Mi sembra che si stia facendo un pò di confusione.
Quello che tu descrivi è la richiesta di accensione di un c/c da parte della banca alla quale hai richiesto un mutuo. Quindi siamo nella fase iniziale del rapporto. E comunque anche per questa fase l’art. 21 del Codice del Consumo recita quanto segue “È considerata scorretta la pratica commerciale di una banca, di un istituto di credito o di un intermediario finanziario che, ai fini della stipula di un contratto di mutuo, obbliga il cliente alla sottoscrizione di una polizza assicurativa erogata dalla medesima banca, istituto o intermediario ovvero all’apertura di un conto corrente presso la medesima banca, istituto o intermediario”.
La richiesta dell’opener riguarda invece il cambiamento del c/c nel prosieguo del rapporto (un mutuo può durare anche 30 anni) ed appare inverosimile che in un periodo di tempo così lungo non si possa cambiare c/c e banca di appoggio e quindi figuriamoci se non posso utilizzare per l’addebito della rata un c/c non cointestato rispetto ad un preesistente c/c cointestato. Tra l’altro nulla vieta che la rata del mutuo possa essere pagata in contanti.
Quello da controllare invece è se nel contratto di mutuo sono previste penali nel caso di spostamento del c/c di addebito delle rate del mutuo.
Da ultimo sarebbe il caso di chiedere all’addetta della banca le ragioni giuridiche sulle quali si basa il suo diniego.