Vendita casa in eredità

Non mi sembrano dei problemi insormontabili.
1) Ovviamente il fratello che risiede in USA dovrà rilasciare una procura a vendere a favore del fratello che risiede in Italia. All’interno della procura dovrà essere previsto che il fratello risiedente in Italia potrà ricevere l’assegno circolare di pertinenza del fratello USA intestato a se stesso ed una volta incassato dovrà bonificarne l’importo presso la banca USA indicata dal fratello. Mi sembra che l’ipotesi di invio del titolo di credito all’estero sia da scartare per i rischi di trafugamento insiti nella spedizione dell’A/C.
2) Che vantaggi darebbe la procedura del deposito prezzo presso il notaio? Appare evidente che è una procedura nata per altri scopi ma che qui si vuole utilizzare per superare i problemi di cui sopra. Ora francamente mi sembra che possa essere utilizzata solo se esiste una certa “sfiducia” tra i fratelli ovverosia il fratello USA preferisce che il ricavato dalla vendita di sua pertinenza rimanga in mano al notaio e sia lui ad effettuare il bonifico. Altrimenti non ne vedo l’utilità. Mi sembra che si voglia scaricare un’incombenza (il bonifico estero) sul notaio operazione che può fare tranquillamente il fratello che vive in Italia. La causale del bonifico è molto semplice “quota parte riveniente da vendita eredità relativa a successione a de cuius xxxxx”.
3) Con riferimento ai problemi relativi all’antiriciclaggio/terrorismo ovviamente chi effettuerà il bonifico estero dovrà consegnare copia della documentazione (dichiarazione di successione, procura a vendere, rogito notarile) al gestore che segue il suo c/c in quanto questa operazione, a meno che il titolare del c/c non venda una casa ogni mese, verrà con ogni probabilità segnalata come “comportamento inatteso” e quindi il dipendente bancario sarà chiamato a valutare se segnalare l’operazione o meno.
Ovviamente si tratta di mie considerazioni personali che non vogliono essere assolutamente dei consigli da seguire. Sarebbe invece molto utile un consiglio da parte di un notaio.

Credo che i tuoi suggerimenti siano i più ragionevoli e semplici da attuare.
 
La casa non mi interessa, è di tipo popolare e del valore sui 100k. Tutti i fratelli vogliono disfarsene, compreso io.
Il Problema principale rimane sempre il pagamento della quota all'estero.


Ci avrei scommesso , di solito se c'è da fare l'affare non ci sono mai troppi problemi. Arrivano anche dall'estero ... Già visto e provato una cosa simile.
 
La casa non mi interessa, è di tipo popolare e del valore sui 100k. Tutti i fratelli vogliono disfarsene, compreso io.
Il Problema principale rimane sempre il pagamento della quota all'estero.

Scusa ma che problema avrebbe l'acquirente a fare un bonifico estero?
 
Tu faresti in anticipo un bonifico importante ad un venditore che ti "promette" la vendita di una casa?

A parte il fatto che qui si parla di rogito, non di promessa di vendita. Cosa cambierebbe con un assegno circolare? Secondo me stiamo andando fuori dal seminato, la domanda originale era un'altra.
 
A parte il fatto che qui si parla di rogito, non di promessa di vendita. Cosa cambierebbe con un assegno circolare? Secondo me stiamo andando fuori dal seminato, la domanda originale era un'altra.

La domanda iniziale chiedeva consigli su assegni e bonifici.

L'assegno circolare lo dai in mano al venditore in sede di rogito, davanti ad un notaio.

Il bonifico lo dovresti fare prima di andare dal notaio con evidenti rischi che il venditore poi non si presenti.

Ci sarebbe la possibilità dei bonifici istantanei da fare davanti al notaio, ma dubito che esista tale procedura verso gli USA.
 
Ma non basterebbe semplicemente che l'acquirente paghi al rogito con assegno circolare, il notaio lo incassa sul suo conto e poi, distribuisce la cifra agli aventi diritto a mezzo bonifico, compreso anche quello verso gli Stati Uniti.
Mi sono perso qualcosa??:confused:

PS: Ma poi, perdonate l'ignoranza, al rogito non dovrebbero presenziare tutte le parti, per cui anche tutti i fratelli venditori??
 
Ma non basterebbe semplicemente che l'acquirente paghi al rogito con assegno circolare, il notaio lo incassa sul suo conto e poi, distribuisce la cifra agli aventi diritto a mezzo bonifico, compreso anche quello verso gli Stati Uniti.
Mi sono perso qualcosa??:confused:

PS: Ma poi, perdonate l'ignoranza, al rogito non dovrebbero presenziare tutte le parti, per cui anche tutti i fratelli venditori??

Ovviamente occorre una procura a vendere che il fratello americano deve fare in consolato italiano all'estero
 
A me è successo questo
eravamo 15 eredi, di cui 1 in germania, dovevamo vendere l' immobile della zia defunta
il cugino tedesco a fatto una procura a favore della sorella anch' essa erede
Il venditore ha fatto 7 assegni circolari, intestati ad un componente di ciascuna famiglia
 
A me è successo questo
eravamo 15 eredi, di cui 1 in germania, dovevamo vendere l' immobile della zia defunta
il cugino tedesco a fatto una procura a favore della sorella anch' essa erede
Il venditore ha fatto 7 assegni circolari, intestati ad un componente di ciascuna famiglia

Anche noi, dopo il decesso di mia madre, abbiamo venduto l'immobile e ci siamo fatti consegnare un assegno circolare per ciascun erede in sede di rogito.

Non credo poi che il notaio accetti un assegno a lui intestato per poi fare un bonifico al parente americano.

In ogni caso serve una procura a vendere da chiedere al Consolato italiano negli USA a favore di una persona di sua fiducia.
 
A me è successo questo
eravamo 15 eredi, di cui 1 in germania, dovevamo vendere l' immobile della zia defunta
il cugino tedesco a fatto una procura a favore della sorella anch' essa erede
Il venditore ha fatto 7 assegni circolari, intestati ad un componente di ciascuna famiglia

E il cugino tedesco come è venuto in possesso del proprio assegno circolare?
 
E il cugino tedesco come è venuto in possesso del proprio assegno circolare?

Non c'erano 15 assegni, ma 7, il che significa che la spettanza del cugino tedesco era cumulata con quella della sorella in un unico assegno.
Io ho capito questo.
 
Non c'erano 15 assegni, ma 7, il che significa che la spettanza del cugino tedesco era cumulata con quella della sorella in un unico assegno.
Io ho capito questo.

Il mistero si infittisce ulteriormente......innanzitutto perchè fare solo 7 assegni e non 15, uno per ogni erede distinto. E, soprattutto, resta irrisolta la mia domanda : poniamo che l'assegno fosse intestato al cugino tedesco e alla sorella. Come ha fatto la sorella a pagare il dovuto al cugino che sta in Germania?
 
Il mistero si infittisce ulteriormente......innanzitutto perchè fare solo 7 assegni e non 15, uno per ogni erede distinto. E, soprattutto, resta irrisolta la mia domanda : poniamo che l'assegno fosse intestato al cugino tedesco e alla sorella. Come ha fatto la sorella a pagare il dovuto al cugino che sta in Germania?

Scusa, ma quale mistero? Gli eredi, 15, erano 2 fratelli + 2 fratelli + .. fratelli
All'interno di ciascuna coppia di fratelli, come ha scritto fa3, uno è stato delegato a ricevere l'assegno per conto dei fratelli/sorelle in sede di rogito.
Ciascuno ha poi incassato l'assegno e girato la quota spettante al fratello/sorella, anche al fratello tedesco con un normalissimo bonifico Sepa.
 
Scusa, ma quale mistero? Gli eredi, 15, erano 2 fratelli + 2 fratelli + .. fratelli
All'interno di ciascuna coppia di fratelli, come ha scritto fa3, uno è stato delegato a ricevere l'assegno per conto dei fratelli/sorelle in sede di rogito.
Ciascuno ha poi incassato l'assegno e girato la quota spettante al fratello/sorella, anche al fratello tedesco con un normalissimo bonifico Sepa.

Francamente non capisco il senso di dividere in "coppie di fratelli" : a questo punto, mi sembrava molto più corretto fare un assegno intestato ad ogni fratello. Dove hai letto che la sorella ha fatto un bonifico al fratello tedesco? Ma, soprattutto : qual è il senso di fare assegni a coppie di fratelli anzichè fare un bonifico distinto a ciascun erede? E' tutto un giro assurdo, incomprensibile.
 
Non ho parenti all'estero, ma alcuni anni fa ho venduto un appartamento ereditato da una zia. I venditori eravamo in nove, otto presenti in banca con il notaio (gli acquirenti avevano fatto un mutuo) ed una che mi aveva inviato una procura a vendere. Siamo stati pagati con nove assegni, due dei quali intestati a me. Ho versato i miei due assegni in Banca ed il giorno stesso ho fatto un Bonifico alla cugina che mi aveva delegato.
 
Francamente non capisco il senso di dividere in "coppie di fratelli" : a questo punto, mi sembrava molto più corretto fare un assegno intestato ad ogni fratello. Dove hai letto che la sorella ha fatto un bonifico al fratello tedesco? Ma, soprattutto : qual è il senso di fare assegni a coppie di fratelli anzichè fare un bonifico distinto a ciascun erede? E' tutto un giro assurdo, incomprensibile.

ancora con questa storia dei bonifici? Ti hanno già spiegato perché è poco fattibile
 
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