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sicuramente il vero problema a Milano è il costo dell'affitto nelle zone centrali-semi centrali, perchè se già la casa ce l'hai con 1.500€/2.000€ mese ci vivi bene, poi oh non è che per forza bisogna avere casa a Milano con la metro si può lavorare nella city e abitare nell'hinterland (a meno che la cosa non sia vista come disdicevole)

A certo, se una casa ce l'hai ci vivi alla grande.

Per molti, da quanto ho potuto osservare, è visto come disdicevole per due ragioni:
1. Chi emigra a Milano vuole sentirsi arrivato, e la casa in semicentro vicino ai luoghi di svago trasmette quest'idea.
2. Non vogliono stare vicino alla "fauna" importata da certa politica.
 
ma si dici cose vere mgrz, ma si deve essere recettivi. io non so neppure tutte le vie del paesello dove ho abitato da piccolo... penza te.
mancano dei parametri nel cervello evidentemente.
al massimo posso fare il viaggiator passivo.
tu come per esempio rosaspina, avete un altro dna.
altrimenti sono perle ai porci!

invece emadori io sarei molto entisuasta a vivere una esperienza digitale a 360 gradi. tipo quelle in cui il corpo lo metti in frigorifero e vieni trasferito in un avatar. spero prima di morire :D

Ciao, grazie per esserti ricordato di me :)

Ho letto i post precedenti sui viaggi.

Credo che, come in tutte le cose, le vie del signore siano infinite: ci sono (poche, secondo me) persone che amano VIAGGIARE, molte che amano ANDARE IN VACANZA per rilassarsi (cosa molto diversa, ma ugualmente lecita ovviamente), e altre ancora che amano stare a casa (altrettanto legittimate a farlo). Per quanto riguarda le prime due categorie, trovi chi vorrebbe partire fuori stagione ma non può (principalmente per le ferie imposte dal padre/padrone), chi ama partire ad agosto a prescindere e chi ha la fortuna di poter partire quando vuole e parte in bassa stagione.
Manco a dirlo, tra i “viaggiatori” trovi chi può permettersi (sia come tempo sia come spesa) di rimanere sul posto per mesi e chi deve farsi bastare poche settimane ma vorrebbe fermarsi di più.

Credo, insomma, che sia più importante lo spirito che altro, soprattutto quando si hanno evidenti vincoli che condizionano le nostre azioni.

Poi per carità, il tutto, per come ragiono io, deve comunque essere sostenibile economicamente: amo viaggiare, amo farlo in paesi “del cavolo” e in un modo “del cavolo”, lontano da resort, roba organizzata, all inclusive ecc... e, se mai un domani riuscirò a vivere senza lavorare, mi piacerebbe tantissimo poter fare un viaggio lungo lungo lungo lungo (mesi, o forse anni), ma appunto, SE riuscirò. Non mi indebiterei mai per farlo e non capisco chi mangia pane e cipolle tutto l’anno per poi farsi una settimana a Formentera ad agosto (per di più in un luogo per me non-sense e nel periodo peggiore dell’anno).

Ciò detto, pre-COVID e fino a pochi mesi fa, viaggiare (senza lussi ovviamente) era davvero alla portata di tutti (un volo verso la citatissima Kathmandu, costava 350-450€ se preso con buon anticipo). Staremo a vedere come sarà nei prossimi anni. Sono certa che chi ha davvero la passione per la scoperta, troverà un modo per continuare a viaggiare senza grandi scossoni tra le proprie spese.
 
Certo che vivono in appartamenti minuscoli. Il prezzo lo fa la domanda-offerta

A Milano si vive bene se:

1. Hai uno stipendio netto di almeno 3.000€ al mese
2. Stai bene di famiglia (e Milano è piena di gente così, ho conosciuto docenti di scuola superiore abitare in pieno centro in case di famiglia)
3. Hai un fratello/sorella con cui smezzare le spese di affitto, luce ecc. fino a quando non ti stabilizzi.


Tutti gli altri fanno una vitaccia, magari in condivisione con estranei, riempiendo le tasche di chi ha fatto i giusti investimenti o ha ereditato qualche immobile.

Alcuni per disperazione si mettono con il primo/la prima che capita per smezzare l'affitto. Altri invece vanno sotto psicoterapia o sotto psicofarmaci.

Questo vale in parte anche fuori Milano in zone limitrofe decenti. Anche al sud nelle grandi citta' l'immobiliare e' carissimo (Roma e Napoli sono molto peggio di Milano da questo punto di vista).
 
dai su si serio, Paolo Savona ha un curriculum che molti si sognano https://it.wikipedia.org/wiki/Paolo_Savona (ricordiamoci che in quel dicastero Mattarella acettò uno come Gualtieri, le cui competenze erano quelle di storico e suonatore di bossanova :wall::wall:) , limitare il giudizio e le competenze della persona al fatto che da professore abbia (come probabilmente moltissimi altri in tutta europa) trattato e fatto valutazioni sulla fine dell'€ (evento su cui la domanda non è "se, ma quando") è una visione da giornalettismo da rotocalco...in certi consessi è ovvio che si sviscerano tutti i casi possibili e le eventuali conseguenze,

https://www.ilsole24ore.com/art/euro-gabbia-tedesca-e-piano-b-dell-italia-manifesto-savona-AEpyAdsE

"L’euro? È una gabbia tedesca. La Germania ha sostituito la volontà di potenza militare con quella economica. L’Ue? È viziata da «innata ingiustizia». Cosa fare? Bisogna ricorrere a un piano B per uscire dall’euro, se fossimo costretti. Sono alcuni passaggi del “Paolo Savona pensiero”, che emergono dalla lettura dell’autobiografia “Come un incubo e come un sogno”, a giorni in libreria edita da Rubbettino (i contenuti sono stati anticipati oggi dal quotidiano La Stampa)."

Quanto sopra è ciò che scriveva Savona nel suo libro-saggio.
Non ho idea se possa essere considerato come giornalettismo da rotocalco.
Di sicuro i mercati internazionali , le agenzie di rating e la UE non hanno affatto considerato il saggio di Savona come giornalettismo da rotocalco quando il suo nome venne proposto come ministro dell'economia durante il governo gialloverde, quello per il qaule tu e tutti i cialtroni-populisti-sovranisti come te avete una grande nostalgia.

I mercati internazionali hanno memoria lunga e grande accortezza.
Se non altro perchè ci mettono i soldi e quindi non vogliono avere rogne.
E quando vedono profilarsi il rischio di rogne girano al largo.
E lo spread vola a 500.


Riguardo ai presunti piani B......si possono formulare ed esporre pubblicamente piani B quando ci sono le condizioni per attuarli.
L'Italia non ha nessun piano B da potere attuare.
L'Italia è giunta al punto di avere un solo piano A che si chiama Euro ed UE.
Una volta fallito il piano A...di conseguenza è fallita pure l'Italia.
Questo ormai lo hanno capito molto bene i mercati finanziari, anche senza l'imbeccata delle agenzie di rating le quali diventano sempre più inutili sotto questo aspetto, poichè ormai è tutto chiaro....tutto facilmente e tragicamente comprensibile.
Quindi, per un paese come l'Italia, venire a sproloquiare di piano B e di una vita oltre la vita dopo la fine dell'euro, suona alle orecchie del mondo finanziario ed imprenditoriale internazionale come qualcosa tra il ridicolo e l'inquietante.

Rimane per me il dubbio di come un persona avveduta, autorevole e con un CV di tutto rispetto come Paolo Savona si sia fatto trascinare in certi discorsi e pensieri demenziali da mediocri personaggi i quali sono ben lontani da lui come spessore. Ma forse l'unico errore di Savona è stato quello di non comprendere che ad oltre 80 anni suonati sarebbe stato il caso di farsi da parte e godersi la pensione.
 
Ultima modifica:
Ma infatti secondo me si sta facendo un po' un mischione.

Se si vuole proteggere il patrimonio da dispute legali, ex-mogli fedifraghe, etc esistono strumenti come polizze, trust, etc.

Se invece si teme la patrimoniale del governo italico nazionalista - sovranista - straccione, allora nel paese estero bisogna trasferirvisi fisicamente senza lasciare nulla in Italia (ne una casa ne un'auto ne un rapporto bancario). Altrimenti si finisce per fare tanta carta, e poi di pagare comunque la patrimonialona per la patria quando verrà richiesto.
2 articoli molto utili sull'argomento tutela patrimonio immobiliare:
https://fiscomania.com/tutela-del-patrimonio-immobiliare-strumenti/
E apertura conto estero:
https://fiscomania.com/conto-corrente-estero-aprire/
 
https://milano.corriere.it/notizie/...ro-5b39b060-1a74-11ed-a4ca-24dcb38fef4d.shtml

se è residente nel quartiere giusto magari questa volta Alfa torna a votare :o:o

Io non abito nei quartieri centrali di Milano.
E non voto PD.
Probabilmente voterò Azione....la voterò non tanto per Carlo Calenda ma per via di una mamma, donna e italiana che al momento siede nel consiglio Comunale di Milano e spero possa un giorno diventare una leader a livello politico nazionale.

Tu invece ricordo, in un post del passato, dicevi di avere votato per Fare di Giannino/Boldrin/Zingales
Se Giannino e Boldrin dovessero leggere oggi quello che scrivi ti riderebbero in faccia.

P.S.
è già la seconda o terza volta che mi tiri in ballo pur avendomi messo in lista ignore.
Non sarebbe a mio avviso una cosa molto corretta, perchè così non mi dai diritto di replica di modo che tu possa leggerla.
 
https://www.ilsole24ore.com/art/euro-gabbia-tedesca-e-piano-b-dell-italia-manifesto-savona-AEpyAdsE

"L’euro? È una gabbia tedesca. La Germania ha sostituito la volontà di potenza militare con quella economica. L’Ue? È viziata da «innata ingiustizia». Cosa fare? Bisogna ricorrere a un piano B per uscire dall’euro, se fossimo costretti. Sono alcuni passaggi del “Paolo Savona pensiero”, che emergono dalla lettura dell’autobiografia “Come un incubo e come un sogno”, a giorni in libreria edita da Rubbettino (i contenuti sono stati anticipati oggi dal quotidiano La Stampa)."

Quanto sopra è ciò che scriveva Savona nel suo libro-saggio.
Non ho idea se possa essere considerato come giornalettismo da rotocalco.
Di sicuro i mercati internazionali , le agenzie di rating e la UE non hanno affatto considerato il saggio di Savona come giornalettismo da rotocalco quando il suo nome venne proposto come ministro dell'economia durante il governo gialloverde, quello per il qaule tu e tutti i cialtroni-populisti-sovranisti come te avete una grande nostalgia.

I mercati internazionali hanno memoria lunga e grande accortezza.
Se non altro perchè ci mettono i soldi e quindi non vogliono avere rogne.
E quando vedono profilarsi il rischio di rogne girano al largo.
E lo spread vola a 500.


Riguardo ai presunti piani B......si possono formulare ed esporre pubblicamente piani B quando ci sono le condizioni per attuarli.
L'Italia non ha nessun piano B da potere attuare.
L'Italia è giunta al punto di avere un solo piano A che si chiama Euro ed UE.
Una volta fallito il piano A...di conseguenza è fallita pure l'Italia.
Questo ormai lo hanno capito molto bene i mercati finanziari, anche senza l'imbeccata delle agenzie di rating le quali diventano sempre più inutili sotto questo aspetto, poichè ormai è tutto chiaro....tutto facilmente e tragicamente comprensibile.
Quindi, per un paese come l'Italia, venire a sproloquiare di piano B e di una vita oltre la vita dopo la fine dell'euro, suona alle orecchie del mondo finanziario ed imprenditoriale internazionale come qualcosa tra il ridicolo e l'inquietante.

Rimane per me il dubbio di come un persona avveduta, autorevole e con un CV di tutto rispetto come Paolo Savona si sia fatto trascinare in certi discorsi e pensieri demenziali da mediocri personaggi i quali sono ben lontani da lui come spessore. Ma forse l'unico errore di Savona è stato quello di non comprendere che ad oltre 80 anni suonati sarebbe stato il caso di farsi da parte e godersi la pensione.

Penso che il covid abbia unito carnalmente i Paesi dell'Euro. Anche la Germania non ha nessun piano B. Se l'Italia uscisse dall'Euro, dove andrebbero i tassi reali in Germania? Sotto sotto zero? Ormai siamo tutti sulla stessa barca, e anche i tedeschi non hanno altra scelta se non assecondarci, turandosi il naso, nelle nostre politiche.
 
sicuramente il vero problema a Milano è il costo dell'affitto nelle zone centrali-semi centrali, perchè se già la casa ce l'hai con 1.500€/2.000€ mese da solo ci vivi bene

Chi si può permettere una casa nelle zone centrali di Milano (ma anche in quartieri periferici di lusso come Milano2) sicuramente non deve affrontare nessun tipo di problema poichè evidentemente ha le capacità economiche per poter sostenere tale scelta. Infatti ti garantisco che alcuni amici i quali vivono proprio a Milano2 non affrontano alcun problema in tal senso.

poi oh non è che per forza bisogna avere casa a Milano, con la metro si può lavorare nella city e abitare nell'hinterland (a meno che la cosa non sia vista come disdicevole) ;)

Non è tanto una questione disdicevole ma di costi e sbattimenti.
Se vuoi avere un risparmio significativo su costi di casa ed affitti ti devi allontanare non solo dalla città ma anche dal suo hinterland.
Ti puoi quindi prendere la casa a Casalpusterlengo o Spino d'Adda facendo poi tutti i giorni il pendolare su Milano...e tanti auguri.
Oltretutto maggiore è la distanza dall'area urbana di Milano e più difficoltoso risulta viaggiare con i mezzi pubblici
L'ho fatto anche io il pendolare in passato.
 
Ho conosciuto gente che la pensava come te e che poi si è trovata a spendere decine di K (e alcuni anni di vita tra contraddittori, verbali, richieste di incartamenti ecc) in avvocati fiscalisti.
Non che debba succedere a tutti, ma se succede.. credimi sono qatzi amarissimi.

Anche io conosco uno che ha avuto problemi simili per trasferimento in Lussemburgo, nel suo caso era proprio trasferimento fisico e tutto fatto alla luce del sole. Comunque gli sono stati contestate cifre, date, spese, ricevuto richieste di accertamento e tra tutto sono partiti decine di migliaia di euro. Problema principale nel suo caso aver mantenuto un "centro di interesse" in Italia (delle bollette per una casa vacanze e poco altro) e quindi gli e' stato contestato che in realta' vivesse ancora nel belpaese, cosa appunto falsa.

L'unico modo per salvare veramente il malloppo e' tagliare ogni ponte ed essere nullatenente in Italia.
 
Ciao, grazie per esserti ricordato di me :)

Ho letto i post precedenti sui viaggi.

Credo che, come in tutte le cose, le vie del signore siano infinite: ci sono (poche, secondo me) persone che amano VIAGGIARE, molte che amano ANDARE IN VACANZA per rilassarsi (cosa molto diversa, ma ugualmente lecita ovviamente), e altre ancora che amano stare a casa (altrettanto legittimate a farlo). Per quanto riguarda le prime due categorie, trovi chi vorrebbe partire fuori stagione ma non può (principalmente per le ferie imposte dal padre/padrone), chi ama partire ad agosto a prescindere e chi ha la fortuna di poter partire quando vuole e parte in bassa stagione.
Manco a dirlo, tra i “viaggiatori” trovi chi può permettersi (sia come tempo sia come spesa) di rimanere sul posto per mesi e chi deve farsi bastare poche settimane ma vorrebbe fermarsi di più.

Credo, insomma, che sia più importante lo spirito che altro, soprattutto quando si hanno evidenti vincoli che condizionano le nostre azioni.

Poi per carità, il tutto, per come ragiono io, deve comunque essere sostenibile economicamente: amo viaggiare, amo farlo in paesi “del cavolo” e in un modo “del cavolo”, lontano da resort, roba organizzata, all inclusive ecc... e, se mai un domani riuscirò a vivere senza lavorare, mi piacerebbe tantissimo poter fare un viaggio lungo lungo lungo lungo (mesi, o forse anni), ma appunto, SE riuscirò. Non mi indebiterei mai per farlo e non capisco chi mangia pane e cipolle tutto l’anno per poi farsi una settimana a Formentera ad agosto (per di più in un luogo per me non-sense e nel periodo peggiore dell’anno).

Ciò detto, pre-COVID e fino a pochi mesi fa, viaggiare (senza lussi ovviamente) era davvero alla portata di tutti (un volo verso la citatissima Kathmandu, costava 350-450€ se preso con buon anticipo). Staremo a vedere come sarà nei prossimi anni. Sono certa che chi ha davvero la passione per la scoperta, troverà un modo per continuare a viaggiare senza grandi scossoni tra le proprie spese.

Penso che ognuno di noi trovi il proprio benessere a seconda della propria natura, la propria indole.
Personalmente amo fare vacanze nel termine proprio di "palle al sole" scusate il francesismo,in questo momento mi trovo in Sardegna in hotel e non fare nulla h 24 leggendo libri mangiando etc.. Lo trovo assai terapeutico.
8 giorni all'anno così penso si possano anche fare...
Ovviamente altri dieci giorni a fine giugno di mare peró in casa affittata non me li leva nessuno.
Viaggiare come dici tu è altro,se avessi la possibilità di non lavorare o permettermi il lusso di avere anche sei mesi all'anno di tempo libero sicuramente lo dedicherai al 50% a viaggiare, acculturarmi etc.. Ma avendo circa 30 40 giorni all'anno per di più spezzettate(lavoro per me stesso ndr) le devo selezionare nella vacanza relax.
 
Chi si può permettere una casa nelle zone centrali di Milano (ma anche in quartieri periferici di lusso come Milano2) sicuramente non deve affrontare nessun tipo di problema poichè evidentemente ha le capacità economiche per poter sostenere tale scelta. Infatti ti garantisco che alcuni amici i quali vivono proprio a Milano2 non affrontano alcun problema in tal senso.



Non è tanto una questione disdicevole ma di costi e sbattimenti.
Se vuoi avere un risparmio significativo su costi di casa ed affitti ti devi allontanare non solo dalla città ma anche dal suo hinterland.
Ti puoi quindi prendere la casa a Casalpusterlengo o Spino d'Adda facendo poi tutti i giorni il pendolare su Milano...e tanti auguri.
Oltretutto maggiore è la distanza dall'area urbana di Milano e più difficoltoso risulta viaggiare con i mezzi pubblici
L'ho fatto anche io il pendolare in passato.

Sicuramente se si lavora a Cordusio, più ci si allontana da Milano centro più è il tempo perso nel tragitto casa-lavoro. Ma è appunto un compromesso tra costi e comodità.

Ma una parte di gente che preferisce pagare 1000 euro di affitto in periferia non chic (Inganni, Affori etc) piuttosto che 500 a Vimodrone c'è, perché evidentemente trovano più comodo uscire a piedi ed arrivare in centro in metro senza dover usare un'auto per arrivare alla fermata della metro o del passante (eppure Vimodrone non dista tanto da Milano2 ;) ) oppure come diceva @mgzr160 ci si sente meno emarginati secondo il metro di giudizio "distanza dalla madonnina".
 
Sicuramente se si lavora a Cordusio, più ci si allontana da Milano centro più è il tempo perso nel tragitto casa-lavoro. Ma è appunto un compromesso tra costi e comodità.

Ma una parte di gente che preferisce pagare 1000 euro di affitto in periferia non chic (Inganni, Affori etc) piuttosto che 500 a Vimodrone c'è, perché evidentemente trovano più comodo uscire a piedi ed arrivare in centro in metro senza dover usare un'auto per arrivare alla fermata della metro o del passante (eppure Vimodrone non dista tanto da Milano2 ;) ) oppure come diceva @mgzr160 ci si sente meno emarginati secondo il metro di giudizio "distanza dalla madonnina".

L'importante è che poi non inizino con il piagnisteo: "gli affitti sono cari, gli stipendi sono slegati al costo della vita, non possiamo permetterci l'auto, non possiamo pagare 600€ di asilo al mese, non riusciamo a risparmiare, non è etico affittare case ereditate a 1.000€, le spese condominiali sono alte, il datore di lavoro mi sfrutta pagandomi poco, nel resto d'Europa mi pagherebbero di più, varie ed eventuali".

Chi vuole stare comodo deve aprire il portafoglio, non solo a Milano ma in tutti i centri economici del mondo . Pasti gratis non esistono se l'appartamento si affitta a 1.000€ al mese a fronte di stipendi medi di 1.700€ vuol dire che il prezzo di mercato è 1.000€ stop.
 
Ultima modifica:
Ok
Se non sono indiscreto, in che modo hai già pensato al tuo futuro pensionistico a prescindere dall'INPS ?


Mi bastano il risparmio e gli investimenti che ho fatto.

Possiedo due polizze assicurative di alta gamma, una Postevita e l’altra con MPS/AXA che mi offrono annualmente una cedola interessante.
In più investo da più di 25 anni in buoni postali fruttiferi, cosa che mi ha consentito di triplicare il capitale e che, col trend di tassi finalmente in aumento, sto ricominciando a sfruttare appieno.

In passato ho investito in BOT, BTP, obbligazioni non subordinate..

Ovviamente (altrimenti non starei qui a parlare) non ho fratelli o sorelle, ex mogli, figli da mantenere, nessun casino insomma che di norma tarpa le ali.
Casa di proprietà, ho una macchina sfiziosa ma non ho la fregola di cambiarla ogni due anni, faccio una vita in cui non mi faccio mancare nulla che mi piace ma che è svincolata dalle ossessioni dell’italiano medio (gioco, sigarette, status sociali del qatzo come appunto i SUV, viaggi compulsivi ecc).

Abito in zona turistica sul Garda.
 
L'importante è che poi non inizino con il piagnisteo: "gli affitti sono cari, gli stipendi sono slegati al costo della vita, non possiamo permetterci l'auto, non possiamo pagare 600€ di asilo al mese, non riusciamo a risparmiare, non è etico affittare case ereditate a 1.000€, le spese condominiali sono alte, il datore di lavoro mi sfrutta pagandomi poco, nel resto d'Europa mi pagherebbero di più, varie ed eventuali".

Ecco...questa tipologia di persone magari sono proprio quelle che rientrano nel 65% di famiglie le quali lagnano di non arrivare a fine mese secondo Nomisma
 
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[video]https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/video-flash-ndash-nbsp-come-si-faceva-politica-1987-non-39-era-321077.htm[/video]
 
[video]https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/video-flash-ndash-nbsp-come-si-faceva-politica-1987-non-39-era-321077.htm[/video]

Ricordo perfettamente quelle elezioni, e chi votai. Che ragazzino ingenuo ero al tempo... :)

Chi non c'era non può capire la distanza siderale dal punto di vista comunicativo rispetto ad oggi.

Oggi con l'astio, la violenza verbale, le liti continue. Chiaro che la sostanza (nelle dinamiche politiche) alla fine non cambia ma la differenza nella forma di comunicazione è incredibile a ripensarci oggi.

P.s.: sembro mio nonno buonanima con "com'erano belli i tempi andati", ma effettivamente per l'aspetto comunicativo (nella forma, almeno) lo erano davvero.
 
Ultima modifica:
e finalmente ho capito come si piegano le lenzuola con gli angoli :D

 
ognuno è quel che è .... a me non piacciono nè i viaggi organizzati ma nemmeno partire all'avventura zaino in spalla e destinazione ignota. Ho girato molto per lavoro in Italia e avrei piacere di rivedere molti posti in modo più approfondito e senza l'assillo del lavoro. Mi piace viaggiare in Europa, non ho nessuna attrazione per l'estremo oriente o il sud america. In nord america ho deciso che non ci andrò mai per paura di non voler più tornare
E comunque il viaggio lo concepisco come una cosa privata, intima. Quando incontri quelli che iniziano a raccontarti che sono andati a Timbuctu a dorso di mulo facendoti vedere mezzo milione di foto e non la fanno più finita allora gli chiedo se a sto ca.z.z.o di Timbuctu ci sono andare per se o per me, che da quanto la tirano per le lunghe sembra che la risposta sia la seconda ma a me non frega niente di loro, di Timbuctu e manco del mulo.

sull'ultima parte, farei un distinguo tra chi racconta con lo spirito di chi vuole dimostrare qualcosa, e chi magari è era proprio appassionato di un determinato ambiente e situazioni collegate. nel secondo caso fa piacere ascoltarlo. molti invece sembra facciano una gara. li giran le balle.
sul nord america? cosa ti piace in particolare oltre incontrare neil young?
 
Stato
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