Non si trovano panettieri

Guarda che il problema principale delle aziende, oggi, é il personale specializzato, tornitori, fresatori, saldatori, attrezzisti, manutentori, ecc, sono quelli che fanno funzionare le fabbriche, parlo della meccaniche che conosco, altri settori avranno specializzati diversi, oggi un buon attrezzista lo paghi come e anche più del direttore, che direttori ne trovi, attrezzisti no.

Imparare un mestiere non é solo fare l'elettricista o il falegname, nelle fabbriche servono specializzati che nascano lì, ragazzi giovani che vanno affiancati ad operai anziani esperti, il saper fare si é sempre tramandato così e anche lì serve una selezione, mica tutti sono adatti, ma una cosa simile la si fa da giovanissimi non dopo i 25 anni.
Poi la scuola può aiutare con corsi professionali ma il mestiere lo si impara sporcandosi le mani e avendo qualcuno che ti dice cosa e come fare.

Quando ero un ragazzo i vecchi mi dicevano che imparare (bene) un mestiere era la garanzia per aver da mantenere la famiglia, ora che sono vecchio posso dire che avevano assolutamente ragione, chi sa fare qualcosa avrà lavoro ben pagato.

Tenere un ragazzo non portato agli studi, 5 anni a scaldare il banco per dargli il pezzo di carta significa fargli un torto grave.
Vero..Ma oggi é sempre piu difficile che ti insegnino qualcosa in certe realtà...ormai i padroni oggi vogliono gia tutti fatti pronti e preparati...vai a farti un giro anche per le interinali se vuoi....
Senza contare che adesso con le crisi di vario genere ognuno é sempre piu geloso della sua mansione e del proprio stipendio...dovrebbe essere il titolare stesso "là" a impartire l ordine ma ormai é tutto delegato ai preposti di fiducia che alla minima giornata storta...(ma lasciamo perdere)..altro che ricambi generazionali...
 
Secondo me l'obiettivo della scuola è anche l'istruzione di massa, non tanto una selezione.

Da noi si è però radicata ancora una certa cultura che stima i "dottori" molto più dei periti tecnici, figuriamoci le scuole professionali. Il mercato però dal canto suo non dev'essere poi troppo attraente: sicuramente esisterà una minor voglia di "sporcarsi le mani", ma probabilmente la prospettiva di guadagni è limitata.
Esisteranno certamente saldatori esperti che guadagnano gran bene, ma (complice un numero di giovani ridotto dalla demografia) è probabile che in molti scelgano altro.
Possibile che queste figure debbano essere importate magari dall'est.

I saldatori italiani ci sono e si formano nelle grande cantieristica (poli di Marghera, Trieste, Genova etc) certo che è un mestiere molto duro, e spesso le aziende italiane si trovano a concorrere sul prezzo con quelle dell'est Europa quindi gli stipendi non possono essere altissimi..

In generale sono processi che nelle economie avanzate sono in gran parte automatizzati, rimangono poi le riparazioni
 
Nel 2022 immagino lo stato potrebbe almeno creare un portale di "figure mancanti" o di cui necessitiamo con certa urgenza, indicando stipendio atteso, aziende che necessitano di quella figura professionale, necessità e costi di formazione così chi si trova senza lavoro può decidere se imparare uno di questi mestieri.
A mio avviso la formazione dovrebbe essere pagata dal dipendente visto che una volta imparato il mestiere sarebbe libero di lavorare con qualsiasi azienda o mettersi in proprio, del resto che problema c'è ad investire su se stessi?
Oggi comunque il problema è probabilmente quello della ricerca della comodità. Tutti vogliono il lavoro d'ufficio dalle 9 alle 17, sabato e festivi liberi, zero turni, molti lavori anche se fanno guadagnare di più diventano sempre meno appetibili.
 
Nel 2022 immagino lo stato potrebbe almeno creare un portale di "figure mancanti" o di cui necessitiamo con certa urgenza, indicando stipendio atteso, aziende che necessitano di quella figura professionale, necessità e costi di formazione così chi si trova senza lavoro può decidere se imparare uno di questi mestieri.
A mio avviso la formazione dovrebbe essere pagata dal dipendente visto che una volta imparato il mestiere sarebbe libero di lavorare con qualsiasi azienda o mettersi in proprio, del resto che problema c'è ad investire su se stessi?
Oggi comunque il problema è probabilmente quello della ricerca della comodità. Tutti vogliono il lavoro d'ufficio dalle 9 alle 17, sabato e festivi liberi, zero turni, molti lavori anche se fanno guadagnare di più diventano sempre meno appetibili.

Il fornaio lavora di notte, è mal visto pure dai migranti....
 
Nel 2022 immagino lo stato potrebbe almeno creare un portale di "figure mancanti" o di cui necessitiamo con certa urgenza, indicando stipendio atteso, aziende che necessitano di quella figura professionale, necessità e costi di formazione così chi si trova senza lavoro può decidere se imparare uno di questi mestieri.
A mio avviso la formazione dovrebbe essere pagata dal dipendente visto che una volta imparato il mestiere sarebbe libero di lavorare con qualsiasi azienda o mettersi in proprio, del resto che problema c'è ad investire su se stessi?
Oggi comunque il problema è probabilmente quello della ricerca della comodità. Tutti vogliono il lavoro d'ufficio dalle 9 alle 17, sabato e festivi liberi, zero turni, molti lavori anche se fanno guadagnare di più diventano sempre meno appetibili.

Il problema è trovare gli imprenditori che aumentano gli stipendi, lavoro ce n è, ma la maggiorparte di pessima qualità
 
Nel 2022 immagino lo stato potrebbe almeno creare un portale di "figure mancanti" o di cui necessitiamo con certa urgenza, indicando stipendio atteso, aziende che necessitano di quella figura professionale, necessità e costi di formazione così chi si trova senza lavoro può decidere se imparare uno di questi mestieri.
A mio avviso la formazione dovrebbe essere pagata dal dipendente visto che una volta imparato il mestiere sarebbe libero di lavorare con qualsiasi azienda o mettersi in proprio, del resto che problema c'è ad investire su se stessi?
Oggi comunque il problema è probabilmente quello della ricerca della comodità. Tutti vogliono il lavoro d'ufficio dalle 9 alle 17, sabato e festivi liberi, zero turni, molti lavori anche se fanno guadagnare di più diventano sempre meno appetibili.

Non è assolutamente come dici tu. La domanda per prodotti e servizi è molto altalenante e le professioni richieste possono cambiare molto velocemente. Rispetto a 10-15 anni fa il lavoro su turni e festivi ha poche maggiorazioni perché i margini sono sempre più risicati. Poi ovvio ci sono specifici settori che viaggiano forte ma l'incertezza è enorme, secondo me spendere soldi propri per qualificarsi come lavoratore dipendente è buttare via soldi

In tutto questo gli imprenditori delle PMI non è che abbiano colpe, sono anche loro in balia del mercato come i dipendenti. Sopravvive bene chi ha agganci su grossi mercati come USA o con il pubblico.
 
Cicale a chi? Spiegati meglio...
Quando passerai i 50 e lascerai i vari curriculum in giro poi capirai....

A me piace arrangiarmi e lavoro, metto via dei soldi, studio per conto mio e investo su me stesso. A 50 anni voglio arrivare con un azienda già aperta, di idee ne ho tante. Non sto ad aspettare di uscire dal mondo del lavoro "per reinventarmi"
Ma io sono un caso isolato, i miei coetanei continuano a dirmi "impare un mestiere", e io dico "quale" , e loro " Il pizzaiolo"
Giovani già finiti dentro, non sanno andare oltre il ristorantino e la pizzeria
 
Non è assolutamente come dici tu. La domanda per prodotti e servizi è molto altalenante e le professioni richieste possono cambiare molto velocemente. Rispetto a 10-15 anni fa il lavoro su turni e festivi ha poche maggiorazioni perché i margini sono sempre più risicati. Poi ovvio ci sono specifici settori che viaggiano forte ma l'incertezza è enorme, secondo me spendere soldi propri per qualificarsi come lavoratore dipendente è buttare via soldi
Era per dire che i costi di formazione non possono ricadere solo sulle aziende o almeno se un'azienda forma un lavoratore quest'ultimo non può andarsene il giorno dopo in azienda rivale che offre ad esempio 100 €/mese in più. Penso un compromesso si possa trovare, a seconda di quanto tempo e risorse sono necessarie per formare una determinata figura professionale.
Sul formarsi per fare dipendente, non saprei.
Da un lato viene considerato un'eresia pagare 120 euro per imparare ad usare un muletto, dall'altro è normale spendere 80.000+ euro per ottenere la licenza di volo su aerei di linea, senza certezza di essere assunti da qualcuno. È da decenni che sento dire che servono saldatori, mi pare strano che al giorno d'oggi ci sia ancora carenza di queste figure professionali, vuol dire che o vengono pagati poco in rapporto alla mole di lavoro o che c'è qualcosa che non va nell'unire la domanda con l'offerta nel mondo del lavoro.
 
Non si trovano panettieri adesso,pensa quando usciraranno tutti dal liceo,quanti ne troveranno :D
 
Era per dire che i costi di formazione non possono ricadere solo sulle aziende o almeno se un'azienda forma un lavoratore quest'ultimo non può andarsene il giorno dopo in azienda rivale che offre ad esempio 100 €/mese in più. Penso un compromesso si possa trovare, a seconda di quanto tempo e risorse sono necessarie per formare una determinata figura professionale.
Sul formarsi per fare dipendente, non saprei.
Da un lato viene considerato un'eresia pagare 120 euro per imparare ad usare un muletto, dall'altro è normale spendere 80.000+ euro per ottenere la licenza di volo su aerei di linea, senza certezza di essere assunti da qualcuno. È da decenni che sento dire che servono saldatori, mi pare strano che al giorno d'oggi ci sia ancora carenza di queste figure professionali, vuol dire che o vengono pagati poco in rapporto alla mole di lavoro o che c'è qualcosa che non va nell'unire la domanda con l'offerta nel mondo del lavoro.

Io anni fa firmai un contratto dove se mi licenziavo prima di un anno avrei dovuto pagare una penale...per me era ok.
Discorso saldatori: vengono formati dai grandi centri industriali. Questi ora sono fortemente esposti alla concorrenza internazionale. Molti saldatori nel triestino sono indiani o Bangla già formati in India. Così non è possibile formare italiani.
 
Non si trovano panettieri adesso,pensa quando usciraranno tutti dal liceo,quanti ne troveranno :D

Questa e l'idea di quel genio di calenda (sindaco mancato) che adesso è q.ulo e camicia con il pd
 
Io anni fa firmai un contratto dove se mi licenziavo prima di un anno avrei dovuto pagare una penale...per me era ok.
Discorso saldatori: vengono formati dai grandi centri industriali. Questi ora sono fortemente esposti alla concorrenza internazionale. Molti saldatori nel triestino sono indiani o Bangla già formati in India. Così non è possibile formare italiani.
Questa della penale in caso di licenziamento ptorebbe essere un giusto compromesso.
Sui saldatori allora se non è possibile/conveniente formare di italiani, non resta che importarli dall'estero.
 
Lavorativa. Quanti impiegati 40-50 enni conosci che si fanno il patentino per il muletto, con i propri soldi? Eppure di mulettisti ne cercano, anche senza esperienza, di impiegati un po meno

l'esempio che fai nasconde uno dei maggiori problemi secondo me e noto che altri utenti l'hanno sottolineato: non si cerca un lavoro in generale, ma si cerca un lavoro in un posto comodo, riscaldato o rinfrescato, e soprattutto che quando suona la campanella qualsiasi cosa si sta facendo si lascia lì e se va bene si finisce il giorno dopo.
Con il lavoro che faccio sono in contatto con molto artigiani e aziende,ho visto persone reinventarsi e in qualche maniera ho contribuito a ricollocare persone a pochi anni dalla pensione che avevano dovuto chiudere l'attività (ho solo messo in contatto queste persone con aziende che cercavano, niente di che). Il punto è che chi ha voglia di lavorare un lavoro lo troverà anche a sessant'anni, chi invece a parole cerca ma se non gli viene offerto il lavoro che vuole lui si lamenta che non trova offerte adeguate si lamenterà e basta
 
A me piace arrangiarmi e lavoro, metto via dei soldi, studio per conto mio e investo su me stesso. A 50 anni voglio arrivare con un azienda già aperta, di idee ne ho tante. Non sto ad aspettare di uscire dal mondo del lavoro "per reinventarmi"
Ma io sono un caso isolato, i miei coetanei continuano a dirmi "impare un mestiere", e io dico "quale" , e loro " Il pizzaiolo"
Giovani già finiti dentro, non sanno andare oltre il ristorantino e la pizzeria

Interessante, non conosco molte persone sotto i 40 anni con pulsioni imprenditoriali.
Sai che cosa vorresti fare, in quale settore?
 
Da sempre il lavoro del panettiere non lo vuole fare nessuno, orari troppo duri.
Negli anni 80 se volevi un panettiere dovevi sganciare almeno tre volte un dipendente normale: tre milioni al mese: tanti soldi per l’epoca
 
Il posto pubblico é sempre attraente...cosa abbiamo scoperto?:)

Ma non solo pubblico. È che proprio esiste una cultura che vuole i figli tutti manager con la laurea come se fosse una graduatoria di prestigio
 
Era per dire che i costi di formazione non possono ricadere solo sulle aziende o almeno se un'azienda forma un lavoratore quest'ultimo non può andarsene il giorno dopo in azienda rivale che offre ad esempio 100 €/mese in più. Penso un compromesso si possa trovare, a seconda di quanto tempo e risorse sono necessarie per formare una determinata figura professionale.
Sul formarsi per fare dipendente, non saprei.
Da un lato viene considerato un'eresia pagare 120 euro per imparare ad usare un muletto, dall'altro è normale spendere 80.000+ euro per ottenere la licenza di volo su aerei di linea, senza certezza di essere assunti da qualcuno. È da decenni che sento dire che servono saldatori, mi pare strano che al giorno d'oggi ci sia ancora carenza di queste figure professionali, vuol dire che o vengono pagati poco in rapporto alla mole di lavoro o che c'è qualcosa che non va nell'unire la domanda con l'offerta nel mondo del lavoro.

Non concordo molto.
L'azienda sveglia forma e paga il dipendente che ritiene una risorsa, lo forma per essere utile al lavoro e contribuire agli utili.
Se lo perde per 100/mese da un'altra, la prima cosa che deve fare è chiedersi il perché.

I lavoratori non sono lì a cambiare per ogni 100 di aumento se stanno bene, ma lo fanno se ovviamente non vedono prospettive per loro.

La formazione che si paga riguarda licenze (patenti, abilitazioni) o particolari tecniche. Ma la formazione in generale è "imparare a lavorare".

Se tu azienda mi insegni a lavorare, lo fai inserendomi nelle tue dinamiche, nei tuoi processi e procedure. Certo, imparo on the job come va di moda dire, ma l'attività è tagliata sul bisogno aziendale.

Invece vale sempre il principio che un ragazzo internamente cresce sempre più piano dello stesso ragazzo che balzella per 100 euro. Allora, alla fine, ha ragione lui.
 
A me piace arrangiarmi e lavoro, metto via dei soldi, studio per conto mio e investo su me stesso. A 50 anni voglio arrivare con un azienda già aperta, di idee ne ho tante. Non sto ad aspettare di uscire dal mondo del lavoro "per reinventarmi"
Ma io sono un caso isolato, i miei coetanei continuano a dirmi "impare un mestiere", e io dico "quale" , e loro " Il pizzaiolo"
Giovani già finiti dentro, non sanno andare oltre il ristorantino e la pizzeria

sta attento a non diventare un Jack of all trades master of none.
 
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