Milano (città) - Osservatorio mercato immobiliare - Parte X

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
E' un investimento, punto. Può essere giusto o sbagliato. Se compri casa in Piazza Navona e la lasci vuota diventa un bene di consumo? Non credo proprio.
Il fatto che esistano le case vacanza non modifica il concetto. Se compri lo chalet e ci vai in vacanza rinunci alla rendita, ma rimani sensibile alle variazioni di valore e non tende matematicamente a zero con l'uso.

Insisto, non lo è e non lo dico io, ma qulasiasi docente di real-estate.
Non per fare semantica, ma un investimento deve produrre frutti, quello che non produce frutti è una speculazione (che è molto diverso).
Io inorridisco quando mi si dice che auto e orologi (cosa di cui sono appassionato) sono investimenti, in quanto chi ragione così "spera" solo che qualcuno in futuro te lo compri a più di quanto lo paghi, ma non ti darà nessun frutto nel mentre. L'immobiliare un molti aspetti è uguale. Un btp, no, quello ti eroga dei "frutti". Idem un azione (dividendi, magari scontati nel futuro, ma li da).

L'immobile invece non tende matematicante a zero, è vero, ho sbagliato, può andare anche in negativo (costo di bonifica) ed è anche questo assodato.
A me è capitato per ingrandire l'azienda di dover comprare una vecchia casa di ringhiera. Non solo l'immobile lo abbiamo valutato 0, ma anzi, nel business plan c'e' stato il costo di demolizione (avrei preferito trovare quel terreno vuoto) che abbiamo dovuto stornare dall'offerta che abbiamo fatto.
E questo dai è abbastanza ovvio, anche se non ti dico che cinema a far capire alla famiglia che ci abitava da anni (signori anziani) che la loro casa "ben tenuta" (una *****) era in realtà un problema più che un valore aggiunto.

Lo so che, per citare uno slogan pubblicitario immobiliare, le mie sono considerazioni scomode, ma senza dubbio "solide realtà", anche se appunto brutte.
Io ti auguro che non ti capiti, ma la villa che abbiamo in proprietà (indivisa tra l'altro) con degli zii nel patrimonio familiare è messa a debito, non come asset in quanto al momento genera solo costi e chissa quando potrà essere venduta e chissà a che cifra (purtroppo temo meno di tutti i flussi di costi che abbiamo sostenuto).
Idem un ***** di bosco di cui siamo proprietari ad 1/64 con parenti che manco so chi siano.

Non so te, ma post 2008 non ho sentito più nessuno parlare del mattone che sale sempre. A ragione visto che una bella fetta di nazione non ha più rivisto quei valori.

Sembra però che a Milano questo paradigma se lo siano dimenticato :wall:

Sarò limitato io, ma non capisco il collegamento. Tu intendi un utilizzo spinto della leva per acquistare molti immobili uno a garanzia dell'altro. Io, e gli altri, semplicemente abbiamo riportato come il mutuo permetta tassi di interesse bassi tali da essere recuperati anche con investimenti non particolarmente rischiosi (e fino a poco fa davvero minimi). Non significa far chissà cosa di rischioso, ma in tempi recenti un mix azioni+BTP avrebbe compensato easy.

Leva è leva, non ha ne se ne ma, stai aumentando il rischio, magari di poco, ma il rischio c'e'. In tempi recenti ha sicuramente funzionato, ma domani? Chi lo sa.
Anche qui, basta esserne consapevoli, non dare degli scemi a chi vuole rischio zero (no leva).

Per me in un patrimonio multimilionario ha senso l'acquisto di immobili in ottime location. Milano, ma anche Firenze, Roma, Venezia per dire città grosse. Ma penso pure a Monza centro o simili. Il che non significa comprare a tutti i costi bovinamente, ma semplicemente cogliere le occasioni che si presentano data la disponibilità di patrimonio.
Alla fine una percentuale limitata rappresenta una diversificazione nell'investimento.

Si, senza dubbio, ma nel caso lo faccio in modo fiscalmente efficiente con un reit, non direttamente concentrando il rischio su singoli immobili (come se fossero single stock).

Insomma tutto il patrimonio era investito "nei mercati finanziari". Intanto bene per voi che sicuramente avete colto il timing corretto per un PIC dedicando la totalità del patrimonio all'azionario globale.

Si, mica 100% in azioni, per lo più erano bond, ma mio padre in passato i frutti dell'azienda li ha sempre preferiti investire nei mercati finanziari che in un contesto di tassi in decrscita hanno dato rendimenti decisamente più elevati che l'immobiliare.
 
Quello che risulta un po' sospetto a mio modo di vedere è una certa sicumera mista ingenuità.
E' curioso, ad esempio, il parallelismo tra Milano e Busto sulla base del tempo di pendolarismo. A supporto sono stati citati "amici" a Milano (e dintorni) e sul cremasco. Benché io sia uno strenuo sostenitore dell'influenza dei rapporti sociali sulla scelta abitativa, trovo molto strano il tutto. Trasferirsi in una città relativamente vicina, enormemente più costosa, allontanandosi dal proprio lavoro... insomma o c'è di mezzo una donna :D oppure è quantomeno singolare.
Singolare è anche l'attenzione ai mercati finanziari (valutazione su immobili, rendita, andamenti azionari) con attenzione alla % di rendimento e simile, contrapposta ad una scelta totalmente irrazionale come può essere un attico da 4 mln in contesto cool milanese.

questo è ottolino... inizia sempre così, parte da una balla megagalattica, poi se ne esce con lo sboom!!!
 
Sei un mito :):bow:

E lo dico davvero, non per battuta.

Faccio fatica a credere ai 50 mln ma in effetti è come dici tu, tra milioni di fanfaronate per semplice statistica ci deve pur scappare un caso vero e reale, e magari proprio quello fa ridere ancora più di tutti gli altri. Il naso - o meglio, l'acuta osservazione fatta da te medesimo - mi dice che questo possa essere il caso difficile da credere ma reale.:cool:

Ahaha grazie!

Quello che dico è tutto vero, giuro! E la parte bella è che vi sembra così assurdo che io posso dire tutte cose vere, ma che, sembrando assurde, di fatto mi tutelano in quanto non ci credte hehh
Ammetto poi che la piega che ha preso questo post (che però non ho iniziato io, avevo solo portato un ragionamento su tempo e costi e li qualcuno ha iniziato a prendermi in giro) mi fa divertire, ma non era questo l'intento.

Cecc88 comunque ha preso il punto: c'e' di mezzo una donna che lavora a Milano e che preferirebbe vivere li :D

E comunque io sono davvero cresciuto in una famiglia "troppo razionale", dove pur potendo andare a sciare in elicottero ci si andava coi panini fatti da casa, che va bene, non c'e' nulla di male, ora io capisco che son stupide entrambe le cose (sia l'elicottero che portarsi i panini da casa), ma se certe cose sono radicate fin da bambino è difficile poi "empatizzarle".

Vedi ad esempio che per me (e vi ringrazio per questo) non era all'inizio chiaro pensare che uno nato a Milano difficilmente lascerà Milano non tanto perché puà andare a 20km e avere più mq o più soldi (a parità di mq), ma perché li ha affetti e legami che non vuole lasciare. Crescendo in una famiglia in cui si è dato più peso ai soldi che ai legami per me non era immediato.
 
questo è ottolino... inizia sempre così, parte da una balla megagalattica, poi se ne esce con lo sboom!!!

Io non volevo suggerire, ma l'impressione è quella lì.

Anche la modalità del racconto della consistenza patrimoniale è quantomeno curiosa, non corrisponde a quella di nessun "possidente" che conosco :D
 
Io non volevo suggerire, ma l'impressione è quella lì.

Anche la modalità del racconto della consistenza patrimoniale è quantomeno curiosa, non corrisponde a quella di nessun "possidente" che conosco :D

Ma no tutto normale, i parcheggi delle stazioni di busto, lodi e pavia sono pieni di ferrari, lambo e mclaren di pendolari multimilionari :asd::asd: vorrai mica spendere due milioni in piu' quando bastano 30minuti di treno :D e poi oggi.... gli affari veri si fanno sul malpensa express sorseggiando champagne :clap:
 
al 98% è un ballista, però simpatico ed educato :D me lo vedo arrivare al cortile del bilocale di Busto con la Ferrari nuova, parcheggiata tra Dacia e Fiat Palio dei vicini. :o
 
al 98% è un ballista, però simpatico ed educato :D me lo vedo arrivare al cortile del bilocale di Busto con la Ferrari nuova, parcheggiata tra Dacia e Fiat Palio dei vicini. :o

Vabbè, per continuare sul goliardico una volta una famiglia di miei vicini è arrivata coi bambini e la mamma mi ha detto "Sei il loro mito perché hai la Porsche" e in perfetto stile Bruce Wayne gli ho risposto "perché non hanno visto le altre" e ho aperto altri due box con due ferrari :D

Al momento in realtà non è più un segreto, ho una Panamera che in box non ci sta, indi devo tenere aperta la basculante eheh
 
Ultima modifica:
Milano, case extralusso: dai 17.600 euro al metro quadro del Quadrilatero ai 15.150 di Brera. È boom di vendite con le agevolazioni
di*Gino Pagliuca
Nel primo semestre +10% di compravendite. grazie ai vantaggi fiscali. I paperoni che scelgono la residenza in Italia pagano una cedolare di 100 mila euro l’anno. Cercano grandi case agli ultimi piani. Il prezzo medio nel Quadrilatero della Moda: 13.550 euro al metro quadrato

Fatte le debite proporzioni, lo spirito è quello di chi va a fare la spesa al discount per convenienza. Gli stranieri che comprano le*residenze extralusso*nel centro di*Milano*sono non solo, come ovvio, decisamente benestanti, ma molto spesso si tratta di top manager che hanno già casa nelle principali piazze finanziarie o nei paradisi fiscali in Europa e sono abituati a fare i conti con prezzi tra i*30-40mila euro al metro*in città come Londra, Parigi, Montecarlo, mentre qui, anche nelle aree dove le quotazioni sono ai massimi, trovano da spendere decisamente meno. Si dirà, va bene la finanza, ma che cosa c’entrano i*paradisi fiscali*con Milano? C’entrano eccome: gli stranieri che scelgono la residenza in Italia possono optare per un regime agevolato che consente di pagare una cedolare secca di 100mila euro all’anno, un’enormità per dei comuni mortali, una bazzecola per i Paperoni che cercano casa nei dintorni del Quadrilatero.

Si calcola che 700 stranieri, con un patrimonio di almeno 30 milioni di euro, abbiano optato per questo regime fiscale nella Penisola e per la massima parte le operazioni di acquisto hanno riguardato la città di Milano. Sono notizie che ricaviamo da un interessante report sul mercato immobiliare del lusso che contiene un focus proprio sugli acquirenti stranieri e che è stato anticipato al*Corriere*dalla società di servizi che lo ha redatto, la*Vincenzo Monti Prestige.
Dall’analisi emerge che le vendite di immobili top a stranieri*sono aumentate del 10 per cento nei primi sei mesi del 2022*e che — nonostante la vulgata che descrive come operatori compulsivi del mattone le star del calcio — per la gran parte*i rogiti sono sottoscritti da imprenditori, che in oltre la metà dei casi puntano su una casa già riqualificata. Solo uno su sette si accontenta di un immobile ancora da ristrutturare, mentre le residenze solo parzialmente ammodernate conquistano il favore di un acquirente su dieci. Gli stranieri che comprano casa a Milano*sono soprattutto alla ricerca di grandi appartamenti agli ultimi piani, almeno di 200-250 metri quadrati, con ampi terrazzi e spazi aperti. I quartieri più richiesti sono il Quadrilatero della Moda, la zona di Brera, l’area di via Venti Settembre e corso Magenta, ma anche Porta Nuova e Citylife.
Le maggiori richieste, rileva lo studio, giungono dagli Stati Uniti*con una quota del 26 per cento sul totale della domanda, dal Regno Unito (16) e dalla Germania (13); seguono svizzeri, francesi, canadesi, belgi, israeliani e olandesi, tutti con percentuali comprese fra il 2 e il 6 per cento. Una quota di circa l’otto per cento della domanda è composto da persone di nazionalità russa che, nonostante la situazione internazionale, non hanno diminuito l’interesse per il mattone meneghino e puntano soprattutto al Quadrilatero e alle aree adiacenti al Duomo.

(...)

e come dice TecliS:

Va segnalato che meno del 5 per cento delle case in vendita a Milano rientra nella fascia del lusso e per di più sono abitazioni spesso vecchie (oltre la metà degli edifici all’interno della Cerchia dei Navigli risale all’anteguerra) e solo nel 4 per cento dei casi si tratta di immobili con classe energetica di eccellenza. Inoltre la disponibilità di parcheggi privati è scarsa, visto che nel centro storico di Milano solo il 26 per cento delle case in vendita è dotata di uno o più box auto o, in alternativa, di posti auto all’interno dell’edificio. E solo un box su cinque è doppio.

https://milano.corriere.it/notizie/...uk-de091336-2c86-11ed-a881-0468ff338f41.shtml

Tornando in topic è interessantissimo questa argomentazione.
In effetti Londra ha subito grossi aumenti sul lusso quando era patria dei vari oligarichi se si spotavano li, ora un po' meno eheh
Pensa chi dava per certo anche il lusso a Londra!

Comunque è interessante, in effetti il regime attrattivo per gli ultra ricchi esteri in Italia è davvero ridicolo, così come il rientro dei cervelli.

Rispondo già alla domanda dopo: perché non vado a vivere a Lugano come globalista?
Perchè mi sono informato e avendo l'azienda in Italia e volendo dormire sonni sereni, non si può
 
Uno prende tre Ferrari e poi per risparmiare opta per abitare a busto e prendere il malpensa express TOP :rotfl:
 
beh il padre di un mio amico ha villa nobiliare in città e appartamenti ovunque, ma gira con una golf vecchia di 15 anni (e non ha nessuna ferrari, né in garage né altrove). quindi per me è plausibile anche il contrario, ferrari e bilocale a busto. il mondo è strano :D
 
Vabbè, per continuare sul goliardico una volta una famiglia di miei vicini è arrivata coi bambini e la mamma mi ha detto "Sei il loro mito perché hai la Porsche (avevo un Macan)" e in perfetto stile Bruce Wayne gli ho risposto "perché non hanno visto le altre" e ho aperto altri due box con 458 Speciale e California :D

Al momento in realtà non è più un segreto, ho una Panamera che in box non ci sta, indi devo tenere aperta la basculante eheh

Poi trafilato hai detto: moh signora devo andare di corsa in stazione perche se no perdo il regionale delle 738 :clap:
 
Uno prende tre Ferrari e poi per risparmiare opta per abitare a busto e prendere il malpensa express TOP :rotfl:

Non dimenticare che io ora non lavoro a Milano, è la ragazza che lo fa.

E comunque davvero, anche lavorassi in centro a Milano (ho citato Cadorna) beh, avanzare 4 milioni dei 5 preventivati non è che mi dispiaccia.
Se per questo quando sono in viaggio per lavoro a Shangai prendo la metro per muovermi, e ci metto molto meno che con Uber.
30 minuti di Malpensa Expresso preso all 09.00 sono comodi anche per leggersi mail e giornali vari, in un treno che comunque è fatto bene.
 
Insisto, non lo è e non lo dico io, ma qulasiasi docente di real-estate.
Non per fare semantica, ma un investimento deve produrre frutti, quello che non produce frutti è una speculazione (che è molto diverso).
Io inorridisco quando mi si dice che auto e orologi (cosa di cui sono appassionato) sono investimenti, in quanto chi ragione così "spera" solo che qualcuno in futuro te lo compri a più di quanto lo paghi, ma non ti darà nessun frutto nel mentre. L'immobiliare un molti aspetti è uguale. Un btp, no, quello ti eroga dei "frutti". Idem un azione (dividendi, magari scontati nel futuro, ma li da).

Quindi qualsiasi docente di "real estate" considera l'immobiliare come bene di consumo? Annamo bene.
Auto non sono investimenti secondo nessuno, ma non hanno punti in comune con gli immobili. Immobili che fattualmente vengono messi a reddito tramite gli affitti. Pure gli orologi non so cosa c'entrino.

L'immobile invece non tende matematicante a zero, è vero, ho sbagliato, può andare anche in negativo (costo di bonifica) ed è anche questo assodato.
A me è capitato per ingrandire l'azienda di dover comprare una vecchia casa di ringhiera. Non solo l'immobile lo abbiamo valutato 0, ma anzi, nel business plan c'e' stato il costo di demolizione (avrei preferito trovare quel terreno vuoto) che abbiamo dovuto stornare dall'offerta che abbiamo fatto.
E questo dai è abbastanza ovvio, anche se non ti dico che cinema a far capire alla famiglia che ci abitava da anni (signori anziani) che la loro casa "ben tenuta" (una *****) era in realtà un problema più che un valore aggiunto.

Bene, può andare in negativo. Stando nel mondo reale, tolti i ruderi che cadono a pezzi e le località con zero appeal, non tende a zero.

Lo so che, per citare uno slogan pubblicitario immobiliare, le mie sono considerazioni scomode, ma senza dubbio "solide realtà", anche se appunto brutte.
Io ti auguro che non ti capiti, ma la villa che abbiamo in proprietà (indivisa tra l'altro) con degli zii nel patrimonio familiare è messa a debito, non come asset in quanto al momento genera solo costi e chissa quando potrà essere venduta e chissà a che cifra (purtroppo temo meno di tutti i flussi di costi che abbiamo sostenuto).
Idem un ***** di bosco di cui siamo proprietari ad 1/64 con parenti che manco so chi siano.

Sembra però che a Milano questo paradigma se lo siano dimenticato :wall:
Ho già vissuto la casa di mio padre, mai venduta per litigi tra fratelli e poi crollata. Abbiamo pure una frazione di bosco dal valore nullo. Non capisco però cosa centrino questi simpatici esempi con la valutazione dell'immobiliare come asset class o con l'immobiliare milanese. Sostieni una fisiologica tendenza degli immobili cittadini ad azzerare il valore?


Leva è leva, non ha ne se ne ma, stai aumentando il rischio, magari di poco, ma il rischio c'e'. In tempi recenti ha sicuramente funzionato, ma domani? Chi lo sa.
Anche qui, basta esserne consapevoli, non dare degli scemi a chi vuole rischio zero (no leva).

Il rischio zero non esiste. Se ti finanzi all'1% (com'è stato per gli anni recenti) e hai già le risorse per il mutuo, non capisco che teghe mentali tu ti stia facendo.

Si, senza dubbio, ma nel caso lo faccio in modo fiscalmente efficiente con un reit, non direttamente concentrando il rischio su singoli immobili (come se fossero single stock).

Quindi, stante l'esistenza dei reit, l'immobiliare è un investimento. Detto ciò, massima libertà di scelta. Gli immobili singoli hanno ovviamente caratteristiche differenti.

Si, mica 100% in azioni, per lo più erano bond, ma mio padre in passato i frutti dell'azienda li ha sempre preferiti investire nei mercati finanziari che in un contesto di tassi in decrscita hanno dato rendimenti decisamente più elevati che l'immobiliare.

Benissimo anche aver cavalcato al meglio i bond.
 
Ahaha grazie!

Quello che dico è tutto vero, giuro! E la parte bella è che vi sembra così assurdo che io posso dire tutte cose vere, ma che, sembrando assurde, di fatto mi tutelano in quanto non ci credte hehh
Ammetto poi che la piega che ha preso questo post (che però non ho iniziato io, avevo solo portato un ragionamento su tempo e costi e li qualcuno ha iniziato a prendermi in giro) mi fa divertire, ma non era questo l'intento.

Cecc88 comunque ha preso il punto: c'e' di mezzo una donna che lavora a Milano e che preferirebbe vivere li :D

E comunque io sono davvero cresciuto in una famiglia "troppo razionale", dove pur potendo andare a sciare in elicottero ci si andava coi panini fatti da casa, che va bene, non c'e' nulla di male, ora io capisco che son stupide entrambe le cose (sia l'elicottero che portarsi i panini da casa), ma se certe cose sono radicate fin da bambino è difficile poi "empatizzarle".

Vedi ad esempio che per me (e vi ringrazio per questo) non era all'inizio chiaro pensare che uno nato a Milano difficilmente lascerà Milano non tanto perché puà andare a 20km e avere più mq o più soldi (a parità di mq), ma perché li ha affetti e legami che non vuole lasciare. Crescendo in una famiglia in cui si è dato più peso ai soldi che ai legami per me non era immediato.

Capisco la formazione, ma quel comportamento è normale a tutte le persone.

In media la quasi totalità della gente si sposta, stabilendosi altrove, per studio/lavoro oppure per il partner. Non è che uno di Milano non esca da Milano, questo non è vero assolutamente. Però è vero che nella maggioranza dei casi la gente tende a "stare in zona" in mancanza di altre spinte.
Se nasci a Milano ti puoi pure spostare fuori. Ho alcuni amici di Bonola che si sono spostati a Settimo Milanese, per dire.

Quello che non succede è che la gente senza motivazioni forti di lavoro o partner vada a vivere a 30-40km a caso per i soli prezzi immobiliari.
 
beh il padre di un mio amico ha villa nobiliare in città e appartamenti ovunque, ma gira con una golf vecchia di 15 anni (e non ha nessuna ferrari, né in garage né altrove). quindi per me è plausibile anche il contrario, ferrari e bilocale a busto. il mondo è strano :D

Il fenomeno che citi è però decisamente più tipico.

La coppia macchinone+casa modesta è più tipica dei poveracci indebitati, mentre la coppia "pila di immobili"+"auto di 20 anni" è tipica del tirannosauro lombardo, noto per le cortissime braccia.

Battute a parte, conosco diversi agricoltori (anzi quasi tutti ex) con tenori di vita normalissimi e svariati milioni di patrimonio. E' anche un aspetto culturale.
 
Quindi qualsiasi docente di "real estate" considera l'immobiliare come bene di consumo? Annamo bene.

Assolutamente si. Come ti dicevo non confondere un immobile usato per viverci con uno messo a reddito. In quel caso di fatto stai facendo una piccola attività imprenditoriale. Con l'immobile per viverci stai soddisfando un tuo bisogno.

Bene, può andare in negativo. Stando nel mondo reale, tolti i ruderi che cadono a pezzi e le località con zero appeal, non tende a zero.

Ripeto, non voglio fare semantica: Il fabbricato tende a zero, il terreno boh. Se vuoi ti cerco le slide con i loghi della SDA Bocconi indicanti questo aspetto "incorniciato".

Ho già vissuto la casa di mio padre, mai venduta per litigi tra fratelli e poi crollata. Abbiamo pure una frazione di bosco dal valore nullo. Non capisco però cosa centrino questi simpatici esempi con la valutazione dell'immobiliare come asset class o con l'immobiliare milanese. Sostieni una fisiologica tendenza degli immobili cittadini ad azzerare il valore?

Assolutamente no, non penso che vadano a zero, intendo che avere un bosco dal valore nullo, su cui paghi però tasse, con il rischio che qualcuno ci scarichi dei rifiuti (e poi tocca a te pulire, per non aver vigilato) non lo considererei proprio un buon investimento eheh. Intendo di non dare per scontato che avere immobili sia sempre un bene.

Il rischio zero non esiste. Se ti finanzi all'1% (com'è stato per gli anni recenti) e hai già le risorse per il mutuo, non capisco che teghe mentali tu ti stia facendo.

Il rischio zero esiste eccome: si chiama liquidità, il valore nominale è invariato e se ti compri una casa con la liquidità di sicuro non corri rischi.
Io non mi finanzio manco allo 0,5% (non sparo numeri a caso, a me fanno a gare a prestare soldi, visto che ho collaterali in abbondanza) in quanto ora il mio problema (ed è una scelta strategica mia) è dove allocare della liqudità che ho in eccesso, perché mai dovrei, avendo liquidità che non so dove investire, comprarmi una cosa pagandoci sopra lo 0,5% di interesse (che è pure poco, ma pur sempre lo è) ?
Essere sempre 100% investiti è un'altra bella cagata spinta dalle banche per prendere provvigioni, ma se il tuo collaterale si deprezza talmente tanto che ti revocano il fido, poi o lo copri o perdi colleterale e "investimento".

Quindi, stante l'esistenza dei reit, l'immobiliare è un investimento. Detto ciò, massima libertà di scelta. Gli immobili singoli hanno ovviamente caratteristiche differenti.

Si i reit sono un investimento perché sono sostanzialemente immobili che vengono locati, non esiste un reit di "seconde case di vacanza non locate da usare".
 
Quello che non succede è che la gente senza motivazioni forti di lavoro o partner vada a vivere a 30-40km a caso per i soli prezzi immobiliari.

Hai ragione, ma ci sarà un break even dove qualcuno questo pensiero lo farà.

Io non affitterei il mio bagno (WC) e il mio terrazzo ad uno sconosciuto per 300 euro a weekend, ma a Montecarlo durante il gran premio un sacco di famiglie affittano la loro casa a sconosciuti, per 30.000 a weekend. Idem a Le Mans.
Per quei contesti è normalissimo.

E' solo questione di prezzo.

Poi vabbé, io a Monaco il gp l'ho guardato da uno yacht, mica da sta poverata di balcone (sono contro le case al mare, l'ho già detto? :D)
 
Ripeto, non voglio fare semantica: Il fabbricato tende a zero, il terreno boh. Se vuoi ti cerco le slide con i loghi della SDA Bocconi indicanti questo aspetto "incorniciato".

Che al netto dell'ovvietà è un assunto inutile considerando che con terreno si intende principalmente la posizione dell'immobile. Credo non ci voglia SDA per capire che il prezzo del palazzone di Corvetto non sia propriamente trainato dalla meraviglia architettonica o dalle qualità costruttive.

Con buona pace delle slide.
 
Hai ragione, ma ci sarà un break even dove qualcuno questo pensiero lo farà.

Io non affitterei il mio bagno (WC) e il mio terrazzo ad uno sconosciuto per 300 euro a weekend, ma a Montecarlo durante il gran premio un sacco di famiglie affittano la loro casa a sconosciuti, per 30.000 a weekend. Idem a Le Mans.
Per quei contesti è normalissimo.

E' solo questione di prezzo.

Poi vabbé, io a Monaco il gp l'ho guardato da uno yacht, mica da sta poverata di balcone (sono contro le case al mare, l'ho già detto? :D)

geom. Calboni
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Indietro