Cesar Baldaccini

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Ragazze, ragazzi, di una volta.
Ma nessuno ha mai scritto su Cesar?
Secondo voi come mai?
 
Probabilmente perchè non è un artista che abbia molta visibilità commerciale. Mi ricordo una sala, alla Biennale di Venezia del 2006, completamente invasa da una sua opera composta da una accumulazione di carcasse di macchine enorme ed impressionante.
Per me è un grandissimo artista poco conosciuto ai più e meritevole della massima considerazione.
 
César non riuscì a presenziare alla riunione costitutiva del Nouveau Réalisme, che si svolse a casa di Klein il 27 ottobre 1960.
Uno degli esemplari dell'atto è esposto al notevole MAMAC di Nizza.
Ecco una foto che ho preso nel 2019:

Manifesto Nouveau Realistes.jpg

Si legge: "Le jeudi 27 octobre 1960. Les Nouveaux Réalistes ont pris conscience de leur singularité collective.
Nouveau Réalisme = nouvelles approches perceptives du rèel". Seguono le firme di: Yves le monochrome, Martial Raysse, Restany, Arman, Tinguely, Spoerri-Feinstein, Villeglé, Hains, F. Dufrêne.

L'opera di César esposta nel museo medesimo era questa (Titolo: Dauphine, anno 1970):

Cesar.jpg
 
Nel 1962 è uscito il film “Mondo cane”, per la regia di Gualtiero Jacopetti, Paolo Cavara e Franco Prosperi. Si tratta di uno pseudo-documentario, dove venivano presentate sgradevolezze varie, scene raccapriccianti, curiosità dal mondo e fenomeni da baraccone. Il film ebbe un enorme successo di pubblico, anche internazionale, e diede origine ad un vero e proprio genere (i “mondo movie”). Oggi è facilmente disponibile su Youtube.

Attorno al 70° minuto del film, il narratore illustra una scena che mostra un cimitero di auto con sfasciacarrozze in California. Il discorso si conclude su questi parallelepipedi risultanti dalla compressione di Ford e Chevrolet che, si dice, vengono spediti in Europa per farne delle utilitarie. Stacco all’interno di una galleria, dove è esposta su un piedistallo una compressione di César, del tutto simile a quelle mostrate dallo sfasciacarrozze californiano. Il narratore dice:

Rettifichiamo. Non proprio tutte tornano a “rivivere” come automobili. A Parigi, in una delle più autorevoli gallerie d’arte moderna, abbiamo riconosciuto i resti di una vecchia Ford, ribattezzati con un suggestivo: “Esprit de la carrosserie”. “Spirito della carrozzeria”. Prezzo: mezzo milione di franchi.

Segue una scena con una notevole documentazione della realizzazione delle "Anthropometrie" di Yves Klein, presentato come pittore cecoslovacco, naturalmente per sottolinearne i presunti aspetti bizzarri e scabrosi.

Insomma, César è stato presentato al grande pubblico come un ciarlatano.

La cosa curiosa, rispetto al suo rapporto con il cinema, è che César è lo scultore dei premi cinematografici francesi, l’equivalente dell’Oscar o dei nostri David di Donatello. Il premio prende il nome da lui.
 
ieri, dopo 25 anni di rincorsa, ho comprato una sua compressione, il fascino dell'opera è notevole.
E' una compressione di lattine, però la parte stampata, con i loghi ed il colore è stata resa anonima togliendo
tutti i riferimenti.
 
ieri, dopo 25 anni di rincorsa, ho comprato una sua compressione, il fascino dell'opera è notevole.
E' una compressione di lattine, però la parte stampata, con i loghi ed il colore è stata resa anonima togliendo
tutti i riferimenti.

Complimenti, mmt! Il fascino di cui parli è proprio dell’arte di César ed è esattamente ciò che nel film del ’62 non avevano colto. Offuscati dal solito pregiudizio sull’artista contemporaneo che “prende in giro” e dal prezzo dell’opera, non si rendevano conto della grande bellezza che c’è nel gesto di “salvare” un oggetto che la nostra società ha usato e gettato via, per il valore estetico che l’artista riconosce in esso. Un’evoluzione del “ready-made” di Duchamp, che sceglieva sì oggetti “già fatti”, ma mai “già usati”. Siamo ad opere che potremmo definire, parafrasando quelle, “already-used”.

Su questa linea proseguirà Bertrand Lavier con i suoi “ready-destroyed”, che avevo visto in una grande mostra a Rivoli nel 1996. Anche su questo artista si sta accendendo molto interesse: il record price è di € 130.000, ma si trovano opere a prezzi molto inferiori. Nel booth di Massimo De Carlo ad Art Basel l’opera che ho documentato con la cartina della Francia era esposta accanto ad una Mappa di Boetti.
 
Ultima modifica:
il concetto di "Nuovo Realismo", partendo dagli scarti della società, Arman con le sue "spazzature" e Cesar con le sue "compressioni", una attenzione alla gestione dei rifiuti che la nostra società sta affrontando ora, 60 anni dopo l'artista.
 
Nella sala dedicata al Nouveau Réalisme al Carré d’Art di Nîmes, da segnalare una compressione di César del 1989:
20230716_101023.jpg

20230716_101029.jpg
 
artista molto più importante di quanto il mercato lo consideri, nota storica per i milanesi:

il 27 e il 29 novembre del 1970 tre giorni di esibizioni pubbliche e performance, che attrassero l’attenzione dell’intera cittadinanza, accompagnate da proteste, scandali, boicottaggi.
Tutti gli artisti che avevano fatto parte del movimento Nouveau Réalisme si ritrovarono per una grande retrospettiva alla Rotonda della Besana, per celebrare il decennale della fondazione del gruppo e per omaggiare la memoria di Yves Klein (scomparso nel 1962). Christo progettò di impacchettare la statua di Vittorio Emanuele II in piazza Duomo ma venne ostacolato da un gruppo di ex combattenti; ripiegò sulla statua di Leonardo da Vinci in piazza della Scala, ma il suo impacchettaggio venne bruciato da un gruppo neofascista. Arman distribuì mini accumulazioni di rifiuti in sacchi di plastica. Cesar realizzò una delle sue espansioni. Niki de Saint Phalle eseguì una delle sue sessioni di tiro con la carabina. Rotella dovette lottare con numerosi contestatori per incollare i suoi manifesti lacerati in via Formentini.

...... cheppoi Christo si è scritto qui per anni che con la politica non c'entrasse 'na mazza temo sia una manovra di marketing per renderlo indenne da schieramenti di parte.....
 
Nel grande spazio che il Centre Pompidou dedica al Nouveau Réalisme è esposta una delle 16 opere di César presenti nella collezione permanente. Si tratta di una compressione del 1960:

20231022_150000.jpg

Scheda
 
C'è da dire che Rotella degli anni '70 è pienamente riconosciuto come esponente di due distinti gruppi entrambi storicizzati: Pop Art (non solo italiana) e Nouveau Realisme.
 
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