Nel 1962 è uscito il film “Mondo cane”, per la regia di Gualtiero Jacopetti, Paolo Cavara e Franco Prosperi. Si tratta di uno pseudo-documentario, dove venivano presentate sgradevolezze varie, scene raccapriccianti, curiosità dal mondo e fenomeni da baraccone. Il film ebbe un enorme successo di pubblico, anche internazionale, e diede origine ad un vero e proprio genere (i “mondo movie”). Oggi è facilmente disponibile su Youtube.
Attorno al 70° minuto del film, il narratore illustra una scena che mostra un cimitero di auto con sfasciacarrozze in California. Il discorso si conclude su questi parallelepipedi risultanti dalla compressione di Ford e Chevrolet che, si dice, vengono spediti in Europa per farne delle utilitarie. Stacco all’interno di una galleria, dove è esposta su un piedistallo una compressione di César, del tutto simile a quelle mostrate dallo sfasciacarrozze californiano. Il narratore dice:
Rettifichiamo. Non proprio tutte tornano a “rivivere” come automobili. A Parigi, in una delle più autorevoli gallerie d’arte moderna, abbiamo riconosciuto i resti di una vecchia Ford, ribattezzati con un suggestivo: “Esprit de la carrosserie”. “Spirito della carrozzeria”. Prezzo: mezzo milione di franchi.
Segue una scena con una notevole documentazione della realizzazione delle "Anthropometrie" di Yves Klein, presentato come pittore cecoslovacco, naturalmente per sottolinearne i presunti aspetti bizzarri e scabrosi.
Insomma, César è stato presentato al grande pubblico come un ciarlatano.
La cosa curiosa, rispetto al suo rapporto con il cinema, è che César è lo scultore dei premi cinematografici francesi, l’equivalente dell’Oscar o dei nostri David di Donatello. Il premio prende il nome da lui.