ennio1963
Mai PD
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Io non azzerderei... pronostici.
Si rischia di svegliarsi, lunedì, con un pugno di mosche in mano.
Credo che molti siano stanchi della politica degli ultimi trent'anni.
Questo sì.
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Il voto furbo
di Marco Travaglio
Direttore del Fatto Quotidiano
Il voto utile è sempre stato un ricatto agli elettori.
Del resto per ogni partito è utile il voto dato a se stesso e inutile quello dato agli altri.
Ma in questa campagna elettorale il voto utile l’ha invocato solo Letta: “Chi vota Conte o Calenda vota Meloni, datemi un 4% in più per fermarla”.
Purtroppo per lui e per noi, non è vero: grazie alla sua folle politica delle (non) alleanze, il centrosinistra è sotto il centrodestra di 20 punti.
Ma ora, con la svolta degli ultimi giorni al Sud, il voto utile gli sta tornando indietro come un boomerang: non solo i sondaggi top secret, ma anche il clima registrato dagli analisti e persino da Letta&C., danno il M5S in forte recupero nel Mezzogiorno, dove sono di nuovo primo partito.
Lì il bisogno di protezione sociale tracima e Conte fa il pieno di consensi, grazie non solo alla difesa del Rdc, ma anche al salario minimo, a misure crea-lavoro come il Superbonus e alle demenziali parole d’ordine dei suoi avversari, che chiamano lui “avvocato del popolo” e i 5Stelle “partito di Conte” pensando di danneggiarli: invece è proprio l’idea di un “avvocato del popolo” che piace ai ceti più deboli e impauriti dalla crisi e dalla guerra; e il “partito di Conte” è più accattivante del marchio 5Stelle, usurato da divisioni, polemiche e governo Draghi.
Se è vero, come scrive Roberto D’Alimonte sul Sole 24 Ore, che Conte al Sud veleggia verso il 30%, lì l’unico voto utile in chiave anti-Meloni è quello ai 5Stelle: toglierebbe al centrodestra una manciata di collegi uninominali e dunque la maggioranza assoluta al Senato.
Al Sud gli uninominali – dove vince chi ha un voto in più – per il Senato sono 31 e il centrosinistra non può vincerli perché in Campania, Puglia, Calabria, Sardegna e forse Sicilia è lontano dal 30-35% necessario per conquistarli. Quindi se li contendono centrodestra e 5Stelle.
Se davvero Letta crede ai suoi allarmi sul pericolo nero, dovrebbe imitare il suo Michele Emiliano, che sul Fatto ha osato invitare gli elettori a “votare o Pd o 5Stelle”.
Di più non poteva dire, essendo un dirigente Pd, ma il messaggio era chiaro: solo rafforzando il M5S con voti utili, anzi furbi, al Sud si può sottrarre a Meloni&C. la metà dei 31 collegi senatoriali.
Che si aggiungerebbero ai seggi uninominali previsti dal centrosinistra al Centro-Nord (una quindicina). Con 15 o più seggi uninominali al centrosinistra e 15-20 ai 5Stelle, il centrodestra arriverebbe primo (grazie alla sua compattezza, che gli regala la maggioranza nel proporzionale e nel maggioritario), ma potrebbe non avere i numeri per governare.
O, se li avesse di misura, governerebbe, ma non potrebbe cambiare la Costituzione senza passare dal referendum. Riuscirà il Pd a fare la prima mossa furba della sua demenziale campagna elettorale?
Il Fatto-Quotidiano
Copyright © 2009 - 2022 SEIF S.p.A. - C.F. e P.IVA 10460121006
Speriamo..voglio vedere di di Maio a casa lunedì
Si rischia di svegliarsi, lunedì, con un pugno di mosche in mano.
Credo che molti siano stanchi della politica degli ultimi trent'anni.
Questo sì.
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Il voto furbo
di Marco Travaglio
Direttore del Fatto Quotidiano
Il voto utile è sempre stato un ricatto agli elettori.
Del resto per ogni partito è utile il voto dato a se stesso e inutile quello dato agli altri.
Ma in questa campagna elettorale il voto utile l’ha invocato solo Letta: “Chi vota Conte o Calenda vota Meloni, datemi un 4% in più per fermarla”.
Purtroppo per lui e per noi, non è vero: grazie alla sua folle politica delle (non) alleanze, il centrosinistra è sotto il centrodestra di 20 punti.
Ma ora, con la svolta degli ultimi giorni al Sud, il voto utile gli sta tornando indietro come un boomerang: non solo i sondaggi top secret, ma anche il clima registrato dagli analisti e persino da Letta&C., danno il M5S in forte recupero nel Mezzogiorno, dove sono di nuovo primo partito.
Lì il bisogno di protezione sociale tracima e Conte fa il pieno di consensi, grazie non solo alla difesa del Rdc, ma anche al salario minimo, a misure crea-lavoro come il Superbonus e alle demenziali parole d’ordine dei suoi avversari, che chiamano lui “avvocato del popolo” e i 5Stelle “partito di Conte” pensando di danneggiarli: invece è proprio l’idea di un “avvocato del popolo” che piace ai ceti più deboli e impauriti dalla crisi e dalla guerra; e il “partito di Conte” è più accattivante del marchio 5Stelle, usurato da divisioni, polemiche e governo Draghi.
Se è vero, come scrive Roberto D’Alimonte sul Sole 24 Ore, che Conte al Sud veleggia verso il 30%, lì l’unico voto utile in chiave anti-Meloni è quello ai 5Stelle: toglierebbe al centrodestra una manciata di collegi uninominali e dunque la maggioranza assoluta al Senato.
Al Sud gli uninominali – dove vince chi ha un voto in più – per il Senato sono 31 e il centrosinistra non può vincerli perché in Campania, Puglia, Calabria, Sardegna e forse Sicilia è lontano dal 30-35% necessario per conquistarli. Quindi se li contendono centrodestra e 5Stelle.
Se davvero Letta crede ai suoi allarmi sul pericolo nero, dovrebbe imitare il suo Michele Emiliano, che sul Fatto ha osato invitare gli elettori a “votare o Pd o 5Stelle”.
Di più non poteva dire, essendo un dirigente Pd, ma il messaggio era chiaro: solo rafforzando il M5S con voti utili, anzi furbi, al Sud si può sottrarre a Meloni&C. la metà dei 31 collegi senatoriali.
Che si aggiungerebbero ai seggi uninominali previsti dal centrosinistra al Centro-Nord (una quindicina). Con 15 o più seggi uninominali al centrosinistra e 15-20 ai 5Stelle, il centrodestra arriverebbe primo (grazie alla sua compattezza, che gli regala la maggioranza nel proporzionale e nel maggioritario), ma potrebbe non avere i numeri per governare.
O, se li avesse di misura, governerebbe, ma non potrebbe cambiare la Costituzione senza passare dal referendum. Riuscirà il Pd a fare la prima mossa furba della sua demenziale campagna elettorale?
Il Fatto-Quotidiano
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Speriamo..voglio vedere di di Maio a casa lunedì