inverno.

Ricordatevi che fino ad adesso Putin non ha voluto andare fino in fondo nonostante in patria sia molto criticato perché non ci sta andando giù abbastanza pesantemente. Quelli che ci sono dietro di lui sono peggio del tiranno stesso.

Attenzione quindi a fare facili voli pindarici su eventuali implosioni politiche in arrivo perché non è così semplice. La Russia ha risparmiato la propria aviazione finora per un motivo e temo non sarà un bello spettacolo.
 
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I russi non hanno mai fatto le rivoluzioni sulle basi che dite voi.

Non hanno mai conosciuto il benessere in senso occidentale.
Non hanno mai conosciuto la democrazia.
Non hanno mai conosciuto la libertà nel vero senso del termine.

Sono cose che al popolo non mancano perché non sanno cosa siano. Se pensate che bastino le sanzioni per fare fuori Putin siete fuori strada. Non è la mancanza di soldi che deporrà Putin. I russi sono abituati a fare la fame a differenza nostra.

Nella storia russa le rivoluzioni si sono fatte sempre e solo per un motivo: nel momento in cui il paese perde il prestigio internazionale e la Russia viene percepita debole su scala internazionale, allora lì è il momento in cui il popolo russo depone il proprio tiranno.

Tutti pensano che la rivoluzione d'ottobre con lo sterminio dei Romanov sia stata il momento cardine.

In realtà la monarchia aveva firmato la propria condanna a morte nel 1905 quando i russi persero praticamente tutta la flotta navale in una battaglia contro i Giapponesi. Lì in esilio in Svizzera Lenin già scriveva che i giorni dello zar erano contati.

Putin conosce BENISSIMO i ricorsi storici e l'unica cosa che cercherà di evitare è che la Russia possa apparire debole al mondo, perché nel momento in cui dovesse succedere lo farebbero fuori.
I recenti successi ucraini nel nord-est stanno facendo proprio questo. E putin sta correndo ai ripari subito rimpinguando l'esercito ma non sarà questa la carta vincente.

A seguito dei referendum finti se la Ucraina non dovesse astenersi dall'attaccare quelli che la Russia considererà propri territori, putin non avrà altra scelta che radere tutte le città Ucraine al suolo senza sosta, e senza bisogno di usare nucleari tattiche, non servono.
Basta un carpet bombing massiccio.

Distruggerà tutte le infrastrutture Ucraine, ponti, ferrovie, centrali elettriche ecc. che con grande sorpresa degli analisti militari non sono ancora state toccate.
E infine smetterà di passare il gas all'Ucraina (che incredibilmente arriva ancora senza problemi) e lascerà il popolo ucraino al buio e al freddo per l'inverno.

Ricordatevi che fino ad adesso Putin non ha voluto andare fino in fondo nonostante in patria sia molto criticato perché non ci sta andando giù abbastanza pesantemente. Quelli che ci sono dietro di lui sono peggio del tiranno stesso.

Attenzione quindi a fare facili voli pindarici su eventuali implosioni politiche in arrivo perché non è così semplice. La Russia ha risparmiato la propria aviazione finora per un motivo e temo non sarà un bello spettacolo.

esattamente !

oltre ai riservisti russi

si sono già mossi altri reparti di Kadyrov dalla Cecenia
 
esattamente !

oltre ai riservisti russi

si sono già mossi altri reparti di Kadyrov dalla Cecenia

Pare proprio che dei Ceceni dovranno fare a meno.

https://www.themoscowtimes.com/2022/09/23/chechnya-exempts-itself-from-russias-draft-a78874

"Chechen leader Ramzan Kadyrov said he has exempted his region from Russian President Vladimir Putin’s military call-up following protests in his home region and his anger over a recent Russian-Ukrainian prisoner exchange.

Kadyrov said late Thursday that Chechnya had already deployed 20,000 troops since the start of the Ukraine invasion in February.

“The republic of Chechnya over-fulfilled its conscription plan by 254%… even before the announcement of a partial mobilization,” he wrote in a Telegram post.[...]"

 
Bolza russa oggi -11.5%

tutto ok
 
Putin a Erdogan: "Potremmo negoziare con Kiev".
Sparatoria in una scuola di Irkutsk adibita a centro di arruolamento
Mosca chiuderà i confini per i coscritti.
Nuove crepe tra i fedelissimi di Putin


di Corrado Zunino

26 SETTEMBRE 2022
AGGIORNATO ALLE 08:51
2 MINUTI DI LETTURA

KIEV - A un passo dalla legge marziale. I media russi, non ancora il governo, annunciano che a ore gli uomini non potranno più lasciare il Paese. E gli uomini, spesso insieme alle famiglie, continuano a fuggire da tutta la Russia prima che sia troppo tardi. Verso la Finlandia, la Mongolia (tremila auto da mercoledì solo al valico di Altanbulag), verso le Repubbliche ex sovietiche del Sud. La Georgia ha deciso di chiudere, da oggi, la sua frontiera. Il commissario della Regione di Rostov, d'altro canto, ha annunciato che per lasciare la Federazione serve un certificato che solo i suoi uffici possono rilasciare.
Il sito indipendente Meduza ha scritto che la chiusura dei confini per gli uomini in età di mobilitazione sarà mercoledì 28 . Un'altra testata indipendente russa, Vazhnie Istorii, ha retrodatato la serrata ad oggi: le guardie doganali potrebbero applicare il bando sulla base di elenchi nominativi. Il Paese, sì, ribolle, e conta duemila arresti per le manifestazioni di questi giorni in trentanove città. Il problema più acuto è che la "mobilitazione parziale" per sostenere la claudicante "operazione speciale" in Ucraina doveva avere dei criteri e dei limiti: uomini non oltre i 45 anni e in buona salute, con una minima esperienza militare.
Tutto travalicato. Fonti russe e fonti ucraine parlano di persone malate di cancro e diabete, oltre ai sessanta, prelevate in casa. Altre cieche da un occhio.

Nella capitale della Repubblica (autonoma ma russa) del Dagestan, Makhachkala, le proteste contro la coscrizione forzata sono state represse a manganellate. In Kazakistan, controllato ai confini in entrata dai servizi segreti russi. i manifestanti hanno bloccato un'autostrada. Le popolazioni delle repubbliche hanno già pagato un tributo alto alla guerra in Ucraina.

E la protesta arriva anche dall'interno. La direttrice di Rt, ex Russia Today, Margarita Simonjan, da sempre vicina al Cremlino, ha scritto sul canale Telegram del canale tv: "Sono saltate tutte le regole della mobilitazione, la gente è infuriata". I presidenti del Senato e della Camera dei deputati, in un messaggio indirizzato ai governatori delle regioni, hanno chiesto di "assicurarsi che l'attuazione della mobilitazione parziale sia condotta nel pieno e assoluto rispetto dei criteri indicati" e "senza alcun errore".

Ecco. Novaja Gazeta scrive che da mercoledì scorso, giorno dell'annuncio della mobilitazione militare tra i civili, hanno lasciato la Russia 261.000 persone, praticamente l'esercito che Putin avrebbe voluto portare in guerra. Ma il patriarca di Mosca, Kirill primo, ha benedetto anche la nuova coscrizione: "Morire al fronte lava tutti i peccati".

L'arruolamento forzato s'incatena con i quattro referendum di annessione dei territori parzialmente occupati in Ucraina. Putin sta correndo anche qui. Martedì si chiude un grande referendum carico di dubbi sulla sua trasparenza e due giorni dopo il Parlamento russo potrebbe ratificare le annessioni. Le autorità filorusse del Donetsk (Donbass) parlano di un'affluenza nei primi due giorni del 55 per cento e definiscono la prova elettorale valida mentre si susseguono foto, video e testimonianze di militari che sfondano le porte dove gli inquilini non vogliono votare, scrutatrici che su una panchina suggeriscono la casella da marcare con il "sì", pullmini che portano a Yalta, Crimea, sostenitori dell'annessione per dare il quorum da fuori regione alla vicina Kherson.
Tutto questo mentre le aree di scrutinio sono sotto il tiro dei missili ucraini. Una stazione di voto è andata a fuoco a Shachstia, nel Lugansk. Ieri notte a Zaporizhzhia si sono udite dieci esplosioni. Così a Berdyansk e Melitopol. E a Kherson, dove la lotta partigiana è forte, un missile ucraino ha centrato l'hotel dove risiedeva l'ex deputato ucraino e filorusso Oleksiy Zhuravko. L'ex parlamentare era tornato nella regione di Kherson dopo la conquista di Mosca e sabato aveva votato "sì" all'annessione con una maglietta nera con la Z dell'esercito invasore. I media nazionali: "Eliminato il traditore Zhuravko". Il presidente Volodymyr Zelensky chiude dicendo: "Riprenderemo tutti i territori occupati".

 
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