non mi piacciono i talibanismi di nessun genere, pigri o meno. I tuoi post non è che mi piacciono o non mi piacciono, semplicemente mi sembra partano da assunti sbagliati.
il principale assunto sbagliato è, a mio modo di vedere, che io mi definisca pigro. Diciamo che sono un seguace del metodo pigro ma questo non significa che sia una specie di integralista religioso. Sono piuttosto "diversamente credente" pur continuando a promuovere questo "credo" in quanto infinitamente superiore all'abilità finanziaria media dell'investitore europeo.
il metodo pigro rimane un "puntello" numerico e con cui confrontarsi, un benchmark.
Anche l'idea che non si possa battere il mercato non è che sia completamente d'accordo. Il mercato si può battere, ma non in campo aperto. Allo stesso modo in cui non si può battere un pugile professionista sul ring ma giocando a scacchi.
Dopo anni di investimento e decine di numeri, penso che sul fronte azionario la soluzione migliore rimanga utilizzare indici mondiali differenziati.
Sul lato obbligazionario ho invece molti dubbi (in realtà li ho sempre avuti
). In particolare non condivido l'idea che si possa applicare pedissequamente metodologie d'oltreoceano, che pur giuste, si trovano ad affrontare un contesto molto diverso.
Ritengo in particolare che l'obbligazionario area euro sia da almeno un decennio afflitto da underperformance sui bond "Core" (AAA come dici te) dovuta ad una assimmetria tra unione monetaria e politiche economiche e fiscali nazionali. In due parole i bond "core" in area euro sono un pessimo investimento di lungo periodo.
Rimango inoltre convinto che si possa "battere il mercato" in questo campo perchè si tratta di un mercato pieno di situazioni particolari e assimmetriche che negli anni sono state evidenziate in maniera egregia dai tanti utenti preparati e geniali che si trova(va)no a frequentare la sezione bond.
I ragionamenti che in quella sezione si sono via via succeduti sono molto complessi e non sta a me riassumerli anche perchè sarebbe impossibile. Anche qua in due parole, ci sono state parecchie occasioni di portare il rapporto rischio/rendimento molto oltre quello che è possibile fare con una gestione passiva. Parliamo di bond illiquidi, di strutturati non trattati da investitori professionali, da operazioni di scambio azioni/bond, di situazioni particolari risolte in maniera politica che sono state sviscerate brillantemente su queste pagine.
Naturalmente, come tutte le operazioni di risk/reward di questo tipo, sono situazioni complesse che richiedono un certo impegno ma anche offrono importanti guadagni.
Quindi non condivido la definizione di "asset molto rischiosi" relativamente alla parte bond del mio portafoglio, perchè così non sono. Psicologicamente mi trovo molto bene a gestirle e sono tranquillo. Negli anni ho raggiunto una ottima sovraperformance. è quindi questo il metodo vincente ? No, questo è il metodo "vincente" per me, fintanto che otterò risultati superiori a quelli di un etf obbligazionario, utilizzando le competenze del FOL in materia di utenti esperti e sempre sul pezzo (non mi riferisco a Russia che è un caso a parte
).
Per il resto, volevo aggiungere visto che forse molti non lo sanno, che Seboz è per il thread dei pigri quello che Orso1960 è per questo thread. In anni in cui la sezione era completamente occupata da fondi gestiti e fondi immobiliari stivaletti, nacque la riserva indiana dell'investimento passivo pigro. Il metodo era affascinante quanto difficile da credere. Dopo svariati anni mi ha convinto con la sola cosa che mi convince: la forza dei numeri.
Fintanto che i miei investimenti in bond sono supportati dalla forza dei numeri, ben venga l'investimento in "bond rischiosi".
Per la cronaca e non per vantarmi, il mio attuale portafoglio che è pubblico è di 2 punti sopra il lazy di riferimento che rimane il 50-50, nonostante "collasso dei bond" "spianate" e "errore rumeno (o presunto tale).
Non ho la pretesa di convincere nessuno nè di farmi promotore del governo rumeno nella terra dei limoni