0rigami
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https://www.theguardian.com/world/2...t-outbreak-of-ukraine-war-reluctantly-go-home
Onestamente, mi ha fatto sorridere non poco. Mi ha ricordato le varie celebrità - o tizi liberali di sinistra in genere - che dicono di voler lasciare il loro paese (quale che sia) quando non gli piace il governo (di solito di destra - c'era stata un'ondata di gente simile quando Trump fu eletto in america).
Ora, emigrare quando scontenti è una loro prerogativa - assolutamente niente da dire su quello. Il mio divertimento arriva su come sta andando a finire. Da un lato, se ne sono andati prevedendo la fine del mondo: invece, ora che tornano, notano che alla maggioranza della gente (russa) della guerra gliene frega poco o niente, salvo per il lato economico. Anche la loro paura, di un reclutamento di massa, si è rivelata infondata - e del resto chi vuole tipi liberali di mezz'età come fanteria?
Dall'altro lato, la vita all'estero non si è rivelata, dopo tutto, migliore: non c'è un paradiso occidentale pronto ad accoglierli, anzi. Le leggi russe da un lato e le sanzioni occidentali dall'altro gli impediscono di portare via grossi capitali, e quindi di far partire nuove attività all'estero. I loro affari principali, le loro famiglie, sono ancora in Russia. E i loro vecchi genitori pensano che sono degli ********* - e il dover tornare a casa con la coda fra le gambe non aiuta. Si, all'immagine mentale ho sghignazzato parecchio.
Onestamente, mi ha fatto sorridere non poco. Mi ha ricordato le varie celebrità - o tizi liberali di sinistra in genere - che dicono di voler lasciare il loro paese (quale che sia) quando non gli piace il governo (di solito di destra - c'era stata un'ondata di gente simile quando Trump fu eletto in america).
Ora, emigrare quando scontenti è una loro prerogativa - assolutamente niente da dire su quello. Il mio divertimento arriva su come sta andando a finire. Da un lato, se ne sono andati prevedendo la fine del mondo: invece, ora che tornano, notano che alla maggioranza della gente (russa) della guerra gliene frega poco o niente, salvo per il lato economico. Anche la loro paura, di un reclutamento di massa, si è rivelata infondata - e del resto chi vuole tipi liberali di mezz'età come fanteria?
Dall'altro lato, la vita all'estero non si è rivelata, dopo tutto, migliore: non c'è un paradiso occidentale pronto ad accoglierli, anzi. Le leggi russe da un lato e le sanzioni occidentali dall'altro gli impediscono di portare via grossi capitali, e quindi di far partire nuove attività all'estero. I loro affari principali, le loro famiglie, sono ancora in Russia. E i loro vecchi genitori pensano che sono degli ********* - e il dover tornare a casa con la coda fra le gambe non aiuta. Si, all'immagine mentale ho sghignazzato parecchio.