questo sbandierato 10% del M5S, da dove esce?

mander ha scritto:

Gli astenuti sono stati censiti per il 72 % sono persone emarginate e condizioni precarie che han perso la speranza di rimontare . Solo il 28 % sono quelli che stan bene o benino . Quindi 3 su 4 sono irrecuperabili .

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Io mi astengo e non lo faccio perché emarginata o ero forse diversa quando votavo PD? O lo sono ad es. Travaglio e Gomez.

Un'ideona togliere il RDC per cambiargli nome! Molti che osteggiano questa misura tra l'altro dimenticano falsi invalidi e LSU che soprattutto al Sud hanno proliferato in anni recenti con governi di qualsiasi colore, assunzioni e promesse quelle sì vero voto di scambio. E gli 80 Euro o l'aumento delle pensioni berlusconiano come la flat tax leghista come li definiamo?

Anche rispetto all'elettore M5S esiste una percezione distorta, conosco votanti del nord benestanti e colti/informati disgustati dal resto e che vedono in Conte e nelle figure di riferimento inserite ad es. Scarpinato una garanzia di serietà. Aggiungiamo temi come ambientalismo e istanze pacifiste e possono contestare coalizioni rabberciate in realtà divise su tutto. Credo siano sottostimati togliendo più al Csx e meno alla Lega ma Italexit e altri movimentisti toglieranno a loro.

Più voti per i 5 stelle significano meno voti per il pd. Meno viti per il pd significano più seggi uninominali per il cdx.
Bene così!
Molti elettori di cdx si son fatti fregare nel 2018, ma a questo giro a votare 5 stelle è rimasto solo elettorato di sinistra.

Galerkin ha scritto:

Più voti per i 5 stelle significano meno voti per il pd. Meno viti per il pd significano più seggi uninominali per il cdx.
Bene così!
Molti elettori di cdx si son fatti fregare nel 2018, ma a questo giro a votare 5 stelle è rimasto solo elettorato di sinistra.

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I voti vanno e vengono, basterà 6 mesi di governo per capire la nullità di questi 3 personaggi.

ennio1963 ha scritto:

I voti vanno e vengono, basterà 6 mesi di governo per capire la nullità di questi 3 personaggi.

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6 MESI bastano per rivedere il RDC --> reddito di CONTADINANZA

Tutti a zappare, voi M5S & Luigi

Loryred ha scritto:

Io mi astengo e non lo faccio perché emarginata o ero forse diversa quando votavo PD? O lo sono ad es. Travaglio e Gomez.

Un'ideona togliere il RDC per cambiargli nome! Molti che osteggiano questa misura tra l'altro dimenticano falsi invalidi e LSU che soprattutto al Sud hanno proliferato in anni recenti con governi di qualsiasi colore, assunzioni e promesse quelle sì vero voto di scambio. E gli 80 Euro o l'aumento delle pensioni berlusconiano come la flat tax leghista come li definiamo?

Anche rispetto all'elettore M5S esiste una percezione distorta, conosco votanti del nord benestanti e colti/informati disgustati dal resto e che vedono in Conte e nelle figure di riferimento inserite ad es. Scarpinato una garanzia di serietà. Aggiungiamo temi come ambientalismo e istanze pacifiste e possono contestare coalizioni rabberciate in realtà divise su tutto. Credo siano sottostimati togliendo più al Csx e meno alla Lega ma Italexit e altri movimentisti toglieranno a loro.

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Facciamola breve 72 e 28 non è un ambo secco è frutto di una indagine sociopolitica.

mander ha scritto:

Facciamola breve 72 e 28 non è un ambo secco è frutto di una indagine sociopolitica.

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Date pure retta alle indagini sociopolitiche tanto ormai che il PD abbia completamente perso i contatti con la realtà lo riconoscono molti illustri esponenti di area vedi Cacciari.
Poi gli riconosco la straordinaria abilità governista anche senza vincere un'elezione.

mib30 ha scritto:

6 MESI bastano per rivedere il RDC --> reddito di CONTADINANZA

Tutti a zappare, voi M5S & Luigi

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Tutti a zappare, metaforicamente significa regredire tornare al lavoro dei campi, con le zappe e la schiena piegata dalla fatica per un tozzo di pane.

Votare è il momento che segna l'emancipazione compiuta della specie umana. Un popolo che vota realizza unità e autonomia di ordine civile e politico.

Questo vuol dire che il voto e' preferenza, scelta , convinzione , partecipazione. Non è vendetta , fanatismo, si vota a favore non contro.

A questo servono le elezioni, in una soc. civile. Le tribu si fanno la guerra noi votiamo, e dobbiamo essere consapevoli della scelta , per garantire sempre e comunque l'esercizio democratico nel tempo.

mander ha scritto:

Tutti a zappare, metaforicamente significa regredire tornare al lavoro dei campi, con le zappe e la schiena piegata dalla fatica per un tozzo di pane.

Votare è il momento che segna l'emancipazione compiuta della specie umana. Un popolo che vota realizza unità e autonomia di ordine civile e politico.

Questo vuol dire che il voto e' preferenza, scelta , convinzione , partecipazione. Non è vendetta , fanatismo, si vota a favore non contro.

A questo servono le elezioni, in una soc. civile. Le tribu si fanno la guerra noi votiamo, e dobbiamo essere consapevoli della scelta , per garantire sempre e comunque l'esercizio democratico nel tempo.

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è che apprezzare la pace prima devi passare per la guerra
molti non sono affatto passati per la zappa, metaforicamente intesa come mondo del lavoro dove si fa fatica, anche fisica

la zappa oggi serve solo per fare giardinaggio a casa perchè ci sono macchine/attrezzature condotte da una sola persona che fanno meglio il lavoro di 100 zappatori professionisti


sostituire quanto prima il RDC con una zappa
ti presenti al mattino alle 8 in qualche ente, zappi, ed alle 12 te ne torni a casa
e mentre zappi forse forse un po' alla volta ti viene il dubbio che è meglio cercarsi un normale posto di lavoro che bivaccare
certo, se ti pagano per bivaccare (bi-vaccare, 2 vacche, non ne bastava una!) ti divanizzi 24/7 e discetti sulle altri faccende erigendoti a luminare del momento

mander ha scritto:

Ma no ironizzavo, io abolirei il reddito e la pensione di cittadinanza ,rimetterei il reddito d'inclusione, farei brevi corsi base mirati su comparti dove manca manodopera , userei il risparmio come decontribuzione per gli assunti . Cosi come è ora è inevitabile che questa massa di peones alimenti il lavoro in nero. Come chiedere ad un morto di fame di saltare il pranzo o la cena.

Questa azione assieme alle infrastrutture previste dal PNRR ridarebbe a tanta gente del sud decoro dignita' e diritto di cittadinanza .

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mander ha scritto:

Gli astenuti sono stati censiti per il 72 % sono persone emarginate e condizioni precarie che han perso la speranza di rimontare . Solo il 28 % sono quelli che stan bene o benino . Quindi 3 su 4 sono irrecuperabili .

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Il RDC è la miglior misura di questa legislatura, ogni cosa è perfettibile, ma almeno ha iniziato a mettere mano all'emarginazione assoluta, alla povertà e disperazione, dando un sussidio minimo vitale a chi, per lo più, non ha modo di lavorare, fermo poi restando che anche chi lo possa fare e si trovi in temporanee condizioni, oggettive o soggettive, di non poterlo fare, deve essere aiutato in un paese civile.
Alle persone in difficoltà le risorse vanno date direttamente, queste storielle delle decontribuzioni ed aiuti alle imprese e solo il solito giochino della distribuzione in modo diverso.
Piaccia o non piaccia, il RDC rimarrà, il tentativo di camuffarlo con nomi diversi è ridicolo ed infantile, nonché indice di patologia ideologica, mentre le cose ed i problemi vanno affrontate in maniera laica e pragmatica, tanto più quando investono le vite delle persone più fragili. Continui a parlare del PNRR come un santo GRAAL, magari eri tra quelli che, ad aprile 2020, quando Conte andava in Europa ad inventarlo, invocavi il MES e dicevi che neppure sarebbe stato ricevuto, oggi ne avete fatto un Totem, come la mitologica agenda Draghi. Fermo restando l'assoluta necessità di difendere il PNRR in sé, la politica ha il dovere di modulare via via al meglio le cose, questo è l'approccio laico, che mi pare gran parte degli schieramenti abbia perso.
Vorrei vedere questi dati che citi riguardo il censo degli astensionisti, detto poi che ciò non li renderebbe meno meritevoli di attenzioni, ma ho seri dubbi in merito. Piuttosto, darei un'occhiata alle statistiche sulla correlazione tra sfiducia nelle istituzioni ed astensione, che mi sembra più sensata.

Loryred ha scritto:

Date pure retta alle indagini sociopolitiche tanto ormai che il PD abbia completamente perso i contatti con la realtà lo riconoscono molti illustri esponenti di area vedi Cacciari.
Poi gli riconosco la straordinaria abilità governista anche senza vincere un'elezione.

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Le indagini, non c' entrano con il PD

Sui contatti con la realtà bisogna parlare con lo specialista!!!

mib30 ha scritto:

è che apprezzare la pace prima devi passare per la guerra
molti non sono affatto passati per la zappa, metaforicamente intesa come mondo del lavoro dove si fa fatica, anche fisica

la zappa oggi serve solo per fare giardinaggio a casa perchè ci sono macchine/attrezzature condotte da una sola persona che fanno meglio il lavoro di 100 zappatori professionisti


sostituire quanto prima il RDC con una zappa
ti presenti al mattino alle 8 in qualche ente, zappi, ed alle 12 te ne torni a casa
e mentre zappi forse forse un po' alla volta ti viene il dubbio che è meglio cercarsi un normale posto di lavoro che bivaccare
certo, se ti pagano per bivaccare (bi-vaccare, 2 vacche, non ne bastava una!) ti divanizzi 24/7 e discetti sulle altri faccende erigendoti a luminare del momento

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Sei fuori strada sul rdc ho ben altre idee esternate sopra.

Se ognuno prima di postare leggesse quanto scrive l' altro diremmo meno parole al vento e avremmo più idee da condividere.

gorio ha scritto:

Il RDC è la miglior misura di questa legislatura, ogni cosa è perfettibile, ma almeno ha iniziato a mettere mano all'emarginazione assoluta, alla povertà e disperazione, dando un sussidio minimo vitale a chi, per lo più, non ha modo di lavorare, fermo poi restando che anche chi lo possa fare e si trovi in temporanee condizioni, oggettive o soggettive, di non poterlo fare, deve essere aiutato in un paese civile.
Alle persone in difficoltà le risorse vanno date direttamente, queste storielle delle decontribuzioni ed aiuti alle imprese e solo il solito giochino della distribuzione in modo diverso.
Piaccia o non piaccia, il RDC rimarrà, il tentativo di camuffarlo con nomi diversi è ridicolo ed infantile, nonché indice di patologia ideologica, mentre le cose ed i problemi vanno affrontate in maniera laica e pragmatica, tanto più quando investono le vite delle persone più fragili. Continui a parlare del PNRR come un santo GRAAL, magari eri tra quelli che, ad aprile 2020, quando Conte andava in Europa ad inventarlo, invocavi il MES e dicevi che neppure sarebbe stato ricevuto, oggi ne avete fatto un Totem, come la mitologica agenda Draghi. Fermo restando l'assoluta necessità di difendere il PNRR in sé, la politica ha il dovere di modulare via via al meglio le cose, questo è l'approccio laico, che mi pare gran parte degli schieramenti abbia perso.
Vorrei vedere questi dati che citi riguardo il censo degli astensionisti, detto poi che ciò non li renderebbe meno meritevoli di attenzioni, ma ho seri dubbi in merito. Piuttosto, darei un'occhiata alle statistiche sulla correlazione tra sfiducia nelle istituzioni ed astensione, che mi sembra più sensata.

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Calmati.
Se rileggi quello che ho scritto , vedrai che viene descritto un modo dignitoso per superare il reddito e la pensione di cittadinanza .

Così magari mi riscrivi e mi dici dove sbaglio!!!

gorio ha scritto:

Il RDC è la miglior misura di questa legislatura, ogni cosa è perfettibile, ma almeno ha iniziato a mettere mano all'emarginazione assoluta, alla povertà e disperazione, dando un sussidio minimo vitale a chi, per lo più, non ha modo di lavorare, fermo poi restando che anche chi lo possa fare e si trovi in temporanee condizioni, oggettive o soggettive, di non poterlo fare, deve essere aiutato in un paese civile.
Alle persone in difficoltà le risorse vanno date direttamente, queste storielle delle decontribuzioni ed aiuti alle imprese e solo il solito giochino della distribuzione in modo diverso.
Piaccia o non piaccia, il RDC rimarrà, il tentativo di camuffarlo con nomi diversi è ridicolo ed infantile, nonché indice di patologia ideologica, mentre le cose ed i problemi vanno affrontate in maniera laica e pragmatica, tanto più quando investono le vite delle persone più fragili. Continui a parlare del PNRR come un santo GRAAL, magari eri tra quelli che, ad aprile 2020, quando Conte andava in Europa ad inventarlo, invocavi il MES e dicevi che neppure sarebbe stato ricevuto, oggi ne avete fatto un Totem, come la mitologica agenda Draghi. Fermo restando l'assoluta necessità di difendere il PNRR in sé, la politica ha il dovere di modulare via via al meglio le cose, questo è l'approccio laico, che mi pare gran parte degli schieramenti abbia perso.
Vorrei vedere questi dati che citi riguardo il censo degli astensionisti, detto poi che ciò non li renderebbe meno meritevoli di attenzioni, ma ho seri dubbi in merito. Piuttosto, darei un'occhiata alle statistiche sulla correlazione tra sfiducia nelle istituzioni ed astensione, che mi sembra più sensata.

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Il RDC ha alcuni principi validi
Ma cominciamo a cambiare nome e chiamarlo SUSSIDIO e non reddito
Sussidio perché sei disabile ok, giusto; tutti potremo esserlo domani, basta un incidente stradale
Sussidio di disoccupazione per chi rimane senza lavoro ci può stare, e allora togliamo la cassa integrazione
Sussidio per malattia, ok, ci sta
Sussidio per catastrofe, ti arriva un terremoto/tornado, ci sta

Ma sono tutte azioni volte a difficoltà del singolo o eventi naturali nel territorio

E fino a qui va bene

Ma il resto, ovvero più del 50% degli attuali percettori, devono andare a ZERO REDDITO al più presto

Sei giovane (< 60 anni) LAVORI senza se e senza ma
E se non ti aggrada espatri dove il lavoro c'è
È sempre stato così in tutto il mondo, non si capisce in nome di quale solidarietà (PAGATA DA ALTRI) le regole debbano cambiare

mander ha scritto:

Calmati.
Se rileggi quello che ho scritto , vedrai che viene descritto un modo dignitoso per superare il reddito e la pensione di cittadinanza .

Così magari mi riscrivi e mi dici dove sbaglio!!!

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Ma te scrivi concetti fini a sé stessi
Il solito pippone cortocircuitante

Probabilmente non hai mai fatto alcun lavoro in cui siano richieste DECISIONI (anche sbagliate, a volte si sbaglia) e ti sei limitato a riportare questa o quella regola, questo o quell'ufficio, questa o quella persona

Di fronte ad ipotesi

if (condizione) {azione}

mi sa che ti impanichi per ore senza definire né condizione e né azione

mib30 ha scritto:

È vietato il voto di scambio ma è ammesso il RDC

italianate

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milioni di voti pagati + parenti e si chiedono come mai hanno il 10%.

mib30 ha scritto:

Il RDC ha alcuni principi validi
Ma cominciamo a cambiare nome e chiamarlo SUSSIDIO e non reddito
Sussidio perché sei disabile ok, giusto; tutti potremo esserlo domani, basta un incidente stradale
Sussidio di disoccupazione per chi rimane senza lavoro ci può stare, e allora togliamo la cassa integrazione
Sussidio per malattia, ok, ci sta
Sussidio per catastrofe, ti arriva un terremoto/tornado, ci sta

Ma sono tutte azioni volte a difficoltà del singolo o eventi naturali nel territorio

E fino a qui va bene

Ma il resto, ovvero più del 50% degli attuali percettori, devono andare a ZERO REDDITO al più presto

Sei giovane (< 60 anni) LAVORI senza se e senza ma
E se non ti aggrada espatri dove il lavoro c'è
È sempre stato così in tutto il mondo, non si capisce in nome di quale solidarietà (PAGATA DA ALTRI) le regole debbano cambiare

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per me devono anche restituire i soldi se hanno rifiutato i 3 lavori proposti.

havokiano ha scritto:

per me devono anche restituire i soldi se hanno rifiutato i 3 lavori proposti.

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Nessuna azienda sana di mente assume un ex RDC

Caso successo da noi
Uomo ~ 50 anni con RDC
Premesso che qui da noi uno deve spiegarmi bene-bene come un maschio abile di 50 anni non riesca a trovare lavoro ... Comunque ...

Assunto 6 mesi tempo determinato, prova 2 settimane
Prime 2 settimane ok, prova superata
Alla 3a ha cominciato a ridurre i ritmi (e a cascata anche quelli dei colleghi) e non contento ha iniziato a rovinare materiale
Chiamato in ufficio ed avvertito, si è scusato
Il giorno dopo viene a lavorare e fa (volutamente?) danno ancora superiori

Decidiamo di lasciarlo a casa, ma c'è il problema del tempo determinato che il contratto vale 6 mesi
Il boss dice lo "licenzio lo stesso, mi costa meno tribunale ed avvocato che i danni che farà qui in 6 mesi"

Il soggetto di scusa ancora, "capisce" la situazione, accetta il licenziamento e non fa ricorso

Ma aveva raggiunto il suo obiettivo
ESSERE LICENZIATO E RESETTARE I TERMINI DEL RDC ED AVERE PER 18 MESI IL RDC AL 100%

quindi, con le regole attuali, MOLTA ATTENZIONE AD ASSUMERE UN EX RDC
i danni fatti durante la lavorazione rimangono in capo all'azienda

Il RDC ha posto in evidenza alcuni pb. tra i quali quello dei molti lavori sottopagati e dello sfruttamento oltre al fatto che per molti lavoratori oltre una certa età e con bassi profili, donne in particolare è difficilissimo rientrare nel mondo del lavoro.

Ha anche molte storture, in particolare il non impedire il lavoro nero. A chi percepisce il reddito dovrebbe essere impedito il rifiuto se non per ragioni motivate ed imposta la reperibilità e la formazione obbligatoria continua, con obbligo di firma proprio per impedire quello di cui sopra.

Chiamarlo reddito d'inclusione vale solo per chi vuole condirlo in salsa piddina.

mander ha scritto:

Calmati.
Se rileggi quello che ho scritto , vedrai che viene descritto un modo dignitoso per superare il reddito e la pensione di cittadinanza .

Così magari mi riscrivi e mi dici dove sbaglio!!!

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Ma certo che sono calmo, le mie sono critiche nel merito delle cose, nulla di personale.
Salvo che io abbia frainteso, mischi il RDC con altre cose, tra cui la decontribuzione, che però ha un costo ed io sarei anche d'accordo, ma non a spese del RDC questo è il punto ed addirittura il PNRR, che è uno strumento di carattere straordinario, il RDC è strutturale. Il PNRR è volto ad un generale progresso del paese europeo su alcuni punti, individuati in sede UE.
Io il RDC l'avrei chiamato, ad esempio, reddito di estrema urgenza, l'errore è stato appiccicarci le politiche attive, ma lì Di Maio doveva fare il fenomeno, che lascerei alle istituzioni in altre vie, premesso creare le condizioni di carattere generale affinché si possa creare lavoro e qui certo possono venire in mente il PNRR ed altri interventi come la decontribuzione, ma che non bisogna mettere in contrasto con il sussidio personale.
Ma un welfare di sussistenza di tipo universale, qui è il carattere rivoluzionario che, magari con aggiustamenti dovuti all'esperienza, pena il ritorno alle sole soluzioni intermediate e per categorie, è vitale e, qui si mi arrabbio con quelli che si atteggiano a liberali e non lo capiscono, è un grande progresso per il paese e di tipo sommamente liberale, ma sul serio e non sul tuitterino.

mib30 ha scritto:

Il RDC ha alcuni principi validi
Ma cominciamo a cambiare nome e chiamarlo SUSSIDIO e non reddito
Sussidio perché sei disabile ok, giusto; tutti potremo esserlo domani, basta un incidente stradale
Sussidio di disoccupazione per chi rimane senza lavoro ci può stare, e allora togliamo la cassa integrazione
Sussidio per malattia, ok, ci sta
Sussidio per catastrofe, ti arriva un terremoto/tornado, ci sta

Ma sono tutte azioni volte a difficoltà del singolo o eventi naturali nel territorio

E fino a qui va bene

Ma il resto, ovvero più del 50% degli attuali percettori, devono andare a ZERO REDDITO al più presto

Sei giovane (< 60 anni) LAVORI senza se e senza ma
E se non ti aggrada espatri dove il lavoro c'è
È sempre stato così in tutto il mondo, non si capisce in nome di quale solidarietà (PAGATA DA ALTRI) le regole debbano cambiare

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Ma le crociate nominalistiche non so che senso abbiano, quello è di per sé un sussidio, quanto ad estenderne l'universalità, sarei anche d'accordo, con alcuni correttivi riguardo i primi periodi di Cassa Integrazione.
I tuoi numeri mi sembrano campati in aria, che poi lo debba percepire solo chi ne ha diritto, ossia chi non può lavorare in assoluto o per contingenze temporanee (tra cui la mancanza di lavoro) e ciò a prescindere dall'età, non si può che essere d'accordo, ma sono considerazioni valevoli per un sacco di cose.