Conto BBVA 100% online con cashback - Capitolo 3

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Ancor più semplicisticamente, a me basta un prodotto che posso tenere in tasca sapendo che funzionerà sempre o quasi. Il che personalmente può anche valere qualche scartoffia in più da firmare prima di ottenere il servizio, ma senza sorprese dopo. Tutto quello che c'è di contorno mi è indifferente, e neppure voglio perder tempo ogni volta che pago a pensare se l'operazione che sto per fare potrà/potrebbe essere vista come sospetta dall'algoritmo...

Se anche, per assurdo, un giorno vi fosse la prova che questi strumenti esteri sono deliberatamente boicottati dalla concorrenza italiana, o dalla burocrazia ivi imperante, cosa vuoi che interessi all'utente finale... Allo stato delle cose, se davvero il blocco di un conto non si può evitare per ragioni di sicurezza o di osservanza della normativa antiriciclaggio, l'unica vera azione da intraprendere per rendere affidabili questi prodotti è approntare team adeguati alla gestione rapida dei casi. Senza questo tipo di intervento, chi lancia un prodotto di questo tipo non può che avere aspettative di raccolta immediata, ma con outlook scarso o inesistente.

Quali che siano le cause per le quali i prodotti esteri come Revolut o BBVA soffrono di un tasso di chiusura maggiore rispetto ai conti italiani (e su questo concordo, c'è qualcosa di diverso tra prodotti italiani ed esteri da questo punto di vista), che gli istituti italiani facciano ostruzionismo è pressoché certo.
Vedasi il fatto che né Widiba né Findomestic, che comunque hanno un approccio evoluto in tema bancario, soprattutto la prima, non permettano di ricaricare con la carta di debito il conto di BBVA, arrivando addirittura al punto, nel caso di Findomestic, di bloccarmi la carta e farmi contattare dall'ufficio preposto per verificare la liceità della transazione. Verso un conto corrente che, per quanto giovane, è regolarmente operante in Italia ed è un istituto di credito esistente da mo' all'estero, non una fintech nata l'altro ieri. Dai su...
 
Quali che siano le cause per le quali i prodotti esteri come Revolut o BBVA soffrono di un tasso di chiusura maggiore rispetto ai conti italiani (e su questo concordo, c'è qualcosa di diverso tra prodotti italiani ed esteri da questo punto di vista), che gli istituti italiani facciano ostruzionismo è pressoché certo.
Vedasi il fatto che né Widiba né Findomestic, che comunque hanno un approccio evoluto in tema bancario, soprattutto la prima, non permettano di ricaricare con la carta di debito il conto di BBVA, arrivando addirittura al punto, nel caso di Findomestic, di bloccarmi la carta e farmi contattare dall'ufficio preposto per verificare la liceità della transazione. Verso un conto corrente che, per quanto giovane, è regolarmente operante in Italia ed è un istituto di credito esistente da mo' all'estero, non una fintech nata l'altro ieri. Dai su...

Te lo spiega il segretario generale del sindacato dei bancari in questa intervista cosa le banche italiane pensano di BBVA, ho messo il minuto preciso. https://youtu.be/Ghvk9WSQh8U?t=1444
 
La mia impressione, comunque, è che questa concorrenza generata dai conti esteri "facili, veloci da aprire via app e con condizioni e promozioni vantaggiose" (lo dico in stile slogan) abbia dato, indipendentemente dall'affidabilità dei conti stessi in relazione a blocchi e chiusure, una spinta importante all'offerta nazionale.

Ricordo che, fino a relativamente pochi anni fa, in Italia la gestione del conto via app era più unica che rara, spesso con applicazioni obsolete e grezze sia come interfaccia che come funzionalità. Le promozioni di benvenuto, quando presenti, si limitavano spesso a non farti pagare il canone mensile il primo anno o il bollo sulle giacenze, e molte operazioni avevano commissioni anche alte. La concorrenza estera mi sembra proprio abbia costretto un sistema bancario ancora antico (dal punto di vista dell'utente) ad aggiornarsi in fretta e furia nel tentativo di restare competitivo, ampliando e migliorando l'offerta nazionale.
 
Sullo stimolo alla concorrenza non c'è dubbio: l'arrivo di questi prodotti si è tradotto in ogni caso, direttamente o indirettamente, in un vantaggio per il grande pubblico (ad eccezione di coloro che sono incappati in qualche disavventura).

Il problema specifico e concreto del blocco/chiusura improvvisa del conto e della gestione alle calende greche, tuttavia, esiste davvero, ed è peculiare di molti prodotti esteri; qualunque ne sia la causa, ci si aspetta che lo stesso Istituto emittente abbia interesse a creare fiducia e quindi diffusione del proprio conto/strumento di pagamento, con azioni concrete volte, quando possibile, ad eliminare il fenomeno, e quando non possibile, a limitarne i disagi per il cliente. Se questo ha un costo, o se il fenomeno è l'effetto di un boicottaggio pianificato dal sistema, sono valutazioni che al cliente finale non interessano e non devono interessare. La banca deciderà come distribuire i costi di gestione e il cliente deciderà se in rapporto alle proprie esigenze il prodotto conservi ancora un margine di economicità e di interesse. Ma la mancanza di personale che gestisca il blocco di un conto in tempi rapidi non può e non deve risultare come una sorta di costo occulto a carico del cliente, né può essere giustificata con ricostruzioni di natura "pionieristica", "eroica" e via dicendo della piccola fintech che lotta contro il gigante oligopolista locale (oltretutto neppure il caso per il colosso BBVA).

La mai abbastanza criticata ISP mi ha bloccato una sola volta un bonifico verso BBVA: ho chiamato, me l'hanno sbloccato in mezz'ora, e i bonifici successivi sono sempre andati a buon fine. Quel tipo di gestione, posso dire, è stata davvero fatta nel mio interesse; non altrettanto avrei potuto dire se il conto mi fosse stato bloccato per mesi con risposte preconfezionate...
 
Ultima modifica:
Se pago tramite PayPal e uso la carta bbva mi viene riconosciuto il cash back del 20%?

Mi autorispondo:
Ho contattato tramite app bbva di domenica sera e dopo neanche un paio d'ore mi hanno detto che posso associare la carta virtuale al mio conto PayPal e il cash back vale per tutto tranne per giochi e scommesse online, trading , acquisto di criptovalute e per il pagamento di bollette .
Per il momento ottimo servizio assistenza.
 
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Ancor più semplicisticamente, a me basta un prodotto che posso tenere in tasca sapendo che funzionerà sempre o quasi. Il che personalmente può anche valere qualche scartoffia in più da firmare prima di ottenere il servizio, ma senza sorprese dopo. Tutto quello che c'è di contorno mi è indifferente, e neppure voglio perder tempo ogni volta che pago a pensare se l'operazione che sto per fare potrà/potrebbe essere vista come sospetta dall'algoritmo...

Se anche, per assurdo, un giorno vi fosse la prova che questi strumenti esteri sono deliberatamente boicottati dalla concorrenza italiana, o dalla burocrazia ivi imperante, cosa vuoi che interessi all'utente finale... Allo stato delle cose, se davvero il blocco di un conto non si può evitare per ragioni di sicurezza o di osservanza della normativa antiriciclaggio, l'unica vera azione da intraprendere per rendere affidabili questi prodotti è approntare team adeguati alla gestione rapida dei casi. Senza questo tipo di intervento, chi lancia un prodotto di questo tipo non può che avere aspettative di raccolta immediata, ma con outlook scarso o inesistente.

No ma io sono d'accordo con te per quanto riguarda il possedere un prodotto/servizio che ti dia sicurezza nell'utilizzarlo. In parte anch'io ho vissuto il periodo "dell'ansia" con Revolut, però mi trovavo (e mi trovo) così bene che ho trovato il giusto compromesso per poterlo utilizzare.

Il mio unico appunto era riferito al fatto che quei conti tipo N26, BBVA,etc in altri paesi probabilmente non hanno gli stessi problemi che hanno qui in Italia, problemi credo dovuti alla burocrazia del nostro paese.

Anche per me non è un problema firmare diverse volte all'inizio, figurati, lo fai una volta e amen, però capisci che le aziende estere magari si propongono con il punto di forza "apri il conto in 3 minuti" e ti fanno firmare quello che secondo loro basta per farti essere operativo.
 
No ma io sono d'accordo con te per quanto riguarda il possedere un prodotto/servizio che ti dia sicurezza nell'utilizzarlo. In parte anch'io ho vissuto il periodo "dell'ansia" con Revolut, però mi trovavo (e mi trovo) così bene che ho trovato il giusto compromesso per poterlo utilizzare.

Il mio unico appunto era riferito al fatto che quei conti tipo N26, BBVA,etc in altri paesi probabilmente non hanno gli stessi problemi che hanno qui in Italia, problemi credo dovuti alla burocrazia del nostro paese.

Anche per me non è un problema firmare diverse volte all'inizio, figurati, lo fai una volta e amen, però capisci che le aziende estere magari si propongono con il punto di forza "apri il conto in 3 minuti" e ti fanno firmare quello che secondo loro basta per farti essere operativo.
I casi di blocco sono pari pari all’estero; su Trustpilot per ciascun prodotto scegli l’opzione di vedere i feedback in tutte le lingue e vedrai che succede in Germania, Austria, Francia, Spagna, UK… Naturalmente i contenuti riportati non consentono di valutare il caso concreto; ma torno a dire che anche ammesso che questi blocchi siano correttamente applicati, manca la fase successiva, cioè una gestione veloce; ed è questa la costante che invece non è presente nelle recensioni pur negative sui nostri prodotti. Chiedersi se chi ha subito il blocco sia stato o meno diligente distrae dal discorso di fondo, a mio avviso.
 
Ultima modifica:
Scusate vorrebbe aprire il conto un mio collega. Quando l’ho aperto io per il cashback mi è stato sufficiente associare la carta a paypal, passare 500 euro sul conto paypal di un amico tramite la carta bbva, funziona ancora questo metodo?
 
Scusate vorrebbe aprire il conto un mio collega. Quando l’ho aperto io per il cashback mi è stato sufficiente associare la carta a paypal, passare 500 euro sul conto paypal di un amico tramite la carta bbva, funziona ancora questo metodo?
NON funziona più.
 
Carta arrivata oggi, dopo nemmeno 7 giorni.
Al momento non l'ho ancora attivata ma ho gia' fatto un pagamento tramite paypal. Vedo gia' il cashback sul mio primo acquisto.
 
Ma la mancanza di personale che gestisca il blocco di un conto in tempi rapidi non può e non deve risultare come una sorta di costo occulto a carico del cliente, né può essere giustificata con ricostruzioni di natura "pionieristica", "eroica" e via dicendo della piccola fintech che lotta contro il gigante oligopolista locale (oltretutto neppure il caso per il colosso BBVA).

Come non essere d'accordo.

Strano che non sembrino assegnare la giusta importanza alla rapida soluzione della problematica.
 
Vi aggiorno sul mio conto, bloccato il 26/07 senza alcuna comunicazione e dopo essere stato utilizzato per circa due settimane senza problemi.
Venerdì sono riuscito ad effettuare un bonifico in uscita, regolarmente accreditato ieri sul conto di destinazione. Oggi sono riuscito ad utilizzare anche la carta (Venerdì non aveva funzionato). Nessuna comunicazione ricevuta in fase di sblocco.

Spero di non avere ulteriori sorprese in futuro ma sicuramente non lo utilizzerò ulteriormente una volta esaurito il saldo

Aggiungo che quasi dopo un mese dal primo utilizzo della carta, non ho ancora ricevuto il bonus di 20 euro per essere stato presentato
 
Aggiungo che quasi dopo un mese dal primo utilizzo della carta, non ho ancora ricevuto il bonus di 20 euro per essere stato presentato
Molto strano, perché dovrebbe arrivare a distanza di pochi giorni dal primo pagamento :confused:
Quelli di BBVA ti odiano, non c'è altra spiegazione mi sa...
 
la portabilità ha funzionato egregiamente, conto credit agricole chiuso anche prima del previsto.
 
Salve ma il pin della carta fisica è composto da 4 cifre?
Io per altre carte c'e' l'ho da 5, e quando pago col pos sono presenti 5 spazi. Cosa faccio se dovessi pagare col pos, inserisco le 4 cifre e premo il tasto verde?
 
Salve ma il pin della carta fisica è composto da 4 cifre?
Io per altre carte c'e' l'ho da 5, e quando pago col pos sono presenti 5 spazi. Cosa faccio se dovessi pagare col pos, inserisco le 4 cifre e premo il tasto verde?
Sì, probabilmente perché la banca è spagnola e in Spagna il pin delle carte di debito ha sempre 4 cifre
 
Se trasferisco da una Revolut con il mio nome una somma di un centinaio come ricarica rischio blocchi? Qualcuno ha già provato?
 
con bonifico io l'ho fatto in entrambi i sensi e non ho avuto problemi.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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