PER L’ITALIA
Accordo quadro di programma per un Governo di centrodestra
1. Italia, a pieno titolo parte dell’Europa, dell’Alleanza Atlantica e dell’Occidente. Più Italia in Europa, più Europa nel Mondo
Politica estera incentrata sulla tutela dell’interesse nazionale e la difesa della Patria
Rispetto delle alleanze internazionali e rafforzamento del ruolo diplomatico dell’Italia nel contesto geopolitico
Rispetto degli impegni assunti nell’Alleanza Atlantica, anche in merito all’adeguamento degli stanziamenti per la difesa, sostegno all’Ucraina di fronte all’invasione della Federazione Russa e sostegno ad ogni iniziativa diplomatica volta alla soluzione del conflitto
Piena adesione al processo di integrazione europea, con la prospettiva di un’Unione Europea più politica e meno burocratica
Stessa m....a di Letta.
Dunque, ricapitolando, la madama si è venduta agli USA, alla NATO e alla UE, nonchè guerrafondaia a sostegno dell'Ucraina e dei suoi neonazionalsocialisti con armi e sanzioni contro la Russia.
Forse ha dimenticato che la totale cessione di sovranità avvenuta a favore dell'Ue implica che l'interesse nazionale e la difesa della Patria può scordarseli da subito, per non parlare di tutto il resto.
Non vedo l'ora di vederla all'opera con i suoi ministri fantoccio della Lega e di FI, ma soprattutto come gestirà quello che succederà a ottobre al tessuto economico e sociale italiani.
Magari se le piccole e medie imprese e le famiglie al di sopra del tetto ISEE gli mandassero qualche bolletta a lei e ai suoi soci affinche se li pagassero loro (e anche Letta, Draghi e compagnia bella) gli aumenti del 400% dall'aprile dello scorso anno.
E magari anche gli scontrini della spesa mensile di alimenti per poter mangiare.
Povero Crosetto, se fossi in Lui prenderei le distanze da questo s.....o
P.S.: non mi stupirebbe affatto se, nel suo governo, "piazzasse" anche Draghi, per accattivarsi le simpatie dei suoi nuovi padroni d'oltreoceano.
P.P.S: mi dispiace ma non sono piddino nè sinsitro, nè centrista
...e l'aspetto al varco amche sul mondo del lavoro, sulle riforme, sull'eliminazione degli stage, dei contratti a tempo determinato e, dunque, del precariato, nonche su tutto il resto, ovviamente dal punto di vista delle imprese e degli imprenditori.
Promettere defiscalizzazioni, bonus, minori contributi, meno tasse, c....i e mazzi non serve a nulla senza una seria riforma del lavoro.