Letta il tradito: "Chi vota Calenda vota per Meloni". Eppure era amore appena 6 gior

ennio1963

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Letta il tradito: "Chi vota Calenda vota per Meloni". Eppure era amore appena 6 gior

Letta il tradito: "Chi vota Calenda vota per Meloni".
Eppure era amore appena 6 giorni fa.
O era un calesse?

E tutto grazie al mitico Rosatellum, una legge elettorale così vomitevole che produce effetti nefasti per la democrazia e la rappresentanza (all'epoca votarono contro M5S e FdI, ironia della sorte). Legge, manco a dirlo, voluta dal PD...

Nella foto che ripropongo, tratta da Repubblica, il 2 agosto scorso, cioè 6 giorni fa, non 6 mesi fa, Calenda affettuosamente sbaciucchiava Letta quasi a voler testimoniare l'intesa con il PD: si erano alleati in nome dell'#AgendaDraghi e si proponevano amore eterno no, ma almeno fino al 25 settembre prossimo, con Letta che addebitava a chi aveva rifiutato la fiducia all'esecutivo dei Migliori la responsabilità di aver fatto arrivare le sciagurate elezioni - oltre che le cavallette (che per fortuna non vedo in giro, anche se nei mesi che verranno ci sarà da tremare economicamente e socialmente, e non poco) -.

Ora, a distanza di neanche una settimana, quell'amore così narcisisticamente ostentato si è frantumato per scelta di Calenda, e Letta si è trovato a dover commentare l'esito dicendo che "ora ogni voto dato a Calenda è un voto dato alla Meloni", a parole nemica giurata del fronte-Armata BrancaDraghi, ma in realtà molto molto più draghiana di quanto non nasconda lei stessa, e dunque omogenea allo stesso fronte del cosiddetto csx avendo ad esempio votato a favore per l'invio di armi in Ucraina, dichiarando amore perenne alla NATO.

Tuttavia nella coalizione della Meloni (quella per cui a giudizio di Letta si voterebbe qualora si preferisse Calenda) si trovano forze politiche e parlamentari che hanno sostenuto la mitica e becera #AgendaDraghi (Lega, Forza Italia, Toti, Lupi, Quagliariello e tutti i cespuglietti del cosiddetto cdx) e, dunque, non si capisce questa volontà lettiana di rifiutare accordi con chi non condivideva gli obiettivi del progetto politico draghiano.
Tale progetto, moderato e liberale come piaceva a Gigino di Pomigliano, e conservatore, se non pavido, in termini di equità sociale e sensibilità ecologica, non può essere nella prospettiva di Letta il discrimine con cui coagulare forze politiche omogenee se poi un benedetto accordo Letta l'ha pure trovato con Sinistra Italiana che per ben 54 volte non ha votato la fiducia al governo dei Migliori e, soprattutto, essendo la piattaforma programmatica draghiana ampiamente sostenuta dai presunti avversari di Letta, a partire dalla volontà esplicita di smantellare il reddito di cittadinanza o il superbonus.
Questa fluidità dei giudizi politici è però naturale conseguenza di una legge elettorale orrida, partorita da un'intelligenza raffinatissima, ma nihilista, quella di Ettore Rosato, ma votata all'epoca compattamente da tutti - in particolare dal PD con segretario Renzi - tranne M5S e FdI, per contrastare l'ascesa elettorale del M5S di allora.

Quella legge, ad avviso di tanti incostituzionale perché in nome di una presunta governabilità - che comunque non si è affatto raggiunta (tre governi in questa legislatura, esattamente come in quella precedente) - sacrificava il diritto di rappresentanza, oggi produce i suoi effetti perversi e paradossali - senza considerare aspetti altrettanto gravi come l'impossibilità effettiva per diverse forze politiche di poter raccogliere le firme per partecipare alle stesse elezioni -.
E così, non avendo cambiato la legge elettorale per come si sarebbe dovuto subito fare, questa volontà di costruire gabbie volte ad impedire che vi possa essere chiarezza dal dato elettorale consentirà, magari non immediatamente, di avere il solito consociativismo trasversale capace di accettare governi, tecnici o politici è indifferente, con cui si impedirà ogni vero, reale cambiamento, avendo la capacità solo di promettere blocchi navali per i migranti, mille euro per le pensioni minime, totale allineamento con le politiche Nato, o altre amenità varie.
Ed intanto perdiamo sempre più sovranità politica ed economica, capitali stranieri acquistano aziende italiane dettando le loro condizioni ai lavoratori, subiamo il dumping fiscale di cosiddetti partners europei - squali no? - e veniamo intimiditi con i giudizi di Moody's sull'outlook per il nostro debito pubblico.

Mala tempora currunt.

Nicola Morra

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Ok ma Calenda l'aveva detto di essere incompatibile con Fratoianni &c. Adesso Letta da la colpa a Calenda causa lui stesso come nel tipo della caduta del governo dopo essersi alienato i grillini di cui lui ne era il responsabile primo, lega e fi di conseguenza.

Media e tutta la gran cassa del tam tam la raccontano diversa ma pazienza, manca un mese e mezzo circa e altre bugie nel caso migliore salteranno fuori sicuramente sulla Meloni.
 
Ok ma Calenda l'aveva detto di essere incompatibile con Fratoianni &c. Adesso Letta da la colpa a Calenda causa lui stesso come nel tipo della caduta del governo dopo essersi alienato i grillini di cui lui ne era il responsabile primo, lega e fi di conseguenza.

Media e tutta la gran cassa del tam tam la raccontano diversa ma pazienza, manca un mese e mezzo circa e altre bugie nel caso migliore salteranno fuori sicuramente sulla Meloni.

Calenda sapeva benissimo della presenza degli altri, non stravolgiamo la realtà, non avrebbe altrimenti preteso che i leader non concorressero all'uninominale.
 
Calenda si è semplicemente riposizionato dopo la reazione della base. Legittimo eh, però figura di m. Epocale.
 
Calenda sapeva benissimo della presenza degli altri, non stravolgiamo la realtà, non avrebbe altrimenti preteso che i leader non concorressero all'uninominale.

E' uscito dopo l'accordo di Letta con l'altra sx quella che lui come pregiudiziale non voleva, puoi dire che Letta comanda a casa sua ma Calenda non si è fatto soggiogare.
 
Calenda si è semplicemente riposizionato dopo la reazione della base. Legittimo eh, però figura di m. Epocale.

A mio parere aveva un disegno in testa che non teneva conto di un pd piu grande di lui e quindi non poteva starne alla pari con delle pretese in conflitto con l'area diplomatica del pd.
 
A mio parere aveva un disegno in testa che non teneva conto di un pd piu grande di lui e quindi non poteva starne alla pari con delle pretese in conflitto con l'area diplomatica del pd.

Calenda è servito solo a rendere impossibile un accordo tra PD e m5s, una volta che calenda ne è stato sicuro, ha mandato a fc letta e viceversa
 
letta goditi fratoianni e bonelli...

letta li hai voluti tu...non calenda
 
E' uscito dopo l'accordo di Letta con l'altra sx quella che lui come pregiudiziale non voleva, puoi dire che Letta comanda a casa sua ma Calenda non si è fatto soggiogare.

Evitiamo ricostruzioni fantasiose, il terzo contraente +Europa, vedi Bonino, spiega esattamente che Calenda era al corrente della presenza di partiti terzi come tutti nelle formazioni e che lui stesso aveva scritto l'accordo. Tra l'altro nemmeno ha comunicato a Letta la decisione ma a Franceschini!

Dopo la vicenda delle Europee il PD è stato ingenuo a fidarsi di questo personaggio, che non può pretendere con un 3-4% di dettare legge ad un partito che ha 6 volte i suoi voti.
Sarà bello vedere tra due prime donne come lui e Renzi chi scapperà per primo col pallone!
 
quello di calenda verrà ricordato come il bacio di giuda peggiore della storia politica italiana
 
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