Non si trovano panettieri

Confermo, il fisioterapista è un ottimo lavoro remunerato. Conosco anche io situazioni di persone, che con contratto di lavoro regolare, aggiungendo il black, arrivano tranquillamente a 3/4 mila netti mensili.

Considerando le cifre che girano sui redditi medi mi pare una professione estremamente appoggiata sul black :D
 
C è troppa gente in italia che vive alla giornata
Non si può arrivare a 50 anni a perdere il lavoro senza un alternativa, io non farò mai quest errore.
Ho sempre disprezzato le cicale
Cicale a chi? Spiegati meglio...
Quando passerai i 50 e lascerai i vari curriculum in giro poi capirai....
 
Cicale a chi? Spiegati meglio...
Quando passerai i 50 e lascerai i vari curriculum in giro poi capirai....

Ovvio che ogni caso è a sé, ma la spiegazione, almeno per come la intendo io, è nella prima riga. Se uno vive alla giornata, prende tot al mese e spende tot al mese è altamente probabile che la perdita di lavoro sia molto più traumatica rispetto a chi stringendo un po' la cinghia, rinunciando a qualcosa di superfluo o semplicemente perché guadagna molto riesce ad accantonare qualcosa per i periodi più difficili.
C'è da dire che ultimamente il concetto di cicala di è ulteriormente allargato: non è più spendere tutto quello che si guadagna, ma andare oltre indebitandosi con rate per acquistare qualsiasi boiata che altrimenti non ci si potrebbe permettere.
 
Ovvio che ogni caso è a sé, ma la spiegazione, almeno per come la intendo io, è nella prima riga. Se uno vive alla giornata, prende tot al mese e spende tot al mese è altamente probabile che la perdita di lavoro sia molto più traumatica rispetto a chi stringendo un po' la cinghia, rinunciando a qualcosa di superfluo o semplicemente perché guadagna molto riesce ad accantonare qualcosa per i periodi più difficili.
C'è da dire che ultimamente il concetto di cicala di è ulteriormente allargato: non è più spendere tutto quello che si guadagna, ma andare oltre indebitandosi con rate per acquistare qualsiasi boiata che altrimenti non ci si potrebbe permettere.

Mia cognata quest'estate fatto finanziamento per farsi la vacanza in Toscana e comprare iPhone alla figlia. :eek:
Malati di mente!
 
Torno ora dal mio panettiere, gli ho chiesto quando chiudeva per ferie, la sua risposta.
Chiudo il 27 ma persempre, costi farina e bollette alle stelle,bisognerebbe vendere il pane al triplo, più è un lavoro logorante, stare davanti al forno e lavorare la notte.
Questa la sua risposta...
 
Perché molte panetterie sono a rischio chiusura
Rincari delle materie prime che si sommano a quelli già registrati per bollette, trasporti e imballaggi. L'allarme delle associazioni di categoria: c'è chi lavora quasi in perdita
Vendere un chilo di pane a 5 euro al chilo oggi significa lavorare per un caffè al giorno, secondo alcune voci del settore

https://www.today.it/economia/panetterie-rischio-chiusura.html
 
Guarda che il problema principale delle aziende, oggi, é il personale specializzato, tornitori, fresatori, saldatori, attrezzisti, manutentori, ecc, sono quelli che fanno funzionare le fabbriche, parlo della meccaniche che conosco, altri settori avranno specializzati diversi, oggi un buon attrezzista lo paghi come e anche più del direttore, che direttori ne trovi, attrezzisti no.

Imparare un mestiere non é solo fare l'elettricista o il falegname, nelle fabbriche servono specializzati che nascano lì, ragazzi giovani che vanno affiancati ad operai anziani esperti, il saper fare si é sempre tramandato così e anche lì serve una selezione, mica tutti sono adatti, ma una cosa simile la si fa da giovanissimi non dopo i 25 anni.
Poi la scuola può aiutare con corsi professionali ma il mestiere lo si impara sporcandosi le mani e avendo qualcuno che ti dice cosa e come fare.

Quando ero un ragazzo i vecchi mi dicevano che imparare (bene) un mestiere era la garanzia per aver da mantenere la famiglia, ora che sono vecchio posso dire che avevano assolutamente ragione, chi sa fare qualcosa avrà lavoro ben pagato.

Tenere un ragazzo non portato agli studi, 5 anni a scaldare il banco per dargli il pezzo di carta significa fargli un torto grave.

Partiamo dal fondo. "Portato per gli studi" è un concetto piuttosto simpatico. Solitamente quelli "portati" sono figli di famiglie più istruite, mentre quelli meno portati di quelle meno istruite. Statisticamente inoltre quelli meno istruiti sono pure quelli più poveri.
Per cui prima di tutti bisogna capire se uno "non portato" non sia semplicemente uno senza possibilità e si ritorni indietro verso una società con istruzione elitaria.

Inoltre se mi parli di artigiani, penso agli artigiani e non agli operai specializzati nell'industria.
Detto ciò, l'operaio specializzato non manca mica perché c'è la corsa a laurearsi, anzi, siamo uno dei paesi europei con il minor numero di laureati.
Anche qui appare sempre la solita retorica della mancanza di lavoratori.

Per carità, sicuramente mancano operai esperti, ma il problema non è certo nella specializzazione. Perché a parole sono tutti pronti a dare badilate di soldi a queste figure, ma poi nella pratica gli stipendi medi son ben più bassi.
E così un ragazzo magari si rende conto che forse farsi un mazzo tanto a respirare robaccia per anni per sperare di ottenere un salario che nella maggior parte dei casi è simile all'impiegato non è proprio il suo sogno.

Poi sicuramente occorre ridare credibilità alle scuole professionali e ai percorsi tecnico-manuali, spesso ingiustamente bollati come di serie B.

Ma eviterei di far passare il messaggio che si studia troppo perché non è proprio il caso italiano. Al massimo si studia troppo nel senso temporale, tagliare 1-2 anni di studi potrebbe non essere malaccio.
 
Perché molte panetterie sono a rischio chiusura
Rincari delle materie prime che si sommano a quelli già registrati per bollette, trasporti e imballaggi. L'allarme delle associazioni di categoria: c'è chi lavora quasi in perdita
Vendere un chilo di pane a 5 euro al chilo oggi significa lavorare per un caffè al giorno, secondo alcune voci del settore

https://www.today.it/economia/panetterie-rischio-chiusura.html

Vero, però molti panifici oltre a vendere pane vendono altri prodotti a prezzi più alti.
Pizza, grissini, focaccia, tipi di pani con farine particolari, biscotti, brioches, torte di verdure.

Inoltre molti il pane lo vendono prevalentemente solo al mattino.
Se vai al pomeriggio/sera pane non ne trovi più ma solo gli altri prodotti.

Ora, se vogliono piangere lo facciano pure, ma che siano tutti così al lumicino mi sembra un po' forzato.
 
Partiamo dal fondo. "Portato per gli studi" è un concetto piuttosto simpatico. Solitamente quelli "portati" sono figli di famiglie più istruite, mentre quelli meno portati di quelle meno istruite. Statisticamente inoltre quelli meno istruiti sono pure quelli più poveri.
Per cui prima di tutti bisogna capire se uno "non portato" non sia semplicemente uno senza possibilità e si ritorni indietro verso una società con istruzione elitaria.

Inoltre se mi parli di artigiani, penso agli artigiani e non agli operai specializzati nell'industria.
Detto ciò, l'operaio specializzato non manca mica perché c'è la corsa a laurearsi, anzi, siamo uno dei paesi europei con il minor numero di laureati.
Anche qui appare sempre la solita retorica della mancanza di lavoratori.

Per carità, sicuramente mancano operai esperti, ma il problema non è certo nella specializzazione. Perché a parole sono tutti pronti a dare badilate di soldi a queste figure, ma poi nella pratica gli stipendi medi son ben più bassi.
E così un ragazzo magari si rende conto che forse farsi un mazzo tanto a respirare robaccia per anni per sperare di ottenere un salario che nella maggior parte dei casi è simile all'impiegato non è proprio il suo sogno.

Poi sicuramente occorre ridare credibilità alle scuole professionali e ai percorsi tecnico-manuali, spesso ingiustamente bollati come di serie B.

Ma eviterei di far passare il messaggio che si studia troppo perché non è proprio il caso italiano. Al massimo si studia troppo nel senso temporale, tagliare 1-2 anni di studi potrebbe non essere malaccio.




Il mio pensiero era partito non dal non far studiare i figli dei poveri, ci mancherebbe, ma di avere una scuola selettiva, se passano tutti a che serve studiare? Ne viene fuori una scuola che é un diplomificio, cosa necessitata dal fatto che senza un diploma quale che sia nemmeno a fare lo spazzino ti prendono.

Una scuola selettiva non sceglie tra i figli dei ricchi o dei poveri, mette delle soglie da superare e chi non ci riesce, a parte la scuola dell'obbligo, deve fare altro, é da ben comprendere che chi a scuola va male mica é detto che sia stupido, può realizzarsi molto meglio e diversamente con un buon lavoro e alla fine capita che molti di costoro nella vita si sistemano meglio o anche molto meglio di chi ha studiato, segno che delle qualità le avevano.

Sull'importanza di queste figure professionali ti dirò che parecchie piccole attività dovranno chiudere per questo motivo, la mia per esempio.

Però per carità di Dio, facciamo studiare tutti, ma avremo sempre bisogno di qualcuno che si dovrà sporcare le mani e le mani sporche per il lavoro sono mani pulite e rispettabili.
 
Vero, però molti panifici oltre a vendere pane vendono altri prodotti a prezzi più alti.
Pizza, grissini, focaccia, tipi di pani con farine particolari, biscotti, brioches, torte di verdure.

Inoltre molti il pane lo vendono prevalentemente solo al mattino.
Se vai al pomeriggio/sera pane non ne trovi più ma solo gli altri prodotti.

Ora, se vogliono piangere lo facciano pure, ma che siano tutti così al lumicino mi sembra un po' forzato.


anche peggio del lumicino

art del 2019

https://www.today.it/economia/crisi-pane.html
Gli italiani non mangiano più il pane
Il consumo di pane in Italia è calato del 40% gettando in crisi il settore della panificazione. Le associazioni chiedono aiuto al Ministro Di Maio auspicando interventi contro la concorrenza sleale e un piano d'azione in 10 punti
 
Si ma è duro come lavoro, ti vengono due braccia e mani da muratore a massaggiare tutto il giorno. O no?

Dipende non tutti lavorano nei reparti dove i pazienti sono allettati per sempre mio fratello ad esempio metà della giornata non fa nulla di attivo ma supervisione e dirige gli esercizi da fare
 
Tutte le piccole attività commerciali e artigianali chiuderanno, qualcuna forse riuscirà a crescere e trasformarsi, ma il grosso chiuderà, tutto porta alla chiusura dei piccoli, titolari che invecchiano, mancanza di ricambio generazionale, burocrazia incomprensibile e asfissiante, tasse da estorsori mafiosi.

Cambia il mondo, cambieremo tutti mica detto in meglio.


Restando sui panettieri: é un lavoro duro, notturno, ai forni e... non ci si può ammalare (come in genere tutte le piccole attività) che al mattino il pane sul bancone ci deve essere.

Caro il pane? Eh fatelo voi, se guardate solo il prezzo mangeremo tutti il pane industriale, quello tipo gommapiuma incartato nel cellophant, buon appetito.
 
Ultima modifica:
anche peggio del lumicino

art del 2019

https://www.today.it/economia/crisi-pane.html
Gli italiani non mangiano più il pane
Il consumo di pane in Italia è calato del 40% gettando in crisi il settore della panificazione. Le associazioni chiedono aiuto al Ministro Di Maio auspicando interventi contro la concorrenza sleale e un piano d'azione in 10 punti

Purtroppo il pane non è più di moda. Il wellness lo ha bandito dalle tavole. Cambino attività o la evolvano assecondando le necessità della clientela.

Sui pani importati sicuramente ci sarà del vero, ma non credo che i panifici prendano la farina a Km zero o solo nazionale. Quindi che sigillo di qualità vogliono mettere ai loro prodotti?
 
Purtroppo il pane non è più di moda. Il wellness lo ha bandito dalle tavole. Cambino attività o la evolvano assecondando le necessità della clientela.

Sui pani importati sicuramente ci sarà del vero, ma non credo che i panifici prendano la farina a Km zero o solo nazionale. Quindi che sigillo di qualità vogliono mettere ai loro prodotti?

é un alimentomche era giá in crisi prima di questo aumento esagerato delle utenze e degli ingredienti.
Da me é giá da diversi anni che le panetterie facevano anche attivitá di caffetteria pasticceria.


https://primochef.it/bread-bar-panetteria-e-pasticceria-si-uniscono/lifestyle/
 
é un alimentomche era giá in crisi prima di questo aumento esagerato delle utenze e degli ingredienti.
Da me é giá da diversi anni che le panetterie facevano anche attivitá di caffetteria pasticceria.


https://primochef.it/bread-bar-panetteria-e-pasticceria-si-uniscono/lifestyle/

Il pane oggi si fa in casa, ci sono degli elettrodomestici che ci metti dentro farina lievito e acqua, te lo impasta, te lo fa lievitare e te lo sforna fresco fresco alla bisogna
 
Il mio pensiero era partito non dal non far studiare i figli dei poveri, ci mancherebbe, ma di avere una scuola selettiva, se passano tutti a che serve studiare? Ne viene fuori una scuola che é un diplomificio, cosa necessitata dal fatto che senza un diploma quale che sia nemmeno a fare lo spazzino ti prendono.

Una scuola selettiva non sceglie tra i figli dei ricchi o dei poveri, mette delle soglie da superare e chi non ci riesce, a parte la scuola dell'obbligo, deve fare altro, é da ben comprendere che chi a scuola va male mica é detto che sia stupido, può realizzarsi molto meglio e diversamente con un buon lavoro e alla fine capita che molti di costoro nella vita si sistemano meglio o anche molto meglio di chi ha studiato, segno che delle qualità le avevano.

Sull'importanza di queste figure professionali ti dirò che parecchie piccole attività dovranno chiudere per questo motivo, la mia per esempio.

Però per carità di Dio, facciamo studiare tutti, ma avremo sempre bisogno di qualcuno che si dovrà sporcare le mani e le mani sporche per il lavoro sono mani pulite e rispettabili.

Secondo me l'obiettivo della scuola è anche l'istruzione di massa, non tanto una selezione.

Da noi si è però radicata ancora una certa cultura che stima i "dottori" molto più dei periti tecnici, figuriamoci le scuole professionali. Il mercato però dal canto suo non dev'essere poi troppo attraente: sicuramente esisterà una minor voglia di "sporcarsi le mani", ma probabilmente la prospettiva di guadagni è limitata.
Esisteranno certamente saldatori esperti che guadagnano gran bene, ma (complice un numero di giovani ridotto dalla demografia) è probabile che in molti scelgano altro.
Possibile che queste figure debbano essere importate magari dall'est.
 
Tutte le piccole attività commerciali e artigianali chiuderanno, qualcuna forse riuscirà a crescere e trasformarsi, ma il grosso chiuderà, tutto porta alla chiusura dei piccoli, titolari che invecchiano, mancanza di ricambio generazionale, burocrazia incomprensibile e asfissiante, tasse da estorsori mafiosi.

Cambia il mondo, cambieremo tutti mica detto in meglio.


Restando sui panettieri: é un lavoro duro, notturno, ai forni e... non ci si può ammalare (come in genere tutte le piccole attività) che al mattino il pane sul bancone ci deve essere.

Caro il pane? Eh fatelo voi, se guardate solo il prezzo mangeremo tutti il pane industriale, quello tipo gommapiuma incartato nel cellophant, buon appetito.


:no::no:

Mi piacerebbe sapere la percentuale di forni meccanici sul totale.. ho idea che al Nord potrebbero essere anche il 90%.
 
Da noi si è però radicata ancora una certa cultura che stima i "dottori" molto più dei periti tecnici, figuriamoci le scuole professionali
Il posto pubblico é sempre attraente...cosa abbiamo scoperto?:)
 
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