ISP VOL. 5 SARA' IL BB DELLA RISCOSSA ?

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In pratica il bailin é giá per tutti, e quello che si dice ora é che salteranno a breve tanti piccoli istituti, per questo sono a rischio i risparmi di quelli che li hanno lí, non perché "viene estesa la misura alle piccole" come ha capito (male) sommella. Visco cerca di "tranquillizzare" con interventi (che non ci saranno) per evitare la fuga dei capitali dalle banche

Sbaglio o questa è una pessima news?
 
In pratica il bailin é giá per tutti, e quello che si dice ora é che salteranno a breve tanti piccoli istituti, per questo sono a rischio i risparmi di quelli che li hanno lí, non perché "viene estesa la misura alle piccole" come ha capito (male) sommella. Visco cerca di "tranquillizzare" con interventi (che non ci saranno) per evitare la fuga dei capitali dalle banche

sempre di bailin si tratta alla fine.
ora con la vigilanza bce ormai da anni e con infiniti stress test e con le regole sul ct1 ecc ecc ecc
come facciamo a ritrovarci di nuovo con settore bancario a rischio avendo una banca centrale?
a questo punto è voluto in quanto le piccole banche la bce possono renderle solvibili con poco visto che ormai non è piu' colpa del bancario ma della situazione che l'europa stessa ha creato.
 
Ma pensate che ci torna a 2 euro? Qui pare andare a 1.40 per come scende senza sosta
 
1,682 preso

ma non basta
 
Ultima modifica:
Ma pensate che ci torna a 2 euro? Qui pare andare a 1.40 per come scende senza sosta

lo scenario attuale è cupo molto cupo , la discesa sarà lunga ed estenuante ...
quindi meglio mettersi comodi con pop corn ed aranciata senza toccare nulla ,quando avranno finito ci serviranno isp con un click dal pc su un piatto d'argento facile facile e senza stress ;)

non scrivo targhet ,ma sono i soliti di una crisi profonda, come film già visti in passato :yes:


:bye::bye::bye:
 

Preview Intesa: CET1 giù con buyback, rating titolo..

Riguardo alla preview su Intesa SanPaolo, anche in questo caso Andrea Lisi ribadisce il rating buy, a fronte di un target sul prezzo a 2,7 euro, rispetto alla chiusura del titolo a 1,75 euro.

Così come nel caso di UniCredit, gli analisti di Equita SIM prevedono “un trimestre solido dal punto di vista operativo e coerente con le nostre stime”, ricordando che i risultati della banca guidata da Carlo Messina saranno resi noti il prossimo 29 luglio.

“Complessivamente ci aspettiamo un buon trimestre sul fronte operativo. A livello di margine di interesse non riteniamo che l’incremento della curva dei tassi abbia già mostrato significativi impatti a livello di top line, probabilmente più visibili dal secondo semestre. Sul fronte delle commissioni a fronte di un certo rallentamento delle commissioni da asset management (anche per via di minori performance fees collegate con l’andamento negativo dei mercati) ci aspettiamo invece una complessiva tenuta di quelle da attività bancaria. Sotto la linea operativa, riteniamo che anche per il secondo trimestre il costo del rischio si sia mantenuto su livelli estremamente contenuti, mentre non escludiamo che possano essere considerati ulteriori accantonamenti delle esposizioni in Russia (c.800 milioni nel primo trimestre del 2022)”.

“In dettaglio, per il secondo trimestre del 2022 stimiamo:
  • Margine di interesse: 2 miliardi (+1% su base trimestrale)
  • Fatturato: 5 miliardi (-7% su base trimestrale, per via di minori fees e trading)
  • Utile operativo: 2,5 miliardi, con C/I ad un eccellente 51%
  • Accantonamenti per perdite sui crediti: 9 miliardi (costo del rischio = 75bps)
  • Utile netto: 1 miliardo (-4% su base trimestrale)”.

“Sul fronte del capitale – prosegue ancora Andrea Lisi – ci aspettiamo un CET1 in area 12,5% (13,6% al 1Q22), considerando l’impatto da buyback di circa 100 punti base, la presenza di headwind regolamentari e l’andamento dello spread. Qualora il set di risultati dovesse risultare coerente con le nostre attese, riteniamo che Intesa SanPaolo sia nella posizione di reiterare la guidance indicata nel primo trimestre del 2021, dando buona visibilità sul raggiungimento di almeno la soglia inferiore (utile netto ben superiore a 3 miliardi nell’ipotesi conservativa di passaggio a Stage 3 della maggior parte dell’esposizione alla Russia)“.

“Continuiamo a ritenere Intesa SanPaolo – conclude la nota di Equita – come un profilo resiliente e con un business model diversificato che garantisce una profittabilità ben superiore alla media di settore anche in un contesto di mercato maggiormente sfidante, oltre ad essere tra le banche con la maggiore sensitivity del margine di interesse a un rialzo dei tassi (900 milioni di margine di interesse per 50bps). Confermiamo il BUY con il titolo che, dopo aver perso circa -38% dai picchi di febbraio, tratta ora con un 2023E P/E = 7x, P/TE < 0.7x e offre un dvd yield 2022-23 > 8%-10% (a cui si aggiunge il buyback in corso per 1,7 miliardi, autorizzato da BCE per arrivare fino a 3,4 miliardi)”.
 
infatti oggi dobbiamo pensare solo alle trimestrali e sperare che siano positive... 4.2 mld sarebbe un grande successo e magari completare il bb di 3,4 mld... 16 cents sarebbero ottimi...

20 giorni fa non ti esprimervi così ragazzo
 
La mancietta per l impiego del capitale in attesa almeno di pareggiare...

perdonami .... io guardo la rendita.. i soldi sono posteggiati... mi accontento delle mie mancette annuali... 12k l'anno.. tu aspetta il gain da trading... io ho tanto tempo a disposizione... un abbraccio
 
Pure io 1,67 altro in piccolo

PMC sotto 1,80 che inizia ad allontanarsi purtroppo
 
Per noi europei le due guerre non sono minimamente paragonabili: in Afganistan era una guerra lontana e che non aveva nessuna implicazione per la nostra vita quotidiana, se non per l'esportazione del papavero da oppio.
Questa con l'Ucraina rischia di affossare l'industria europea e di farci passare un inverno al freddo (o in alternativa di andare a lavorare per pagare esclusivamente la spesa quotidiana e la bolletta della luce/gas...)

In effetti il confronto non dice assolutamente niente..
 
Settimanale isp aggiornato


1,780
:specchio:
1,660

Settimanale aggiornato speriamo che vada suuuuu!!!!
 
A breve mi aspetto un ulteriore balzo del dollaro, la parità era ampiamente attesa, adesso potrebbe salire ulteriormente perchè sarebbe un evento notevole.
 
Per noi europei le due guerre non sono minimamente paragonabili: in Afganistan era una guerra lontana e che non aveva nessuna implicazione per la nostra vita quotidiana, se non per l'esportazione del papavero da oppio.
Questa con l'Ucraina rischia di affossare l'industria europea e di farci passare un inverno al freddo (o in alternativa di andare a lavorare per pagare esclusivamente la spesa quotidiana e la bolletta della luce/gas...)




Che poi il freddo è assolutamente l'ultimo dei problemi, il problema è che si rischia di non trovare più il lavoro per pagare le bollette.
Il problema sono le aziende, non le case.
Compratevi un putage e disboscate se avete freddo.
 
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