Carriera discotinua (vuoti contributivi) da lavoro dipendente e pensione

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Quanti anni hai? Mi risulta che nella GS si matura la pensione di vecchiaia con almeno 20 anni di contribuzione e 67 anni anagrafici oppure 71 anni anagrafici e 5 anni di contribuzione. Se versi contributi nella GS dal 2006, a fine 2022, dovresti avere 16 anni di contributi che, per quanto ne so, non ti sono sufficienti per maturare una pensione autonoma nella Gestione Separata con 67 anni di età.

A prescindere dalla data di pensionamento, quello che chiedo è sapere, una volta pensionato, come verrà rivalutata la pensione contributiva a carico della Gestione Separata.

Seguirà le stesse regole di rivalutazione applicate per le pensioni miste?
 
GESTIONE SEPARATA.

Pensione Supplementare

" In alternativa al computo, alla totalizzazione e al cumulo qualora il lavoratore abbia conseguito il diritto alla pensione a carico di una qualsiasi forma di previdenza obbligatoria e non abbia i requisiti di contribuzione per la liquidazione di una pensione autonoma può chiedere la liquidazione di una pensione supplementare al compimento dell'età pensionabile di vecchiaia (67 anni). "

Per chi (come me) andrà in pensione a 67 (limite per la pensione di vecchiaia valido fino al 31 dicembre 2024) la soluzione più pratica è chiedere il cosiddetto "cumulo".
 
Per chi (come me) andrà in pensione a 67 (limite per la pensione di vecchiaia valido fino al 31 dicembre 2024) la soluzione più pratica è chiedere il cosiddetto "cumulo".
Te lo avevo chiesto al post #16 ed avevi risposto di no al #17. Comunque il cumulo contributivo tra due gestione diverse Inps è la soluzione migliore e produce una pensione come tutte le altre in termini fiscali, perequazione, ecc. Il supplemento pensionistico segue logiche analoghe ma, di solito, viene utilizzato da chi è già titolare di una pensione, non ha i requisiti o non ritiene conveniente l'applicazione di un istituto quale ad es. ricongiunzione, cumulo, computo, totalizzazione ed aspetta il requisito anagrafico di vecchiaia per richiedere la pensione supplementare. Su quest'ultima ho pochissime info, non so dirti di più.
 
La pensione supplementare va richiesta quando si e’ gia’ titolari di una pensione e si sono versati ulteriori contributi inps, cumulo e tutte le altre cose servono per prendere la pensione base non supplementare!
In parole povere io sono andato in pensione anticipata per aver lavorato 42 anni e 10 mesi, magari in diverse gestioni, magari cumulando ricongiungendo etc., poi da pensionato lavoro ancora, l’azienda ed io paghiamomi contributi inps ed allo scattare dei 67 anni o dopo 5 anni dal pensionamento posso richiedere la pensione supplementare per i versamenti che ho fatto dopo che ero gia’ in pensione, quindi tutta contributiva.
Non viene messa in discussione la pensione, c’è un’aggiunta.
 
Te lo avevo chiesto al post #16 ed avevi risposto di no al #17. Comunque il cumulo contributivo tra due gestione diverse Inps è la soluzione migliore e produce una pensione come tutte le altre in termini fiscali, perequazione, ecc. Il supplemento pensionistico segue logiche analoghe ma, di solito, viene utilizzato da chi è già titolare di una pensione, non ha i requisiti o non ritiene conveniente l'applicazione di un istituto quale ad es. ricongiunzione, cumulo, computo, totalizzazione ed aspetta il requisito anagrafico di vecchiaia per richiedere la pensione supplementare. Su quest'ultima ho pochissime info, non so dirti di più.

Non avevo inteso bene la domanda e forse non l'ho Intesa bene neanche ora.

Rifaccio il punto.

Io nella Gestione Separata non ho maturato 20 anni di contributi.

Compirò 67 anni a dicembre, quando potrò andare in pensione con la gestione AGO, dove ho maturato 22 anni circa, di cui 17 anni al 31.12 1995 e 5anni dal 1996 al 31.12.2000.

Alla tua domanda ho risposto negativamente perché con il Carpe prima ho fatto la simulazione della pensione AGO e successivamente la simulazione della pensione Gestione Separata.

Ora, mi pare di capire, che SE NON CHIEDO IL CUMULO, al compimento dei 67 anni, su domanda, mi verrà erogata solo la quota di pensione AGO, mentre la quota di pensione della Gestione Separata mi verrà erogata, su domanda, al compimento dei 71 anni e cioè fra 4 anni circa.

Ho capito correttamente?

PS
È ovvio che, in tempi normali, conviene utilizzare l'istituto del cumulo ma se paradossalmente, in virtù di una crescita straordinaria del PIL nei prossimi 4 anni e del maggior coefficiente di trasformazione applicato ad un 71enne, la quota di pensione contributiva si raddoppiasse da qui a 4 anni, sarebbe più conveniente aspettare il compimento dei 71 anni per chiedere la quota di pensione della Gestione Separata.

Idem se avessi la certezza di campare molto oltre l'aspettativa di vita "statistica" di un 71enne.
Giusto?
 
Compirò 67 anni a dicembre, quando potrò andare in pensione con la gestione AGO, dove ho maturato 22 anni circa, di cui 17 anni al 31.12 1995 e 5anni dal 1996 al 31.12.2000.
Puoi chiedere il cumulo dei periodi maturati nelle due gestioni Inps che saranno valorizzati con le regole di ciascuna gestione e l'importo sarà liquidato in una unica soluzione oppure, giusto per toglierti ogni dubbio, potresti verificare se col computo nella Gestione Separata di tutti i contributi ottieni qualcosa di più. Ne dubito poiché col computo nella Gestione Separata tutti i contributi saranno valorizzati col criterio contributivo pro-rata e con le aliquote di ciascuna gestione. Entrambe le soluzioni sono gratuite, la prima, il cumulo, ti permette di godere dei vantaggi del sistema misto (quota A e B) per i periodi ante 1992 (quota A) e tra 1992 e 1996 (quota B), la seconda è sola contributiva e dovrebbe essere decisamente svantaggiosa salvo che non hai effettuato grossi versamenti nel FPLD nel periodo ante 1996. Puoi effettuare simulazioni con Carpe: nel primo scenario calcoli l'importo della pensione FPLD col misto e sommi l'importo relativo alla Gestione Separata, nel secondo scenario calcoli la pensione FPLD con il contributivo e sommi l'importo relativo alla Gestione Separata. In verità con 22 anni nel FPLD dell'AGO e con 16 anni di contributi versati nella Gestione Separata avresti avuto titolo a chiedere la pensione già tre anni fa, a 64 anni, col computo nella Gestione Separata accettando un assegno più magro.
Ora, mi pare di capire, che SE NON CHIEDO IL CUMULO, al compimento dei 67 anni, su domanda, mi verrà erogata solo la quota di pensione AGO, mentre la quota di pensione della Gestione Separata mi verrà erogata, su domanda, al compimento dei 71 anni e cioè fra 4 anni circa.
Se non chiedi il cumulo dei contributi FPLD + GS oppure il computo nella Gestione Separata otterrai la pensione di vecchiaia maturata nel solo FPLD con le regole del misto e al compimento dei 71 anni avrai titolo a fare domanda per la pensione dei periodi versati nella Gestione Separata. I coefficienti di trasformazione, coerentemente con l'andamento del PIL italiano, diminuiscono in modo cronico da decenni, al tuo posto, di questi tempi, non sfiderei il destino pensando ad una improbabile impennata del PIL nei prossimi 4 anni.
PS
È ovvio che, in tempi normali, conviene utilizzare l'istituto del cumulo ma se paradossalmente, in virtù di una crescita straordinaria del PIL nei prossimi 4 anni e del maggior coefficiente di trasformazione applicato ad un 71enne, la quota di pensione contributiva si raddoppiasse da qui a 4 anni, sarebbe più conveniente aspettare il compimento dei 71 anni per chiedere la quota di pensione della Gestione Separata.

Idem se avessi la certezza di campare molto oltre l'aspettativa di vita "statistica" di un 71enne.
Giusto?
 
Puoi chiedere il cumulo dei periodi maturati nelle due gestioni Inps che saranno valorizzati con le regole di ciascuna gestione e l'importo sarà liquidato in una unica soluzione oppure, giusto per toglierti ogni dubbio, potresti verificare se col computo nella Gestione Separata di tutti i contributi ottieni qualcosa di più. Ne dubito poiché col computo nella Gestione Separata tutti i contributi saranno valorizzati col criterio contributivo pro-rata e con le aliquote di ciascuna gestione. Entrambe le soluzioni sono gratuite, la prima, il cumulo, ti permette di godere dei vantaggi del sistema misto (quota A e B) per i periodi ante 1992 (quota A) e tra 1992 e 1996 (quota B), la seconda è sola contributiva e dovrebbe essere decisamente svantaggiosa salvo che non hai effettuato grossi versamenti nel FPLD nel periodo ante 1996. Puoi effettuare simulazioni con Carpe: nel primo scenario calcoli l'importo della pensione FPLD col misto e sommi l'importo relativo alla Gestione Separata, nel secondo scenario calcoli la pensione FPLD con il contributivo e sommi l'importo relativo alla Gestione Separata. In verità con 22 anni nel FPLD dell'AGO e con 16 anni di contributi versati nella Gestione Separata avresti avuto titolo a chiedere la pensione già tre anni fa, a 64 anni, col computo nella Gestione Separata accettando un assegno più magro.

Se non chiedi il cumulo dei contributi FPLD + GS oppure il computo nella Gestione Separata otterrai la pensione di vecchiaia maturata nel solo FPLD con le regole del misto e al compimento dei 71 anni avrai titolo a fare domanda per la pensione dei periodi versati nella Gestione Separata. I coefficienti di trasformazione, coerentemente con l'andamento del PIL italiano, diminuiscono in modo cronico da decenni, al tuo posto, di questi tempi, non sfiderei il destino pensando ad una improbabile impennata del PIL nei prossimi 4 anni.

Volevo darti un bollo verde ma mi si dice che prima devo votare altri utenti.

Quindi ti assegno comunque un bollo verde virtuale.

Ho ben compreso quello che hai scritto.

Ho già fatto con il mio foglio excel una simulazione "tuttacontributiva" e il risultato finale è inferiore di circa il 10%.

Leggendoti mi è venuto un dubbio : l'aliquota di computo per i contributi del FPLD è quella contributiva maggiorata del 1% oppure non c'è maggiorazione?

In ogni caso dubito che anche con un'aliquota di computo del 34% si riuscirebbe a recuperare il gap del 10% di cui sopra.

PS
Una chiosa : i coefficienti di trasformazione sono relativi all'età anagrafica e alla aspettativa di vita residua.

Credo che tu faccia riferimento ai coefficiente di capitalizzazione del montante contributivo, che sono legati all'andamento del PIL
 
Ultima modifica:
Leggendoti mi è venuto un dubbio : l'aliquota di computo per i contributi del FPLD è quella contributiva maggiorata del 1% oppure non c'è maggiorazione?
A me risulta del 33%. Comunque negli archivi Carpe trovi le serie storiche corrette.
Una chiosa : i coefficienti di trasformazione sono relativi all'età anagrafica e alla aspettativa di vita residua.
Credo che tu faccia riferimento ai coefficiente di capitalizzazione del montante contributivo, che sono legati all'andamento del PIL
Sì, corretto, intendevo riferirmi ai coefficienti di capitalizzazione, ma se dai una occhiata allo storico dei coefficienti di trasformazione la dinamica, per altre motivazioni, fino a 65/66 anni circa, finora è stata in lento declino.
 
A me risulta del 33%. Comunque negli archivi Carpe trovi le serie storiche corrette.

Sì, corretto, intendevo riferirmi ai coefficienti di capitalizzazione, ma se dai una occhiata allo storico dei coefficienti di trasformazione la dinamica, per altre motivazioni, fino a 65/66 anni circa, finora è stata in lento declino.

33% è l'aliquota contributiva.
Credo che sia anche l'aliquota di computo se si optasse per la pensione tutta contributiva.

Nella Gestione Separata invece l'aliquota di computo equivale a quella contributiva pro-tempore vigente maggiorata di 100 basis point.

Per quanto riguarda i coefficienti di trasformazione il loro declino è legato allungamento della speranza di vita.

Negli ultimi 2 anni, causa Covid, però l'aspettativa di vita residua si è accorciata di un paio d'anni almeno.

Sono pressoché certo che nella prossima (ormai più che prossima) revisione sì guarderanno bene dal correggerli all'insu', come sarebbe logico e doveroso.
 
Nella Gestione Separata invece l'aliquota di computo equivale a quella contributiva pro-tempore vigente maggiorata di 100 basis point.
Mi risultano aliquote diverse per partite IVA, collaborati, ecc. ma, non mi sembra che siano del 34%... non insisto poiché non sono particolarmente informato non avendo contributi nella GS. La Gestione Separata, per quanto ho capito, è interessante perché permette agli assicurati che ricadono nel misto e con una "forte vocazione" al ricalcolo contributivo di uscire con le regole - in termini di diritto - dei contributivi puri a 64 anni + eventuale aggiornamento all'aspettativa di vita. Al momento, per quanto ne so, è l'unico modo per anticipare il diritto alla pensione per i c.d. misti. Per quanto concerne gli aggiornamenti relativi all'aspettativa di vita penso che non ci saranno più o saranno molto modesti poiché 67 anni per la vecchiaia e 43 anni di contribuzione per l'anticipata sono già tantissimi.
 
Mi risultano aliquote diverse per partite IVA, collaborati, ecc. ma, non mi sembra che siano del 34%... non insisto poiché non sono particolarmente informato non avendo contributi nella GS. La Gestione Separata, per quanto ho capito, è interessante perché permette agli assicurati che ricadono nel misto e con una "forte vocazione" al ricalcolo contributivo di uscire con le regole - in termini di diritto - dei contributivi puri a 64 anni + eventuale aggiornamento all'aspettativa di vita. Al momento, per quanto ne so, è l'unico modo per anticipare il diritto alla pensione per i c.d. misti. Per quanto concerne gli aggiornamenti relativi all'aspettativa di vita penso che non ci saranno più o saranno molto modesti poiché 67 anni per la vecchiaia e 43 anni di contribuzione per l'anticipata sono già tantissimi.

Con il contributivo le leve che inseriscono l'aspettativa di vita sono 2 : l'età anagrafica e i coefficienti di trasformazione.

Che poi il coefficiente di trasformazione non è altro che il rapporto tra 100 e il numero degli anni residui di vita "statistici".

E visto che l'aspettativa di vita è diminuita, fermo restando l'età anagrafica di 67 anni, il coefficiente di trasformazione invece dovrebbe aumentare nel prossimo biennio, secondo logica ed equità statistica.
 
Mi risultano aliquote diverse per partite IVA, collaborati, ecc. ma, non mi sembra che siano del 34%... non insisto poiché non sono particolarmente informato non avendo contributi nella GS. La Gestione Separata, per quanto ho capito, è interessante perché permette agli assicurati che ricadono nel misto e con una "forte vocazione" al ricalcolo contributivo di uscire con le regole - in termini di diritto - dei contributivi puri a 64 anni + eventuale aggiornamento all'aspettativa di vita. Al momento, per quanto ne so, è l'unico modo per anticipare il diritto alla pensione per i c.d. misti. Per quanto concerne gli aggiornamenti relativi all'aspettativa di vita penso che non ci saranno più o saranno molto modesti poiché 67 anni per la vecchiaia e 43 anni di contribuzione per l'anticipata sono già tantissimi.

Ho fatto la verifica con l'applicazione Carpe : la pensione tutta contributiva risulta inferiore del 10% circa rispetto a quella calcolata con il sistema misto retributivo +
contributivo.
 
Ho fatto la verifica con l'applicazione Carpe : la pensione tutta contributiva risulta inferiore del 10% circa rispetto a quella calcolata con il sistema misto retributivo +
contributivo.
Avendo oltre 16 anni di contributi ante 1996 il ricalcolo contributivo porta a perdite significative, francamente pensavo più del 10%. Chiaro che ti conviene sfruttare il cumulo contributivo e prenderti le quote A e B retributive. Il calcolo retributivo in una sistema a ripartizione come il nostro è iniquo (per non dire peggio), crea enormi disparità generazionali, in decenni di riforme, anche molto pesanti, non si è avuto il coraggio di eliminarlo con ricalcolo contributivo di tutte le pensioni ed introduzione di un importo minimo a tutela di chi ha pochi contributi e molti anni di età.
 
Avendo oltre 16 anni di contributi ante 1996 il ricalcolo contributivo porta a perdite significative, francamente pensavo più del 10%. Chiaro che ti conviene sfruttare il cumulo contributivo e prenderti le quote A e B retributive. Il calcolo retributivo in una sistema a ripartizione come il nostro è iniquo (per non dire peggio), crea enormi disparità generazionali, in decenni di riforme, anche molto pesanti, non si è avuto il coraggio di eliminarlo con ricalcolo contributivo di tutte le pensioni ed introduzione di un importo minimo a tutela di chi ha pochi contributi e molti anni di età.

Che tu sappia, la richiesta di cumulo è meglio farla prima di fare la domanda di pensionamento o si può fare contestualmente?
 
Indietro