Istintivamente,so che avrei fatto qualcosa per fermarli,lo so perché mi conosco,come in molto altro nella quotidianità bisogna avere il coraggio di rimanere umani,leali,superare le norme le convenzioni e le ideologie più di tutto di moda,che fanno da supporto per convenienza,non adagiarsi sulle consuetudini per non far diventare normale,abituarci,a ciocche va circoscritto a gente col cervello in pappa,ad atteggiamenti disumani che poco hanno del rispetto necessario per una civile convivenza
Fnk la politica torre che non deve sostituirsi all’individuo,20 anni fa non sarebbe mai successo,qualcuno li avrebbe divisi
Si, tante belle parole, ma poi? Bisogna intervenire caro Torre 1, bisogna mettere il coraggio davanti alla paura e poi succeda quel che succeda.
Istintivamente è un conto, si agisce facendo ciò che in quel momento si ritiene essere la cosa giusta senza minimamente pensare alle conseguenze non solo proprie, ma anche di tutto quanto gira intorno a te. Non si decide solo per sé ma anche per molti altri.
Ma se in quel momento non se ne ha coscienza, quasi chiunque può provare a intervenire. L'impulso a farlo potrebbe riguardare anche me, con i violenti divento violento, senza alcun limite e remora morale.
Ben altro è rendersi conto in quel momento a cosa si va incontro. È il caso mio (realizzo molto in fretta) ma anche di altri. Si pensi ad una donna (culturiste a parte) o a un pensionato che si mette disarmato ad affrontare quel pazzo con la stampella in mano.
Va incontro al massacro per fare atto di presenza, perché niente potrà realisticamente fare per fermarlo
È questo che si sta chiedendo ? Farsi massacrare per un atto di presenza del tutto inutile ?
Il mio intervento nasce da quella generalizzazione "persone di ******" che mette tutti sullo stesso piano di vigliaccheria e/o di indifferenza.
Ho sempre detestato generalizzazioni di questo tipo.
Il mondo è pieno di persone che hanno fatto la cosa giusta per gli altri, ma non per se stessi e i propri cari (in ambiti anche del tutto diversi, ma con conseguenza comunque pesanti e permanenti), pentendosene amaramente dopo (si pensi ai testimoni di giustizia lasciati da soli una volta usati).
A volte diventa una questione di principio, della serie "già dato".
E, escludendo i presenti (non vi conosco nel reale) ho visto troppe figure, anche istituzionali, partire con pistolotti moralistici (anche qui mi riferisco a cose extra forum, ma a fatti reali, di cui conoscevo persone e situazioni coinvolte) davanti a chi come me (li conoscevo ...) sapeva perfettamente che gli stessi si sarebbero ben guardati dal mettere in atto quello pretendevano dovessero fare "altri".
Ognuno fa storia a sé. E certe prese di posizioni "io avrei fatto", beh, bisogna trovarcisi in quel contesto e con la propria storia prima di parlare.
Quello che mi premeva di più far notare è la rivalsa, certa al 99% dello stato (volutamente scritto in minuscolo), forse la cosa più intollerabile
C'è poi invece un punto di vista strettamente morale. Avendo la possibilità reale di poter fermare un pazzo criminale come quello, potendosela giocare alla pari, e fermandolo, ma rovinandolo a vita o uccidendolo, la notte si dormirebbe tranquilli nei confronti di quell'individuo (conseguenze civili e penali a parte ovviamente)?
Su questo invece ho le idee molto chiare. Assolutamente si, almeno nel mio caso.