Milano (città) - Osservatorio mercato immobiliare - Parte X

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
ma si può tranquillamente arrivare da fuori in auto, metterla in un park interscambio e poi prendere i mezzi. chi l’ha detto che bisogna andare in auto sotto l’ufficio? meglio ancora, dai paesi fuori si può anche arrivare in treno. non è che abbiamo i trasporti del burundi, per quanto ci si possa lamentare e ovviamente pretendere che la situazione migliori. secondo me il punto è che già oggi per molte persone, nonostante lo stato dei trasporti pubblici, sarebbe vantaggioso usarli. per un periodo ho convissuto a pavia e lavorato a milano (classico orario 9-18), prendendo treno + tram + metro. se fossi andato in auto ci avrei messo uguale se non di più tra coda in barriera, coda in circonvalla, cercare un parcheggio fuori area C e poi comunque prendere i mezzi per arrivare in centro.. mi spiace ma nessuno mi convincerà del contrario, perché lo vedo tra i miei colleghi e altre persone che conosco: gente che usa l’auto per partito preso. perché gli fanno schifo i mezzi, perché tanto è aziendale con benzina pagata, ecc. e la usano anche laddove NON comporta un risparmio di tempo, cioè nella maggior parte dei casi. gente che magari vive a 3/4/5 km dall’ufficio e ci metterebbe meno con i mezzi e uguale a piedi, per non parlare della bici che impiega sempre la metà di un’auto (poi ti dicono: “eh ma in bici respiro l’aria inquinata.” grazie al c@zzo, inizia a chiederti come mai è inquinata se per fare 3 km prendi l’auto). ormai l’unico vero utilizzo che riesco a vedere per l’auto di proprietà è per viaggi e weekend fuori porta, in luoghi dove in treno non arriveresti. per tutto il resto potrebbe sopperire un sistema efficiente di trasporto pubblico + car sharing di veicoli elettrici, che sia per andare al lavoro, all’ikea, allo stadio o a un concerto. a proposito, dov’è finito il car sharing? qualche anno fa sembrava il futuro, ora non trovi un’auto in centro o semicentro manco a pregare..
D'accordo su tutto ma se è vero che non siamo al livello del Burundi, è anche vero che c'è un ampissimo margine di miglioramento sulla frequenza dei treni e sulla loro puntualità.
Parlo per la zona nord della città che conosco bene dove a comasina il parcheggio nei pressi della MM3 è una barzelletta e dove le FNM danno un servizio che definire scadente è un complimento. Se le si paragono alle migliori città europee francamente cascano le braccia.
Manca inoltre un sistema di TPL efficace che colleghi i comuni dell'hinterland fra di loro. Oggi per andare da Sesto S. Giovanni a Novate Milanese ad esempio ti tocca andare fino a quasi in centro città per poi riuscire e quindi praticamente tutti prendono l'auto
 
Ribassi... Non si vende più niente l'aumento dei tassi ha riportanto razionalità in chi deve acquistare. Adesso si inizia a piangere.

Non voglio immaginare quanti saranno incastrati nel gioco: compro, ristrutturo (leggero lifting) e rivendo. :yes:

Altre immagni in allegato.
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Altre
 

Allegati

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Turbolenze...:fiufiu:

...vuoti d'aria...:pop:

...per il momento...:shit:
 
Il limite 30 può anche non servire direttamente a combattere l’inquinamento, ma è pur sempre un inizio verso un’idea diversa di mobilità e di società. Ma a voi non fa schifo camminare per Milano e respirarne l’aria? Secondo me c’è poco da girarci attorno, le auto devono essere fortemente limitate (oltre a essere solo elettriche), ovviamente incentivando il TPL, le abitazioni vanno rese più efficienti (fin dove si può), gli allevamenti intensivi devono gradualmente sparire. Non è un’opzione, è l’unica strada percorribile per salvare una regione dal lento soffocamento dei suoi abitanti. Non è un caso che una malattia respiratoria come il covid ha fatto il grosso dei morti dove l’aria fa schifo e il sistema respiratorio dei più anziani è già compromesso. Se non si prendono in fretta delle contromisure, alla prossima SARS “seria” a Milano si libereranno un sacco di appartamenti (chissà, magari a quel punto i prezzi scenderanno davvero ; )
Milano è essa stessa un allevamento intensivo (umano) :o. Lo sono tutte le metropoli a densità eccessiva. Eppure si possono creare aree ricche e produttive anche stando tutti un po' più comodi, come ad esempio in Texas e in Veneto.
 
cut


Il problema è che tu (ma non sei solo, visto che leggo gli stessi concetti pari pari in AP e altrove) vuoi vederci una strategia politica di soggiogamento globale (magari condita con un po' di WEF, moneta elettronica, ecc.) quando si tratta di una banale misura di viabilità.
Che viaggio... Io non ci vedo nulla di tutto questo, vedo una misura di viabilità miope fatta per pochi.
E leggo di persone che dicono che chi usa la macchina è stupido perché potrebbe fare lo stesso con i mezzi pubblici o la mobilità dolce.
Perché abbiamo fatto uno studio dove il 50% dei viaggi sono sotto i 5 minuti, quindi dell'altro 50% ce ne sbattiamo. (numeri presi a caso, ma il livello della misura è questo).

Prima c'era scritto 50, poi ci sarà 30. Non capisco che tragedie si prospettino o che altro.
Da cittadino penso che il sacrificio sia minimo e apra la strada a sviluppi che vadano a migliorare la vivibilità cittadina.

Non capisco però quale sia il modello che auspicano i contrari. No ZTL, No abbassamento dei limiti, magari anche parcheggi aggiuntivi?
Perché a me pare che parli di tariffazione modulare, ma in realtà vuoi solo mantenere (e anzi, ripristinare agli antichi fasti) l'utilizzo dell'automobile.
Mi sembra che tu parta dal presupposto che chi usa l'auto lo fa per partito preso e non a seguito di un'analisi costo/beneficio, benché influenzata dai costumi.
Non voglio scendere in proposte concrete, è pieno di studi dove si fanno proposte e si riscontra che la politica non sceglie di fare investimenti nel TPL, ma di tassare le alternative. Quindi si, per me è una questione ideologica, il progresso è sostenibile e crea benessere diffuso solo quando a) offre vantaggi maggiori ad un costo equiparabile al precedente, oppure b) gli stessi vantaggi ad un costo inferiore.

Non so se ve ne siete accorti ma sulla questione dei 30kmh si sta rinnovando l'antica discussione che vede i residenti di Milano opporsi a quelli che a Milano ci lavorano ma che vivono altrove.
Noi residenti plaudiamo a questa misura e a tutte quelle che disincentivano l'uso dell'automobile poiché per gli spostamenti locali cerchiamo di usare l'auto il meno possibile cosa che diviene oggettivamente complicata per chi viene da fuori, anche dall'hinterland.
La soluzione sarebbe un TPL davvero capillare ed efficace, tipo Londra per intenderci (non conosco la realtà di Parigi) che ha esteso di molti km il raggio entro cui spostarsi in auto risulta svantaggioso rispetto al TPL per cui anche chi vive parecchio fuori dal centro è a favore della limitazione delle auto in quanto ha accesso a un sistema di trasporti molto più efficiente.

Da qui passiamo alla politica. Il TPL soprattutto nell'area metropolitana di Milano è in mano alla regione. Regione che deve essere rinnovata in circa un mese. Se i sondaggi hanno ragione allora significa che i lombardi sono tutto sommato soddisfatti della politica dei trasporti messa in atto dalla giunta Fontana e dai suoi predecessori che erano dello stesso colore.
Trovo la cosa alquanto bizzarra poiché quelli che rivoteranno Fontana sono gli stessi che si lamentano delle inefficienze del trasporto regionale e delle ore passate sui mezzi che li portano a Milano (sporchi, sempre in ritardo, insicuri, ecc.) e che si lamentano dei tempi di attesa della sanità, altra prerogativa regionale. Misteri della mente umana.

Tra l'altro un miglioramento significativo della mobilità da e per l'hinterland renderebbe più attrattivo viverci e porterebbe ad un abbassamento delle quotazioni immobiliari in città.

Ma alla fine il mal voluto non è mai abbastanza....
🎯. Sul TPL regionale la questione è più complessa perché esistono una pluralità di centri di potere non interessati a compromessi.
cut
gente che magari vive a 3/4/5 km dall’ufficio e ci metterebbe meno con i mezzi e uguale a piedi, per non parlare della bici che impiega sempre la metà di un’auto (poi ti dicono: “eh ma in bici respiro l’aria inquinata.” grazie al c@zzo, inizia a chiederti come mai è inquinata se per fare 3 km prendi l’auto).
Dannati milanesi, hanno rovinato milano.
ormai l’unico vero utilizzo che riesco a vedere per l’auto di proprietà è per viaggi e weekend fuori porta, in luoghi dove in treno non arriveresti. per tutto il resto potrebbe sopperire un sistema efficiente di trasporto pubblico + car sharing di veicoli elettrici, che sia per andare al lavoro, all’ikea, allo stadio o a un concerto. a proposito, dov’è finito il car sharing? qualche anno fa sembrava il futuro, ora non trovi un’auto in centro o semicentro manco a pregare..
Viaggi e weekend sono il motivo per cui la domanda di auto private non sparirà mai. Banalmente, la spesa della settimana è abbastanza scomodo farla con i mezzi pubblici.
 
D'accordo su tutto ma se è vero che non siamo al livello del Burundi, è anche vero che c'è un ampissimo margine di miglioramento sulla frequenza dei treni e sulla loro puntualità.
Parlo per la zona nord della città che conosco bene dove a comasina il parcheggio nei pressi della MM3 è una barzelletta e dove le FNM danno un servizio che definire scadente è un complimento. Se le si paragono alle migliori città europee francamente cascano le braccia.
Manca inoltre un sistema di TPL efficace che colleghi i comuni dell'hinterland fra di loro. Oggi per andare da Sesto S. Giovanni a Novate Milanese ad esempio ti tocca andare fino a quasi in centro città per poi riuscire e quindi praticamente tutti prendono l'auto
I livelli sono bassi, ma più in generale il senso civico è totalmente assente, contribuendo ad abbassare la qualità del TPL e dei servizi di sharing.
 
Che viaggio... Io non ci vedo nulla di tutto questo, vedo una misura di viabilità miope fatta per pochi.
E leggo di persone che dicono che chi usa la macchina è stupido perché potrebbe fare lo stesso con i mezzi pubblici o la mobilità dolce.
Perché abbiamo fatto uno studio dove il 50% dei viaggi sono sotto i 5 minuti, quindi dell'altro 50% ce ne sbattiamo. (numeri presi a caso, ma il livello della misura è questo).


Mi sembra che tu parta dal presupposto che chi usa l'auto lo fa per partito preso e non a seguito di un'analisi costo/beneficio, benché influenzata dai costumi.
Non voglio scendere in proposte concrete, è pieno di studi dove si fanno proposte e si riscontra che la politica non sceglie di fare investimenti nel TPL, ma di tassare le alternative. Quindi si, per me è una questione ideologica, il progresso è sostenibile e crea benessere diffuso solo quando a) offre vantaggi maggiori ad un costo equiparabile al precedente, oppure b) gli stessi vantaggi ad un costo inferiore.


🎯. Sul TPL regionale la questione è più complessa perché esistono una pluralità di centri di potere non interessati a compromessi.

Dannati milanesi, hanno rovinato milano.

Viaggi e weekend sono il motivo per cui la domanda di auto private non sparirà mai. Banalmente, la spesa della settimana è abbastanza scomodo farla con i mezzi pubblici.
Non è che "parto dal presupposto" è che la gente utilizza (ovviamente mica tutti in tutti i casi) l'auto per partito preso.
Chiedi a qualcuno di andare a mangiare una pizza, vedrai come una grossissima fetta verrà in auto pur avendo anche l'abbonamento.

L'auto diventerà sempre più costosa e il suo uso sempre più limitato (e citi casi corretti, come la spesa o il viaggio).

Non ha senso parlare di "costi/benefici".
In primis perché i costi sono artificiali perché dipendono dalle policy (bollo, assicurazione, parcheggio, fuel, acquisto auto). Inoltre il beneficio non è quantificabile.

Il decisore lavora proprio aumentando i costi (vediamo prezzi auto, meno parcheggi) e riducendo i benefici (30 km/h, aree non accessibili).

In questo modo in teoria si vanno a sacrificare i viaggi meno importanti limitandosi a quelli necessari.

Resta inoltre il punto di Fabio/Bill: noi cittadini beneficiamo da minor circolazione con una città più vivibile e non vedo perché l'amministrazione sbagli a perseguire questo obiettivo
 
D'accordo su tutto ma se è vero che non siamo al livello del Burundi, è anche vero che c'è un ampissimo margine di miglioramento sulla frequenza dei treni e sulla loro puntualità.
Parlo per la zona nord della città che conosco bene dove a comasina il parcheggio nei pressi della MM3 è una barzelletta e dove le FNM danno un servizio che definire scadente è un complimento. Se le si paragono alle migliori città europee francamente cascano le braccia.
Manca inoltre un sistema di TPL efficace che colleghi i comuni dell'hinterland fra di loro. Oggi per andare da Sesto S. Giovanni a Novate Milanese ad esempio ti tocca andare fino a quasi in centro città per poi riuscire e quindi praticamente tutti prendono l'auto
Esatto, un problema grosso è dovuto alla storia dei comuni dormitorio.
Esplosi coi pendolari su Milano sono diventati grandi con aziende e luoghi di interesse, ma mancano di collegamenti che non siano da e per Milano
 
Non è che "parto dal presupposto" è che la gente utilizza (ovviamente mica tutti in tutti i casi) l'auto per partito preso.
Chiedi a qualcuno di andare a mangiare una pizza, vedrai come una grossissima fetta verrà in auto pur avendo anche l'abbonamento.

L'auto diventerà sempre più costosa e il suo uso sempre più limitato (e citi casi corretti, come la spesa o il viaggio).

Non ha senso parlare di "costi/benefici".
In primis perché i costi sono artificiali perché dipendono dalle policy (bollo, assicurazione, parcheggio, fuel, acquisto auto). Inoltre il beneficio non è quantificabile.

Il decisore lavora proprio aumentando i costi (vediamo prezzi auto, meno parcheggi) e riducendo i benefici (30 km/h, aree non accessibili).
Possiamo essere d'accordo che è difficile stimare costi/benefici, ma dire che non esistono è semplicemente sbagliato. Tutto l'impianto normativo ambientale si basa sul prezzare le esternalità negative (ovvero i costi sopportati dalla società)... che poi queste esternalità negative siano proprio quanto serve a rendere l'alternativa ecologica scelta conveniente (almeno sul puro piano economico) è un mistero.
In questo modo in teoria si vanno a sacrificare i viaggi meno importanti limitandosi a quelli necessari.

Resta inoltre il punto di Fabio/Bill: noi cittadini beneficiamo da minor circolazione con una città più vivibile e non vedo perché l'amministrazione sbagli a perseguire questo obiettivo
I cittadini utilizzano l'auto e non le soluzioni alternative locali. Quindi i pendolare, per il quale l'alternativa pubblica è inefficiente, deve farne le spese.
Per i proprietari di immobili non metto in dubbio che la scelta sia conveniente (maggiori costi per i pendolari), per l'attrattività della città ho i miei dubbi.
 
Non è che "parto dal presupposto" è che la gente utilizza (ovviamente mica tutti in tutti i casi) l'auto per partito preso.
Chiedi a qualcuno di andare a mangiare una pizza, vedrai come una grossissima fetta verrà in auto pur avendo anche l'abbonamento.

L'auto diventerà sempre più costosa e il suo uso sempre più limitato (e citi casi corretti, come la spesa o il viaggio).

Non ha senso parlare di "costi/benefici".
In primis perché i costi sono artificiali perché dipendono dalle policy (bollo, assicurazione, parcheggio, fuel, acquisto auto). Inoltre il beneficio non è quantificabile.

Il decisore lavora proprio aumentando i costi (vediamo prezzi auto, meno parcheggi) e riducendo i benefici (30 km/h, aree non accessibili).

In questo modo in teoria si vanno a sacrificare i viaggi meno importanti limitandosi a quelli necessari.

Resta inoltre il punto di Fabio/Bill: noi cittadini beneficiamo da minor circolazione con una città più vivibile e non vedo perché l'amministrazione sbagli a perseguire questo obiettivo
Esiste anche chi ha figli (se poi ne hai più di 1 figurati...) e la macchina gli serve. Sai a 6 anni non lo mandi da solo in metroplitana o sui mezzi al dì la degli aspetti di rilevanza penale. :o Scusateci se distrubiamo con l'auto per fare prima. Cercheremo di non distrubare per rendere la città più a misura di single o di pensionato.

Il decisore lavora proprio aumentando i costi (vediamo prezzi auto, meno parcheggi) e riducendo i benefici (30 km/h, aree non accessibili).
Ovviamente questo aumento dei costi funziona solo sui travet, chi è ha reddito non fisso (notaio, medico, dentista, ingegnere ecc.) ti aumenta la parcella e continua ad usufruire dell'auto. :o Insomma cornuti e mazziati, ma pare di capire che a qualcuno piaccia. :o
 
Esiste anche chi ha figli (se poi ne hai più di 1 figurati...) e la macchina gli serve. Sai a 6 anni non lo mandi da solo in metroplitana o sui mezzi al dì la degli aspetti di rilevanza penale. :o Scusateci se distrubiamo con l'auto per fare prima. Cercheremo di non distrubare per rendere la città più a misura di single o di pensionato.
Il figlio lo puoi portare tranquillamente viaggiando a 30kmh dove le strade non consentono velocità superiori.
Ovviamente questo aumento dei costi funziona solo sui travet, chi è ha reddito non fisso (notaio, medico, dentista, ingegnere ecc.) ti aumenta la parcella e continua ad usufruire dell'auto. :o Insomma cornuti e mazziati, ma pare di capire che a qualcuno piaccia. :o
Ci piace nella misura in cui toglie di mezzo un po’ di auto. Di chi c’è a bordo di queste auto, tutto sommato che ce ne importa?
 
Possiamo essere d'accordo che è difficile stimare costi/benefici, ma dire che non esistono è semplicemente sbagliato. Tutto l'impianto normativo ambientale si basa sul prezzare le esternalità negative (ovvero i costi sopportati dalla società)... che poi queste esternalità negative siano proprio quanto serve a rendere l'alternativa ecologica scelta conveniente (almeno sul puro piano economico) è un mistero.

Non è che le analisi siano inutili. Sono inutili se parliamo di costi/benefici del singolo che piglia la macchina.


I cittadini utilizzano l'auto e non le soluzioni alternative locali. Quindi i pendolare, per il quale l'alternativa pubblica è inefficiente, deve farne le spese.
Per i proprietari di immobili non metto in dubbio che la scelta sia conveniente (maggiori costi per i pendolari), per l'attrattività della città ho i miei dubbi.

Io zero invece. Milano con Area C e zone pedonali è sicuramente più vivibile e attrattiva, per chi ci vive indipendentemente dalla proprietà.

I pendolari esistono e esisteranno sempre, magari sarebbe pure il caso che si interessassero alla loro mobilità votando di conseguenza alle amministrative/regionali. Invece pare tutto fuori dal dibattito politico.

Detto ciò, va bene tutto ma parliamo di 30 km/h in città, mica di fucili puntati.
 
Possiamo essere d'accordo che è difficile stimare costi/benefici, ma dire che non esistono è semplicemente sbagliato. Tutto l'impianto normativo ambientale si basa sul prezzare le esternalità negative (ovvero i costi sopportati dalla società)... che poi queste esternalità negative siano proprio quanto serve a rendere l'alternativa ecologica scelta conveniente (almeno sul puro piano economico) è un mistero.

I cittadini utilizzano l'auto e non le soluzioni alternative locali. Quindi i pendolare, per il quale l'alternativa pubblica è inefficiente, deve farne le spese.
Per i proprietari di immobili non metto in dubbio che la scelta sia conveniente (maggiori costi per i pendolari), per l'attrattività della città ho i miei dubbi.
Il pendolare dovrebbe esercitare bene il suo diritto di voto mettendo ai posti di comando quelli che si occupano di ciò per cui sono pagati.
Invece ad esempio si lamentano di Salah(!) per il problema dell’immigrazione senza capire quali siano le competenze delle singole istituzioni.
 
Dai in ogni caso il problema è di chi guadagna poco.

Iniziate ad impegnarvi a guadagnare di più e vedete che dei poblemi della sanità, del limite a 30kmh, dell'area c, area b, dei prezzi delle case, dei treni, del pd, lega, fdi, ecc. non ve ne potrà fregare di meno.

:o
 
Esiste anche chi ha figli (se poi ne hai più di 1 figurati...) e la macchina gli serve. Sai a 6 anni non lo mandi da solo in metroplitana o sui mezzi al dì la degli aspetti di rilevanza penale. :o

Guarda che la macchina la puoi usare eh, mica è un divieto.
Ho chiaramente parlato di ridurre i viaggi per priorità.
Farei notare peraltro che non è vietato accompagnare i figli in metro quando risulta comodo e pratico.

Scusateci se distrubiamo con l'auto per fare prima. Cercheremo di non distrubare per rendere la città più a misura di single o di pensionato.

Questa è una roba senza senso, una città con meno auto è migliore in primo luogo per le famiglie.
Faccio inoltre nuovamente presente che noi residenti abbiamo quotidianamente strade congestionate da altri, parcheggi occupati da chi non ne ha diritto e altro.
Qui si parla di un percorso di riduzione graduale dei mezzi in circolazione, non di murare i confini milanesi.

Ovviamente questo aumento dei costi funziona solo sui travet, chi è ha reddito non fisso (notaio, medico, dentista, ingegnere ecc.) ti aumenta la parcella e continua ad usufruire dell'auto. :o Insomma cornuti e mazziati, ma pare di capire che a qualcuno piaccia. :o
Altra deduzione sulla base ideologica che nulla c'entra con Milano o la misura in oggetto.
I costi sono una parte che peserà a livello sistemico nazionale, in questo caso parliamo di riduzione velocità per tutti e aumento aree pedonali. Il dottore va a 30 km/h.

Altrimenti dovremmo contestare tutto l'apparato sanzionatorio che favorisce i più abbienti in ogni campo.
 
Il pendolare dovrebbe esercitare bene il suo diritto di voto mettendo ai posti di comando quelli che si occupano di ciò per cui sono pagati.
Invece ad esempio si lamentano di Salah(!) per il problema dell’immigrazione senza capire quali siano le competenze delle singole istituzioni.
Ogni tanto però ci devi salire sul tpl. Problema immigrazione irrilevante? MAH.:o
Quando sali sui mezzi conta quanti sono di etnia caucasica e quanti no.
 
Dai in ogni caso il problema è di chi guadagna poco.

Adesso spiegaci cosa c'entrano i soldi coi 30 orari.

Iniziate ad impegnarvi a guadagnare di più e vedete che dei poblemi della sanità, del limite a 30kmh, dell'area c, area b, dei prezzi delle case, dei treni, del pd, lega, fdi, ecc. non ve ne potrà fregare di meno.

:o
Eh vabeh, un po' di qualunquismo spicciolo.
A sto punto parliamo di casa in semicentro di cittadinanza
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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