Ciao, grazie per esserti ricordato di me
Ho letto i post precedenti sui viaggi.
Credo che, come in tutte le cose, le vie del signore siano infinite: ci sono (poche, secondo me) persone che amano VIAGGIARE, molte che amano ANDARE IN VACANZA per rilassarsi (cosa molto diversa, ma ugualmente lecita ovviamente), e altre ancora che amano stare a casa (altrettanto legittimate a farlo). Per quanto riguarda le prime due categorie, trovi chi vorrebbe partire fuori stagione ma non può (principalmente per le ferie imposte dal padre/padrone), chi ama partire ad agosto a prescindere e chi ha la fortuna di poter partire quando vuole e parte in bassa stagione.
Manco a dirlo, tra i “viaggiatori” trovi chi può permettersi (sia come tempo sia come spesa) di rimanere sul posto per mesi e chi deve farsi bastare poche settimane ma vorrebbe fermarsi di più.
Credo, insomma, che sia più importante lo spirito che altro, soprattutto quando si hanno evidenti vincoli che condizionano le nostre azioni.
Poi per carità, il tutto, per come ragiono io, deve comunque essere sostenibile economicamente: amo viaggiare, amo farlo in paesi “del cavolo” e in un modo “del cavolo”, lontano da resort, roba organizzata, all inclusive ecc... e, se mai un domani riuscirò a vivere senza lavorare, mi piacerebbe tantissimo poter fare un viaggio lungo lungo lungo lungo (mesi, o forse anni), ma appunto, SE riuscirò. Non mi indebiterei mai per farlo e non capisco chi mangia pane e cipolle tutto l’anno per poi farsi una settimana a Formentera ad agosto (per di più in un luogo per me non-sense e nel periodo peggiore dell’anno).
Ciò detto, pre-COVID e fino a pochi mesi fa, viaggiare (senza lussi ovviamente) era davvero alla portata di tutti (un volo verso la citatissima Kathmandu, costava 350-450€ se preso con buon anticipo). Staremo a vedere come sarà nei prossimi anni. Sono certa che chi ha davvero la passione per la scoperta, troverà un modo per continuare a viaggiare senza grandi scossoni tra le proprie spese.