Energia Elettrica alle stelle : chi ci guadagna?

luonto

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In Italia vengono consumati ogni anno circa 300 Miliardi di KWh di energia elettrica pari a circa 300TWh.
In Italia il prezzo all'ingrosso viene stabilito giornalmente il giorno prima, per questo si parla del Mercato del Giorno Prima.
Semplificando molto si tratta di un meccanismo di asta simile a quello dei book sui titoli, dove si vanno ad incrociare i produttori con gli acquirenti e ciascuno di essi espone una quantità da vendere/comprare e il relativo prezzo.

Detto questo teniamo conto che il prezzo all'ingrosso è a livelli di 10 volte tanto rispetto a quello di 2 anni fa, diciamo pure che 1TWh è passato da costare 50 Milioni di euro a 450 milioni di euro.
Giusto per dare un ordine di idee 1TWh è l'energia prodotta in un anno da un parco eolico medio/piccolo da 7 MW.
In pratica i produttori si sono visti aumentare in modo spropositato i ricavi.
Se questi prezzi dovessero perdurare per un anno intero ai produttori verrebbe riconosciuto un bonus di 300*400 Milioni di euro ovvero 120 Miliardi di euro.
Soldi presi dalle tasche dei cittadini, delle Imprese a favore di pochissimi soggetti.
A questa festa partecipano in modo indistinto tutti i produttori, anche quelli che per assurdo hanno la materia prima gratis come gli eolici e i fotovoltaici.

Cosa ha fatto Draghi, l'assoluto e il migliore, per evitare questo scempio?
Considerato che è stato una degli attori dell'avvio della privatizzazione del settore elettrico a partire dall'inizio degli anni 90.
Ci sarebbe da vergognarsi se poi i risultati sono quelli che si possono in tutta trasparenza notare.

Comincio inoltre a pensare che la guerra è stata solo un pretesto per far inghiottire questa pillola amara al popolo bue, e non ci sono elementi oggettivi che giustifichino questi prezzi folli.
 

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Gli operatori che hanno impianti fotovoltaici e eolici mi sa che stanno facendo un sacco di soldi
 
Il mercato elettrico in Italia non è liberalizzato ma è monopolizzato dallo stato che, se anche non controlla più il prezzo (concetto fortunatamente improponibile a livello europeo), controlla tutto il resto tramite autorizzazioni e politica estera coi paesi fornitori. Il risultato del fallimento statale è sotto gli occhi di tutti.

Interventi per bloccare i prezzi al ribasso non farebbero altro che far scappare all'estero eventuali fornitori, che invece possono mitigare il problema nel medio e lungo periodo.

Chi investirebbe mai in Italia col precedente di uno stato che interviene per limitare gli utili dell'investitore?!?!
 
Il mercato elettrico in Italia non è liberalizzato ma è monopolizzato dallo stato che, se anche non controlla più il prezzo (concetto fortunatamente improponibile a livello europeo), controlla tutto il resto tramite autorizzazioni e politica estera coi paesi fornitori. Il risultato del fallimento statale è sotto gli occhi di tutti.

Interventi per bloccare i prezzi al ribasso non farebbero altro che far scappare all'estero eventuali fornitori, che invece possono mitigare il problema nel medio e lungo periodo.

Chi investirebbe mai in Italia col precedente di uno stato che interviene per limitare gli utili dell'investitore?!?!

Falso.
Il settore elettrico è stato liberalizzato gia a partire dagli anni '90 con conseguenza che lo Stato si è tenuta solo la funzione di Dispacciamento e Gestione della Rete, affidata in concessione alla Società TERNA, che per statuto ha l'obbligo di connettere alla Rete di Trasmissione tutti i produttori che ne facciano richiesta.
E' stata la fine dell'allora ENEL che stava per " ENTE NAZIONALE PER L'ENERGIA ELETTRICA" quella si che aveva il monopolio.
Lo Stato pertanto non ha nessun monopolio sulla produzione e distribuzione.
Il problema quindi non è secondo me la forte presenza dello Stato ma esattamente il contrario ossia la totale assenza dello Stato in un settore molto delicato e di pubblica utilità e che possa intervenire per ribilanciare i rapporti tra produttori e consumatori
 
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In Italia vengono consumati ogni anno circa 300 Miliardi di KWh di energia elettrica pari a circa 300TWh.
In Italia il prezzo all'ingrosso viene stabilito giornalmente il giorno prima, per questo si parla del Mercato del Giorno Prima.
Semplificando molto si tratta di un meccanismo di asta simile a quello dei book sui titoli, dove si vanno ad incrociare i produttori con gli acquirenti e ciascuno di essi espone una quantità da vendere/comprare e il relativo prezzo.

Detto questo teniamo conto che il prezzo all'ingrosso è a livelli di 10 volte tanto rispetto a quello di 2 anni fa, diciamo pure che 1TWh è passato da costare 50 Milioni di euro a 450 milioni di euro.
Giusto per dare un ordine di idee 1TWh è l'energia prodotta in un anno da un parco eolico medio/piccolo da 7 MW.
In pratica i produttori si sono visti aumentare in modo spropositato i ricavi.
Se questi prezzi dovessero perdurare per un anno intero ai produttori verrebbe riconosciuto un bonus di 300*400 Milioni di euro ovvero 120 Miliardi di euro.
Soldi presi dalle tasche dei cittadini, delle Imprese a favore di pochissimi soggetti.
A questa festa partecipano in modo indistinto tutti i produttori, anche quelli che per assurdo hanno la materia prima gratis come gli eolici e i fotovoltaici.

Cosa ha fatto Draghi, l'assoluto e il migliore, per evitare questo scempio?
Considerato che è stato una degli attori dell'avvio della privatizzazione del settore elettrico a partire dall'inizio degli anni 90.
Ci sarebbe da vergognarsi se poi i risultati sono quelli che si possono in tutta trasparenza notare.

Comincio inoltre a pensare che la guerra è stata solo un pretesto per far inghiottire questa pillola amara al popolo bue, e non ci sono elementi oggettivi che giustifichino questi prezzi folli.

Loro sicuramente:

https://madrugada.blogs.com/il-mio-blog/2022/04/chi-specula-sul-gas.html
 
Falso.
Il settore elettrico è stato liberalizzato gia a partire dagli anni '90 con conseguenza che lo Stato si è tenuta solo la funzione di Dispacciamento e Gestione della Rete, affidata in concessione alla Società TERNA, che per statuto ha l'obbligo di connettere alla Rete di Trasmissione tutti i produttori che ne facciano richiesta.
E' stata la fine dell'allora ENEL che stava per " ENTE NAZIONALE PER L'ENERGIA ELETTRICA" quella si che aveva il monopolio.
Lo Stato pertanto non ha nessun monopolio sulla produzione e distribuzione.
Il problema quindi non è secondo me la forte presenza dello Stato ma esattamente il contrario ossia la totale assenza dello Stato in un settore molto delicato e di pubblica utilità e che possa intervenire per ribilanciare i rapporti tra produttori e consumatori

Al di là dei tuoi slogan, prova ad aprire in Italia una centrale elettrica, anche a carbone o oliocombustibile. Non parliamo poi di eoloco o idroelettrico.
Poi torna qui e dimmi come è andata.

In Italia nel settore energetico la libertà d'impresa non esiste. Esiste il disastro creato dallo stato e dai suoi elettori somari.

Fortunatamente, con fatica e non sempre puoi metterti sul tetto qualche pannello e usare camino e termocamino e renderti energeticamente autonomo, ma se porti in condominio proposte del genere te le bocciano 19 volte su 20.
 
Strano....ancora nessuno che ha detto.....il PD!
 
Strano....ancora nessuno che ha detto.....il PD!

Io non ci vado lontano: gli accordi con Gazprom per ridurre i contratti di lunga durata sono stati fatti da Eni i cui vertici sono di nomina dello stato italiano. Quindi, in ultima istanza, colpa dei politici e relativi elettori.

Per fare un'analogia a chi dice che il settore energetico italiano non è in mano allo stato (ladro): non mi pare che i vertici di Shell, Bp, Esso o Chevron siano nominati dai politici.
 
Ultima modifica:
Al di là dei tuoi slogan, prova ad aprire in Italia una centrale elettrica, anche a carbone o oliocombustibile. Non parliamo poi di eoloco o idroelettrico.
Poi torna qui e dimmi come è andata.

In Italia nel settore energetico la libertà d'impresa non esiste. Esiste il disastro creato dallo stato e dai suoi elettori somari.

Fortunatamente, con fatica e non sempre puoi metterti sul tetto qualche pannello e usare camino e termocamino e renderti energeticamente autonomo, ma se porti in condominio proposte del genere te le bocciano 19 volte su 20.

Io parlo di fatti oggettivi e tu li definisci slogan.
Non capisco :confused:
Come dovrei definire allora la tua affermazione quando sostieni che in Italia lo Stato ha il monopolio elettrico?
Come volere dire ad esempio nel 1970 che c'è la Monarchia quando in realtà già da 30 anni si è passati alla Repubblica.

Per la questione dei produttori parlo per il campo della Alta Tensione ovvero della Rete di Trasporto Nazionale.
Mi risulta che nel giro di 15 anni diversi centinaia di impianti eolici siano stati collegati alla Rete di Trasporto Nazionale, adesso dovrebbero collegarsi i fotovoltaici.
Non si è potuto fare di più perchè in Italia per qualsiasi cosa la burocrazia rallenta enormemente e buona parte dei progetti venivano cassati al vaglio delle Soprintendenze per le parti ambientali.
Da qui a dire che il settore non è decollato perchè lo Stato ha ancora il monopolio elettrico, mi pare che ci sia un pelino di differenza :D
 
Ci sono sempre più auto elettriche...

Meglio averla a Casoli :D
 
Ma anche no. Un fotovoltaico a questi prezzi te lo ripaghi in meno di 3 anni. Coi prezzi di oggi credo che siamo a 2 anni come tempo di rientro. E senza incentivi. Poi viaggi gratis e comfort di guida senza paragoni. Io ho già fatto. Niente soldi a Putin, niente soldi agli arabi, niente tasse e accise al governo e niente utili alle aziende di stato fintamente privatizzate controllate dai politici (Eni, Enel, A2A, ACEA e tutta la pletora delle ex-municipalizzate sprecone piene di poltronifici, alla faccia di chi scrive che in Italia il mercato energetico è privato).
 
Per produrre un 1TWh con 7MW di eolico ti ci vuole un buon mezzo secolo
 
Per produrre un 1TWh con 7MW di eolico ti ci vuole un buon mezzo secolo

:bow: ti ringrazio per la correzione, andavo di fretta e ho sbadatamente errato.... rifatto i conti ed è come dici tu
 
Ritorno sul tema.
L'aumento dei prezzi della energia elettrica sono affrontati dalla stampa sempre dal lato di chi deve pagare.
Scarsa attenzione a chi invece passa all'incasso, perchè è vero che se c'è qualcuno che è svantaggiato dalla risalita dei prezzi alcuni ne sono in questo momento estremamente avvantaggiati.
La situazione potrebbe essere alleviata riducendo i benefici per chi, non dovendo pagare la materia prima per la produzione della energia (ad esempio il fotovoltaico), si ritrova a essere ricompensato con tariffe fino a qulche mese fa inimmaginabili.

Ora quelli che con i nostri soldi si sono fatti l'impianto fotovoltaico a GRATIS con il 110%, si chiedono come mai cominciano ad arrivare corposi rimborsi dal GSE per la energia immessa in rete dal loro impianto.

https://www.energeticambiente.it/fo...ari/2202158-remunerazione-da-rid-impianto-110

Ditemi voi se questo è normale.
 
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