Vivere di rendita, posso (Vol. L)?

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Stato
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Queste sono affermazioni che potrei ascoltare dal mio barbiere, (se solo ne avessi uno :D ), non leggere su un sito di finanza.

Il tasso di cambio tra Lira ed Euro non fu definito in una notte di luna piena durante una riunione di eminenze pluto-giudaico-massoniche.

Faccio una doverosa premessa: non voterò Italexit (tanto ci penseranno i tedeschi, in base alla loro convenienza, a determinare il futuro dell'euro) e neppure credo alle eminenze pluto-giudaico-massoniche: semplicemente credo che, come avviene da millenni, ogni Stato faccia il suo interesse.

Detto questo, se prendiamo per buono il calcolo che venne fatto per stabilire il rapporto di cambio, sembrerebbe una ratifica di un dato di fatto (i cambi), e come tale dovrebbe aver avuto un effetto neutro: evidentemente l'aumento di 40 punti percentuali del debito di Italia e Francia dall'introduzione dell'euro è dovuto (secondo questa tesi) ad una sfortunata congiunzione astrale.

Se prendiamo per ininfluente il rapporto di cambio, andiamo a vedere un altro dato in cui ha evidentemente pesato ancora una sfortunata congiunzione astrale (dato che l'euro è - per definizione - ininfuente): dal mio barbiere si parla spesso di reddito pro capite, vediamo come è cambiato dal 1970 nei principali paesi europei:
Vedi l'allegato 2842113

Tra il 1970 e il 1990 i quattro paesi crescono in maniera comparabile; l’Italia un po’ più velocemente degli altri. L’Italia inizia il declino dopo il 2007, la crescita italiana è negativa negli anni dell’Euro tra il 1999 e il 2014. È da notare che il reddito pro capite italiano avesse ricominciato a crescere nel 2011 e che sia caduto nuovamente a partire dal 2011 a seguito degli interventi necessari a ‘salvare l’Italia’ dalla crisi dei debiti sovrani.

Allego ora un altro grafico in cui il PIL italiano è confrontato con quello dei cosiddetti PIIGS:

Vedi l'allegato 2842114

La base di partenza è il 1999, ovvero l’inizio dell’era Euro. Tra il 1999 e il 2014 il PIL pro capite (reale) aumenta dappertutto – del 10% in Francia; 19% in Germania; 19.5% nel Regno Unito; 10% in Spagna; 22% in Irlanda; 3% in Portogallo; 1% anche in Grecia – ma diminuisce del 4% in Italia. Insomma, a differenza di altri paesi oggi in crisi, che hanno conosciuto un periodo di crescita superiore alla media prima del 2007 (causato da bolle speculative in Spagna e Irlanda e dunque insostenibile), per l’Italia gli anni dell’Euro sono stati di stagnazione prima, e poi di aperto declino a partire dal 2007.

Come già detto, non c'è la prova controfattuale che lo scenario senza l'euro sarebbe stato diverso: tuttavia attribuire solo ed esclusivamente al fato (o a congiunzioni astrali negative...) questo peggioramento dei dati italiani da quando c'è l'euro mi sembra una forzatura: forse chi dal barbiere dice che l'euro in tutto questo ci ha messo lo zampino non è un analfabeta complottista...
 
Riuscite a vedere i grafici del PIL pro capite? Non sono molto bravo con l'informatica
 
quindi la tua tesi è che è colpa dell'euro se solo l'italia non è cresciuta in vent'anni di euro

capisci che anche fosse giusta la tua analisi, la tua conclusione è una forzatura (per non dire altro sennò mi bannano)?

come quello che prende l'autostrada contromano e dice che tutti vanno nel senso sbagliato

poi sinceramente sto complottismo da 4 soldi e sta lagna continua a che ci sia sempre qualcuno da incolpare fuori dai confini e non vedere lo spettacolo indecente che stanno dando in questi giorni per intuire dove sta il marcio

c'entra poco la congiunzione astrale, i nomi e i cognomi della classe politica responsabile dello sfacelo del nostro paese è sotto gli occhi di tutti e non solo in questi ultimi 5 anni ma non sono sicuramente quelli di Kohl, Merkel, Prodi, Delors, Ciampi, Monti a cui continuate sempre a dare responsabilità che invece ricadono in tutt'altri cialtroni italici, ancora viventi.
 
quindi la tua tesi è che è colpa dell'euro se solo l'italia non è cresciuta in vent'anni di euro

capisci che anche fosse giusta la tua analisi, la tua conclusione è una forzatura (per non dire altro sennò mi bannano)?

come quello che prende l'autostrada contromano e dice che tutti vanno nel senso sbagliato

poi sinceramente sto complottismo da 4 soldi e sta lagna continua a che ci sia sempre qualcuno da incolpare fuori dai confini e non vedere lo spettacolo indecente che stanno dando in questi giorni per intuire dove sta il marcio

c'entra poco la congiunzione astrale, i nomi e i cognomi della classe politica responsabile dello sfacelo del nostro paese è sotto gli occhi di tutti e non solo in questi ultimi 5 anni ma non sono sicuramente quelli di Kohl, Merkel, Prodi, Delors, Ciampi, Monti a cui continuate sempre a dare responsabilità che invece ricadono in tutt'altri cialtroni italici, ancora viventi.

Come avevo detto nei post precedenti, manca una serena, seria e non dogmatica discussione sui reali effetti che l'euro ha portato all'economia europea: non appena qualcuno osa dire "guardiamo bene i dati e riflettiamo a bocce ferme su quello che è stato l'euro in questi 20 anni" partono le accuse di complottismo, "benaltrismo" ecc. ecc.

Volete un altro dato inconfutabile (leggete le tabelle dei dati economci)?

Il paese che negli anni ’90 aveva come l’Italia la scelta se partecipare o no alla moneta unica e che ha scelto di non farlo, la Gran Bretagna, è cresciuto a tassi molto superiori non solo all’Italia, ma anche a Francia e Germania...

Eppure "Boria" Johnson è stato attaccato come nessun altro premier inglese perché ha osato dire che l'UE non era quel paradiso che si erano sognati i vari Kohl, Ciampi ecc. e si è comportato di conseguenza (Brexit...)
 
Detto questo, se prendiamo per buono il calcolo che venne fatto per stabilire il rapporto di cambio, sembrerebbe una ratifica di un dato di fatto (i cambi), e come tale dovrebbe aver avuto un effetto neutro: evidentemente l'aumento di 40 punti percentuali del debito di Italia e Francia dall'introduzione dell'euro è dovuto (secondo questa tesi) ad una sfortunata congiunzione astrale.

Sfortunata congiunzione astrale un (sovranista) corno.
Italia e Francia hanno una diversa economia, un diverso welfare, una diversa composizione demografica, etc
Ridurre tutto al tasso di cambio è lo stesso errore logico di chi vuole introdurre finte complessità nel discorso (come i teorici de "anche l'occidente ha le sue colpe" ne la guerra in Ucraina o quelli de "non si conoscono gli effetti a lungo termine dei vaccini").

Siamo su un forum di finanza, se non ce ne siamo accorti. Possibile non rendersi conto della differenza del tessuto imprenditoriale tedesco, di quello francese e di quello italiano. Possibile non rendersi conto che mentre altrove si incentiva la crescita delle aziende,.qui siamo ancora a porci dubbi sulle necessità di tutelare taxi, stabilimenti balneari e officine indipendenti?
 
Come avevo detto nei post precedenti, manca una serena, seria e non dogmatica discussione sui reali effetti che l'euro ha portato all'economia europea: non appena qualcuno osa dire "guardiamo bene i dati e riflettiamo a bocce ferme su quello che è stato l'euro in questi 20 anni" partono le accuse di complottismo, "benaltrismo" ecc. ecc.

Volete un altro dato inconfutabile (leggete le tabelle dei dati economci)?

Il paese che negli anni ’90 aveva come l’Italia la scelta se partecipare o no alla moneta unica e che ha scelto di non farlo, la Gran Bretagna, è cresciuto a tassi molto superiori non solo all’Italia, ma anche a Francia e Germania...

Eppure "Boria" Johnson è stato attaccato come nessun altro premier inglese perché ha osato dire che l'UE non era quel paradiso che si erano sognati i vari Kohl, Ciampi ecc. e si è comportato di conseguenza (Brexit...)

Questo e' sicuro ,infatti io penso sempre che il problema dell'Italia e' stato entrarci nell'euro ( lasciamo stare la parte del controllo sui prezzi - che nel passaggio lira/euro che non e' stato fatto ), una moneta che non rispecchiava minimamente la nostra economia basata sulle svalutazioni ( e investimenti insufficienti ) della liretta. Oramai siamo dentro e con un tessuto industriale che e' decimato, uscire adesso sarebbe solo un disastro.
 
Secondo me quello che manca è una serena, seria e non dogmatica discussione su quello che ha comportato l'introduzione della moneta unica: dopo 20 anni ritengo sia doveroso, anche e soprattutto per i nostri figli.

i totem o feticci non si discutono si adorano, perchè se cominci a discuterli e ad analizzarli poi non li adori più...Draghi ce lo spiegò bene nel 2011 lo scopo dei paesi/cittadini area € è salvare l'€ ad ogni costo, non il contrario...un po' come le insegne militari romane, si poteva sacrificare un intero esercito pur di non farla mai cadere.

Detto questo il cambio fissato non è vero che fu di per se sbagliato, ci si arrivò con un percorso a imbuto che portò a quel valore, diciamo che forse facemmo troppo i phighi (o ci imposero di farlo) e potevamo tenerci un po' più svalutati prima e arrivare con un cambio più favorevole, ma anche fosse non sarebbe cambiato nulla nel lungo periodo...il problema non è a quanto si è cambiato allora, quella è storia, il problema è che negli anni le esigenze cambiano (quanto è oscillato l'€/$ in 23 anni :o) ma adesso non si cambia più, e la storia insegna che un sistema di paesi con economie profondamente diverse e concorrenti tra loro e con cambi fissi (l'area € a distanza di più di 20 anni è di fatto ancora solo questo) lo tieni inseme o a livello coloniale o militarmente, altrimenti se lasci autonomia prima o poi salta tutto (gli USA che avevano già una moneta unica sono nati di fatto dopo una guerra civile perchè qualche stato del sud non era concorde con le leggi approvate al nord e decise di uscire dall'unione...gli hanno spedito l'esercito a farli tornare sui loro passi, di fatto soggiogandoli militarmente e creando gli USA che conosciamo oggi...vi ricorda qualcosa, occhio che la storia si ripete sempre!)

L'utilizzo di una moneta unica, indipendentemente da tutto, sta in piedi solo se alla base c'è un debito comune e ci sono automatici trasferimenti di ricchezza da un componente all'altro per riequilibrare il tutto, il resto sono chiacchiere di chi difende un feticcio addossando colpe e invocando sacrifici (come di fatto si fa nelle religioni), evocando inferni e disastri se non si fosse seguita la strada maestra (sempre come si fa con le fedi religiose).

Preso atto di tutto ciò, la verità l'ha detta Nemor, ed è quello che io sostengo da sempre
Questo e' sicuro ,infatti io penso sempre che il problema dell'Italia e' stato entrarci nell'euro ( lasciamo stare la parte del controllo sui prezzi - che nel passaggio lira/euro che non e' stato fatto ), una moneta che non rispecchiava minimamente la nostra economia basata sulle svalutazioni ( e investimenti insufficienti ) della liretta. Oramai siamo dentro e con un tessuto industriale che e' decimato, uscire adesso sarebbe solo un disastro.

L'€ è come saltare da un aereo, o capisci subito di non saltare (ma devi essere lo UK e avere la Thatcher, o la Danimarca e poter votare un referendum), oppure una volta saltato puoi solo andare in una direzione, sperando che il paracadute si apra. Comunque tranquilli non ci sarà mai un Italexit, l'€ rimarrà in piedi finchè conviene ai tedeschi (o finchè sta bene agli USA), dopo di che in 6 mesi si accordano ognun per se...e sarà prima della fine del secolo :o
 
quindi oggi se non avessimo aderito all'Euro saremmo come la Gran Bretagna

dai raga' ancora state a parla' de Prodi che ha fissato male il cambio, poi tirate fuori Monti, poi magari anche Amato o Ciampi e adesso Draghi.

dopo vent'anni di euro, ancora state a parlare che era meglio rimanere fuori?!?

siete vecchi! siete più vecchi de mi nonno che è morto da più di trent'anni

state sempre a guardare indietro

"se stava meglio quando se stava peggio!!" ancora nessuno l'ha detto ??

ops eccola, mancava la ciliegina della convenienza USA e poi le avete dette tutte, il complotto plutopaperinogiudaicomassonico, no?

guardate avanti, santoiddio!
 
per mio modesto parere e lo confermano i dati basta andarli a verificarli ,partiamo dal presupposto che nel 1994 l'italia aveva rating AA e debito molto inferiore ,entrando in europa aderendo all'euro ha portato stabilità ma non ne abbiamo approfittato per fare riforme strutturale che ci avrebbero permesso ora di stare in una posizione dominante in europa, ma abbiamo continuato a gongolare per l'ingresso a taralli e vino pensando di essere entrati in nuova dimensione ...ma non avendo più la nostra sovranità monetaria che ci permetteva di stampare moneta abbiamo dovuto emettere debito perchè era l'unico modo per reperire liquidità ...e la situazione è quella che tutti sappiamo !
io sarei entrato inizialmente in punta di piedi con la nostra moneta ,potevamo sempre decidere poi di aderire all'euro... la colpa di questa situazione è di tutti ,ogni popolo ha la classe politica che lo rispecchia e quando si va a votare per mettere quella croce servirebbe prima collegare il cervello :cool:
chi è causa del proprio male pianga se stesso !!
 
Vorrei ricordarvi che i cd. "paesi frugali" non volevano l'Italia nell'Euro, lo consideravano un paese troppo debole.

Dal libro di Prodi: Strana vita, la mia.

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[...]
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Caso vuole che le parole del ex Ministro dell'Economia olandese si siano avverate dal 2010 in poi.
:clap:
 
..il problema non è a quanto si è cambiato allora, quella è storia, il problema è che negli anni le esigenze cambiano (quanto è oscillato l'€/$ in 23 anni :o) ma adesso non si cambia più, e la storia insegna che un sistema di paesi con economie profondamente diverse e concorrenti tra loro e con cambi fissi (l'area € a distanza di più di 20 anni è di fatto ancora solo questo) lo tieni inseme o a livello coloniale o militarmente, altrimenti se lasci autonomia prima o poi salta tutto

Il problema è che dalla fondazione dell'euro (sono passati oltre 20 anni) ci si aspettava una convergenza tra i paesi membri verso un simile livello di debito/PIL, verso una simile crescita, verso una simile innovazione e verso investimenti dedicati al cosiddetto "debito buono" necessari per favorire la crescita. Perchè non c'è dubbio che le esigenze, le sfide ed i problemi negli ultimi 20 anni sono cambiati parecchio e tutto ciò per via della globalizzazione la quale ha stravolto e stravolgerà sempre più il mondo ed i suoi equilibri come li conoscevamo fino al 900.

Il problema è che tutti i paesi membri (chi più e chi meno) hanno intrapreso nell'ultimo ventennio un percorso di riforme e di investimenti che hanno giovato loro.
Pensiamo ai progressi che ha fatto l'Irlanda oppure a ciò che hanno fatto Portogallo e Spagna dopo la crisi dei debiti sovrani.....paesi che storicamente sono sempre stati dietro all'Italia sotto tutti i termini di confronto ed oggi l'hanno ormai superata o comunque sono sul punto di farlo.

Tutti i cosiddetti PIIGS hanno fatto qualche passettino avanti...tutti tranne due...quelli della lettera G e quelli di una delle due I (ma non stiamo parlando di Ireland).
 
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Comunque tranquilli non ci sarà mai un Italexit, l'€ rimarrà in piedi finchè conviene ai tedeschi (o finchè sta bene agli USA), dopo di che in 6 mesi si accordano ognun per se...e sarà prima della fine del secolo :o

La Germania cattiva che sfrutta i poveri italiani.....uno dei classici che ha sempre aizzato le euforie di voi populisti-sovranisti infarciti di ideologia e di demagogia, abituati a ragionare per slogan e semplificazioni della realtà funzionali a condurre la gente verso i vostri dogmi anti-europeisti.

Non c'è dubbio che la Germania sia un paese il quale è molto bravo a curare i suoi interessi ma bisogna anche dire che l'Italia è il primo partner industriale dei tedeschi e quindi direi che la partnership tra i due sta portando da decenni beneficio ad entrambi (sarebbe curioso calcolare quanta parte del PIL italiano viene fatta grazie alle commesse che arrivano dalla Germania).

Ecco quindi spiegato il motivo per cui La Germania (ed i paesi del Nord in generale) stanno consentendo ciò a cui assistiamo dalla crisi del 2011 con il "Whatewer it takes" di Draghi (al netto di tutte le ammuine di circostanza tra falchi e colombe nel board BCE). Un gigantesco trasferimento di ricchezza dal Nord al Sud Europa che ha permesso e sta permettendo tutt'ora a paesi problematici e con forti handicap cognitivi verso la realtà (come Italia e Grecia) di non fare la fine dell'Argentina....come viene spiegato bene anche in questo articolo dal bravissimo Giuseppe Liturri il quale non è un europeista convinto.. anzi tutt'altro... capace di mettere a fuoco le situazioni ma per giungere poi alle conclusioni sbagliate.

https://www.startmag.it/economia/come-e-perche-la-bce-puo-fare-campagna-elettorale/

La Germania ovviamente non trasferisce denaro per spirito di fratellanza
Lo fa probabilmente solo perchè ha convenienza a mantenere in piedi il suo principale partner industriale e vuole evitare il default di una grossa economia che altrimenti porterebbe ad uno sconquasso tremendo nell'intero continente. Cosi come l'Italia avrebbe tutta la convenienza ad approfittare di questo "bonus" offerto dai Nordeuropei per rimettersi in carreggiata e magari un giorno lontano lontano...chissà...ribaltare la situazione facendo diventare i tedeschi i nostri terzisti.

Ma se l'Italia continua a fare del suo meglio per rimanere il somaro della classe senza prospettive di miglioramento...allora è del tutto evidente che i Nordeuropei dovranno prendere una decisione drastica se non altro per evitare di venire trascinati a fondo. Stai tranquillo che non perderanno certo tempo ad invaderci militarmente per costringerci ad innovare la nostra economia, la nostra società schiavista (basata sullo schiavismo dei giovani a beneficio dei vecchi) e per risanare il nostro bilancio....come feceero gli Stati dell'Unione nella guerra civile contro i Confederati
 
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La Germania cattiva che sfrutta i poveri italiani.....uno dei classici che ha sempre aizzato le euforie di voi populisti-sovranisti infarciti di ideologia e di demagogia, abituati a ragionare per slogan e semplificazioni della realtà funzionali a condurre la gente verso i vostri dogmi anti-europeisti.

Non c'è dubbio che la Germania sia un paese il quale è molto bravo a curare i suoi interessi ma bisogna anche dire che l'Italia è il primo partner industriale dei tedeschi e quindi direi che la partnership tra i due sta portando da decenni beneficio ad entrambi (sarebbe curioso calcolare quanta parte del PIL italiano viene fatta grazie alle commesse che arrivano dalla Germania).

Ecco quindi spiegato il motivo per cui La Germania (ed i paesi del Nord in generale) stanno consentendo ciò a cui assistiamo dalla crisi del 2011 con il "Whatewer it takes" di Draghi (al netto di tutte le ammuine di circostanza tra falchi e colombe nel board BCE). Un gigantesco trasferimento di ricchezza dal Nord al Sud Europa che ha permesso e sta permettendo tutt'ora a paesi problematici e con forti problemi cognitivi verso la realtà (come Italia e Grecia) di non fare la fine dell'Argentina....come viene spiegato bene anche in questo articolo dal bravissimo Giuseppe Liturri il quale non è un europeista convinto (anzi tutt'altro) capace di mettere a fuoco le situazioni ma per giungere poi alle conclusioni sbagliate.

https://www.startmag.it/economia/come-e-perche-la-bce-puo-fare-campagna-elettorale/

La Germania ovviamente non trasferisce denaro per spirito di fratellanza
Lo fa probabilmente solo perchè ha convenienza a mantenere in piedi il suo principale partner industriale e vuole evitare il default di una grossa economia che altrimenti porterebbe ad uno sconquasso tremendo nell'intero continente. Cosi come l'Italia avrebbe tutta la convenienza ad approfittare di questo "bonus" offerto dai Nordeuropei per rimettersi in carreggiata e magari un giorno lontano lontano...chissà...ribaltare la situazione facendo diventare i tedeschi i nostri terzisti.

Ma se l'Italia continua a fare del suo meglio per rimanere il somaro della classe senza prospettive di miglioramento...allora è del tutto evidente che i Nordeuropei dovranno prendere una decisione drastica se non altro per evitare di venire trascinati a fondo. Stai tranquillo che non perderanno certo tempo ad invaderci militarmente per costringerci ad innovare la nostra economia, la nostra società schiavista (basata sullo schiavismo dei giovani a beneficio dei vecchi) e per risanare il nostro bilancio....come fececero gli Stati del Sud nella guerra civile contro i Confederati

Nessun bonus offerto dai nordeuropei, devo ricordarti che l'Italia è contributore netto al bilancio UE.


Chi deve fare i compiti a casa per non rimanere, cito "il somaro della classe" è il sud Italia. Il nord è ampiamente allineato agli standard europei. Devo anche ricordare che il sud è in ritrardo nell'attuazione del Pnrr con il rischio di perdere i fondi.

Pil in affanno e allarme Pnrr nel Mezzogiorno. “Se gli enti locali del Mezzogiorno non dovessero invertire il trend e rendere più efficiente la macchina burocratica – si legge nelle anticipazioni del Rapporto Svimez presentato stamani – avrebbero dei tempi estremamente stretti per portare a conclusione le opere nel rispetto del termine ultimo di rendicontazione fissato per il 2026”. La Svimez calcola che nel Sud gli enti locali impiegano in media 450 giorni in più per realizzare le infrastrutture del Pnrr rispetto al Centro Nord.

Svimez, il Sud in ritardo sul Pnrr. Pil in affanno, nel 2022 crescita al 2,8% contro il 3,6% del Centro-Nord
Notizie



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Schermata-2022-05-31-alle-18-48-36.png

PIL+Pro+Capite.jpg


Devo anche ricordare che 1/4 (26,4%) delle pensioni italiane sono pagate dalla Lombardia.

Schermata-2022-05-31-alle-18-44-32.png
 
Nessun bonus offerto dai nordeuropei, devo ricordarti che l'Italia è contributore netto al bilancio UE.

Entri in un club esclusivo il quale ti sta dando un lustro che in realtà non meriti (avendo le pezze al kiulo) e non vuoi nemmeno pagare la quota ?
E che vuoi di più ? Un Lucano ?


Se la BCE non avesse fatto il PEPP durante il covid ed il TPI adesso.....sai l'italietta delle caste parassitarie (come quella dei tassisti che tu difendi) dove stava oggi ?
Stava 9 metri sotto terra.
 
Questo e' sicuro ,infatti io penso sempre che il problema dell'Italia e' t entrarci nell'euro ( lasciamo stare la parte del controllo sui prezzi - che nel passaggio lira/euro che non e' stato fatto ), una moneta che non rispecchiava minimamente la nostra economia basata sulle svalutazioni ( e investimenti insufficienti ) della liretta. Oramai siamo dentro e con un tessuto industriale che e' decimato, uscire adesso sarebbe solo un disastro.

Uscire invece e' la nostra salvezza, riprendendoci la nostra sovranita' monetaria e politica, per poter attuare un piano di piena occupazione
https://issuu.com/memmt/docs/programma_memmt_20130207
 
Ultima modifica:
Ancora con questa roba ? :p

Lombardia uber alles :D

Scordandosi che la lombardia si trova dove si trova anche grazie ai tanti "ultimi della classe" che si sono spaccati la schiena nelle fabbrichette del cummenda di turno (senza nulla togliere allo spirito imprenditoriale di qualche vero imprenditore illuminato).
 
Comunque mai come questa volta sono tentato di andare al mare il 25 settembre... l'alternativa sarebbe, una volta nella vita, mandare a ca.ga.re tutte le ideologie, i bei discorsi, la responsabilità verso le generazioni future e votare chi dice che oltre ai suoi, si farà pure un po' i quazzi miei. Proveniendo da una famiglia con modeste possibilità ho pure plaudito al RdC, perché lo ritenevo uno strumento lodevole... poi vai a guardare come lo hanno realizzato e ti rendi conto che gli stessi soldi li prendono i padri di famiglia che hanno perso il lavoro ma anche quelli che si sono sbuddanati tutti i risparmi al night o con i videopoker, i ragazzotti che fanno finta di abitare da soli a casa della nonna per non parlare di tutta la malavita di basso rango. Allora penso che non c'è redenzione per questa repubblica (la minuscola è voluta) del menga, che già delle banane sarebbe un lusso, e per una volta vorrei essere quello che lo dà e non quello che lo piglia... tanto a schiantarci ci finiamo lo stesso, con il mio voto o senza, quindi almeno godersela una volta tanto

Grazie e mille per il consiglio del Firestick.
Mi sembra sia stato tu a consigliarmelo.
Mia figlia adesso è sistemata, Tv in inglese per ore, e rotture di casso zero, finalmente.
Prima usavo solo una chiave USB sulla quale avevo caricato molti cartoni in inglese scaricandoli da Youtube tramite Vanced, ma ormai li aveva visti tante volte che li sapeva a memoria. Pure Peppa Pig che lo adorava dopo aver visto 20 volte tutte le stagioni non ne poteva poù. :rolleyes:
 
Stato
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