Venezuela e PDVSA (Vol. 164) ...sempre sul pezzo!

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È un troll, ormai si è capito.
Da cinque anni quasi trolleggia in questo forum Venezuela.... a disturbare e dare fastidio....


Dizionario
Definizioni da Oxford Languages ·
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troll
/trɔl/
sostantivo maschile
1.
Nelle leggende scandinave, abitante demoniaco di boschi, montagne, luoghi solitari: corrisponde all'orco di altre tradizioni popolari europee.
2.
Nel gergo di Internet, utente di una comunità virtuale, solitamente anonimo, che intralcia il normale svolgimento di una discussione inviando messaggi provocatori, irritanti o fuori tema.

Dimmi se non è quello che fa da cinque anni in questo forum....
Proprio così…passa il tempo della sua vita a fare questo. Pure a Ferragosto :wall:
 
Ovvio....
Se tolgono le sanzioni prima dello swap ristrutturazione, saranno scambiabili OTC o in qualche altro mercato regolamentato....

Io credo comunque che prima verranno ristrutturati prima di essere riammessi agli scambi, dopo una sospensione di oltre tre anni sarebbe la soluzione più ottimale.
Fino a prova contraria io credo che rimettano a mercato i nuovi titoli post ristrutturazione......
Sarebbe anche da capire cosa faranno con le cedole non pagate. Per alcuni titoli siamo a 30, più del probabile valore che avranno i tds se verranno riammessi a queste condizioni della economia Venezuelana.
Io tengo fino a 100 o un po' di meno.
 
Sarebbe anche da capire cosa faranno con le cedole non pagate. Per alcuni titoli siamo a 30, più del probabile valore che avranno i tds se verranno riammessi a queste condizioni della economia Venezuelana.
Io tengo fino a 100 o un po' di meno.

Questo è il punto, oltre la ovvia priorità della rimozione delle sanzioni sul debito, che i bond incorporano un claim elevato.... È necessaria una ristrutturazione e swap con nuovi titoli prima di immetteli a mercato per un maggiore ordine e i bid ask più regolari....

Gli USA ormai si renderanno conto che le sanzioni non hanno più ragione sul Venezuela e Maduro.... Sono una forzatura.... Mica è Putin il dittatore che ha mosso una guerra di occupazione....
Assurda nel XXI secolo
 
Peccato che a distanza i calci nel sedere non si possono dare…altrimenti lo manderei in orbita a recuperare le minus venezuelane 😂

Tu si che sei un vero intenditore.
Ne ha presi così tanti che Maduro con i tuoi soldi ha dovuto assumere un calzolaio :o
 
Ovvio....
Se tolgono le sanzioni prima dello swap ristrutturazione, saranno scambiabili OTC o in qualche altro mercato regolamentato....

Io credo comunque che prima verranno ristrutturati prima di essere riammessi agli scambi, dopo una sospensione di oltre tre anni sarebbe la soluzione più ottimale.
Fino a prova contraria io credo che rimettano a mercato i nuovi titoli post ristrutturazione......

Premesso che il futuro è per definizione sempre incerto, per "ristrutturare" un titolo in US$ in default.. occorre un'offerta pubblica validata dalle autorita americane competenti e di norma il raggiungimento di una certa percentuale di adesioni, a seguito di un negoziato con i maggiori detentori.
durante la fase che prelude alla ristrutturazione anzidetta, i titoli in oggetto sono di norma attivamente negoziati, per permettere a chi vuole adire di comprarne e a chi non vuole di disfarsene.
Non importa granché in questo quadro cosa decidano le competenti autorità italiane: son titoli in US$ retti da leggi americane e in gran parte negoziati
in USA, londra a Lussemburgo.
Ovvio che sarebbe ingiusto per i piccoli retail italiani trovarsi loro malgrado esclusi da tali negoziati o da una eventuale prima riapertura del mercato.. ma quello che troverei sorprendente sarebbe una ristrutturazione senza riapertura degli scambi: ne il debitore ne i grossi creditori avrebbero alcun vantaggio da una situazione del genere.

Motivo per cui, una prima buona notizia, indipendentemente da possibili future offerte di "ristrutturazione" sarebbe la fine delle sanzioni sui bonds, con conseguente fine del divieto degli americani di comprarne (é questo il contenuto delle attuali sanzioni). un giorno dopo l'eventuale fine del divieto.. e' ovvio che in america il mercato riapre per gli interessati e sarà attivo.

Senza diritto per gli americani di comprare, mi pare ovvio che le competenti autorità non autorizzeranno ristrutturazioni alle quali i cittadini o residenti americani non potrebbero partecipare attivamente.

Se riapre il mercato per fine sanzioni e in vista di ristrutturazioni, io credo che vedremmo prezzi a due cifre. Se a 15, 25 o 35 non saprei dire senza maggiori dettagli. Ovvio che parlo di prezzi "all in" inclusivi di cedole pregresse non pagate.
 
Ps: per curiosità: mi chiedo quanti dei partecipanti alle perenni discussioni su questo forum hanno partecipato a ristrutturazioni di bonds sovrani in passato (Argentina, Uruguay, Ecuador, Ucraina, Grenada, Barbados, solo per citare i primi esempi che mi vengono in mente). Tanto per capire qual'e' la consapevolezza di come normalmente funzionano questi processi..

Ovvio che la presenza di sanzioni crea una situazione senza precedenti.. ma purtroppo in peggio.
L'unico lato positivo e' la disponibilita' puramente verbale del debitore ad onorare in futuro il debito..
 
Ovvio....
Se tolgono le sanzioni prima dello swap ristrutturazione, saranno scambiabili OTC o in qualche altro mercato regolamentato....

Io credo comunque che prima verranno ristrutturati prima di essere riammessi agli scambi, dopo una sospensione di oltre tre anni sarebbe la soluzione più ottimale.
Fino a prova contraria io credo che rimettano a mercato i nuovi titoli post ristrutturazione......

Se tolgono le sanzioni un secondo dopo sono scambiabili OTC che è un mercato non regolamentato.
 
Premesso che il futuro è per definizione sempre incerto, per "ristrutturare" un titolo in US$ in default.. occorre un'offerta pubblica validata dalle autorita americane competenti e di norma il raggiungimento di una certa percentuale di adesioni, a seguito di un negoziato con i maggiori detentori.
durante la fase che prelude alla ristrutturazione anzidetta, i titoli in oggetto sono di norma attivamente negoziati, per permettere a chi vuole adire di comprarne e a chi non vuole di disfarsene.
Non importa granché in questo quadro cosa decidano le competenti autorità italiane: son titoli in US$ retti da leggi americane e in gran parte negoziati
in USA, londra a Lussemburgo.
Ovvio che sarebbe ingiusto per i piccoli retail italiani trovarsi loro malgrado esclusi da tali negoziati o da una eventuale prima riapertura del mercato.. ma quello che troverei sorprendente sarebbe una ristrutturazione senza riapertura degli scambi: ne il debitore ne i grossi creditori avrebbero alcun vantaggio da una situazione del genere.

Motivo per cui, una prima buona notizia, indipendentemente da possibili future offerte di "ristrutturazione" sarebbe la fine delle sanzioni sui bonds, con conseguente fine del divieto degli americani di comprarne (é questo il contenuto delle attuali sanzioni). un giorno dopo l'eventuale fine del divieto.. e' ovvio che in america il mercato riapre per gli interessati e sarà attivo.

Senza diritto per gli americani di comprare, mi pare ovvio che le competenti autorità non autorizzeranno ristrutturazioni alle quali i cittadini o residenti americani non potrebbero partecipare attivamente.

Se riapre il mercato per fine sanzioni e in vista di ristrutturazioni, io credo che vedremmo prezzi a due cifre. Se a 15, 25 o 35 non saprei dire senza maggiori dettagli. Ovvio che parlo di prezzi "all in" inclusivi di cedole pregresse non pagate.
Praticamente i prezzi che citi “all in” sono quelli del claim delle cedole…quindi se 25 è il claim e 25 è il prezzo di scambio vuol dire che i bonos valgono zero. Bisogna vedere poi nella ristrutturazione quale sarà il claim che verrà riconosciuto. Tu che hai esperienza di ristrutturazioni di bonds sovrani cosa ti aspetti in tal senso?
 
Ps: per curiosità: mi chiedo quanti dei partecipanti alle perenni discussioni su questo forum hanno partecipato a ristrutturazioni di bonds sovrani in passato (Argentina, Uruguay, Ecuador, Ucraina, Grenada, Barbados, solo per citare i primi esempi che mi vengono in mente). Tanto per capire qual'e' la consapevolezza di come normalmente funzionano questi processi..

Ovvio che la presenza di sanzioni crea una situazione senza precedenti.. ma purtroppo in peggio.
L'unico lato positivo e' la disponibilita' puramente verbale del debitore ad onorare in futuro il debito..

Maduro ha sempre voluto pagare il proprio debito,sia per valori propri sia perché Apparte i piccoli retail chi comprava debito Venezuela erano suoi amici o collaboratori in affari vedi goldman sachs!!! Le sanzioni sui bonos sono la più grande stupidata del secolo inventata da uno tale , il fatto che vengano portate avanti però è ancora peggio !!!! Tra L altro rafforzano il consenso dei politici specialmente di sinistra dove la deuda è vista come uno sfruttamento del popolo , solo quando devono pagare gli interessi, quando prendono i soldi prestati NO !!! Altra buffonata delle ideologie totalitarie sia di destra che di sinistra!!!! Alla fine resta che il fatto che quest epoca e’ dominata da buffoni e pagliacci anche se non fanno ridere per niente.
 
Maduro ha sempre voluto pagare il proprio debito,sia per valori propri sia perché Apparte i piccoli retail chi comprava debito Venezuela erano suoi amici o collaboratori in affari vedi goldman sachs!!! Le sanzioni sui bonos sono la più grande stupidata del secolo inventata da uno tale , il fatto che vengano portate avanti però è ancora peggio !!!! Tra L altro rafforzano il consenso dei politici specialmente di sinistra dove la deuda è vista come uno sfruttamento del popolo , solo quando devono pagare gli interessi, quando prendono i soldi prestati NO !!! Altra buffonata delle ideologie totalitarie sia di destra che di sinistra!!!! Alla fine resta che il fatto che quest epoca e’ dominata da buffoni e pagliacci anche se non fanno ridere per niente.

quella made in USA non mi pare una "ideologia totalitaria", però constato che alla fine della fiera fa più danni di quelle appunto dette totalitarie ....stranezze del mondo contemporaneo (!)

Buon Ferragosto / Festa dell'Assunta
 
Ps: per curiosità: mi chiedo quanti dei partecipanti alle perenni discussioni su questo forum hanno partecipato a ristrutturazioni di bonds sovrani in passato (Argentina, Uruguay, Ecuador, Ucraina, Grenada, Barbados, solo per citare i primi esempi che mi vengono in mente). Tanto per capire qual'e' la consapevolezza di come normalmente funzionano questi processi..

Ovvio che la presenza di sanzioni crea una situazione senza precedenti.. ma purtroppo in peggio.
L'unico lato positivo e' la disponibilita' puramente verbale del debitore ad onorare in futuro il debito..
Io con l'Argentina a 100 anni è andata benissimo
 
Cedole alte al 7. e rotti lordo prezzo basso
Obbligazione a tasso basso per la cedola impagata venduto tutto 1 anno fa con ottimo risultato iao
 
Ps: per curiosità: mi chiedo quanti dei partecipanti alle perenni discussioni su questo forum hanno partecipato a ristrutturazioni di bonds sovrani in passato (Argentina, Uruguay, Ecuador, Ucraina, Grenada, Barbados, solo per citare i primi esempi che mi vengono in mente). Tanto per capire qual'e' la consapevolezza di come normalmente funzionano questi processi..

Ovvio che la presenza di sanzioni crea una situazione senza precedenti.. ma purtroppo in peggio.
L'unico lato positivo e' la disponibilita' puramente verbale del debitore ad onorare in futuro il debito..

"Astenersi perditempo"

Io parzialmente Grecia. Comprato prima/dopo. Pizzichini, mai fatto all in. Comunque non fui "swappato".

Ricordo un solo "vero affare"...un bond greco lungo che scadeva di lì a un mese e quotava tipo 88 (perché c'era il rimborso a rischio, ma ancora non si parlava di default).
Fu rimborsato.
 
Ultima modifica:
La compagnia petrolifera statale venezuelana chiede a Eni e Repsol di fornire carburante


È arrivato il momento di togliere le sanzioni....

E ristrutturare il suo debito estero in usd

Il Venezuela così non può commerciare col mondo occidentale....

Per fare gli interessi di chi :confused:
 
Plantean reforzar inversión en la industria petrolera nacional
Quiroz: “Lo más que puede alcanzar la producción de crudo este año son 800mil b/d”


Per gli investimenti é necessario ristrutturare il debito estero....

Se no, non arrivano soldi al Venezuela, li pignorerebbero subito...



Il problema è che nessuno vuole investire nell'oil venezuelano per vari motivi:
1) l'oil venezuelano è scadente, tant'è che il suo prezzo è molto più basso del WTI e questo induce le imprese a investire altrove
2) il costo di estrazione è più alto visto che occorre miscelarlo con oil leggero e questo induce le imprese a investire altrove
3) il VNZ ha il vizio di espropriare le imprese e questo induce le imprese a investire altrove
4) le compagnie petrolifere hanno ridotto gli investimenti a causa della transizione energetica
5) il prezzo del petrolio sta scendendo perchè gli USA hanno alzato i tassi, tant'è che l'economia cinese stà rallentanto riducendo i consumi di petrolio e quindi non è affatto vero che gli USA e l'Europa hanno un disperato bisogno dell'oil venezuelano
6) il dollaro forte riduce la domanda di petrolio :cool:
 
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